Covid e spostamenti a Natale: anche la politica chierese si mobilita
“L’annuncio delle restrizioni negli spostamenti durante i giorni festivi contenute nel dpcm del 3 dicembre ha gettato nello sconforto molte persone, in particolare, i residenti dei piccoli comuni. Nel Chierese abbiamo molti esempi di piccoli comuni con vasti territori ma scarsamente popolati. Le regole sono uguali per tutti, mentre un cittadino di Torino, Roma o Napoli e delle altre grandi città nelle Feste può muoversi all’interno di un territorio di decine di chilometri quadri con ogni genere di servizio, il residente di un piccolo comune non potrà fare altrettanto. Per questo mi complimento con il Presidente della Regione Alberto Cirio, il quale raccogliendo le tante rimostranze che vengono dalle nostre comunità ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per sottoporgli la questione. Speriamo che altrettanta attenzione e sollecitudine ci sia nel Governo per cambiare questa norma. Le restrizioni andrebbero modulate tenendo conto delle peculiarità del territorio italiano. Nei nostri paesi ci sono persone anziane, sole, che attendono i famigliari in visita a Natale che abitano nel comune a fianco, non facciamo che per salvarli dal Covid li lasciamo morire di solitudine. Perché essere soli durante le feste, senza i propri famigliari, magari a pochi chilometri, ti lascia il vuoto e la tristezza dentro. La salute e arginare la diffusione dell’epidemia vengono prima di tutto, ma le regole possono essere fatte comunque tenendo conto anche delle sensibilità e delle particolarità del nostro grande Paese.” Così Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme)
“Con una lettera, sottoscritta anche dal Vicepresidente degli Enti locali e dai rappresentanti delle principali associazioni degli enti locali piemontesi, (Anci, Anpci, Uncem, Upi, e Ali) il Presidente Alberto Cirio chiede al presidente del Consiglio Conte che sia consentito lo spostamento per un ricongiungimento familiare nel raggio di una vallata alpina e all’interno di aree geografiche omogenee del Piemonte nei giorni di Natale, S. Stefano e Capodanno. Questa richiesta nasce infatti da una esigenza di giustizia e buon senso. È giusto abbandonare anziani alla solitudine proprio in questi giorni di festa? È giusto che per esempio non ci si possa spostare sul nostro territorio da Chieri a Riva o da Chieri a Pino Torinese o Poirino quando si paragonano queste Città a Roma dove per esempio lo spostamento da un capo all’altro di Roma è di circa 20 km? Perché chi vive nei piccoli comuni deve essere penalizzato nel vedere i propri cari? Il Gruppo Misto di Minoranza di Chieri, a voce del suo Capogruppo Luigi Furgiuele, appoggia in pieno l’appello fatto dal Presidente Cirio al Presidente del Consiglio perché giusto è adottare misure per contenere il contagio dal virus ma ingiusto è invece separare i figli dai genitori e i nipoti dai nonni dividendo gli affetti più cari. Mi auguro, conclude il Consigliere, che a seguito di questo appello il Premier faccia un passo indietro permettendo un naturale ricongiungimento familiare nei giorni delle prossime festività.” Così in una nota . Luigi Furgiuele, Capogruppo Gruppo Misto di Minoranza.