Chieri e i cani uccisi da polpette avvelenate, il sindaco: “Attenzione, c’è il rischio che succeda ancora…”

“Siamo stati informati di volantini anonimi, che denunciano il disturbo arrecato dall’abbaio di cani. Non sappiamo se vi sia un collegamento tra questi volantini e l’avvelenamento del povero Quinto, il pastore tedesco ucciso con una polpetta mortale. Certamente facciamo nostro l’appello dell’associazione Era Ambiente a prestare molta attenzione, perché c’è il rischio di altre esche avvelenate. Ciò detto, mi pare doveroso aggiungere:1) abbaiare è un ‘diritto’ del cane, fa parte della sua natura, è stato riconosciuto più volte dalla giurisprudenza;2) se vi sono situazioni in cui l’abbaio di uno o più cani reca disturbo alla quiete pubblica, bisogna che i cittadini si rivolgano alle autorità competenti, a cominciare dai nostri vigili che faranno gli accertamenti dovuti;3) bisogna, come in tutti gli ambiti della vita collettiva, trovare il giusto equilibrio tra diritti ed esigenze diverse, questo vale anche nel caso che riguarda la nostra quiete e i nostri amici a quattro zampe: gli strumenti ci sono, non servono lettere anonime;4) ricordo ad eventuali malintenzionati che uccidere o arrecare sofferenza ai cani costituisce un grave reato.Come amministrazione stiamo lavorando ad un Regolamento sul benessere animale, che sarà uno strumento prezioso per la nostra comunità, di cui fanno parte anche le ‘persone non umane’ che condividono la vita con molti di noi. L’invito ai padroni dei cani è di gestire nel modo migliore i loro amici, dal raccogliere le deiezioni al cercare di ridurre al minimo eventuali disturbi al vicinato: non diamo alibi agli avvelenatori che pensano di ‘farsi giustizia’ in modo tanto vigliacco.” Così il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero, sulla sua pagina fb.