PIEMONTE ARTE: VITTORIA SINCERO, GAUDENZIO FERRARI, PALAZZO MADAMA, GIANTI, MAZZONIS, ALMESE…
coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
LA SCOMPARSA A CHIERI DELLA GIORNALISTA VITTORIA SINCERO
In questo tormentato mese di dicembre è scomparsa la giornalista Vittoria Sincero, poche ore prima di tagliare il traguardo dei cento anni, nella casa di riposo di Chieri dove era ricoverata. Nata a Torino il 22 dicembre del 1920, si era laureata in Lettere e Filosofia l’11 dicembre del 1943, per poi entrare a far parte dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte l’8 febbraio 1949. E da quella data, la sua esperienza si è sviluppata all’insegna di un costante impegno nel campo della comunicazione, di una scrittura legata alle vicende sociali, culturali e artistiche del secondo Novecento. In particolare, negli anni Settanta il quotidiano La Stampa le aveva affidato il compito, con principale riferimento alla sede di Novara, di occuparsi del nuovo progetto editoriale che prevedeva la nascita delle pagine di cronaca provinciale. Un impegno che aveva condotto con la consueta intraprendenza, tra l’attenzione per la notizia e il determinante e incisivo rapporto con la redazione. Una professionalità, la sua, che ha trasmesso a colleghi come Lino Cerutti, Gianfranco Quaglia e Lorenzo Del Boca, che è diventato presidente della FNSI e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Aveva, però, iniziato l’attività alla “Gazzetta del Popolo” di Ugo Zatterin, Giorgio Vecchiato, Lorenzo Gigli, Giovanni Trovati, Giorgio Bocca, Giovanni Arpino e Sandro Doglio, il futuro direttore di “Stampa Sera”, dove ho incontrato, conosciuto e frequentato la Sincero. Al quotidiano impegno di giornalista, ha affiancato l’indagine e la pubblicazione di numerosi libri e saggi sulle tradizioni del territorio. E, così, si ricordano “Cittadini di pietra”, scritto con Giuseppe A. Lodi, il critico d’arte Gian Giorgio Massara e Antonio Brandoni, “Lunganotte a Orta”, “Dal riso al Rosa” (gastronomia, vini, turismo, folclore e dialetto della terra novarese) e “Mille piccoli frati. Storie e immagini di San Francesco”, insieme alla storica dell’arte Maria Luisa Tibone. Nel 1979, tra gli innumerevoli articoli, ha firmato un’intera pagina di “Stampa Sera”, titolata “Alla riscoperta della Promotrice”, raccontando le vicende dell’antica società Promotrice delle Belle Arti, fondata nel 1842, la prima in Italia, e segnalando che “solo oggi la grandiosa panoramica di Paulucci voluta dalla Regione e ordinata da Marco Rosci, che ha l’ampio respiro di mezzo secolo di vita cittadina e alla quale il presidente Viglione intende far seguire Menzio, Cremona e gli altri “illustri” piemontesi, sembra aver ridestato a Torino l’entusiasmo degli anni in cui ogni esposizione era un avvenimento…”. Un lungo e variegato percorso, quindi, che appartiene alla storia del giornalismo piemontese, a una stagione che ha visto all’opera sul terreno della comunicazione Remo Lugli, Luciano Curino, Carlo Casalegno e Alberto Sinigaglia, attuale presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. E attraverso al ricordo della Sincero affiorano alla mente i volti degli amici, gli incontri e i suoi “pezzi” sulla carta stampata.
Angelo Mistrangelo
I CARTONI GAUDENZIANI IN UN PREZIOSO VOLUME D’ARTE
In prossimità delle festività di fine anno, è stato pubblicato il prezioso volume “I cartoni rinascimentali dell’Accademia Albertina”, a cura della Presidente Paola Gribaudo, edito da SKIRA/AlbertinaPress. Si tratta di un pregevole documento, con splendide illustrazioni, sulla straordinaria collezione di 59 cartoni gaudenziani donati da re Carlo Alberto di Savoia alla Regia Accademia di Pittura e Scultura nel 1832. Realizzato con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, presieduta da Giorgio Marsiaj, presenta, pagina dopo pagina, il linguaggio e l’intima creatività di questo sorprendente “corpus” di disegni preparatori cinquecenteschi, unico al mondo. E come scrive Andreina Griseri, si scopre “Gaudenzio Ferrari e il suo cantiere”, mentre Giovanni Testori rivela che tra i cartoni “uno v’è che mi pare tra i più grandi disegni dell’intera storia umana (quello relativo alla “Pietà” di Budapest)”. Simone Baiocco, rivisitando la collezione afferma che “La conservazione in un nucleo coerente di questi cartoni costituisce una particolarità mai abbastanza sottolineata della “Scuola vercellese”, che rappresenta un caso di studio sostanzialmente unico”. Uno studio che consegna al tempo e alla storia dell’arte la raffigurazione del “Compianto sul Cristo morto” di Gerolamo Giovenone il Giovane e la “Natività” di Bernardino Campi, il “Profeta” di Pier Francesco Mazzucchelli detto il Murazzone e la suggestiva tavola di Bernardino Lanino con la “Madonna col Bambino, due santi e devoti”. Opere che sono esposte in una sala della Pinacoteca Albertina, che, recentemente restaurata, permette al pubblico e agli esperti di ammirare ogni singolo disegno, seguendo l’allestimento di Diego Giachello e Michele Cirone dell’Officina delle Idee. Immagini che si possono leggere legando volti, espressioni, gestualità ai lavori progettati ed eseguiti nelle botteghe gaudenziane, a una diffusione che s’inserisce all’interno di una coinvolgente “vocazione didattica” come nota Enrico Zanellati. Il volume è arricchito dalla rigorosa bibliografia redatta da Angela Griseri, che scandisce le tappe e i puntuali studi intorno all’interiore narrazione dei “cartoni” e ne rivela i contenuti.
Angelo Mistrangelo
LA RIVISTA DI PALAZZO MADAMA ESCE IN EDIZIONE ON LINE GRATUITA PER TUTTI
dal 22 dicembre 2020
Come si raccontano i musei in tempo di lockdown? Mai come in questo 2020 un’enorme mole di materiali è confluita sui canali digitali e sui social, diventati lo strumento principale del nuovo dialogo tra i musei e il loro pubblico. Una rivista è senz’altro qualcosa di più tradizionale, ha tempi di preparazione, di lettura e di riflessione diversi. Inoltre, solitamente si rivolge a specialisti o addetti ai lavori. Per raggiungere un pubblico più ampio, dal 22 dicembre 2020 la rivista di Palazzo Madama Palazzo Madama. Studi e notizie esce in versione digitale, con articoli in formato PDF scaricabili gratuitamente. Nata nel 2010 ed edita da Silvana Editoriale, Palazzo Madama. Studi e notizie, giunta la suo quinto numero, si occupa di raccontare l’attività del museo nelle sue varie sfaccettature: lo studio e la ricerca, la gestione e la comunicazione, la conservazione e l’innovazione. Il primo numero on line della rivista presenta contribuiti che spaziano dagli smalti en ronde-bosse, alla scultura lignea sudtirolese, alla maiolica rinascimentale, fino alla pittura napoletana. Oltre alle rubriche dedicate ai nuovi allestimenti, ai restauri e alla didattica, due importanti regesti costituiscono un bilancio dell’ultimo decennio di attività espositiva e di acquisizioni: un regesto delle mostre realizzate a Palazzo Madama o dallo staff di Palazzo Madama in altre sedi e un regesto delle acquisizioni, particolarmente sostanzioso grazie alle numerose donazioni ricevute. Il lavoro editoriale è stato scaglionato in previsione di tre uscite on line programmate da dicembre a marzo.
Un ringraziamento speciale va ai partecipanti al Corso di Storia dell’Arte di Palazzo Madama, nelle edizioni 2016, 2017 e 2019, il cui contributo è stato fondamentale per rendere possibile questa pubblicazione.
La rivista di Palazzo Madama si può scaricare dal sito del museo a questo link:
https://www.palazzomadamatorino.it/it/palazzo-madama-studi-e-notizie-0
DELIA GIANTI ALL’INTERNATIONAL UNIVERSITY COLLEGE OF TURIN
Formatasi artisticamente all’Accademia Albertina di Belle Arti, Delia Gianti ha esordito nel 2019 con la mostra personale “Tracciamenti”, a cura di Edoardo Di Mauro, ospitata dalla Millenium Gallery di Bologna, mentre si segnala la performance “Legami intrinseci”, curata da Cristina Giudice, inserita nell’ambito di CinemAmbiente. Un percorso, il suo, che si identifica con “Immaginare il futuro” allestita alla Pinacoteca Albertina e “Here3 nello Spazio espositivo e laboratoriale ZipArt”, dove ha presentato l’installazione site specific alla Cavallerizza Irreale/Cavallerizza Reale di Torino. In questi giorni espone allo I.U.C. International University College of Turin, in piazza Paleocapa 2, il dittico “Acque tossiche”, una tecnica mista su seta, che mette in vendita a sostegno del progetto Fondo Legale in difesa delle Generazioni Future, costituito dal Comitato Popolare Stefano Rodotà per i Beni Comuni. Una iniziativa che ha coinvolto, a vario titolo, artisti, giornalisti e personalità del mondo della cultura e dell’arte come Ugo Mattei, Giuseppe Mastruzzo e Pietro Gagliardi.
La mostra, che si tiene nel quadro delle iniziative di Generazioni Future/Rodotà Piemonte, si può visitare su appuntamento sino al 31 dicembre, con orario:dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, dalle 15 alle 19. Per contatti: Francesco Lobianco:3711759383, Info: francesco.lobianco@unito.it.
A.Mis.
BIELLA: PARTE L’EDIZIONE NATALIZIA DI ‘DISEGNIAMO L’ARTE’
L’iniziativa organizzata da Assessorato alla Cultura Comune di Biella e Abbonamento Musei
Da lunedì 21 dicembre torna Disegniamo l’arte, il tradizionale appuntamento di Abbonamento Musei pensato per i più piccoli affinché, durante questo periodo di festività, insieme alle loro famiglie possano passare qualche ora di spensieratezza scoprendo i musei del territorio. Anche questa edizione si svolge online: ai giovani partecipanti è richiesto di disegnare le opere, gli spazi e le architetture lasciandosi ispirare dalle immagini che verranno pubblicate sulla pagina Facebook di Abbonamento Musei, reinterpretando le bellezze del patrimonio culturale e artistico di Piemonte e Valle d’Aosta secondo la loro fantasia. Il Museo del Territorio Biellese aderisce anche a questa edizione con “Paesaggio invernale”opera del 1959 di Alessandro Poma, biellese di nascita, pittore di paesaggi di grande intensità coloristica e luminosa. Il dipinto ritrae un paesaggio invernale innevato in cui la natura, ricoperta dalla neve, diventa protagonista dell’opera. Maestro indiscusso nell’uso della tecnica del pastello, Alessandro Poma ritrova la stessa sensibilità tonale con l’uso della tecnica ad olio, costruendo l’intera opera attraverso le diverse sfumature dei bianchi, dei grigi e degli azzurri. Per partecipare c’è tempo fino al 31 dicembre, basta postare le proprie opere su Facebook, taggando Abbonamento Musei e usando l’hashtag #disegniamolarte. Sarà possibile votare il proprio disegno preferito con un like fino a mezzanotte del primo gennaio e il giorno successivo verranno annunciati i vincitori. In palio per i primi due classificati un set da disegno; tutte le opere inviate verranno raccolte in una gallery. Ad oggi sono 70 i musei e le realtà culturali del Piemonte e della Valle d’Aosta che hanno aderito all’iniziativa inviando dipinti e opere d’arte di ogni genere, attraverso cui poter incuriosire e stimolare la creatività dei bambini. “Siamo lieti di aderire ancora una volta all’iniziativa di Abbonamento Musei che permette di valorizzare i patrimoni dei nostri Musei – dichiara l’Assessore alla Cultura Massimiliano Gaggino – già in primavera, con la nostra opera di Joan Mirò, abbiamo avuto un’ottima adesione con la realizzazione di diversi disegni da parte dei bambini piemontesi, ora speriamo di ripetere il successo e invitiamo tutti i giovani #innamoratidelmuseo a partecipare e a dar sfogo alla loro fantasia”.
AOSTA, LINK AL VIRTUAL TOUR MOSTRA ANGELO ABRATE – SAN LORENZO
L’Assessorato dei Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio ricorda la possibilità di visitare la mostra di Angelo Abrate, il pittore alpinista tramite il tour virtuale a questo link: https://www.regione.vda.it/cultura/mostre_musei/mostre/expo_i.asp
UN NATALE CON LA MADONNA E BAMBINO DI OTTAVIO MAZZONIS
La delicata rappresentazione della “Madonna con bimbo” di Ottavio Mazzonis ci accompagna in queste giornate che annunciano il Natale, attraverso la misurata definizione dell’immagine tratta e interpretata da Giambattista Tiepolo. In questa tela degli anni Settanta, della Fondazione Ottavio Mazzonis, si coglie l’essenza della sontuosa pittura del maestro torinese e, in particolare, quella luce che percorre e avvolge le figure creando una singolare armonia compositiva. Arte e tecnica-espressiva, vibrazione cromatica e sensibilità esecutiva, concorrono a delineare i momenti dell’esperienza di Mazzonis, nato il 20 dicembre del 1921, nel Palazzo Mazzonis di via San Domenico 11, ora sede del Museo di Arte Orientale (MAO), e scomparso l’8 novembre del 2010. Due date che indubbiamente appartendono alla sua storia, al cammino di un artista che ha trasmesso il fascino delle immagini femminili, delle suggestive nature morte e i puntuali ritratti, il clima di un dipingere che fa parte della cultura visiva del Novecento italiano, e non solo, più volte sottolineato da Vittorio Sgarbi nei suoi saggi. Illustratore di libri per le case editrici Fogola, Bompiani e Donzelli, autore delle 15 stazioni della Via Crucis per la chiesa del Santo Rosario di Cento, per la quale gli è stata assegnata la cittadinanza onoraria, Mazzonis ha eseguito le pale d’altare (incompiute) della Cattedrale di Noto. Mentre si ricorda l’invito alla 54° Biennale Internazionale di Venezia, la collettiva presso il Collegio San Giuseppe e le importanti mostre alla Fondazione Accorsi-Ometto e alla Reggia di Venaria, dove nella Cappella di Sant’Uberto, dal 2018 al 2020, è stato esposto un significativo nucleo di opere d’Arte Sacra e Natività. In attesa delle celebrazioni del prossimo anno per i cento anni dalla nascita, l’itinerario espressivo di Mazzonis rivela ancora una volta l’energia della luce che fissa uno sguardo, un corpo immerso nello spazio e il profilo di una giovane donna, che rispecchia – suggerisce Silvia Pirracchio, presidente della Fondazione Ottavio Mazzonis – “il suo concetto personale di bellezza”. Una bellezza che ritroviamo osservando un delizioso nudino o gli oggetti disposti sul tavolo o una Annunciazione.
Angelo Mistrangelo
NEL BLU DIPINTO DI BLU AL RICETTO DI ALMESE
Oper-Azione Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto
Le Ambasciate in collegamento mondiale nella giornata del
Rebirth-Day, 21 Dicembre 2020
Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli torna a collaborare con l’Associazione Cumalé, il Comune di Almese e il Ricetto per l’Arte- centro propulsivo per la diffusione e la creazione dell’arte contemporanea sul territorio. Al Ricetto di Almese l’Oper-Azione Terzo Paradiso, a cura delle Artenaute del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, è un omaggio all’opera di Michelangelo Pistoletto e al suo progetto Rebirth-Day, Giornata Mondiale della Rinascita, avviato il 21.12.2012 su scala globale. Dalla torre medievale del Ricetto che guarda alla Sacra di San Michele e alla Valsusa, in questo nuovo Medioevo determinato dalla pandemia, il riverbero della luce dell’alluminio e il segno/simbolo del Terzo Paradiso realizzato in filo blu fornito dall’Azienda Filati Tre Sfere di Settimo Torinese, sono da intendersi come l’auspicio per una nuova rinascita. Il Terzo Paradiso di Pistoletto suggerisce che, per la difesa del pianeta e dell’umanità, è indispensabile riconsiderare i comportamenti e lo stile di vita di ciascuno di noi, per un presente e un futuro possibile: un messaggio quanto mai attuale nel tempo che stiamo vivendo. In continuità con il progetto dello scorso anno – Giochi di luce al Ricetto di Almese, il Terzo Paradiso en plen air prende forma a partire da cordoni di alluminio riciclato e riciclabile all’infinito (fornito da CiAl Consorzio Imballaggi Allumino, storico partner del Dipartimento Educazione), materia rilucente e risplendente che con i suoi bagliori evoca la luce che ritorna. L’oper-Azione di quest’anno inoltre si tinge di blu con i Filati Tre Sfere, incorporando tutte le valenze simboliche del colore blu poiché il colore da sempre ha mantenuto rapporti privilegiati con la materia tessile. Associato alla figura geometrica del cerchio, il blu evoca la ricerca di equilibrio, il desiderio di infinito (i tre elementi costitutivi del Terzo Paradiso) che si perde nell’immensità del cielo, nelle profondità del mare, negli spazi aperti. Il blu che da Giotto in poi restituisce il cielo all’umanità, grazie alla preziosità del lapislazzulo, la pietra, che arrivando dall’Oriente (oltremare) ha determinato la storia dell’arte così come la conosciamo, fino ai giorni nostri. Terzo Paradiso è un progetto artistico nato per essere condiviso su larga scala, dalla dimensione locale a quella globale e che consente di attingere a nuove visioni anche attraverso il lavoro della rete degli Ambasciatori. L’oper-Azione al Ricetto di Almese ha un riverbero nel network mondiale del Rebirth-Day del 21.12.2020, di cui fa parte come assunzione di responsabilità e impegno a contribuire al processo di cambiamento, anche in un ideale collegamento con la Festa del Bianco e della Luce che il Dipartimento Educazione realizza al Gruppo Abele di Torino sempre nella giornata del 21 Dicembre. Il Terzo Paradiso da tempo connota la Valsusa, anche in omaggio alle origini familiari valsusine di Michelangelo Pistoletto. Numerose le azioni partecipate e i progetti curati dal Dipartimento Educazione insieme alle scuole e ai propri partner sul territorio a partire dal primo Rebirth-Day, il 21.12.2012 con il S.U.S.A. – Sentiero Umano di Solidarieta’ Artistica e Ambientale: una moltitudine di persone tenendosi per mano da Torino fino a Susa, ha collegato la città alla Valle, un grande gesto artistico collettivo, una potente azione metaforica di riconciliazione fra Natura, Arte e Comunità. Lo stesso Forte di Exilles, monumento simbolo della Valle, è caratterizzato dal grandioso giardino del Terzo Paradiso creato sul giasset con 11.000 piante di lavanda con la partecipazione del maestro Pistoletto, in collaborazione con Cittadellarte, Susaculture e i numerosi soggetti del territorio. Il segno- simbolo del Terzo Paradiso caratterizza anche il wall painting al Polo Sanitario di Avigliana realizzato dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli con un’azione partecipata insieme alle scuole del territorio, in particolare i giovani coinvolti nel progetto alternanza scuola-lavoro (I.T.C.G. Galilei di Avigliana, Liceo Scientifico Rosa di Bussoleno, Liceo Scientifico Darwin di Rivoli, I.I.S.S. Blaise Pascal di Giaveno), mentre all’I.I.S. Natta di Rivoli è stato realizzato il Wall painting in omaggio agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU – Agenda 2030. Il segno-simbolo Terzo Paradiso è stato al centro di numerose oper-Azioni con le scuole di Rivoli e della Valsusa: dall’inaugurazione dell’Ambasciata del Terzo Paradiso all’Istituto Romero di Rivoli, alle azioni realizzate al Castello di Rivoli, al Liceo Scientifico Darwin di Rivoli e a Susa con il Liceo Classico e Scientifico Norberto Rosa.
MOSTRA “I MONDI DI MARIO LATTES #1”: VIAGGIO NELLA NUOVA COLLEZIONE DELLA FONDAZIONE BOTTARI LATTES
sul sito www.fondazionebottarilattes.it dal 22 dicembre
Per presentare al grande pubblico le nuove acquisizioni che stanno arricchendo il patrimonio della pinacoteca dedicata alle opere di Mario Lattes, la Fondazione Bottari Lattes inizia un viaggio “nei mondi di Mario Lattes”, esponendo per la prima volta alcuni dipinti della sua nuova collezione. La prima tappa di questa esplorazione sarà proprio la mostra “I mondi di Mario Lattes #1”, allestita alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba, nel cuore delle Langhe, per ora visitabile digitalmente sul sito fondazionebottarilattes.it. Nell’attesa della riapertura al pubblico, il nuovo allestimento della collezione permanente, infatti, sarà presente e visitabile in anteprima sul sito della Fondazione Bottari Lattes con una pagina di approfondimento online, a partire da martedì 22 dicembre 2020, che sarà aggiornata periodicamente con nuovi contenuti. Ideata da Caterina Bottari Lattes e curata da Alice Pierobon in collaborazione con Chiara Agnello, la mostra presenta una brochure digitale con un testo critico di Vincenzo Gatti. Pittore e incisore, disegnatore e acquerellista, Mario Lattes (1923-2001) è stato un artista prolifico e instancabile. La sua vasta produzione pittorica testimonia una passione per l’arte sbocciata da giovanissimo. Una passione che inizia a farsi conoscere al pubblico nel 1947, anno della prima mostra di Lattes a Torino, alla galleria La Bussola. Seguiranno, fino alla fine degli anni Novanta, diverse personali di Mario Lattes: a Torino, Roma, Milano, Firenze e Bologna, incluse le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Torino e di Roma, oltre a diverse esposizioni collettive. Numerose opere realizzate entreranno così nelle sale espositive e nelle dimore di diversi collezionisti. Al fine di recuperare, conservare e far conoscere al grande pubblico quadri e lavori di Lattes mai esposti prima, nel corso degli ultimi anni la Fondazione Bottari Lattes ha acquisito diversi dipinti da collezionisti privati. Opere che ora entrano a far parte del prezioso patrimonio della sua pinacoteca e che saranno rese visibili al grande pubblico in più esposizioni nel corso del tempo. “I mondi di Mario Lattes #1” è la prima di queste mostre e si concentra sui dipinti figurativi realizzati dal 1959 al 1990, scelti da Caterina Bottari Lattes tra le opere di recente acquisizione. Nelle due sale espositive del primo e secondo piano della Fondazione Bottari Lattes i nuovi dipinti dialogano così con i lavori già presenti nella collezione della pinacoteca. I temi affrontati nelle quattro sezioni in cui la mostra è suddivisa, sviluppati in una quarantina di opere esposte, sono alcuni tra quelli cari a Mario Lattes: figure archetipiche; marionette e alter ego; nature morte e “cianfruscole” (termine usato da Lattes per indicare le cianfrusaglie); oggetti simbolici; temi surreali; volti e personaggi. Tra i dipinti esposti: “Il cardinale” (tecnica mista su carta intelata, 50×35 cm); “Il Re” (1969, tecnica mista su carta intelata, 70×50 cm); “Marionette e manichino” (1990, olio su carta intelata, 50×70 cm); “Beute, conchiglie, insetti” (olio su tela, 60×80 cm); “L’ostensorio e la rosa” (1969, olio su carta intelaiata, 50×35 cm); “Lo specchio rotto” (1969, tecnica mista su carta intelata, 70×50 cm); “La caduta” (1969, tempera su tela, 140×100 cm); “Figura con nuvola” (1970, tempera e china su carta intelata, 70×50 cm). «L’accesso ai mondi di Lattes – spiega Vincenzo Gatti nel suo testo critico – è insidioso. Occorre adeguarsi alle sue luci e alle sue ombre, intuire l’indefinito pur sapendo che esiste un lato oscuro che non potrà disvelarsi. Le teste, gli idoli, i manichini sono icone di un’individualità attonita, consapevoli delle inquietudini che da sempre pervadono l’animo umano. La complessa trama pittorica che mostra e nasconde, che lamenta e afferma, indica strade segnate dalla conoscenza del dubbio e l’artista, indifferente alla prassi, manipola materie grafiche e pittoriche per giungere a una vertiginosa discesa nelle profondità dove le forme affondano e riemergono mutate.»
La mostra è realizzata con il sostegno di Regione Piemonte.
IL MUSEO ACCORSI-OMETTO SUI SOCIAL È OPEN
Ecco la programmazione social per le prossime settimane:
Giovedì 24 dicembre #cronachedall800 │ DUE SCORCI DI VENARIA (Fb e Instagram)
A cura dei Servizi Educativi del Museo Accorsi-Ometto
Attraverso immagini e video continueremo a raccontare la mostra in corso, CRONACHE DALL’800. LA VITA MODERNA NELLE OPERE DI CARLO BOSSOLI E NELLE FOTOGRAFIE DEL SUO TEMPO Oggi verranno mostrate due opere, di cui una inedita, di Carlo Bossoli che ritraggono due ambienti della Reggia di Venaria alla metà dell’Ottocento. Curiosità e notizie storiche sui cambiamenti subiti nel tempo da questi spazi.
Sabato 26 dicembre #dentrolopera │ LE COLLEZIONI IN TRASFERTA (Fb, Instagram e YouTube)
A cura dell’Ufficio Conservazione del Museo Accorsi-Ometto e in collaborazione con la Reggia di Venaria
Oggi si parlerà di un letto davvero particolare, già appartenuto a Pietro Accorsi e realizzato su modello di quello già esistente nella villa Nota di Orbassano.
Domenica 27 dicembre #almuseolostesso │ SFUMATURE D’ANGELI (YouTube, Fb e Instagram)
La rubrica pensata per i più piccoli, a cura dei Servizi Educativi del Museo Accorsi-Ometto e in collaborazione con l’Abbonamento Musei
Per l’edizione 2020 di “Disegniamo l’arte”, iniziativa creativa promossa dall’Abbonamento Musei, vi presentiamo un dipinto di Guglielmo Caccia, detto “il Moncalvo”. Vi invitiamo ad aderire al progetto, scegliendo la nostra opera e disegnando il particolare dell’angioletto. A questo proposito, oggi vi racconteremo alcune curiosità su questa celestiale figura.
Lunedì 28 dicembre #justart │ VITA QUOTIDIANA (Fb e Instagram)
Oggi vi racconteremo come sono mutate le abitudini e l’uso del tempo libero da parte della borghesia, la nuova classe sociale che, nel XIX secolo, ha soppiantato l’aristocrazia e le sue secolari usanze. In questo breve video, oltre ai dipinti e alle fotografie di #cronachedall800, sono inserite alcune opere non esposte in mostra.
Martedì 29 dicembre 2020, martedì 5 e 12 gennaio 2021 #tesoridarchivio (Fb e Instagram)
Continua la rubrica a cura dell’Archivio Storico Fotografico della Fondazione Accorsi-Ometto che svela i segreti del nostro prezioso archivio.
Giovedì 31 dicembre #cronachedall800 │ AMORI IN VILLA (Fb, Instagram e YouTube)
A cura dei Servizi Educativi del Museo Accorsi-Ometto
Attraverso immagini e video continueremo a raccontare la mostra in corso, CRONACHE DALL’800. LA VITA MODERNA NELLE OPERE DI CARLO BOSSOLI E NELLE FOTOGRAFIE DEL SUO TEMPO
Ammirando il ciclo di vedute di Bossoli dedicate a Villa Litta a Vedano al Lambro, scopriremo anche un amore segreto vissuto all’interno delle sue mura.
Sabato 2 gennaio #dentrolopera │ IL MERCATO DI PORTA PALAZZO (Fb, Instagram e YouTube)
La rubrica che svela dettagli e curiosità sulle opere più significative della nostra collezione permanente, a cura dell’Ufficio Conservazione del Museo Accorsi-Ometto.
La piazza del mercato di Porta Palazzo a Torino, dipinto da Giovanni Michele Graneri: aneddoti e curiosità sul mercato più grande d’Europa.
Domenica 3 gennaio #almuseolostesso │ STORIE DI AMORINI… TRA VENARIA E IL MUSEO ACCORSI-OMETTO (YouTube, Fb e Instagram)
La rubrica pensata per i più piccoli, a cura dei Servizi Educativi del Museo Accorsi-Ometto e in collaborazione con la Reggia di Venaria
Partendo dal Cupido rappresentato nell’opera di Jean Hugues Taraval, di proprietà del Museo Accorsi-Ometto ed esposta in una sala della Reggia di Venaria, oggi parleremo di puttini, un tema caro alla pittura di ogni epoca. Tornando poi al Museo, andremo alla ricerca di amorini, cherubini e spiritelli nascosti nelle sale, in una sorta di “caccia al dettaglio”.
Lunedì 4 gennaio #justart │L’ESOTISMO (Fb e Instagram)
Il breve filmato realizzato da #officinedelleidee evoca le suggestive atmosfere del vicino Oriente con le sue città seducenti, Istanbul in primis, i suoi emozionanti monumenti, quali le Piramidi dell’antico Egitto, i minareti e le strade popolate di personaggi attraenti.
Oltre alle nostre rubriche, continuiamo a raccogliere i racconti dei nostri visitatori: sotto l’hashtag #noicisiamo, si potrà pubblicare, taggandoci, una propria foto in cui sia presente un foglio con la scritta #noicisiamo e raccontare la propria esperienza in museo. Le testimonianze più interessanti saranno raccolte e condivise nelle nostre storie.
ARTISSIMA WINTER EXPERIENCE
Artissima resta con voi per tutte le feste, con una ricca offerta di contenuti artistici e editoriali pensati per non smettere di godere dell’arte contemporanea e continuare a raccontarla e sognarla! Dal Catalogo Online alla piattaforma Artissima XYZ (entrambi estesi fino al 9 gennaio 2021), dal progetto Folle al progetto JaguArt, dai Digital Walkie Talkies ai Virtual Tour ai video trailer per scoprire le mostre di Stasi Frenetica. Il palinsesto è ricco e variegato: opere, artisti, video, interviste, gallerie, fotografie, esplorazioni 3D, visite guidate … una selezione dei migliori strumenti digitali per garantirvi i migliori approfondimenti in pillole. Cliccate sui bottoni qui sotto per creare la vostra personale Artissima Winter Experience!
▶︎ CATALOGO ONLINE
Tutte le gallerie, gli artisti e le opere delle sezioni Main Section, Dialogue/ Monologue, New Entries e Art Spaces & Editions. Navigate fra gli stand digitali e per maggiori informazioni contattate le gallerie. Visitate artissima.art
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▶︎ ARTISSIMA XYZ
Un’esperienza a 360° per scoprire 30 artisti partecipanti alle sezioni curate Present Future, Back to the Future, Disegni: opere, video, fotografie, podcast, interviste, testi critici vi aspettano su xyz.artissima.art
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▶︎ FOLLE
Un progetto di Artissima e Intesa Sanpaolo per una visione inedita di una selezione di scatti dall’Archivio Publifoto: 26 suggestive fotografie di “folle” ripresi fra il 1930 e il 1980. Visitate la piattaforma dedicata!
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▶︎ JAGUART
Un progetto di Artissima e Jaguar per scoprire i giovani talenti dell’arte contemporanea italiana. Incontrate i 10 artisti finalisti di JaguArt. The Italian Talent Road Show e esplorate le mostre accompagnati da Ilaria Bonacossa
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▶︎ DIGITAL WALKIE TALKIES #1
Il primo appuntamento di questa speciale edizione dei Walkie Talkies è con Samuele Piazza (curatore per le Arti Visive OGR- Officine Grandi Riparazioni, Torino) in dialogo con Ilaria Bonacossa alla scoperta della GAM
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▶︎ DIGITAL WALKIE TALKIES #2
Il secondo appuntamento delle visite guidate virtuali è con Elisa Troiano (co-founder Cripta747, Torino) in dialogo con Ilaria Bonacossa alla scoperta della GAM
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▶︎ DIGITAL WALKIE TALKIES #3
Il terzo appuntamento è con Bernardo Follini (assistente curatore Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino e co-curatore Il Colorificio, Milano) in dialogo con Ilaria Bonacossa alla scoperta di Palazzo Madama
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▶︎ DIGITAL WALKIE TALKIES #4
Il quarto e ultimo appuntamento della stagione 2020 dei Walkie Talkies è con Ramona Ponzini (Co-founder Art project Treti Galaxie, Torino) in dialogo con Ilaria Bonacossa alla scoperta del MAO
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▶︎ STASI FRENETICA TRAILER
Lasciatevi emozionare dai lavori delle mostre di Stasi Frenetica presentati nei magnifici scenari dei tre musei di Fondazione Torino Musei: GAM, Palazzo Madama e MAO
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▶︎ GAM VIRTUAL TOUR
Esplorate l’interno dell’edificio modernista della GAM che accoglie la polifonia visiva con oltre cento opere delle gallerie della fiera. Avvicinatevi ai lavori e scopritene la storia attraverso le schede di approfondimento
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▶︎ PALAZZO MADAMA VIRTUAL TOUR
Navigate in 3D nelle sale della magnifica Corte Medievale, cuore antico di Palazzo Madama dove il tema della “stasi frenetica” assume un carattere perturbante e vagamente soprannaturale
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▶︎ MAO VIRTUAL TOUR
Aggiratevi fra le sale del meraviglioso Palazzo Mazzonis, sede del MAO, e scoprite le opere degli artisti contemporanei accostate agli artefatti antichi qui custoditi, in un gioco di esaltazione della reciproca bellezza