PIEMONTE ARTE: VEZZOLANO, VILLATA, MUSEI REALI, CAMERA, ANTONACCI…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

VEZZOLANO RITROVA LE TAVOLE PERDUTE DI ANTOINE DE LOHNY

Quest’anno non c’è stata la tradizionale esposizione del Presepe a Vezzolano. Ma per queste festività si può ugualmente annunciare un evento importante, non solo per la chiesa di Santa Maria, ma per tutto il territorio. Le fonti ottocentesche e della prima metà del ’900 accennavano di sfuggita ad alcune tavole dipinte che si trovavano ai lati dell’altare di Carlo VIII, ma nessuno aveva dato grande importanza a queste opere, non attribuite ed in cattive condizioni. Passate per diverse mani, erano alla fine arrivate al laboratorio Nicola di Aramengo, smembrate e coperte da veline. Fu solo per impulso del prof. Giovanni Romano che in anni recenti furono osservate con attenzione, e non solo riconosciute come appartenenti alla chiesa di Vezzolano, ma anche attribuite, se non proprio alla mano, alla scuola di Antoine de Lonhy, un pittore attivo verso la seconda metà del XV secolo in Borgogna, in Catalogna, in Savoia e in Piemonte, che recenti studi hanno fatto conoscere e valorizzato. Il Presepe di Annarosa Nicola, presente dal 2012 presso la chiesa di Vezzolano, è stato fin dall’inizio occasione per raccolte di fondi da destinare al restauro d’opere d’arte. Dalle precedenti edizioni era avanzato un fondo abbastanza consistente, che non era stato impiegato per difficoltà burocratiche di vario genere. Questo ritardo è stato provvidenziale, poiché la somma precedentemente non impiegata è stata sufficiente a pagare quasi metà della spesa complessiva delle due tavole. Mancano ancora 20.600 euro, e l’obiettivo ora è di lanciare una nuova raccolta di fondi per raggiungere l’intera somma necessaria.

 

 

IL CRITICO D’ARTE ANSELMO VILLATA ELETTO VICEPRESIDENTE AICA

Manager culturale, critico d’arte, curatore e giornalista Anselmo Villata è stato eletto vicepresidente dell’AICA, Associazione Internazionale dei Critici d’Arte, durante l’Assemblea Generale che si è tenuta in streaming nel mese di dicembre 2020. L’AICA è una istituzione non governativa che fa parte del Consiglio dell’UNESCO, presente in tutto il mondo con 5000 soci in 90 Paesi, con oltre 60 sezioni nazionali. Nato a Vercelli nel 1981, Villata, che risiede a Cerrina, in provincia di Alessandria, ha sviluppato un’intensa attività culturale e artistica organizzando mostre d’arte figurativa a livello nazionale e internazionale, mentre è presidente dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea e curatore responsabile del Museo di Arte Contemporanea di Acri-MACA. Un impegno caratterizzato da una serie di appuntamenti espositivi come «La leggerezza della Scultura», la Biennale «Stemperando», le rassegne nei Musei di Lubiana, La Valletta, Praga, Tirana. Promotore di installazione monumentali presso la Città Proibita di Pechino, nella Piazza del Popolo di Shanghai, nel Quartiere Storico Italiano di Tianjin, Villata è docente a Roma del Master in Economia e Management dell’Arte dei Beni Culturali della Business School de Il Sole 24 Ore. In occasione della mostra dedicata a Giorgio Celiberti alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino del 2013, ha sottolineato che «L’agire artistico è spesso portatore di valori che vanno oltre la semplice ricerca estetica di un risultato appagante e tecnicamente soddisfacente, così come l’opera d’arte può presentarsi come polisemica, prestandosi a moltepici interpretazioni e portando in sé significati che possono variare a seconda della profondità di analisi della stessa». E l’arte è, quindi, storia, momento espressivo, linguaggio del contemporaneo.

Angelo Mistrangelo             

 

IL 2021 A CAMERA: VENTURA, HORST E MODEL, NIEDERMAYR, PARR, UN ANNO ALL’INSEGNA DELLA GRANDE FOTOGRAFIA

Con l’inizio del 2021, prende avvio la nuova programmazione di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, in attesa di poter riaprire presto le porte del centro espositivo di via delle Rosine 18 a Torino e di tornare ad accogliere con entusiasmo, e in totale sicurezza, il nostro pubblico, che pur nel difficile 2020 ha superato le 30.000 presenze fisiche. Partiremo con la proroga fino al 14 febbraio della mostra Paolo Ventura. Carousel. Dal 4 marzo riproporremo il fortunato schema di CAMERA DOPPIA con due personali in parallelo, dedicate a due grandi nomi del passato come Horst P. Horst e Lisette Model. Proseguiremo dal 23 giugno con Walter Niedermayr, uno fra i più importanti fotografi italiani contemporanei. Infine, dal 30 settembre e in occasione della prima edizione delle ATP Finals a Torino, concluderemo l’anno con una mostra personale dedicata al grande fotografo inglese Martin Parr. In parallelo, nella Project Room, proseguiranno i progetti di valorizzazione della fotografia del territorio così come il costante lavoro di promozione di giovani talenti. In contemporanea alla riapertura delle sale di CAMERA, sarà visitabile la nuova mostra Roberto Gabetti fotografo, che si concentra sull’originale sguardo fotografico di Roberto Gabetti (Torino, 1925-2000), noto per il suo lavoro di ricerca e progettazione architettonica, a vent’anni dalla sua scomparsa. A Gabetti succederà l’esposizione di Nicola Lo Calzo (Torino, 1979) che esporrà i suoi lavori di documentazione su ciò che resta del colonialismo, dello schiavismo, della resistenza ad esso e dei processi che hanno portato alla sua abolizione.

 

IL 2020 DEI MUSEI REALI: CINQUE MOSTRE, OLTRE 141 MILA VISITATORI

Crescono la partecipazione digitale e il desiderio di riscoprire, anche da casa, le bellezze culturali del nostro territorio. Al termine di un anno difficile, segnato dalla sospensione temporanea degli accessi agli spazi museali a causa dell’emergenza Covid-19 e da un inevitabile calo della presenza fisica, i Musei Reali di Torino chiudono il 2020 con uno sguardo di speranza verso i prossimi 12 mesi.

Ingressi

In 194 giorni di apertura gli ingressi sono stati 141.943, concentrati nei primi due mesi dell’anno e nel periodo estivo, fino alla nuova interruzione imposta del DPCM del 3 novembre. Torinesi e turisti sono tornati ad ammirare e vivere uno dei luoghi simbolo della città, arricchito da un’ampia offerta di esposizioni temporanee, visite guidate e attività all’aperto nel rinnovato Giardino Ducale, restituito al pubblico a fine giugno alla conclusione dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione. Tra suggestioni mediorientali e street art, capolavori rinascimentali e fotografie glamour, sono cinque le mostre inaugurate tra settembre e ottobre: Incensum. Nella terra dell’Oman al Museo di Antichità, Capa in color nelle Sale Chiablese e, in Galleria Sabauda, TOward2030. What are you doing?, Beyond Walls. Oltre i muri e Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude. Ottima accoglienza per l’esposizione monografica dedicata alle immagini a colori realizzate dal grande fotoreporter Robert Capa tra gli Anni ‘40 e ‘50, che ha richiamato, in soli 35 giorni di apertura 13.882 visitatori. Per riavvicinare il pubblico, sempre nel rispetto delle norme per evitare la diffusione del contagio, i Musei Reali hanno inoltre creato e promosso percorsi e attività speciali come lezioni di yoga e disegno, sviluppate insieme a Coopculture, oltre a iniziative serali come in occasione della Notte di San Lorenzo e della riapertura dei Giardini Reali, registrando 5.408 ingressi.

Canali digitali

Lo spostamento sui canali digitali di parte delle attività ha rafforzato la condivisione con la community online: tutti i profili hanno registrato un notevole incremento – +55,6% su Instagram, +21,3% su Twitter e +16% su Facebook – sulla scia dell’introduzione di nuove rubriche, appuntamenti speciali e webinar dedicati ad appassionati, famiglie, studenti e ricercatori. Tra le iniziative più apprezzate, #MRTfriends, ogni giovedì, che ha permesso di sviluppare la rete con i musei del territorio piemontese (Pinacoteca Albertina di Torino, Castello di Masino, Castello di Rivoli, Fondazione Torino Musei, Archivio di Stato di Torino e Direzione Regionale Musei Piemonte del MiBACT), e #MRTkids, ogni venerdì, con giochi per bimbi e genitori da svolgere a casa, pubblicati sulla pagina dei Servizi Educativi dei Musei Reali e sul sito del MiBACT. Dagli scatti dei grandi maestri al reportage fotografico su temi d’attualità, Autunno della fotografia. Torino 2020 è stata poi l’occasione per confrontarsi e fare rete con altre importanti realtà come CAMERA, Fondazione Torino Musei, Museo Ettore Fico e La Venaria Reale. Buona partecipazione anche ai webinar proposti dai curatori dei Musei Reali, con i quali si è parlato dei Sustainable Development Goals fissati dall’ONU nell’Agenda 2030 in relazione alle collezioni, del mestiere dell’archeologo, di reperti di origine animale, della storia dell’incenso e del Natale attraverso opere d’arte e tradizioni.

Durante il primo lockdown l’esperienza di visita è stata ampliata su Youtube e Instagram con il lancio della serie Closed in. I Musei visti da dentro, e con il lancio della piattaforma èreale, realizzata in collaborazione con MyBossWas e fruibile dal sito web dei Musei Reali, un inedito palinsesto di approfondimenti tematici che accompagnano i visitatori, da casa, alla scoperta delle stanze del Palazzo Reale e all’interno della Cappella della Sindone, tra i disegni di Leonardo in Biblioteca Reale e i dipinti custoditi in Galleria Sabauda, svelando i retroscena dei restauri, degli allestimenti museali e della cura del patrimonio, attività che non si sono mai fermate – così come i cantieri – durante i periodi di confinamento e chiusura al pubblico.

Per fruire del percorso museale dei Musei Reali e di approfondimenti sulle collezioni, anche a distanza, è stata realizzata l’App ufficiale multilingua MRT in collaborazione con CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. A marzo è stato pubblicato sul sito dei Musei Reali il catalogo online, con oltre 15.000 immagini a colori e in bianco e nero, in continuo aggiornamento per rendere disponibili elenchi bibliografici e contenuti digitalizzati.

Nel mese di novembre, durante il secondo lockdown, la sentita partecipazione di oltre 330 donatori alla raccolta fondi digitale Il Grande Assente, coordinata dai Musei Reali con i giovani Talenti per il fundraising della Fondazione CRT e il Rotary Club Torino Palazzo Reale, ha permesso di centrare un obiettivo ambizioso: grazie al sostegno di cittadini affezionati e di Borsa Italiana, in meno di un mese sono stati raccolti oltre 15.000 Euro per restaurare il grande dipinto di Tommaso Gazzarrini, Amedeo VI presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli (1848) e completare così la serie di tele a soggetto storico commissionate dal re Carlo Alberto per essere esposte nella Galleria della Sindone.

“La sfida che ci attende per il 2021 è rendere accessibili, anche virtualmente, nuovi contenuti capaci di moltiplicare le opportunità di conoscenza e di esperienza – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali di Torino -. L’emergenza che abbiamo vissuto negli ultimi 12 mesi ha evidenziato la necessità di offrire al pubblico proposte culturali inedite, misurate sulle attuali esigenze di fruizione e di sostenibilità, e sviluppate anche in collaborazione con altre realtà del territorio e nazionali, perché uniti saremo più resilienti”.

 

IL RICORDO DI MARISA ANTONACCI, UNA VITA CON CARLO SISMONDA

Un’opera di Sismonda dedicata alla Antonacci

A nove anni dalla scomparsa del pittore e musicista Carlo Sismonda (1929-2011), la compagna Marisa Antonacci è morta nella notte del 31 dicembre presso la residenza di Villa Biancotti Levis di Racconigi, dove era ospite. Nata a Fossano nel 1938, docente di Educazione Fisica nella Scuola Media Secondaria, si era legata nel 1969 all’artista racconigese contribuendo, con l’abituale riservatezza, alla promozione e diffusione della sua ricerca pittorica con il determinante intervento dell’Associazione Culturale Carlo Sismonda che – sottolinea il presidente Mario Abrate – intende «preservare quello che prendeva spontaneamente forma intorno alla sua ricerca e si propone come centro studi per la valorizzazione degli artisti della provincia di Cuneo».

In tale ambito programmatico, la collaborazione e la presenza di Marisa Antonacci alle rassegne retrospettive e antologiche ha caratterizzato il ricordo e il percorso creativo di Sismonda, come quella curata da Martina Corgnati nel 2012 al Castello Reale di Racconigi, la cui imponente e suggestiva struttura architettonica è proprio in prossimità della casa-atelier dell’artista. Uno studio che è diventato un punto di riferimento per cogliere e rinnovare l’attenzione sulla sua esperienza, tra la vivacità dei colori, l’essenzialità delle immagini e le composizioni musicali.

Mentre riaffiora alla memoria la mostra alla Castiglia di Saluzzo del 2014, con le grandi tavole degli «Evangeli» e la sofferta «Via Crucis», promossa dall’associazione di Mario Abrate, con il coordinamento di Anna Cavallera e la consulenza storica dell’amico e scrittore Piero Flecchia. Quest’ultimo, autore della favola «Un mantello per Esmeraldo», illustrata con i disegni a china colorata del maestro. Le sue opere, conservate dalla Antonacci, sono state inoltre pubblicate sulle copertine degli atti dei convegni, organizzati dall’Associazione culturale umanistica «All’ombra del Monviso» nella sala conferenze del «Centro cicogne» di Racconigi, dove, seduta tra il pubblico, lei seguiva le relazioni del teologo Umberto Casale o le letture poetiche di Giuseppe Artuffo e del saviglianese Mariano. Un impegno e una vita dedicata all’arte.

 

Angelo Mistrangelo   

 

CASTELLO DI RIVOLI: ANTICIPAZIONI PROGRAMMA ESPOSITIVO 2021

A partire dalla riapertura del Castello di Rivoli al pubblico proseguirà la mostra Giulio Paolini. ‘Le Chef-d’oeuvre inconnu’ che sarà prorogata sino al 28 marzo. Saranno inoltre inaugurate nuovamente a metà marzo e resteranno aperte fino al 7 novembre 2021 le mostre Espressioni. La proposizione e Anne Imhof. SEX. In particolare, e compatibilmente con la situazione sanitaria, è prevista per il 20 e 21 marzo prossimi la grande performance di Anne Imhof in relazione al Narciso di Caravaggio che sarà allestito nell’ambito della mostra. Originariamente parte del programma 2020, il 17 maggio 2021 è prevista l’inaugurazione della grande mostra A.B.O. THEATRON. L’Arte o la vita organizzata dal CRRI in collaborazione con il Dipartimento Curatoriale dedicata al critico d’arte Achille Bonito Oliva (Caggiano, 1939), che ha donato il proprio Archivio al CRRI. La mostra ha come Main Sponsor GUCCI, e resterà aperta fino all’autunno, compreso il periodo di Artissima. Abbracciando le istanze del progetto biennale Espressioni (2020-2021) – una serie di nuove mostre ed eventi al Castello di Rivoli che affrontano forme di espressione ed espressionismi dal passato a oggi, nel corso del 2021 sono inoltre previste le mostre di Otobong Nkanga (Kano, 1974), tra gli artisti più importanti dell’Africa contemporanea, già protagonista di Documenta 14 nel 2017, nonché un omaggio a Joseph Beuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986) organizzato dal CRRI nel centenario della nascita dell’artista. La mostra rende omaggio al principale fondatore dell’arte ecologica che attraverso la sua performatività sciamanica ha rivoluzionato l’arte e la società. Nell’autunno 2021 sarà infine presentata la seconda parte del progetto Espressioni, L’Epilogo, che include alcune opere storiche e nuove commissioni realizzate da artisti quali Adrián Villar Rojas (Rosario, Argentina, 1980), Agnieszka Kurant (Lòdz, 1978), Lina Lapelyte (Kaunas, 1984), Grada Kilomba (Lisbona, 1968) e Marianna Simnett (Regno Unito, 1986). COSMO DIGITALE accoglierà nel 2021 opere di importanti artisti tra cui Riccardo Benassi, Elisa Caldana, Helen Marten, Giuliana Rosso, Diego Perrone, Adrián Villar Rojas. Questi contributi instaureranno un dialogo con le opere già pubblicate sul sito, tra cui Anne Imhof, Agnieszka Kurant, Marzia Migliora, Elena Mazzi, Cally Spooner, Ed Atkins, Giuseppe Penone, Susan Philipsz e Grazia Toderi. Oltre alla programmazione digitale sviluppata attraverso il ciclo di lezioni e conversazioni dedicate alle Collezioni del Museo e ad artisti contemporanei, COSMO DIGITALE si arricchirà di una nuova serie di podcast immersivi commissionati a sound artists, poeti e scrittori dal titolo Marginalia destinati a implementare la percezione sonora e visiva del visitatore già nei momenti che precedono l’arrivo al Castello, accompagnandolo nel ‘pellegrinaggio’ verso il Museo. Il 20 maggio 2021 si terrà il secondo appuntamento dell’evento online Digital PTSD. La pratica artistica e il suo impatto sul trauma digitale, sviluppato nell’ambito della mostra Espressioni. Nel 2021 proseguiranno anche i programmi della Collezione Cerruti, con l’esposizione a rotazione nelle sale del museo di importanti opere della Collezione di Francesco Federico Cerruti e, nell’ambito di un convegno internazionale sulle collezioni private e le case-museo, sarà inoltre presentato al pubblico il 20 giugno il Catalogo generale della Collezione Cerruti. Tra le numerose attività collaterali previste per il nuovo anno, riprenderà in collaborazione con Combo il progetto Supercondominio dedicato ai numerosi nuovi spazi autonomi per l’arte in Italia. Proseguirà la collaborazione con la Città di Rivoli per la programmazione di attività negli spazi pubblici della risalita meccanizzata che collega il vecchio borgo al Castello. In collaborazione con la Fondazione Pistoletto e la Fondazione Zegna sarà invece presentato il Visible Award 2021 nell’autunno 2021, vero e proprio parlamento internazionale sull’Arte pubblica. Infine, anche nell’autunno 2021 proseguirà la collaborazione con la Fondazione CRC volta a promuovere nel territorio cuneese la conoscenza di importanti artisti internazionali le cui opere fanno parte delle Collezioni del Castello di Rivoli.

 

TORINO MUSEI, IL  BILANCIO 2020:  I VISITATORI REALI E VIRTUALI NELL’ANNO DELLA PANDEMIA

La cultura ha superato la dura prova imposta da questo 2020: è sempre stata presente e attiva con l’obiettivo di tenere vivi i musei e di stare vicino alle persone, ai ragazzi e alle famiglie, con la produzione di contenuti nuovi e interessanti. Quest’anno ci ha insegnato che possiamo raccontare i nostri musei, le collezioni, il lavoro dietro le quinte anche a distanza, che possiamo portare il museo a scuola. I visitatori registrati nel corso delle aperture del 2020 sono stati 66.633 alla GAM (di cui 34.847 alla mostra Helmut Newton), 37.604 biglietti al MAO (di cui 4.778 mostra Savage Landor e 1.301 mostra China goes Urban) e 92.201 sono stati i visitatori di Palazzo Madama (72.386 accessi totali alla mostra Andrea Mantegna inaugurata a fine 2019 e 5.753 alla mostra World Press Photo), per un totale di 196.438 biglietti staccati. Con soli 136 giorni di apertura al MAO, 137 giorni alla GAM e 148 giorni a Palazzo Madama, la contrazione dei visitatori dovuta a questo delicato anno 2020 rispetto al 2019 si attesta sul 68% La nuova condizione ha permesso di studiare e sperimentare nuove modalità di accesso al patrimonio, consolidando gli strumenti già attivi sui canali digitali. Ed è proprio il digitale che ha visto un sensibile aumento delle attività sui canali social dei tre musei che, nell’arco dei 12 mesi appena trascorsi, si sono rivelati strumenti indispensabili per dare continuità al lavoro svolto in presenza di GAM, MAO e Palazzo Madama e per mantenere la vicinanza con il proprio pubblico.  Grazie alla collaborazione dei direttori, dei curatori, dei conservatori e dei restauratori, che anche con i musei chiusi hanno proseguito “dietro le quinte” il lavoro di programmazione, conservazione e tutela delle opere, sono stati prodotti oltre 560 video di approfondimento sulle mostre e le collezioni, testimonianze dei restauri in corso, rientri o partenze delle opere in prestito, allestimenti e disallestimenti delle esposizioni; sono inoltre stati offerti visite guidate virtuali, incontri, conferenze e webinar in diretta web, con un’interessante partecipazione attiva di pubblico. Il contest online su Instagram in primavera #fotoimperfetteGAM ha ricevuto oltre 200 immagini, poi presentate in mostra in museo. Il progetto più rilevante e innovativo è sicuramente il nuovo canale digitale In Onda, la piattaforma di Fondazione Torino Musei che propone contenuti didattici multimediali destinati alle scuole. In un contesto che impedisce alle classi di spostarsi dagli edifici scolastici, la Fondazione ha progettato uno strumento digitale che consente di realizzare le attività educative a distanza, oppure in presenza in classe, con il supporto degli esperti dei tre musei: una nuova modalità di fruizione, flessibile e tailor made, per offrire alle scuole un supporto didattico innovativo e di qualità.

I DATI DEL WEB E DEI CANALI SOCIAL

Per tutti e quattro i siti internet di Fondazione Torino Musei nel 2020 la ricerca organica continua a essere la modalità più diffusa di generazione del traffico. Al 22 dicembre 2020 le visualizzazioni di pagina sono state 176.983 per il sito di Fondazione Torino Musei, 461.925 per la GAM, 219.593 per il MAO e 519.934 per Palazzo Madama. Per quanto riguarda i canali YouTube, la GAM ha raggiunto le 49.592 visualizzazioni, il MAO 30.182 e Palazzo Madama ha toccato quota 51.893. La crescita media dei followers complessivi di Instagram per i 3 musei di Fondazione nel 2020 è stata del 63,33%: nello specifico 75% per la GAM, 49% per il MAO e 66% per Palazzo Madama, per un totale di 74.065 followers sui 3 canali (36.975 GAM, 14.960 MAO e 22.130 Palazzo Madama). Nei dodici mesi appena trascorsi sono stati pubblicati 894 post sul profilo della GAM (+146% rispetto al 2019), 853 su quello del MAO (+137%) e 879 sulla pagina di Palazzo Madama (+128%). Il totale dei like sulla pagina Facebook della GAM è di 42.297, con una crescita percentuale del 7,1% rispetto al 2019, 28.941 su quella del MAO, con una crescita del 15% rispetto al precedente anno, e di 24.466 per Palazzo Madama con una crescita del 28%. Anche il canale Twitter della Fondazione Torino Musei ha visto una crescita del 4,2%, per un totale di 14.154 followers.

I PROGETTI DEL 2020

Fra gli appuntamenti più apprezzati dal pubblico i talk di “Autunno della fotografia” in rete con altre istituzioni quali Camera, Musei Reali, Museo Ettore Fico e la Venaria Reale e il seminario internazionale nell’ambito della mostra del MAO China goes Urban, organizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con Biennale Tecnologia, che ha visto la partecipazione di circa 1200 persone. Anche il progetto MAO meets URBAN ART, a cura di Roberto Cortese, ha trovato una nuova collocazione online, con quattro serie di video – disponibili sul canale YouTube del museo – che hanno documentato la nascita e l’allestimento di altrettante opere di street art realizzate nell’arco di un mese e mezzo da Karim Cherif, Nice and the Fox, WASP Crew e Encs18. Per facilitarne la consultazione, anche la rivista di Palazzo Madama Palazzo Madama. Studi e notizie giunta al suo quinto numero è stata realizzata in versione digitale, con articoli in formato PDF scaricabili gratuitamente per raccontare l’attività del museo nelle sue varie sfaccettature: lo studio e la ricerca, la gestione e la comunicazione, la conservazione e l’innovazione. Grazie alla collaborazione con i musei di Fondazione Torino Musei, Artissima è riuscita a realizzare tre progetti espositivi, uno per ciascuna sede museale, dal titolo Stasi frenetica in tempi record. Questo ha consentito alla fiera di essere presente e attiva anche se in una veste insolita. Tante sono state le iniziative digitali di Artissima Unplugged, dalle mostre virtuali ai talk, per consentire al pubblico di approfondire la propria conoscenza dell’arte contemporanea. Infine, anche a musei chiusi, si sono consolidati alcuni progetti e collaborazioni di rilievo: è stato siglato l’importante accordo con la scuola Madre Mazzarello e Slow food per il nuovo Liceo Linguistico Artistico ed Enogastronomico e con La Venaria Reale per la mostra Una infinita bellezza. Paesaggio e Ambiente in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea, in programma dal 22 giugno alla Citroniera Juvarriana della Reggia con un nucleo significativo di opere dell’Ottocento della GAM. In questi mesi la Fondazione Torino Musei ha lavorato per garantire un’interessante programmazione per il prossimo anno, ricca di proposte di esposizioni e attività, già a partire dal mese di marzo con due nuove mostre in GAM, Arte italiana dal 1920 al 1945. un viaggio nelle collezioni tra pubblico e privato, una collaborazione a scopo benefico con l’Istituto IRCCS di Candiolo e i Musei Reali, che ruota intorno alla collezione di Giuseppe Iannaccone, e Sul Principio di contraddizione, dedicata all’arte contemporanea, a cui seguiranno le proposte di Palazzo Madama con i Ritratti d’Oro e d’Argento e il Rinascimento europeo di Antoine de Lohny e del MAO con preziosi Kakemono. Nel 2020 la Fondazione Torino Musei ha confermato con la GAM il suo ruolo e la sua attività nell’ambito dell’arte contemporanea partecipando e vincendo prestigiosi bandi. La GAM accoglierà l’opera di Luca Bertolo, uno dei vincitori del bando Cantica 21 promosso dal MAECI (DGSP) e dal MiBACT (DGCC), un progetto di committenza pubblica per il sostegno e la promozione dell’arte contemporanea italiana. Le opere vincitrici saranno al centro di una mostra diffusa nel mondo grazie alla rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura all’estero. Inoltre il progetto della Fondazione Torino Musei Alessandro Sciaraffa. Sinfonia è tra i vincitori della nona edizione del bando Italian Council 2020 promosso dalla DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT: la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea arricchirà così la sua collezione con l’opera commissionata all’artista, promuovendola a livello internazionale attraverso un’esposizione alla Fondazione TSE Art Destination di Nur Sultan, una delle realtà più dinamiche nel panorama artistico contemporaneo del Kazakhstan.