Carmagnola e Mazzè: la Città Metropolitana al lavoro per valutare l’idoneità delle aree piemontesi destinate a ospitare i rifiuti radioattivi
In seguito all’individuazione di diversi siti idonei del territorio nazionale a ospitare i rifiuti radioattivi, si è svolta a Torino una riunione tra alcuni parlamentari piemontesi e i sindaci delle località interessate all’ubicazione in Piemonte del sito per il deposito nazionale unico di scorie radioattive. L’incontro si è chiuso con l’avvio del lavoro di un gruppo di tecnici dell’Ente che affiancheranno i Comuni per la presentazione delle osservazioni alla Carta delle 67 aree indicate come idonee a ospitare il deposito.
Il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha dichiarato che “per esaminare nel dettaglio la documentazione pubblicata dalla società Sogin nel suo sito Internet abbiamo richiesto un accesso agli atti, che dovrebbe consentire ai nostri tecnici di proporre osservazioni basate su dati di fatto, che dimostrino la non idoneità del sito di Carmagnola e di quello di Mazzè ad ospitare il deposito”. Marocco ha continuato: “Già in un precedente incontro con i sindaci il nostro Ente ha preso un impegno ben preciso: supportare le amministrazioni locali con la messa in campo delle professionalità presenti al nostro interno per valutare i punti deboli della documentazione prodotta da Sogin, in modo da elaborare nel minor tempo possibile osservazioni plausibili e fondate. Stare concretamente dalla parte dei territori e di chi li amministra è per noi un dovere istituzionale”.