“HOSPICE COTTOLENGO A CHIERI, LA SANITA’ RITROVA LA SUA DIGNITA’ ANCHE NEL TRATTAMENTO DEI MALATI TERMINALI”
“Ho partecipato a Torino alla presentazione di un importante progetto per la mia città di Chieri presso la sede principale del Cottolengo. Non nascondo come apprendere la notizia della realizzazione a Chieri di un “Hospice” nella Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo sia stata per me una grande emozione. Ospiterà fino a ventuno persone per accompagnarle nel loro ultimo tratto di vita con serenità e dignità, in un ambiente accogliente, con personale formato e all’altezza, come ogni struttura sanitaria deve avere, per poter assistere le persone malate come meritano. Mi hanno in particolare colpito le parole del presidente della Regione Alberto Cirio, oggi presente, che ha ricordato come il Covid abbia riportato al centro dell’attenzione l’importanza fondamentale della sanità, mentre in passato è stata oggetto di troppi tagli. Concordo con lui, e visto che l’emergenza ha riportato al centro la sanità spero che vi rimanga. Strutture come l’Hospice del Cottolengo devono essere prese a modello per un sempre migliore servizio. E’ stata una bella notizia, anche alla luce del fatto che domani, 11 febbraio, è la giornata mondiale del Malato istituita da Papa Giovanni Paolo II. Da malata oncologica e vice Presidente dell’Associazione Adelina Graziani, ancor prima del mio ruolo come consigliera comunale (ero l’unico amministratore di Chieri presente), sono orgogliosa che questa struttura sorga a Chieri, non posso che plaudire a questo importante risultato e ringraziare oltre al già citato Presidente Cirio, il padre generale don Carmine Arice, l’avvocato Gian Paolo Zanetta, Massimo Uberti, direttore generale dell’Asl To5, l’arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia e il parroco del Duomo di Chieri don Marco Di Matteo insieme a tutte le suore della Piccola Casa di Chieri.” Lo scrive in una nota Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme), Vice Presidente dell’Associazione Adelina Graziani