SPORT DI UN TEMPO LEGATI A MONTALDO SCARAMPI
A Montaldo Scarampi un tempo, davanti alla facciata del vecchio asilo, vi era una piazzetta triangolare, dove nei giorni festivi ci si fermava a giocare alle bocce. L’attuale piazza Romita fino al 1964 era semplicemente chiamata “il geug di balon“. Il fondo del piazzale era in terra battuta, sul quale vennero giocate innumerevoli partite. In seguito venne asfaltata l’intera piazza, inaugurata dall’on.le Romita. A quei tempi i bambini sapevano divertirsi con qualsiasi oggetto: le pietre rotonde diventavano le loro bocce e una tavoletta di legno diventava il loro tamburello (tambos). Arrivando ai giorni nostri, è diventato lo sport in assoluto di Montaldo, dove, per ultime, nel tamburello di serie A femminile han militato le brave campionesse montaldesi Federica Galliano e Sara Porta. Il paese ha amato molto questo sport, che è stato istituito grazie alla passione di un gruppo di montaldesi, facenti capo al presidente della società Dino Caracciolo. Montaldo sino al 1950 aveva quattro osterie e ognuna aveva il suo biliardo, dove provetti giocatori facevano le gare. Nella bella stagione lasciavano le osterie, e le piazze diventavano campi da gioco per le bocce. Altro sport che appassionava molto i Montaldesi era il gioco del pallone elastico e gli amanti di questo gioco, nei primi decenni del secolo, erano molti e partecipavano a tutti i tornei dei paesi vicini. L’Unione Ciclistica Montaldese è sorta nel 1980, grazie alla volontà e alla tenacia di pochi appassionati della bicicletta, come Gai Marco e Campanini Urbano, che si sono voluti unire in un unico gruppo, per partecipare a gare e manifestazioni ciclistiche amatoriali, portando in giro i colori ed il nome di Montaldo. Le grandi difficoltà incontrate in un primo momento, sono state superate, grazie al contributo che tutto il paese ha voluto dare alla società e alla squadra, che ogni anno ha così potuto organizzare varie corse sulle strade del paese, regolarmente onorate dalla presenza di un nutrito numero di partecipanti e di un folto pubblico, che nello spirito di questa sana e dura attività, ha occupato un posto nel cuore di tutti gli sportivi montaldesi.
Alessandra Gallo