Chieri dice No alla Giornata del Dialetto Piemontese

Proprio così signori. Il consiglio comunale di Chieri questa volta l’ha fatta fuori dal vaso. Nell’ultimo consiglio ha detto no alla celebrazione di una giornata dedicata al dialetto piemontese (in netto contrasto con Torino che ha detto si). Dialetto che tale non è perché l’Accademia della Crusca già più volte ha scritto che è equivalente a lingua. Dialetto parlato da Pavese, Levi, Fenoglio (per non tornare all’Alfieri). Dialetto usato dal presidente Einaudi che riceveva gli ospiti parlando in piemontese. Dialetto usato da artisti come Macario, Fassino, Fumero (chiedo scusa a chi non nomino). Dialetto, a livello prettamente chierese, esaltato da Beppe Barberis, Mario Piovano, Franco Marocco, eccc… Dialetto che dà origine da anni e anni ad una manifestazione culturale come LA VIJA’ che altri paesi e città ci stanno copiando. Dialetto che viene imparato da chi arriva a Chieri per sentirsi integrato nella vita cittadina (quante volte è capitato di sentire ambulanti e posteggiatori tentare di dire parole in piemontese …..).

Avete sbagliato. Forse per la troppa precipitazione di dire no a qualsiasi cosa venga proposta dalla minoranza (la proposta era stata presentata da Luigi Furgiuele del Gruppo Misto di Minoranza). Forse perché vi siete sentiti offesi (o non avete capito) perché Franco Bosco ha appoggiato la richiesta parlando in dialetto (bravo Franco).

Avete sbagliato, ma c’è ancora tempo per rimediare.

 

Adelino Mattarello