Ospedale unico asl To 5, Italia Viva: “La falda a Vadò? A Villastellone è anche peggio…”

L’area di Vadò

“Italia Viva Provincia di Torino nel prendere atto dell’esito positivo della perizia asseverata del Politecnico di Torino datata 22.12.2020, in cui si ritiene che “l’area analizzata sia tecnicamente idonea alla realizzazione del nuovo ospedale unico”, registra ancora oggi elementi ostativi alla realizzazione dell’importante progetto sanitario. La contrarietà al progetto non si basa più su motivazioni tecniche (o pseudotecniche, come abbiamo dimostrato nel corso della campagna elettorale di Moncalieri), ma ormai ha assunto un significato esclusivamente politico. Avvertiamo il rischio reale che riparta quel gioco perverso che si basa sul concetto “l’unico ospedale che serve è quello sotto casa mia”. Bisogna invece proseguire sulla strada tracciata: il nuovo ospedale è fondamentale e irrinunciabile perché darà ai cittadini servizi sanitari connessi e strutturati in rete, a livello territoriale e non solo comunale. Questa sarà la sanità nel breve e nel medio periodo. Chi si oppone al concetto della sanità in rete avanza soluzioni a dir poco estemporanee: azzerare tutto, perizia del  Politecnico  compresa,  e  ricominciare  come  se  nulla  fosse  successo  negli  ultimi  anni,  proponendo  una localizzazione distante dalla rete infrastrutturale già esistente. Inoltre,  chi si oppone all’ospedale unico a Moncalieri lo fa adducendo motivazioni mirate a dimostrare i costi elevati per la sua realizzazione. Ma bisogna fare chiarezza sul tema dei costi per evitare di trarre conclusioni facili ma errate. Ad un progetto importante e strategico come questo, sia dal punto di vista strutturale sia dal punto di vista dell’organizzazione interna, devono essere associati progetti specifici mirati come la gestione delle acque sotterranee, il riordino dei deflussi  superficiali,  la  gestione  delle  emergenze,  per  citare  i  più  importanti.  Questi  approfondimenti  sono fondamentali per evitare gravi errori progettuali. A Moncalieri come in altri siti. E a chi dice che Villastellone è meglio, noi rispondiamo che anche lì deve essere considerato il tema della falda. A  Moncalieri  l’acqua  arriva  fino  a  –  5  m  dal  piano  campagna,  mentre  a  Villastellone  a  –  4.5  m.  Quindi  una condizione  addirittura  peggiorativa.  Inoltre  la  Carta  della  pericolosità  da  alluvione  (Aggiornamento  2019)  ha individuato  nell’area  scenari  di pericolosità  idraulica  direttamente  interferenti  con  la  rete  infrastrutturale esistente. Ma allora qual è la motivazione vera per “strappare” l’ospedale unico a Moncalieri e portarlo a Villastellone?”

Così in una nota i Coordinatori Italia Viva per la Provincia di Torino (Mariangela Ferrero – Roberto GentileI referenti Italia Viva per la Zona Torino Sud – Patrizia Bertone e Mauro Turri I referenti Italia Viva per Il Chierese e Carmagnolese Federica Zamboni – Pier Antonio Pasquero – Comitato Italia Viva Area Torino Sud Massimo Calafiore)