Costigliole, Coronavirus: didattica a distanza, la protesta in piazza di genitori e bambini
Ricordate quando la parola DAD ci portava con la mente solo all’inglese? Purtroppo, ora i nostri collegamenti sono altri: bambini e ragazzi sono tornati tutti in Didattica A Distanza, scatenando dissapori tra molti genitori.Riaprire le scuole in sicurezza: è questo che chiede un gruppo di genitori e studenti che hanno preso parte a una manifestazione di protesta a Costigliole, la prima in provincia. Un presidio colorato e pacifico, per dire «No» alla didattica a distanza e alla chiusura delle scuole in tutto il sud astigiano di cui Costigliole fa parte. i genitori con i propri figli si sono ritrovati in piazza Medici del Vascello, davanti alla sede delle scuole per ribadire la contrarietà alla chiusura delle scuole e il ricorso alla didattica a distanza. In questo momento le scuole sono sicure e i contagi non avvengono a scuola – ribadiscono le madri presenti alla manifestazione – siamo contro a qualsiasi forma di didattica a distanza. Le proteste sono iniziate dalle 11, debitamente accompagnate da striscioni e cartelloni. Non si tratta di fenomeni isolati, perché l’idea alla base di queste manifestazioni è la mancanza di una giustificazione valida a chiudere le scuole, vista l’attuale situazione dei contagi ed un metodo di apprendimento molto penalizzante rispetto all’ambiente scolastico in cui i pochi contagi sono stati subito isolati. Amarezza e molta, molta rabbia sono i sentimenti prevalenti tra i genitori che ritengono assurdo che, a distanza di un anno dalla prima chiusura delle scuole, non siano stati fatti interventi necessari per garantire il diritto allo studio e al lavoro in sicurezza. I bambini hanno fatto tutto quello che era necessario, tutti con mascherina e tutti ormai ligi alle nuove regole. Le famiglie non credono che la scuola sia stata chiusa giustamente, quindi protestano per chiedere alle istituzioni se possono dare i numeri effettivi dei contagi a scuola, per poter appunto giustificare la chiusutra in tutto il sud astigiano. L’amministrazione comunale, il dirigente scolastico e gli insegnanti hanno collaborato cercando di dare soluzioni secondo i vari DPCM, affinchè i bambini potessero restare a scuola in sicurezza. Quindi le mamme chiedono di rivedere le norme governative per poter riapritre la scuole di ogni ordine e grado. Ci aspettiamo che le istituzioni ascoltino il grido di allarme dei genitori facendo tornare i figli a scuola in presenza, in sicurezza. Nel frattempo gli alunni hanno portato da casa il proprio dispositivo elettronico, una sedia, la mascherina e hanno seguito le lezioni di DAD dal piazzale della scuola. Il tutto si è svolto nel rispetto delle normative e dei protocolli vigenti.
Alessandra Gallo