Chieri. “La voce dei libri” per gli ospiti di Orfanelle e Giovanni XXIII
Il progetto attivato dalla Biblioteca Civica di Chieri
Video e audio-letture di brevi racconti per far compagnia agli ospiti degli istituti di cura per anziani presenti a Chieri: «La voce dei libri» è il progetto attivato dalla Biblioteca Civica di Chieri, in collaborazione con le case di riposo Orfanelle e Giovanni XXIII. «In considerazione del protrarsi del periodo di emergenza sanitaria e del conseguente isolamento a cui gli anziani ospiti sono costretti per preservare la propria salute-spiega Silvia BASSO, direttrice della Biblioteca Civica-abbiamo pensato di far sentire la vicinanza della Biblioteca e della Città, proponendo una modalità di interazione sicura e, nello stesso tempo, utile a far sentire meno soli gli ospiti delle nostre strutture per anziani. Siamo felici che i rispettivi direttori dei due istituti, la dottoressa Paola De Nale e il dottor Federico Fenu, abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto». L’iniziativa consiste nel trasmettere a Orfanelle e Giovanni XXIII, due volte alla settimana, video e audio, della durata di circa 15-20 minuti, nei quali un bibliotecario legge brevi racconti e, prossimamente, anche classici della letteratura, esposti in modo sintetico. Videoletture ed audioletture che potranno così essere proposte agli ospiti nei momenti più adeguati, sia durante i momenti di svago collettivo negli spazi comuni, sia per accompagnare i momenti di solitudine dei soggetti costretti alla quarantena dopo il rientro da un ricovero. «Un progetto-commenta l’assessore alla Cultura e alla Biblioteca Antonella GIORDANO-che conferma l’attenzione dell’amministrazione nei confronti dei soggetti più fragili, come sono i nostri anziani. Le Rsa hanno pagato un prezzo drammatico alla pandemia, e tuttora, nonostante tutti gli ospiti e il personale siano vaccinati, permane l’isolamento rispetto all’esterno e la solitudine. Nelle scorse settimane abbiamo messo a disposizione delle due Rsa chieresi le “stanze degli abbracci”, ora, grazie ai nostri bibliotecari, portiamo la voce dei libri, sperando così di regalare loro serenità e speranza».