PIEMONTE ARTE: MONCALVO, DE-COLL’, VERGNANO E MOSSO,  POLO DEL ‘900, BONOMI, PLANETARIO, PINEROLO, CAMERA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

VALENZA, DUE QUADRI DEL MONCALVO RITROVATI IN SOFFITTA: RUBATI 25 ANNI FA

Un pizzaiolo di Valenza che stava facendo lavori con la moglie nella casa appena acquistata ha trovato, in soffitta, due tele avvolte in una coperta: sicuramente dipinti antichi, al punto da indurre la coppia a farli vedere ad un esperto gallerista torinese. Il responso: si tratta di due tele di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, il Raffaello del Monferrato, grande pittore del primo seicento molto attivo anche a Chieri. Si tratta di una Madonna del Rosario e di una Annunciazione, opere rubate 25 anni fa dalla Parrocchia di Borgo San Martino e finite chissà come e chissà quando in  quella soffitta. Dopo che anche Vittorio Sgarbi ha confermato la loro attribuzione al Moncalvo, sono partite le indagini dei carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale.

 

 

 

DE-COLL’, MOSTRA A MANTOVA

 

CAMBIANO: “LORENZO VERGNANO E ONORIO MOSSO – DA CAMBIANO ALLA FRANCIA E ALL’ARGENTINA. Artisti emigrati ai tempi di Giacomo Grosso”.

L’iniziativa chiude un ciclo di eventi del Comune di Cambiano che ha posto l’attenzione su quattro artisti legati a vario titolo alla città, vissuti tra Ottocento e Novecento, che hanno reso onore e prestigio alla comunità cambianese. L’8 maggio inaugurerà la prima mostra in Italia dedicata a Lorenzo Vergnano e Onorio Mosso. La mostra e l’iniziativa è il frutto di un lavoro di ricerca e porta alla luce conoscenze ed opere inedite. La collaborazione del comitato tecnico e d’indirizzo, composto da Massimiliano Caldera, Walter Canavesio, Daniela Miron e Liliana Pittarello, dei collezionisti privati e di altri attori che hanno condiviso parte del percorso, avvalora l’iniziativa non soltanto dal punto di vista culturale ma anche in termini di nuove connessioni del territorio. La mostra è corredata dal catalogo a cura di Liliana Pittarello e da alcune conferenze tematiche che verranno calendarizzate a breve. L’inaugurazione è prevista dal vivo a numero chiuso e in streaming.

 

 

 

 

POLO DEL ‘900: FESTA DELLA LIBERAZIONE 2021

Per il 76^ anniversario della liberazione, il Polo del ‘900 di torino propone due settimane di incontri, proiezioni, mostre, podcast, percorsi a piedi, spettacoli dal 15 al 29 aprile

Ha inizio il 15 aprile il calendario di iniziative che il Polo del ‘900 e i 22 Enti partner dedicano all’anniversario della Liberazione 2021, grazie al sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte e in collaborazione con la Città di Torino. Incontri, dirette streaming, podcast, proiezioni, spettacoli teatrali da seguire sui canali web del Polo del ‘900 e degli enti organizzatori fino al 29 aprile, cui si aggiungono percorsi a piedi nei luoghi della memoria e due mostre dedicate al reporter-partigiano Felix De Cavero presso il Polo (sospesa a causa delle restrizioni covid) e a Nuto Revelli sotto i portici di Piazza della Repubblica. “Per la 76^ volta scatta, con il 25 aprile, la Festa della liberazione del nostro paese dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista e la Fondazione Polo del ‘900 non manca di offrire (ahimé ancora da remoto) una vasta gamma di occasioni di incontro, dibattito, riflessione perché nessuno dei molteplici significati di quel felice momento vada smarrito – sottolinea Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900 – Lo facciamo, cercando di sfuggire a quella sorta di ritualità liturgica che, nella sua forza, nasconde qualche rischio perché, passate ormai quattro generazioni dall’evento, il suono e il significato delle parole che allora mossero gli italiani a scegliere nuove vie di convivenza civile è inevitabilmente mutato. Sicché, oggi, oltre al riproporsi di pericoli che ci ricordano fasi della storia che si ritenevano superate per sempre, si presentano nuove, impersonali e inedite forme di attacco alla libertà, alla democrazia (logorata e fragile), alla dignità della persona umana (fortemente compromessa). Il rinnovare dunque il nostro giuramento di fedeltà ai valori che quel giorno evoca e ripropone esige un pensiero critico attualizzato. Il chè è quanto, faticosamente, stiamo cercando di proporre, avvalendoci delle molte e plurali sensibilità che vivono all’interno della nostra Fondazione”. “Ogni anno ci stringiamo intorno al 25 aprile per tenere viva la memoria della Resistenza e della Liberazione offrendo alla cittadinanza un ricco palinsesto, con un’attenzione particolare ai giovani e giovanissimi – spiega Alessandro Bollo, direttore del Polo del Polo del ‘900 – Grazie agli enti partner e molti compagni di viaggio, abbiamo la possibilità di rinnovare il dibattito con percorsi inediti, offrendo nuovi spunti anche grazie all’uso dei più svariati linguaggi, digitali e non, recuperando valori, storie, fatti e testimonianze che a 76 anni di distanza continuano ad essere d’ispirazione e di comprensione del presente”.

INCONTRI

Il programma si apre sul tema della giustizia dopo gli orrori della guerra con I giorni della Liberazione di Torino e della “resa dei conti” con il fascismo, primo di tre incontri online (15-21-29 aprile, ore 16 sui canali social dell’Istoreto) a cura di Istoreto, nell’ambito del progetto Giustizia straordinaria e militare.

PROIEZIONI

A partire dal 16 aprile, in occasione del suo 50° anniversario, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza presenta Resistenza e Deportazione, otto film su momenti cruciali della Liberazione, restaurati e messi a disposizione su www.ancr.to.it con schede e approfondimenti pensati per le scuole (ore 18, canale YouTube ANCR). Le proiezioni con ANCR continuano su streeen.org con l’anteprima del docufilm “Marzo” e con il film “Cichero” introdotti dagli autori, chiude “Libere” dedicato alle donne della Resistenza (20-21-23 aprile, ore 18).

PERCORSI A PIEDI

Con i percorsi della memoria, dal 17 aprile ore 10.30 e 15, il Museo Diffuso della Resistenza invita a riscoprire luoghi e protagonisti della Resistenza torinese nelle circoscrizioni 2, 3, 5 in un percorso a tappe guidato (max 10 persone su prenotazione da lun-ven al numero 011 01120780). Il Museo Diffuso propone anche Resistere in città, quattro guide digitali, disponibili dal 19 aprile sui propri canali web, per visite in autonomia.

 

LA RESISTENZA ATTRAVERSO LO SPORT

Lo sport diventa una lente d’ingrandimento per riflettere su guerra e Resistenza con Tifare…sotto le bombe, dialogo tra Aldo Agosti e Giovanni De Luna, a cura di Istoreto e Unione culturale “Franco Antonicelli” (20 aprile, ore 17) e Un calcio al fascismo. Storie di calciatori partigiani con Enrico Miletto e Stefano Tallia, a cura di Fondazione Vera Nocentini e Unione culturale “Franco Antonicelli” (22 aprile, ore 17), su pagina FB e YouTube del Polo, nell’ambito del più ampio progetto del Polo del ‘900 Sfide sconfinate. Lo sport che cambia il mondo.

PODCAST E PERCORSI MULTIMEDIALI

Dal 19 aprile sul sito e pagina FB del Polo ore 17, la Resistenza si rivive anche attraverso il Podcast per la Festa di Liberazione, racconto a più voci per approfondire il tema della partecipazione femminile, il rapporto tra violenza e coscienza per chi scelse di resistere e sul significato di combattere una guerra civile anche per chi era contro. Gli appuntamenti con i podcast continuano con Un ritratto di Sophie Scholl a cento anni dalla nascita, a cura di Fondazione Nocentini e Istituto Salvemini (21 aprile, FB e sito Polo e degli enti organizzatori ore 17). Mentre, dal 22 aprile, nella sezione Storie e percorsi dell’Hub 9centRo (sito del Polo) è possibile consultare il percorso multimediale Resistenza e Liberazione frutto della ricerca tra le fonti documentarie del Polo a cura dell’Istituto piemontese A. Gramsci, in collaborazione con Istoreto, nell’ambito del progetto del Polo del ‘900 Archivi con-nessi.

SPETTACOLI

Con Aria di Libertà, un omaggio teatrale alla vita di Mario Ghiglione, quindicenne attivo nella Resistenza con il nome di battaglia “Aria”, attraverso musiche, canzoni e monologhi di Gian Piero Alloisio in uno spettacolo pensato per grandi e piccoli (19 aprile, ore 20.30, pagine FB Consiglio regionale e Gian Piero Alloisio-Info, canale YouTube Teatro Italiano del Disagio). Invece, con Fondazione Donat-Cattin e Associazione Swinging Turin APS, anteprima video dello spettacolo Senza sparare un colpo, un ventaglio di storie della Resistenza non armata (dal 25 aprile, canali social Fondazione Donat-Cattin).

PER I BAMBINI

Anche i bambini sono invitati a partecipare alla Festa di Liberazione con Salto nella storia, momento ludico-didattico a partire dai materiali custoditi negli archivi del Polo, in compagnia di Davide Toscano in arte BombettaBook (24 aprile, ore 10, piattaforma Meet, info e prenotazioni a staff_didattica@polodel900.it).

25 APRILE 2021

Le iniziative si concentrano nella giornata del 25 aprile. Tra le altre, sulla pagina facebook e sul canale youtube del Consiglio Regionale del Piemonte: R–esistenza. Dalla resa dei conti ai ‘giorni cantati’ dai cantautori italiani, docu-film di Giulio Graglia con Darwin Pastorin e Gianni Oliva, con canzoni di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Sergio Endrigo, Giorgio Gaber interpretate da Bruno Maria Ferraro. Due i percorsi della memoria curati dal Museo Diffuso della Resistenza per il giorno della Liberazione, l’appuntamento è alle 10.30 in corso Racconigi, 196 a partire dalla Pietra d’Inciampo dedicata al partigiano Carlo Stratta, mentre alle ore 15 in Via Chiesa della Salute, 73 tra luoghi e racconti della Resistenza nata nelle fabbriche (su prenotazione a 011 01120780 max 10 persone). Alle 11, si continua con la presentazione del libro di Chiara Colombini Anche i partigiani però… (Laterza, 2021) alla scoperta del giudizio sui partigiani diventato negli anni senso comune diffuso, ne discutono con l’autrice Giovanni De Luna e Marco Rovelli, a cura di Istoreto, in diretta su FB e YouTube del Polo. I festeggiamenti si spostano su TradiRadio con È festa d’Aprile, dalle ore 11 per tutta la giornata contributi musicali, aneddoti e gli studenti come ospiti privilegiati, a cura di Rete Italiana di Cultura Popolare in collaborazione con le scuole del territorio, gli spacciatori di cultura, la Fondazione Nuto Revelli, il Museo audiovisivo della Resistenza e gli Archivi della Resistenza di Fosdinovo. Nel pomeriggio, alle ore 18, si procede con La Resistenza spiegata attraverso i discorsi di Norberto Bobbio sul 25 aprile, a cura del Centro Studi Piero Gobetti e sul proprio canale YouTube, una rilettura della Resistenza attraverso i discorsi tenuti da Bobbio in occasione del 25 aprile tra il 1955 e il 1999, conservati in originale nell’archivio Bobbio al Centro Gobetti di Torino.

MOSTRE

A partire dal 25 aprile, inaugura sotto i portici di Piazza della Repubblica, la mostra fotografica Ricordati di non dimenticare. Nuto Revelli, una vita per immagini, fino al 31 luglio, uno sguardo sulla figura di Revelli, alpino in Russia, poi partigiano in montagna e infine ricercatore della memoria contadina a cura di Paola Agosti e Alessandra Demichelis. Mentre la mostra 75 anni dopo. Torino liberata nelle fotografie di Felix De’ Cavero, allestita presso la Galleria delle Immagini del Polo del ‘900 (Corso Valdocco 4/a) è sospesa a causa delle restrizioni vigenti e potrà essere visitata solo qualora le condizioni lo consentano.

 

Le iniziative per la Festa di Liberazione ideate dal Polo del ‘900 e dagli Enti partner si concludono il 29 aprile, il programma completo con iniziative e aggiornamenti è consultabile al sito www.polodel900.it.

 

MONCALIERI, IL VENERDI’ DELLO SCRITTORE

Venerdì 16 aprile 2021

Incontro con Caterina Civallero e Maria Luisa Rossi. Ore 18

Quando veniamo concepiti non siamo soli: probabilmente anche tu non sai di aver perso un fratello o una sorella prima della nascita. La possibilità che la gravidanza parta con un potenziale gemellare che poi si risolve con un parto singolo, è altissima, ed è un fatto normale. Civallero e Rossi ci guidano con i loro libri in un affascinante viaggio alla scoperta della “sindrome del gemello che resta”, delle sue implicazioni e potenzialità. “Competenza e passione contraddistinguono il lavoro di ricerca e le pubblicazioni delle autrici di questa settimana – commenta soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Due ‘esperte di benessere’ che ci propongono un tema insolito e di sicuro interesse per il nostro pubblico”.

 

 

 

IL MAPPAMONDO DI CORRADO BONOMI IN PIAZZA A MILANO

C’era anche il mappamondo con le uova ideato dall’artista novarese Corrado Bonomi e intitolato “Biomotoperpetuo” tra le cinquanta creazioni esposte per tre giorni, dal 3 al 5 aprile, in piazza Duomo a Milano come anteprima open air di “Weplanet-100 globi per un futuro sostenibile”, manifestazione organizzata dall’Associazione WePlanet, in collaborazione con Gruppo Mondadori, per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini contribuendo al raggiungimento dei 17 Global Goals delle Nazioni Unite (SDGs -Nazioni Unite). La kermesse ufficiale si svolgerà dal 27 Agosto al 7 Novembre 2021 nelle principali vie e piazze del capoluogo lombardo e di altre città nel Paese. I globi, prodotti in plastica riciclata, sono ideati e realizzati da giovani allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Brera e da artisti e designer famosi che hanno interpretato tematiche e valori della sostenibilità utilizzando come tela il grande supporto sferico. Diversi i nomi noti che si sono resi disponibili come i designer Giulio Cappellini e Antonio Facco che firmano l’installazione “Milano è bella”, e Michele De Lucchi, coautore di “Pangea Mondo Cucito” realizzato in collaborazione con i ragazzi della onlus iSemprevivi. Corrado Bonomi ha invece lavorato in laboratorio con i ragazzi dell’istituto Paolo Pini e ha creato un mappamondo che identifica i continenti con una serie di oltre ottocento uova in plastica colorata applicate al posto delle terre emerse. “L’uovo è un oggetto simbolico, una suggestione universale di rinascita – spiega Bonomi -. Ho voluto dare un messaggio positivo di rinnovamento per la Terra”. L’evento “Weplanet-100 globi per un futuro sostenibile” è un progetto di Paolo Casserà (CEO di Weplanet) e con il coordinamento di Beatrice Mosca, curatrice di mostre museali e di eventi artistici e culturali, anima dell’Associazione Via della Spiga, che insieme realizzarono la “Cow Parade Milano 2007”. E’ patrocinato dal Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero dell’Ambiente, e da altre importanti istituzioni locali e nazionali. Le opere sono adottate da mecenati il cui logo compare sulla targa posizionata alla base di ogni globo, insieme al titolo, al nome dell’autore e all’impegno sostenibile dell’azienda: la creazione di Corrado Bonomi è sostenuta dalla Lundbeck Italia S.p.A. è una società che fa parte del Gruppo Lundbeck, leader internazionale in ambito farmaceutico. Terminata l’iniziativa i globi saranno battuti ad un’asta benefica organizzata da Sotheby’s e il ricavato sarà devoluto all’Associazione Parco Segantini Onlus, all’Ospedale Niguarda, al progetto ForestaMI, alla Fondazione Umberto Veronesi e alla Fondazione Arca Onlus che opera a sostegno dei poveri per l’assistenza e l’integrazione.

 

ARTISTI ITALIANI E TORINESI TRA I 950 DELLA MOSTRA INTERNAZIONALE ONLINE “TELEPHONE”

Sabato 10 aprile è stata lanciata da Seattle, negli Stati Uniti, la seconda edizione della rassegna interattiva online “Telephone”, curata dallo scrittore e musicista Nathan Langston (Info: langston.nathan@gmail.com). A questo singolare e coinvolgente “gioco” dell’arte contemporanea hanno aderito oltre 950 artisti di settanta paesi di tutto il mondo (dagli Stati Uniti all’Italia, Francia, Giappone, Emirati Arabi, Russia, Cina, India, Spagna), con lavori di letteratura, musica, danza, scultura e pittura. Dopo la prima esposizione del 2014-2015, con la partecipazione di 350 autori, questa seconda mostra, nata il 23 marzo 2020 durante il lockdown per l’emergenza Covid-19, si è aperta – sottolineano gli organizzatori – con l’invio di un testo-messaggio “sussurrato a sei artisti”, che, partendo dai contenuti, hanno ideato altrettante composizioni con la tecnica video o con brani musicali, scritti letterari, installazioni, fotografie, dipinti. E così si è innescato ed è iniziato il gioco-passaparola, che ha raggiunto un rilevante numero di artisti componendo un vero e proprio mosaico culturale multietnico, espressamente pensato per “Telephone”. Un mosaico formato da personaggi affermati e giovani emergenti, docenti, intellettuali e vincitori di Academy Award, Premi Pulitzer e Guggenheim Fellow. In particolare, il testo originale prende spunto da un articolo del 2016 pubblicato su “Newsweek” e intitolato “La maestà e il mistero dei sacri alberi di baniano dell’India”, del biologo e scrittore Mike Shanahan. E questo messaggio, interpretato e rivisitato, ha percorso ben 7.177.703 km, toccando 489 città e generando una serie di rapporti e relazioni culturali che si scoprono nella mostra allestita in modalità digitale al link: https://phonebook.galley, visibile per 383 giorni. Fra le esperienze inserite sulle pagine web di Telephone, s’incontrano una quindicina di lavori realizzati in Italia dai filmmarkers Ruggero Mantovani e Bianca Boragi, dal poeta Marc Alan De Martino e Roberta Orlando con una simbolica partita a scacchi, sino alla coreana Nancy Y. Kim, laureata in pittura e disegno a Chicago, e la pittrice Pauline Ginnety, che vive a Parigi, ma espone le sue tele astratte alle collettive del Piemonte Artistico Culturale di Torino. E tra i componenti dell’Associazione presieduta da Mario Pich, sono presenti Paola Rossi, con un’essenziale e meditata immagine botanica, e Maria Rosa Benso, che unisce alle liriche opere segniche la leggerissima trama delle rete metallica di “Of What is Past, or Passing, or To Come”. All’area torinese appartiene inoltre il musicista Roberto Bovolenta, “Rhobbo”, che ha elaborato pulsanti sensazioni “traducendole da una forma visiva a una audio”. Un viaggio, quindi, nell’arte e per l’arte che si snoda, in estrema sintesi, dalla scrittura dell’artista visiva Yulia Shtern all’interno di una stanza della scozzese Olivia Irvine, da Corina Angela Raiciu di Bucarest a Cristina Cusani con atelier a Napoli e la londinese Bora Rex, Lorenzo Santoro, Elena Rondini, Elena Giacometti, Elizaberth Schmul di Detroit e la designer e curatrice multidisciplinare Laura Arena, con studio a Brooklyn e New York, che ha parlato di un impegno “diventato divertente”, non avevo “svolto un lavoro creativo da molto tempo”.

                                               Angelo Mistrangelo  

 

PLANETARIO DI PINO TORINESE: ASTROTALK – ONLINE

Sabato 17 aprile 2021 ore 18.00

Appuntamento sabato 17 aprile ore 18.00 sui canali social (Facebook e Youtube) di Infini.to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio – con il quarto appuntamento digitale degli Astrotalk, conferenze-spettacolo che uniscono le ultime ricerche in campo astronomico e scientifico alle spettacolari immagini del Planetario digitale. In questa quarta data dell’edizione 2021, insieme al nostro planetarista Emanuele, ospiteremo Elisabetta Bissaldi, ricercatrice del Dipartimento Interateneo di Fisica del Politecnico di Bari e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della Sezione di Bari. C’è una magnetar – una stella di neutroni dal campo magnetico estremamente intenso e soggetto a improvvise eruzioni – all’origine di un breve ma brillantissimo lampo gamma osservato nell’aprile 2020 da diversi telescopi spaziali, tra cui la missione NASA Fermi. Si tratta del terzo lampo gamma nella storia associato al brillamento gigante di una magnetar, e di quello meglio localizzato: nel cuore della galassia dello Scultore, a 11,5 milioni di anni luce da noi. Nel corso dell’intervento esploreremo i misteri dell’Universo Gamma, ed in particolare ci soffermeremo sulle caratteristiche dei lampi gamma, potentissime esplosioni stellari che abbiamo imparato a conoscere in quasi 50 anni di ricerche. Questo ci permetterà infine di capire come mai la magnetar scoperta nella galassia dello Scultore rappresenti un caso di studio interessantissimo, e strettamente correlato con quello dei lampi gamma. Elisabetta Bissaldi è ricercatrice del Dipartimento Interateneo di Fisica del Politecnico di Bari e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della Sezione di Bari. Da oltre 15 anni si occupa di astrofisica gamma delle alte energie, ed in particolare dello studio fenomenologico di sorgenti transienti, come i lampi di raggi gamma, attraverso dati raccolti su satellite o con telescopi a terra di tipo Cherenkov. Laureata triennale a Genova, specialistica a Trieste, dottorato alla Technische Universitat di Monaco di Baviera (Germania), ha lavorato al Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics presso Monaco di Baviera, all’Institute for Astro and Particle Physics di Innsbruck (Austria) e trascorso periodi di ricerca in vari istituti come lo Stanford Linear Accelerator Center in California, il Marshall Space Flight Center in Alabama e l’Università di Tokyo. Fa parte di varie collaborazioni scientifiche internazionali, tra cui quella del satellite NASA Fermi e quella dei telescopi alle alte energie Cherenkov Telescope Array. Da qualche anno è molto attiva anche come divulgatrice scientifica. È stata ospite in diverse occasioni del programma “Newton – Progetto Scienza” di Rai Cultura.

COME SEGUIRE L’EVENTO

L’appuntamento sarà gratuito e sarà in diretta sulle due pagine ufficiali del Museo:

FACEBOOK – https://www.facebook.com/planetarioditorino

YOUTUBE – https://www.youtube.com/user/PlanetarioDiTorino

Sarà possibile porre domande all’ospite dell’evento tramite la chat di uno dei due social.

 

PINEROLO, PROGETTO “VETRINA INTERATTIVA”

La Galleria Losano Associazione Arte e Cultura presenta in collaborazione con il Prof. Ennio Bertrand e   il Liceo   Artistico   M. Buniva di   Pinerolo il   progetto Vetrina Interattiva, un’installazione multimediale che dai locali della Galleria si affaccia su Via Savoia. Il progetto vede protagonisti i contenuti fotografici delle classi 3°Ae 4°AIndirizzo audiovisivo multimediale del   Liceo   Artistico,   le   cui   immagini   e   poetiche   sono  state   sviluppate nell’ambito del corso in arti audio-visive grazie al coordinamento del Dirigente Scolastico Prof. Danilo Chiabrando, del Prof. Matteo Gatti e della Prof.ssa Beatrice Piva. La Vetrina  Interattiva inaugurerà sabato  17Aprile2021  alle  ore  10.00presso  la  Galleria Losano  Associazione Arte  e  Cultura  in  Via  Savoia  33.Un  momento  importate  per  la restituzione alla cittadinanza di un progetto portato avanti durante l’anno scolastico e che rimarrà allestito per una settimana(salvo proroghe). L’aspetto  innovativo  del  progetto  è  da  ritrovarsi  nell’utilizzo  di tecnologie  digitali  e informatiche per  una rinnovata  modalità  di  fruizione dell’arte  e  nella  volontà  di  attivare esperienze culturali capaci di radicarsi sul territorio e di stabilire un colloquio dialettico tra luoghi, cittadinanza e pubblico. L’installazione   permette   di azionare   e   fruire   direttamente   dalla   strada   ai contenuti multimediali in riproduzione casuale dal catalogo, grazie ad un sensore di movimento che rileva  la  presenza  della  mano  del  passante.  In  questo  modo,  non  è  necessario  entrare all’interno dello spazio espositivo, reagendo in modo originale e creativo alle restrizioni e al distanziamento sociale attualmente vigenti. La Vetrina Interattiva è una vera e propria opera d’arte pubblica poiché è un dispositivo di comunicazione  e  d’interazione  culturale,  che  svolge  un’azione  narrativa  rivolta  alla comunità. Inoltre, quest’operazione assume la veste di un avvenimento artistico collettivo, che crea un’esperienza ad alto contenuto simbolico nel momento in cui il singolo passante interagisce  con  l’installazione.  Si  tratta  dunque  di  una  rinnovata  modalità  di  fruizione dell’arte che entra nel tessuto sociale e nella struttura urbana della città: portare l’arte nel territorio è l’occasione di far uscire la creatività dai luoghi ad essa deputati,di condividerla con il pubblico  e  promuovere  nuovi immaginari per lo  spazio cittadino.  Un  progetto  che vuole portare al centro del discorso nuove riflessioni artistiche e valorizzare la città come coacervo di vite e percorsi in cui l’esperienza contemporanea si concentra e si sviluppa.

 

L’ARTISTA GEC ART È IL VINCITORE DEL PROGETTO EUROPEO ETI (PROMOSSO IN ITALIA DALLA FONDAZIONE BOTTARI LATTES) PER LA SUA PROPOSTA ARTISTICA “WINE IN PROGRESS”

Al via la prima fase per realizzare un’opera di arte pubblica open air: bambini, giovani e adulti chiamati a condividere le fotografie di famiglia in cui protagonista è il territorio vitivinicolo di Langhe e Roero

È l’artista GEC ART, torinese di adozione e cuneese di nascita, noto soprattutto per i suoi lavori di arte pubblica che nascono sui social, il vincitore italiano del bando del progetto europeo ETI (Expérimenter une Transformation Institutionnelle – Sperimentare una Trasformazione Istituzionale www.eti-europe.eu), promosso in Italia dalla Fondazione Bottari Lattes insieme con altri tre partner europei: l’ente capofila Ecole Nationale d’Art di Parigi (Francia; www.enda.fr); Idensitat di Barcellona (Spagna; www.idensitat.net), Minitremu di Târgu Mureș (Romania; www.facebook.com/Minitremu). Il suo progetto di arte pubblica open air dal titolo “Wine in progress” è stato selezionato per lo stile contemporaneo del linguaggio impiegato, il carattere partecipativo del processo di creazione, l’originalità nel far dialogare mondo digitale e analogico, la capacità di leggere il presente attraverso il recupero della memoria delle Langhe e del Roero.

“Wine in progress” è un progetto artistico in divenire, suddiviso in più fasi, la prima delle quali vede la partecipazione attiva e diretta dei cittadini attraverso il web. Dalla pagina evento Facebook (link: https://bit.ly/2PxJdbz) Gec Art chiama a raccolta giovani e adulti, nipoti e figli, affinché aprano i propri album fotografici di famiglia alla ricerca di immagini ambientate nelle Langhe e nel Roero che raccontino il lavoro, nonché la fatica e la seguente soddisfazione, dei nonni e dei bisnonni nelle loro vigne e cantine, dalla potatura alla vendemmia, dalla cura della vite alla vinificazione. Tra le fotografie che il pubblico proporrà, Gec Art ne selezionerà alcune per realizzare disegni e ritratti di grandi dimensioni, dipinti su carta e applicati su pareti di muri, edifici o palazzi del territorio, visibili quindi a tutti, esposti ai fattori climatici, che impatteranno così sull’opera, rendendola unica e allo stesso tempo effimera. «Langhe e Roero – è la riflessione da cui Gec Art è partito per sviluppare il suo progetto – sono un territorio turisticamente molto sovraesposto, spesso con un turismo usa e getta, in cui si perde la concezione del lavoro che fu portato avanti con cura, passione e fatica dai nonni, e in cui si è un po’ smarrito il ricordo di tutta quella parte iniziale di sudore e invenzione dei “padri fondatori” che hanno lottato contro la povertà. Con il mio progetto desidero recuperare la memoria genuina del territorio attraverso l’aiuto e il coinvolgimento di chi ne porta il testimone e restituirla a tutta la comunità. Il mio intervento vuol essere un omaggio ai grandi padri e vorrei che tutti i cittadini si sentissero coinvolti nella realizzazione di questa opera di arte pubblica, indipendentemente dalla loro passione per l’arte. La finalità di questo progetto è, come sempre, la creazione di opere pubbliche effimere sul territorio, quindi può partecipare chiunque abbia piacere che le immagini e le loro storie escano dalla sfera strettamente privata per diventare memoria collettiva». Chi parteciperà al progetto fornendo le proprie fotografie di famiglia avrà in omaggio un poster realizzato e firmato da Gec Art, una sorta di scambio tra artista e pubblico attivo. Per partecipare a “Wine in progress” le fotografie possono essere inviate in formato digitale agli indirizzi mail gec-art@libero.it o book@fondazionebottarilattes.it oppure in alternativa possono essere consegnate in formato cartaceo a mano (previa prenotazione telefonata: 0173/789282) o per posta presso Fondazione Bottari Lattes, Via Marconi 16, Monforte d’Alba, 12065 (CN). Chiunque possiede un’attività, un negozio, un’associazione di qualsiasi tipo sul territorio e sia interessato a diventare un “punto di raccolta” può contattare Gec Art (gec-art@libero.it).

GEC ART, pseudonimo di Giacomo Bisotto, è nato nel 1982 a Cuneo e vive e lavora a Torino. Nel 2007 si laurea in Architettura per Ambiente e paesaggio al Politecnico di Torino. Il suo lavoro si fonda principalmente sull’utilizzo del web al fine di coinvolgere il pubblico in prima persona, senza il quale ogni sua opera non potrebbe esistere. Gli inviti alla partecipazione attiva rivolti allo spettatore nascono sui social network e indagano temi quali il lavoro, la comunicazione pubblicitaria, il consumo consapevole, le lotte di classe, il gioco. La loro riuscita dipende esclusivamente dalla risposta del pubblico e dal grado di interesse che ciascun progetto riesce a smuovere in rete. Il risultato sono opere spesso realizzate nello spazio urbano, immagini o installazioni ambientali ironiche e drammatiche, in grado di coinvolgere un pubblico trasversale tramite un linguaggio sintetico ed immediato. Gec ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. Le sue esposizioni più recenti includono: “Schermi delle mie brame”, Triennale di Milano, Milano, Italia (2014); “Cala la notte”, Biblioteca Civica Museo Mart, Rovereto, Italia (2013); “Epidemic happiness”, Biennale di Architettura di Venezia, Venezia, Italia (2012)

 

CAMERA: I TALENTI FUTURES 2021

Eleonora Agostini, Matteo de Mayda, Leonardo Magrelli,

Giulia Parlato, Silvia Rosi

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia è lieta di annunciare i cinque artisti emergenti per l’edizione 2021 del programma europeo FUTURES (EPP – European Photography Platform), una piattaforma di ricerca sulla fotografia contemporanea sostenuta dall’Unione Europea e focalizzata nella mappatura e supporto di autori emergenti oltre i confini nazionali. Gli artisti che parteciperanno alla quarta annualità di FUTURES sono stati individuati da Walter Guadagnini, direttore di CAMERA, e da Giangavino Pazzola, curatore del centro e coordinatore del programma.

“In un anno difficile per eventi, mobilità e scambi –  commenta Giangavino Pazzola – FUTURES ci ha permesso di capire ancora di più il valore del confronto creativo e delle relazioni nel mondo della fotografia contemporanea e dei giovani autori. Sebbene la maggior parte delle attività internazionali si sia svolta online, siamo comunque riusciti a mettere in contatto e confronto tutti i fotografi e le fotografe coinvolte con curatori ed esperti internazionali, oltre che con i loro pari, lavorando sull’aspetto formativo. A luglio, inoltre, siamo riusciti ad organizzare dal vivo la presentazione delle ricerche dei selezionati per il 2020 mentre, durante le celebrazioni per il quinto compleanno di CAMERA ad inizio ottobre, abbiamo invitato tutte e tutti i talents da noi selezionati – dalla prima all’ultima edizione – a lavorare alla grande installazione ospitata sulla facciata esterna della nostra sede torinese. “Momenti che, oltre a dare visibilità ai singoli, –  continua Walter Guadagnini –  ci hanno fatto sentire parte di una comunità coesa, internazionale e attiva. In questo stesso gruppo di giovane talenti della fotografia contemporanea siamo lieti, quindi, di dare il benvenuto ai selezionati della quarta e ultima edizione del progetto europeo, con l’idea di affrontare insieme le sfide della contemporaneità con metodi innovativi e partecipativi, tratto distintivo di FUTURES a CAMERA”.

 I talent FUTURES 2021:

Eleonora Agostini (Mirano-VE, 1991) è un’artista che lavora tra Londra e Venezia.

Laureata in Fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano (2013) e al Royal College of Art di Londra (2018), la sua pratica include fotografia, performance e scultura ed è guidata dall’interesse per la riconsiderazione e la ridefinizione del quotidiano. Attraverso lo studio di strutture fisiche o psicologiche, si propone di indagare le modalità di costruzione dell’esperienza umana. È interessata a trovare fratture e incongruenze all’interno delle regole e convenzioni sociali, oltre che degli spazi abitati. È stata tra gli artisti selezionati a Bloomberg New Contemporaries (2019). Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in spazi quali L21 Gallery (Palma, 2020), Borough Road Gallery (Londra, 2020), Leeds Art Gallery e South London Gallery (2019/2020), MAR (Ravenna, 2019), Format Festival (Derby, 2019) e il Premio Fabbri (Pieve di Soligo, 2018). Il suo progetto A Blurry Aftertaste è nella collezione di The Government Art Collection ed è stato pubblicato, come libro, in Paper Journal Annual 2019.

Sito personale: www.eleonoraagostini.com

Matteo de Mayda (Treviso, 1984) è un fotografo di base a Venezia, rappresentato dall’agenzia Contrasto. Formatosi come autodidatta, la sua ricerca visiva è incentrata sul reportage e sul ritratto, relativamente a fenomeni connessi all’ambito sociale e ambientale, all’analisi delle rispettive cause e alle conseguenze correlate. Ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero, esponendo le sue opere alle Nazioni Unite (Ginevra, 2013), Biennale di Architettura di Venezia (Venezia, 2016) e Head On Photo Festival (Sidney, 2020). Nel 2019 ha pubblicato “Era Mare”, un libro dedicato al fenomeno dell’alta marea a Venezia e dell’impatto su territorio e comunità, il cui ricavato è andato totalmente in beneficienza ai commercianti della città. Premiato tra i vincitori del bando “REFOCUS” del MIBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il suo lavoro su Covid-19. Selezionato dalla rivista ARTRIBUNE come miglior giovane fotografo italiano del 2020.

Le sue immagini sono state pubblicate su The New York Times, The Guardian, The Washington Post, British Journal of Photography, Internazionale, 6Mois, The Wall Street Journal, Financial Times, Vogue e Vice.

Sito web personale: www.matteodemayda.com

 

Leonardo Magrelli (Roma, 1989), vive e lavora a Roma.

Dopo gli studi in Architettura e Design a La Sapienza di Roma e, poi, in Storia dell’Arte, inizia a lavorare come graphic designer nel campo dell’editoria. L’approccio aperto alla manipolazione e al riuso delle immagini e la forte attenzione alla progettualità e alla ricerca sono caratteristiche che influenzeranno la sua pratica anche dopo il suo avvicinamento artistico alla fotografia. Da allora elabora un percorso personale che muove dalla consapevolezza della natura ibrida e ambigua delle immagini, oscillando e mescolando spesso un registro più prettamente concettuale con uno più descrittivo e documentario. Alla sua ricerca personale, affianca la collaborazione con il collettivo Vaste Programme, che fonda con Giulia Vigna e Alessandro Tini nel 2017, per dedicarsi a sperimentazioni più aperte ai campi dell’installazione e dei new media. Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero, tra gli altri, presso Magazzino (Roma, 2021), Giovane Fotografia Italiana (Reggio Emilia, 2020-21), Photo Open Up (Padova, 2020), Unseen Dummy Award (Amsterdam, 2019), Premio Fabbri (Pieve di Soligo, 2019), Odessa Photo Days (2019), Head On Photo Festival (Sydney, 2018), MoPLA (Los Angeles, 2017). Nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro “West of Here”, con la casa editrice statunitense Yoffy Press.

Sito personale: www.leonardomagrelli.com

Giulia Parlato (Palermo, 1993) è un’artista che vive e lavora tra Londra e Palermo.

Laureata in fotografia al London College of Communication (2016) e al Royal College of Arts (2019). La sua pratica analizza l’uso storico delle immagini come documento di verità, in particolare nei suoi usi scientifici e forensi, e sfida questo linguaggio, creando un nuovo spazio in cui si svolge una messa in scena. Lo stato malinconico e frustrante causato dall’impossibilità umana di comprendere il passato costituisce il fondamento del suo lavoro, attraverso il quale approfondisce storie, miti e patrimonio culturale, usando fotografia e video. Il suo lavoro è stato premiato con il BJP International Photography Award (2021), L’ Innovate Grant (2020), Il Camera Work Award (2020) ed il Carte Blanche Éstudiants Award. Espone in mostre collettive e personali tra cui Podbielski Contemporary Gallery (Milano, 2021), Photo London Fair (Londra, 2020), Photo Fringe (Brighton, 2020), Palazzo Rasponi 2 (Ravenna, 2020), Photo Open Up (Padova, 2020), Paris Photo (Paris 2019), Soft Power Palace Festival (Stuttgart, 2018). Talks e lavori le sono stati commissionati da Paris Photo, The Photographers ‘Gallery, Cambridge School of Visual & Performing Arts e Art Licks. È membro fondatore di Ardesia Projects, piattaforma curatoriale dedicata alla fotografia contemporanea, e del Collettivo Carte Blanche. Le sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private.

Sito personale: www.giuliaparlato.com

Silvia Rosi (Scandiano, 1992) è un’artista che vive e lavora tra Londra e Modena.

Laureata in Fotografia al London College of Communication (2016). Il suo lavoro ripercorre la propria storia personale, attingendo all’eredità togolese della sua famiglia e all’idea delle origini. Il tema viene esplorato attraverso autoritratti in cui interpreta i genitori, raccontando la loro esperienza di migrazione dal Togo all’Italia. Le sue immagini sono informate dalla tradizione dei ritratti in studio dell’Africa occidentale.

Il suo lavoro è stato pubblicato, tra gli altri, da Foam e British Journal of Photography e selezionato per residenze internazionali quali YGBI Research Residency (Firenze, 2021) e Thread Cultural Center and Residency (Sinthian, 2020). I suoi ritratti sono stati premiati con il Jerwood/Photoworks Awards e con il Lens Culture Portrait Award (2020) e sono stati inclusi nel progetto del British Journal of Photography, Portrait of Britain (2020). Il suo lavoro è stato esposto in mostre tra cui International Image Festival (Getxo, 2020) e all’Athens Photo Festival (2020). Ha ricevuto commissioni editoriali da Financial Times, Wallpaper e New Yorker e da Jerwood Arts/Photoworks, Southbank Center, Autograph ABP.

Sito personale: www.silviarosi.com

 

 

Le attività ideate da CAMERA per FUTURES Photography 2021, compatibilmente con le evoluzioni del quadro pandemico, esploreranno nuove modalità operative che cercheranno di mettere insieme le funzioni caratterizzanti il progetto: ideazione, promozione, formazione e circolazione delle artiste e degli artisti e dei progetti da loro realizzati.

Oltre CAMERA, i partner di FUTURES sono FOMU Fotomuseum (Anversa), PhotoEspaña (Madrid), British Journal of Photography (Londra), Robert Capa Contemporary Photography Center (Budapest), Foundation of Visual Education (Lodz), Photo Romania Festival (Cluj), Photo Ireland Foundation (Dublino), Festival d’Hyeres (Hyeres), Triennale der Photographie (Amburgo), The Calvert Journal (Londra), Copenhagen Photo Festival (Copenhagen), Tbilisi Photo Festival (Tbilisi), Void (Atene).

FUTURES è cofinanziato dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

 

PIEMONTE FACTORY – FILM LABCONTEST PER FILMMAKER PIEMONTESI UNDER 30 / 1A EDIZIONE

E’ stata presentata la 1ª edizione di PIEMONTE FACTORY – Film LabContest Under 30. Dopo l’esperienza di Torino Factory, il progetto dedicato alla formazione e valorizzazione di filmmaker under 30 e giovani maestranze del cinema locale allarga il raggio d’azione a tutto il territorio regionale con PIEMONTE FACTORY, per sostenere ulteriormente il fermento che anima il settore cinematografico della nostra regione. Gli autori possono candidarsi gratuitamente fino al 7 giugno, presentando un’opera a tema libero della durata massima di 3’ girata per almeno l’80% sul territorio piemontese. Tra gli iscritti, 8 verranno selezionati dal direttore artistico Daniele Gaglianone (uno per ogni provincia del Piemonte) e guidati da tutor professionisti nella produzione di un cortometraggio. Le opere concluse verranno presentate al 39° Torino Film Festival dove una giuria assegnerà il Premio Piemonte Factory – Miglior Cortometraggio (€2.500), e a seguire proiettate nei capoluoghi di provincia per decretare il vincitore del Premio del pubblico (€500).

Piemonte Factory è un progetto a cura di Associazione Piemonte Movie; promosso da Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival, AGIS, ANEC; in collaborazione con Città di Torino, Città di Alessandria, Città di Asti, Città di Biella, Città di Cuneo, Comune di Novara, Città di Verbania, Città di Vercelli.

 

ASSOCIAZIONE MUSEO DEL CINEMA: BANDO DEL CONCORSO CINEMATOGRAFICO NAZIONALE LAVORI IN CORTO. RESTIAMO UMANI

con proiezione del film #387 di Madeleine Leroyer

Giovedì 15 aprile 2021, online su Streeen.org

accesso libero

In occasione del decimo anniversario della scomparsa dell’attivista per i diritti umani e reporter Vittorio Arrigoni, giovedì 15 aprile l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) lancia il bando dell’ottava edizione del concorso cinematografico nazionale Lavori in Corto il cui sottotitolo scelto quest’anno è Restiamo umani per ricordare l’adagio con il quale Arrigoni concludeva i suoi articoli dalla Palestina. La pubblicazione del bando è accompagnata dalla proiezione del film documentario #387 di Madeleine Leroyer (2019, 66′, Francia, Belgio, Italia), co-prodotto da Enrica Capra di GraffitiDoc, che affronta il delicato e urgente tema dei migranti, argomento che il regista indipendente e militante Armando Ceste, scomparso il 15 aprile del 2009 e al quale è dedicato il primo premio del concorso, ha ampiamente affrontato nel suo cinema. Il film, la cui visione è gratuita e online su Streeen.org, sarà accessibile a partire dalle ore 18.00 del 15 aprile per ventiquattro ore. Da sempre lo spirito che accompagna il concorso è quello di lavorare sui temi più urgenti del nostro presente con il doppio obiettivo di documentare e denunciare ingiustizie da una parte e, allo stesso tempo, di raccontare esperienze positive e buone pratiche da diffondere tra la cittadinanza e nelle nostre comunità – commenta Vittorio Sclaverani, Presidente dell’AMNC. Restiamo umani è il titolo scelto per questa edizione, in omaggio a Vittorio Arrigoni, con la speranza di stimolare giovani registi a condividere le loro opere e i loro sguardi alle molteplici forme di solidarietà che si sono attivate dal basso, in particolare negli ultimi mesi, in un mondo in cui si acuiscono e si accrescono le disuguaglianze e dove i diritti sembrano essere sempre più messi ai margini. Riteniamo quindi necessario porre l’attenzione ai più fragili, agli ultimi e ai penultimi come i migranti, i minori, le donne, i detenuti, i poveri, le persone con disabilità, le minoranze anche di genere e tutti coloro che chiedono maggiori diritti in ambito politico, civile, sociale, educativo, culturale, lavorativo, religioso, e ambientale. Le figure e i percorsi personali di Arrigoni e Ceste permangono in questa direzione estremamente significativi come esempi da ripensare e riproporre oggi. Il bando resta aperto due mesi fino al 15 giugno 2021 ed è rivolto a tutti i registi under 35 italiani e stranieri operanti sul territorio nazionale. Saranno accolti film, cortometraggi di finzione, documentari brevi, animazioni, docu fiction, ecc. non superiori ai 30 minuti, realizzati in una data non antecedente al 1° gennaio 2019. I film che non rispettano questi parametri potranno essere valutati come opere Fuori concorso. L’iscrizione è gratuita per tutt* i partecipanti. La selezione del concorso sarà curata dello staff dell’AMNC e nel corso dell’estate 2021 avverrà la restituzione con la premiazione dei vincitori decretati da una giuria composta da professionisti del settore cinematografico, da attivisti dei diritti umani e dai rappresentanti delle realtà partner del progetto.

 

“PENNELLATE IN VERSI…CADENZE SFUMATE

 V   Edizione 2021

Nel 2016 nasce l’Associazione Culturale Cumalè che come prima iniziativa realizza “Pennellate in Versi…..Cadenze sfumate”, un connubio tra arte pittorica e poesia che ottiene, fin dalla prima edizione, un grande successo di pubblico, e che vede negli anni seguenti un coinvolgimento di  un numero sempre piu alto di  poeti e artisti. Lo scorso anno, causa pandemia, non è stato possibile realizzare l’evento ma, visto l’interesse ottenuto negli anni precedenti e le richieste pervenute, si è deciso di realizzare la nuova edizione nel prossimo mese di maggio 2021, che vedrà l’esposizione delle opere sia nelle sale espositive del Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa sia in forma virtuale attraverso i social. Le poesie a disposizione degli artisti che realizzeranno la propria opera sono state create dall’Associazione “Due Fiumi” di Torino, dai poeti Luigi Angelino di Buttigliera Alta  e  Rinaldo Ambrosia di Rivoli. Le opere realizzate per l’iniziativa saranno esposte al Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa dal 22 maggio al 6 giugno 2021 nel rispetto delle normative Covid -19. Per l’occasione verrà realizzato un video delle opere corredato dalle letture delle poesie scelte  visibile al pubblico sia nella sala all’ultimo piano del Ricetto sia  attraverso i social. Le dimensioni delle opere a parete non dovranno superare 50×70 cm e quelle  a pavimento non superare l’ingombro di 1 metro cubo. Per la partecipazione all’evento è richiesto, per chi non è ancora associato, il pagamento della tessera associativa per l’anno 2021 all’Associazione  Cumalè,  di euro 15,00, a fronte della copertura assicurativa. Le opere dovranno essere consegnate al Ricetto entro il 17 maggio 2021.

Per informazioni e adesioni scrivere a: cumale.ass@gmail.com o contattare il n. 3289161589.