CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE A ISOLA
A Isola d’Asti, anche quest’anno esorta il sindaco, siamo qui a commemorare il 25 aprile in forma ristretta, non si è potuto fare nulla di pubblico e si è deciso di farlo in maniera molto snella, di commemorare l’occasione davanti al Monumento dei Caduti, con una piccola rappresentanza delle associazioni di volontariato: Protezione Civile, Carabinieri , Alpini e Croce Rossa, che rappresentano l’ambito dell’arma e del soccorso, sperando – come ha detto il sindaco -che l’anno prossimo si possa condividere l’evento con tutta la popolazione. Vitello nel suo discorso riflette che quest’anno è un anno particolare, ricorre il 76° anno della Liberazione ed è particolare perché stiamo vivendo una situazione emergenziale che ci porterà a una nuova liberazione, ma soprattutto perché è il primo anno in cui Isola ha come concittadino il milite ignoto con la cittadinanza onoraria che hanno conferito nello scorso consiglio comunale. Questa giornata il sindaco e tutta l’amministrazione la vuole dedicare oltre a tutti i partigiani e a tutti gli italiani che hanno liberato la loro vita e le loro energie, in particolar modo al concittadino Renato Bello, carabiniere del Peloponneso, a 98 anni l’ultimo piemontese ancora in vita, reduce dal campo di Mathausen. Ha letto in quest’occasione, grazie anche alla presenza di Franco Gai, in rappresentanza della Biblioteca, un estratto del libro “La croce angelica” scritto da Nevio Visconti sull’isolano Bello, in modo che si possa continuare a ricordare perché è fondamentale non dimenticare la storia e per fare in modo che non ci sia più nulla del genere. Il racconto struggente di chi ha vissuto lo “sbando” dell’8 settembre 1943 e testimone oculare della ferocia assasina dell’esercito nazista sulle truppe italiane. Deportato nel campo nazista, ha vissuto privazioni disumane, vessazioni indicibili e folli esperimenti medici, ma sopravvisse. L’estratto è stato letto in contemporanea anche nel comune di residenza dell’autore e quindi è stato ricordato il carabiniere e il suo ritorno a casa ed è stata l’occasione per conoscere la storia attraverso il racconto di chi l’ha vissuta. Oltre quello, si è ricordato chi si sta mettendo in gioco quotidianamente per quest’emergenza e chi purtroppo non ce l’ha fatta a superare la situazione. Il sindaco ringrazia i volontari che sono sempre disponibili e che quest’anno se non ci fosse il volontariato, l’Italia non avrebbe superato l’emergenza, così come lo sta facendo.
Alessandra Gallo