Moncalieri rilascerà il passaporto culturale ai nuovi nati
Un lasciapassare per musei e luoghi della cultura, destinato ai più piccoli: è il “passaporto culturale” che d’ora in poi i nuovi nati moncalieresi potranno sfruttare entro il primo anno di vita, insieme alle loro mamme e papà. La cultura e la frequentazione dei musei: piaceri da condividere fin dai primi respiri, con l’augurio che accompagni i piccoli per tutta la vita. E’ questo lo spirito con cui Moncalieri ha appena aderito al progetto patrocinato da Fimp, la federazione dei medici pediatri e Sin, la società italiana di neonatologia, oltre che da svariate sigle associazionistiche di ginecologi e ostetrici. E così è stato firmato un accordo, di durata triennale e senza oneri per la città, tra Moncalieri e la Fondazione Medici a Misura di Donna. Il passaporto verrà rilasciato ai nuovi nati tramite la biblioteca Arduino, con un’organizzazione mutuata dal circuito “Nati per leggere”, di cui Moncalieri è partner stabile da anni. Una quarantina, al momento, i musei di tutto il Piemonte che rientrano nell’offerta, tra cui anche tutti i più importanti luoghi della cultura torinesi, come il Museo Nazionale del Cinema, l’Egizio, Palazzo Madama, la Gam, il Parco Astronomico di Pino Torinese. “Che la cultura faccia bene alla salute è la nostra parola d’ordine da sempre. Moncalieri non poteva, di conseguenza, non entrare a far parte di questo network che vede insieme decine di istituzioni culturali del territorio – sintetizza soddisfatta l’assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Laura Pompeo – Un plauso e un grazie particolari a chi, dal 2011, ha messo in piedi il tutto: Chiara Benedetto, presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna, e Catterina Seia, vicepresidente della Fondazione Fitzcarraldo, alle quali si devono anche i primi progetti pilota in tema di umanizzazione dell’ambiente ospedaliero attraverso arti visive, musica e teatro”. Alle porte c’è anche una festa della nascita: domenica 20 giugno, l’appuntamento per tutti gli aderenti al circuito è alla Reggia di Venaria, un modo per mettere al centro i nuovi titolari del passaporto e anche “per sottolineare il momento di rinascita collettiva alla socialità e a una vita piena”, conclude Pompeo, dopo il tempo del Covid e delle dolorose, ma necessarie chiusure.