A Nizza si è inaugurata la mostra fotografica “Si combatteva qui! Nei luoghi della Grande Guerra” di Alessio Franconi
Sabato 5 giugno, nei locali dell’ Auditorium Trinità a Nizza ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra fotografica “Si combatteva qui! Nei luoghi della Grande Guerra“ promossa dall’Assessorato alla cultura, in collaborazione con L’Associazione L’Erca che ha concesso i locali. La mostra è curata da Alessio Franconi e sarà visitabile fino al 30 giugno da martedì a domenica, dalle ore 16 alle 19, aperta grazie al Gruppo Alpini e ai due ragazzi del Servizio Civile. E’ un’esposizione per comprendere il costo dei conflitti con una selezione di foto sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, cosi come sono oggi, luoghi di testimonianza di storie di diverse etnie impegnate in un tragico conflitto. Franconi ha scelto come sede espositiva l’Auditorium perché questo gioiello barocco di singolare bellezza è il simbolo d’accoglienza e di fraternità che usavano i confratelli e oggi valori sempre attuali che dovrebbero servire per evitare guerre e conflitti. Alla cerimonia inaugurale era presente Franconi, che oltre alla professione forense è anche scrittore-fotografo e ha raccontato con aneddoti e curiosità come è nata l’idea del libro, da dove sono tratte le immagini e cosa lo ha spinto ad affrontare vette e paesaggi nel gelo per compiere questo reportage. Il progetto fotografico ha l’obbiettivo di portare l’osservatore su cime innevate, pareti scoscese e altipiani petrosi: gli scenari dove si è combattuta la Prima Guerra Mondiale. La mostra ha lo scopo di ricordare le sofferenze di chi ebbe a combattere quella Guerra e di non dimenticare il costo del sacrificio umano, guidando il visitatore ad una più profonda comprensione del valore della pace. Una mostra che spiega la Grande Guerra, che i libri scolastici e i professori spesso non approfondiscono, mostrando i luoghi dei combattimenti. Per l’autore del reportage “È stato un insegnamento di vita, un percorso introspettivo verso una maggior comprensione del mondo contemporaneo; osservare dal vivo i luoghi della Grande Guerra è un’esperienza faticosa e dolorosa dal momento in cui ancora si possono vedere le ossa sparse sui campi di battaglia”. Campi che l’autore ha ritratto in bianco e nero, a cento anni dalla fine delle ostilità, partendo dalle origini della sua famiglia, decimata dalla Grande Guerra, ha deciso di ripercorrere le orme dei propri bisnonni per ricordare la tragedia che toccò le vite di milioni di europei. Un reportage che ripercorre paesaggi mozzafiato, luoghi abbandonati in posti tanto incredibili quanto inaccessibili. L’autore ci accompagna in un viaggio fatto di avventura, profonda ricerca ed esplorazione portandoci lungo le Alpi dalla Francia fino alla Croazia attraversando l’Italia, la Svizzera e la Slovenia. Un viaggio fotografico spesso affrontato in condizioni climatiche proibitive per restituire il massimo sforzo patito dai soldati.
Alessandra Gallo