Kastamonu di Frossasco: presto l’iter per la valutazione di impatto ambientaleIl tema discusso in Consiglio metropolitano

Sta per iniziare l’iter che riguarda le attività della Kastamonu Italia S.p.A. di Frossasco, l’azienda che da settimane è al centro delle preoccupazioni della popolazione della zona, che comprenderà prossimamente anche il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.L’azienda è specializzata nella produzione di pannelli in legno per l’industria edile e manifatturiera, in particolare del settore arredamento, e oltre a quello di Frossasco possiede in Italia altri stabilimenti a Luserna San Giovanni e in Emilia Romagna: il piano aziendale prevede fra l’altro la realizzazione di un ulteriore impianto di combustione per produrre aria calda per il funzionamento dell’impianto di essiccazione, scelta che ha dato origine a contestazioni e richieste di chiarimenti.Del tema si è parlato oggi durante la seduta del Consiglio metropolitano di Torino: la consigliera metropolitana delegata all’ambiente Barbara Azzarà ha rimarcato come l’intervento si prefiguri di fatto come una nuova installazione anche se proseguirà con lo stesso tipo di produzione e dovrà sottostare a tutti gli iter di autorizzazione e di controllo e applicare le migliori tecniche disponibili per eliminare o ridurre gli impatti ambientali derivanti dalle emissioni in atmosfera, dagli scarichi nelle acque, dalla gestione dei rifiuti, dall’emissione di rumore e altro, tecniche che dovranno essere conformi anche alla normativa europea sulle emissioni da impianti industriali.Vista la localizzazione dell’impianto, Azzarà ha spiegato che sarà posta particolare attenzione alle problematiche concernenti l’approvvigionamento delle materie prime come legno vergine o proveniente da attività di recupero, alle emissioni in atmosfera, alle acque cosiddette di dilavamento delle aree a partire dai piazzali di stoccaggio.Nulla è comunque dato per scontato. Nel corso della conferenza dei servizi, saranno raccolti dati storici di qualità dell’aria disponibili sull’intera zona con la possibilità di predisporre una campagna di monitoraggio anche in punti del territorio non adiacenti allo stabilimento e verrà acquisito il parere di ARPA Piemonte, anche per la definizione dello specifico piano di monitoraggio e controllo (PMC) dell’impianto. I controlli di pertinenza pubblica previsti nel PMC, saranno effettuati secondo il Piano di Ispezione Ambientale definito dalla Regione per garantire il coordinamento delle ispezioni.Azzarà ha risposto ad una interpellanza del consigliere Silvio Magliano che chiedeva rispetto all’insediamento industriale quali azioni a rassicurazione e tutela dei cittadini e del territorio potessero arrivare da parte della Città metropolitana.I risultati del controllo delle emissioni saranno messi a disposizione del pubblico, come prevede la normativa, anche sul sito internet di Città metropolitana di Torino.Rispetto alla previsione di controlli e rilievi per verificare la salubrità del terreno e del sottosuolo di pertinenza dell’impianto, la consigliera Barbara Azzarà ha ricordato che “la stessa normativa individua la procedura per la valutazione della possibilità di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee nei casi in cui l’attività comporti l’utilizzo, la produzione o lo scarico di sostanze pericolose”.La parola ora passa agli uffici che avvieranno l’iter per questo insediamento industriale (la richiesta dell’azienda è stata appena depositata) nel pieno rispetto della normativa senza trascurare alcun controllo, compresa la parte urbanistica dove si prevede una variante al PRGC necessaria per adeguare lo strumento urbanistico al nuovo assetto dello stabilimento, oltre alle informazioni tecniche e amministrative relative all’impianto di combustione di rifiuti legnosi.