Villanova d’Asti, dal 1985 una Infiorata…diversa dalle altre

L’Infiorata di Villanova d’Asti è una festività che si tiene ogni anno nel mese di luglio e che nasce come omaggio alla Madonna. Erika Brunzin, storica dell’arte villanovese, ci racconta qualcosa in più su questo curioso evento. Come spiegheresti l’Infiorata a chi non la conosce? “Innanzitutto distinguerei tra l’Infiorata di Villanova e le altre presenti nel resto d’Italia. La nostra nasce nel 1985, riprendendo questa pratica tradizionale della fede da altre città: molto famose sono le Infiorate di Noto, in Sicilia, quella di Genzano di Roma, nel Lazio e quella di Spello in Umbria. Quest’ultima in particolare sembra risalire al 1602. La festività consiste nel comporre quadri di fiori(secchi o freschi) come omaggio alla Madonna: le opere hanno quindi un chiaro valore di fede, ma anche uno fortemente artistico. A Villanova, nello specifico, i quadri sono realizzati sul viale d’ingresso al Santuario della Madonnina.” Hai mai partecipato in prima persona alla realizzazione di un quadro? “Sì, ho partecipato per quattro o cinque anni, e ho realizzato per la maggior parte quadri in fiori secchi, utilizzando quelli freschi prettamente per la cornice. E’ importante dire che il lavoro degli Infioratori parte mesi prima: si viene a creare un vero e proprio gruppo di lavoro tra amici. Si sceglie il soggetto da rappresentare, si realizza il disegno sulla carta (al di sopra della quale si andranno asistemare i fiori veri e propri), ci si dividono i compiti per la raccolta ed essiccazione dei vari fiori. La sera dell’Infiorata poi, si va avanti ad oltranza, non si sa quando si finisce: un anno ricordo finimmo col vedere il sorgere del sole. Sono momenti senz’altro suggestivi, ricchi di significato spirituale.” Prima hai citato Infiorate presenti nel resto d’Italia, differenziandole da quella di Villanova: oltre al periodo di sviluppo, quali altre caratteristiche la rendono diversa? “Ci sono in effetti altre differenze curiose: rispetto all’Infiorata di Spello, una delle più famose d’Italia, a Villanova, i quadri sono opere d’arte alle quali si cammina intorno, non sopra. Può sembrare strano, ma a Spello la processione prevede il passaggio sui quadri appena realizzati. Inoltre, mentre in altre città ci sono premi per i quadri più belli, a Villanova no, perché da noi questa festa viene vissuta come una vera e propria offerta alla Madonna, ma anche alla popolazione, per donare qualcosa di bello. Infine, le altre Infiorate si tengono a maggio (il mese della Madonna) o a giugno (il mese del Sacro Cuore di Gesù), mentre noi la festeggiamo a Luglio.” Per ultimo, cosa rappresenta questa festa, secondo te, per Villanova? “L’Infiorata è senza dubbio importante per Villanova. In primis perché le rappresentazioni non sono solo religiose, ma trattano anche temi sociali: quest’anno, ad esempio, è stato rappresentato unpavone, interpretato come simbolo di rinascita, con un chiaro riferimento ai tempi difficili che stiamo tutti vivendo. Inoltre, vengono in pellegrinaggio molte persone, vicine e lontane, per assistere a questo evento. Il nostro santuario della Madonnina è da sempre meta di pellegrini: dal 1700 a oggi sono tantissimi coloro che hanno raggiunto a piedi il nostro paese per chiedere guarigione alla Madonna, tra cui anche San Giovanni Bosco, che venne diverse volte con sua mamma per chiedere la guarigione di una malattia della pelle. Possiamo quindi dire che la nostra Infiorata è un perfetto connubio di tradizione e storia che si rinnova ogni anno.”

Matilde Mataloni