I contagi Covid aumentano in Italia e in Piemonte. Quali saranno le conseguenze per le aziende?

La vita sta tornando al normale? Finalmente, sembra di sì, anche con la riapertura di aziende come le palestre e le piscine. Oppure con il ritorno dei tifosi allo Juventus Stadium. Insomma, tutto fa pensare che la situazione stia tornando a prima del 2020, nonostante l’obbligo delle mascherine all’interno e dell’uso del Green Pass. Però, la variante Delta potrebbe rompere le uova nel paniere.

I numeri dei contagi stanno aumentando in tutta Italia, Piemonte compreso. Solo il 24 agosto, i nuovi casi registrati sono stati 240, la percentuale del 1.4% rispetto ai tamponi che sono stati effettuati in tutta la regione. Nelle terapie intensive si trovano 9 ricoverati, mentre i piemontesi in isolamento domiciliare sono 3.358.

Cosa significano questi numeri per i cittadini e le aziende? Una delle prime conseguenze arriva già dal Salone del Libro di Torino, a cui tutti i partecipanti (visitatori e ospiti) devono mostrare il Green Pass. Infatti, la casa editrice locale “Uno Editori” ha annuciato su Facebook la rinuncia alla partecipazione perchè  vuole “rispettare uno dei valori più elevati e sacri dell’universo, la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre.” Una vera protesta contro il Green Pass, ritenuto “repressivo.”

Tra documenti e variante Delta, molte industrie potrebbero accusare un nuovo colpo. Come quella degli eventi e della cultura, di cui il Salone del Libro fa parte. Per entrare e godere di mostre, eventi e spettacoli, serve il Green Pass. Non tutti sono disposti a mostrarlo e non tutti credono in questa misura governativa. Quindi, in molti potrebbero rinunciare a partecipare. Questo, nonostante il Piemonte resti in zona bianca -per ora.

Non solo gli eventi, però. Un’altro settore preoccupato dai contagi in aumento è quello dei trasporti. Certo, la regione ha un piano, soprattutto per quando riapriranno le scuole, che prevede una capienza aumentata all’80%, cioè 5 passeggeri per metro quadrato, anche per la metropolitana di Torino. Però,i mezzi saranno affollati, come dice l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi.

“I mezzi saranno affollati ma abbiamo scongiurato il rischio doppi turni,” ha detto Gabusi, “il sistema ha retto la scorsa primavera e le nostre stime dicono che reggerà anche ora.” Reggerà davvero? È possibile che in molti cerchino soluzioni alternative per i loro viaggi, inclusi i pendolari.

Senza dubbio, un’industria che potrebbe non reggere il passaggio alla zona arancione è quella del gioco d’azzardo e dei casinò. Queste strutture sono state tra le ultime a riaprire nel 2021, dopo un 2020 da incubo. Ora, con l’aumento dei contagi, potrebbero essere tra le prime a chiudere. Ai giocatori è sempre richiesto di mostrare il Green Pass all’entrata e, all’interno, devono rispettare il distanziamento sociale e indossare la mascherina. Dopo la nuova legge sul gioco d’azzardo, nuove restrizioni potrebbero condannare molte sale da gioco e scommesse terrestri.

“Se le regole cambiano di nuovo e diventano più restrittive, potrebbe essere la fine,” ha detto Luigi Conti, l’editor del sito di roulette online roulette-on-line.it, “perchè tenere le porte aperte sarà difficile.”

Casinò e sale da gioco potrebbero non essere le uniche ad avere difficoltà nei prossimi mesi. Il loro futuro dipende dalle vaccinazioni, dai numeri di contagi Covid e dalle decisioni del governo italiano. Per alcuni, il Green Pass è un limite, per altri un’occasione. L’unico fattore imparziale sono le statistiche del virus. Il Piemonte resterò in zona bianca? Le prossime settimane saranno cruciali.