PIEMONTE ARTE: CHIERI TEATRO E MUSEO DEL TESSILE, GALLIANO, CHERASCO, CANDIA, PINEROLO, SALUZZO, CAVALLERMAGGIORE, ORGANALIA…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
CHIERI, TEATRO. “PROCESSO PER CORRUZIONE” CON PIERO NUTI ED ELIA TEDESCO
per il SETTEMBRE CHIERESE nel Chiostro di Sant’Antonio
a Chieri (TO) in via Vittorio Emanuele II, 63
UNICA DATA domenica 5 settembre ore 18
acquisto al sito www.torinospettacoli.it
Processo per corruzione
scritto e diretto da Piero Nuti da In Verrem di Cicerone – con Piero Nuti e Elia Tedesco
Questa produzione nata nel contesto dei Grandi Processi dell’antichità di Torino Spettacoli, Processo per corruzione ha debuttato la scorsa estate al Festival internazionale del teatro di Volterra, riscuotendo un successo bissato poi nel 22°Festival di cultura classica di Torino ed è stato scelto da Sesta Rete per la messa in onda televisiva. Processo per corruzione ha concluso a fine luglio la 16esima edizione del Festival Ferie di Augusto al sito archeologico di Bene Vagienna. La riflessione sulla corruzione guarda al mondo antico, addirittura alla Roma repubblicana. Al processo che vide Verre, governatore della Sicilia qualche millennio fa, corrotto e corruttore, ladro di opere d’arte con il mezzo della violenza e il primo a creare editti “ad personam”. L’avvocato dell’accusa era appunto Marco Tullio Cicerone: le orazioni da lui scritte erano state così efficaci che Verre aveva preferito lasciare Roma prima della fine del processo, perché aveva capito che sarebbe stato sicuramente condannato. Fu nelle Verrine che per la prima volta Cicerone utilizzò la celebre esclamazione: o tempora, o mores!, divenuta proverbiale per rimpiangere le virtù passate e deplorare la corruzione imperversante nella propria epoca. “Le Leggi avvertono l’uomo che l’uso della corruzione porta alla distruzione della democrazia”; “Trafugare le opere d’arte è come portare via l’anima di un popolo”: Piero Nuti ci guida in un percorso culturale di forte contenuto dalle Verrine di Cicerone, il più geniale avvocato e oratore politico del mondo romano.
“MARIA SILVESTRI: SUL FILO DELLA GINESTRA. UN’ANTICA TRADIZIONE TESSILE LUCANA”. CONFERENZA AL MUSEO DEL TESSILE DI CHIERI
Sabato 4 settembre 2021, alle ore 15:00, nell’ambito del ciclo “Ars et Industria”, il Museo del Tessile di Chieri promuove la conferenza della studiosa, scrittrice e curatrice d’arte Maria Silvestri dal titolo “Sul filo della ginestra. Un’antica tradizione tessile lucana”. Nel corso del suo intervento, la relatrice illustrerà la sua ricerca specialistica sul tema culminata nel filmato realizzato durante il laboratorio teorico-pratico di “Lavorazione dei tessuti vegetali a Teana” (2016), che sarà proiettato per l’occasione. Per assicurare accesso all’iniziativa a un ampio pubblico nonostante le limitazioni imposte dai protocolli anti-contagio da Covid19, non ultima la necessità di avere il green pass per accedere ai musei e ai treni a lunga percorrenza, la conferenza si svolgerà online: sarà sufficiente accreditarsi scrivendo a prenotazioni@fmtessilchieri.org per ricevere il link al collegamento. Oltre a illustrare le caratteristiche della ginestra e le sue lavorazioni, Maria Silvestri focalizzerà l’attenzione su alcuni manufatti tessili del primo Novecento quali sacchi per cereali, lenzuola per il trasporto della paglia, materassi riempiti con le foglie delle pannocchie del mais, tovaglie con forma e motivi di tradizione, teli vari e grembiuli appartenenti alla sua raccolta personale, ma anche altre collezioni, inclusa quella della Fondazione della Scienza e della Tecnica di Firenze, dove si conserva un piccolo campionario di filati e tessuti in ginestra. Farà inoltre luce su alcuni capi di abbigliamento in ginestra appartenenti a comunità arbereshe lucane che tuttora vivono in prossimità di Teana, e dalle quali probabilmente i teanesi potrebbero aver attinto la tecnica di lavorazione di quella fibra vegetale. Lo studio della cultura materiale condotto da Maria Silvestri va ben oltre la tecnologia tessile di un materiale che potrebbe ritornare in auge alla luce della tanto auspicata transizione verde all’insegna della sostenibilità. “Lego questi manufatti tessili alla cultura contadina del territorio lucano. Leggo, tra le trame antiche, volti e quotidiane usanze. Non è nostalgica rievocazione del passato ma rispetto e gratitudine di quella cultura e delle mie origini. Sono sicura che da quella cultura si dovrà attingere per costruire il futuro prossimo di quel territorio”. Con questo excursus affascinante fra manufatti che saranno esposti in mostra al Museo del Tessile e in altre sedi istituzionali in un prossimo futuro, Maria Silvestri ci conduce in un viaggio nel tempo si sbiancava la ginestra fra le acque di ruscelli non molto diversi dal rio Tepice accanto al quale sorge l’Imbiancheria del Vajro a Chieri – città in cui è presente l’Associazione Culturale Amici della Lucania, che saluta con favore l’intervento della studiosa teanese, già Presidente dell’Associazione Marino di Teana per l’arte contemporanea. “La lavorazione della ginestra appartiene a una cultura materiale del Mediterraneo che presenta diverse affinità con la lavorazione della canapa praticata nel nostro territorio diffuso”, osserva Melanie Zefferino, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, aggiungendo che “il raffronto fra le tradizioni tessili di Teana e Chieri non solo ci ricorda un passato con aspetti sociali ed economici in comune, ma ci permette anche di riscoprire quanto stretto fosse il legame fra la il dialetto e il fare legato ai processi di produzione artigianale di filati e tessuti con strutture e motivi diversi”. L’iniziativa è parte di un programma che gode del patrocinio di Città di Chieri, Torino Città Metropolitana, Regione Piemonte, e del sostegno di Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando CivICa, progetti di cultura e innovazione civica.
FONDAZIONE PEANO. MOSTRA RE-INCONTRI DI ALDO GALLIANO
Fondazione Peano comunica per sabato 4 settembre alle ore 18 l’inaugurazione della mostra RE-INCONTRI di Aldo Galliano, a cura di Galliano, Cesare Botto ed Enrico Perotto. Si tratta di una mostra allo stesso tempo personale e collettiva, fotografica e pittorica. Una grande festa dell’arte che raduna moltissimi artisti che, nel corso degli anni, sono passati dalla Fondazione per esporre e visitare mostre di colleghi e amici. La mostra sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19 fino al 3 ottobre. Non è necessaria la prenotazione ma l’accesso alle sale sarà contingentato per garantire il rispetto delle capienze massime. Accesso solo con mascherina e green pass
CHERASCO. MOSTRA DI MARCO TALLONE
La Chiesa di San Gregorio ospita la mostra “Ferro e cemento”
dal 4 al 26 settembre 2021
Sabato 4 settembre Marco Tallone apre nella chiesa cheraschese di San Gregorio la mostra di disegni e incisioni dal titolo “Ferro e cemento”. Marco Tallone è nato a Savigliano (CN Italia) nel 1992. Dopo essersi diplomato al liceo artistico “Ego Bianchi” di Cuneo frequenta per breve periodo l’Accademia di Belle Arti di Torino. Ha vinto nel 2010 un premio di pittura categoria giovani a Roccaforte Mondovì (CN, Italia) mentre nel 2011 si classifica terzo ad un concorso nazionale di scultura a Coreglia Antelminelli (LU, Italia). Si è classificato terzo nella sezione acquerello al Premio Leonardo a Savigliano (CN, Italia) nel 2012. Ha esposto in una collettiva alla galleria Senesi Arte nel novembre 2012. Si aggiudica il premio speciale della giuria a Saluzzo Arte 2013 (CN, Italia). Arriva secondo nella sezione Grafica a Saluzzo Arte 2014 (CN, Italia). Sempre nel 2014 espone a Pollenzo (CN Italia) nella mostra “Di-Segni”. Frequenta dal 2012 l’atelier di Kurt Mair ad Avigliana (To, Italia) approfondendo le tecniche incisorie. Si dedica anche al lavoro su vetro. Ha avuto una collaborazione nel 2015/2016 con la galleria Art Generation di Parigi. Espone una mostra personale di incisioni dal titolo “Periferie segniche” presso la galleria Porta Rose di Garessio (CN) nel settembre 2016. Collabora dal febbraio 2017 con la galleria Lakes Art a Grasmere (Regno Unito). Collabora con la galleria “Ai tre torchi” di Torino. È del 2017 la mostra “Destinazioni e destini” presso Il Fondaco di Bra con Stefano Allisiardi. Nello stesso anno delle sue incisioni son state pubblicate sul rinomato catalogo Prandi di Reggio Emilia. «Il disegno e l’incisione hanno per l’artista un ruolo fondamentale – ha parlare di lui è il critico d’arte Cinzia Tesio – sono una costruzione mentale elaborata con la memoria e con i sensi atti sostenere un dialogo interiore con il proprio immaginario più segreto, le proprie intime fantasie… L’artista ha, indubbiamente, una predisposizione naturale al segno, al disegno, alla meraviglia dei colori al quale si aggiunge una ottima perizia tecnica; crea cicli tematici che non si inseriscono in una successione cronologica ma si sviluppano contemporaneamente, per riscoperte e approfondimenti, coesistendo l’uno accanto all’altro all’interno di un complesso percorso di gesti espressivi. Nei suoi lavori troviamo, da un lato, la natura nei suoi vari aspetti sempre con un concentrato di atmosfere psicologiche, dall’altro lato, la figura umana».
La mostra sarà visitabile dal 4 al 26 settembre 2021, ad ingresso libero (nel rispetto delle normative anti-Covid in vigore dal 6 agosto 2021) il sabato e la domenica dalle ore 16 alle 19.
TORINO 1706, LA FESTA PER IL 315°ANNIVERSARIO E I 60 ANNI DEL MUSEO ‘PIETRO MICCA’
“CANDIA CANAVESE, VETRINE D’AUTORE” ANNO 2021 (SECONDA ESPOSIZIONE D’ARTE)
La rassegna culturale “Candia Canavese, Vetrine d’Autore” che prevede l’esposizione di opere d’arte nelle vetrine dei negozi attualmente non utilizzati nel centro storico di Candia Canavese ha avuto inizio l’11 luglio 2021 e continuerà fino al 24 ottobre 2021 con il ricambio degli Artisti espositori. Il prossimo 03 settembre alle ore 17,30, nella Chiesa dell’Immacolata del comune di Candia Canavese, verrà presentata la seconda esposizione d’Arte “ Vetrine d’Autore”, progetto dell’artista Gianni Depaoli, che porta nelle vie del centro storico l’arte contemporanea, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, l’Assessorato alla Cultura e lo storico Circolo degli Artisti di Torino, di cui Depaoli è Socio. Inoltre Sarà allestita nella Chiesa dell’Immacolata, in via Castiglione 30 adiacente a quella parrocchiale di San Michele, una collettiva di artisti del territorio.
Candia Canavese, vetrine aperte.
Riutilizzare e riappropriarsi degli spazi ormai inutilizzati da anni, crediamo sia uno dei modi migliori per colmare quel senso di vuoto che purtroppo da troppo tempo ci accompagna. Lo specchiarsi alle vetrine per vedere, per mezzo delle opere d’arte, il concretizzarsi di forme, figure, colori, sarà propedeutico al buono stato d’animo di ognuno di noi. Con questo intento e con spirito di gioia abbiamo pensato di allestire gli spazi interni dei vecchi negozi ora chiusi, con installazioni, quadri e sculture. Il centro storico di Candia Canavese, continuerà ad essere animato sino al 24 ottobre 2021 con l’azione culturale ad opera di artisti. Saranno presenti nelle vetrine, per questa seconda rassegna, gli artisti Elisa Baldissera, Anna Borrattaz, Nella chiesa dell’Immacolata esporranno gli artisti del territorio: Osvaldo Alberti, Michele Langella, Franco Pinna, Nello Homei, Maurizio Gagliardino, Gianmario Quagliotto, Gianni Depaoli. Inoltre sarà possibile ammirare gli interventi d’arte, realizzati nel corso degli anni su alcune facciate di edifici del paese che quest’ anno saranno arricchiti da altri 5 pitture murali, realizzati dagli artisti Sarah Storey, Gioele Morando, Joaquin Paz, Massimo e Roberto Savino, Gianmario Quagliotto, nonché le grandi fotografie d’epoca del progetto “Candia Ieri” affisse ai muri delle strade del centro storico e delle Cascine. Sarà anche possibile ammirare le installazioni “Le jardin de caresses”, “Legami” di Gianni Depaoli e Ecologic bike 2021 di Osvaldo Alberti in via stazione nella Piazza d’Arti. I locali, visibili solo dall’esterno, rimarranno nello stato attuale a testimonianza di abbandono dal giorno delle chiusure, come fossero delle cripte mistiche che celano tesori da non toccare, mentre le opere saranno il medium per testimoniare la rinascita e la ripartenza collettiva.
PINEROLO. “SOTTOPELLE”
Chiesa di Sant’Agostino, Via Principi D’Acaja
Inaugurazione sabato 4 settembre ore 17,30 , aperta fino al 30 settembre 2021
Progetto di Elena Privitera, Luca Storero, Mauro Comba, Marco Filippa.
Nell’ottica di promuovere l’arte contemporanea sul territorio e portare all’attenzione di un pubblico diffuso di tutte le età e di amatori particolarmente attenti alla ricerca creativa espressa con linguaggi e metodi di ultima generazione, l’associazione En Plein Air, dopo un periodo di riorganizzazione, propone un’esposizione dal titolo SOTTOPELLE , tre artisti diversi ma complementari nei messaggi e riflessioni che pongono particolare attenzione al rapporto uomo/natura e salvaguardia dell’ambiente. Tale mostra rientra nell’ambito degli eventi La Notte Delle Muse e la Rassegna dell’Artigianato Pinerolese organizzati dal Comune di Pinerolo nel mese di settembre.
Artisti : LUCA STORERO pittura , JOEL ANGELINI scultura, DONATELLA CIRAVEGNA perfomer
Testi in catalogo a cura di Mauro Comba, Marco Filippa.
In questa atmosfera mistica qual è quella della Chiesa, Luca Storero (pinerolese) propone una serie di opere dal titolo Bio- Diversità. Lavori ultimi del suo percorso artistico, ci parla di ricordi, di paesaggi e di un mondo animale che si rincorrono in 12 sagome , come in un ritornello appassionante che ritorna sempre alla nota iniziale… E così facendo Luca ci circonda e ci invita ad immergerci nei suoi panorami accattivanti, in una logica quasi matematica e al di là delle paure, ansie e tempi strani, siamo circondati da tanta bellezza, viviamola.. Oltre a questi messaggi evocativi, pensiamo utile e facilmente sinergico con il lavoro di Luca, quanto possa influire l’installazione di Joel Angelini (pinerolese). Artista pinerolese dalla forte capacità comunicativa, timida ma veritiera e mai contestabile, installa un albero al centro della chiesa. Un totem di ferro, ferro poiché l’anima della natura che ci appartiene ha perso la sua originale finalità: stiamo sperperando un patrimonio immenso di cui dovremo rendere conto alle future generazioni?. Il suo albero denuncia ci parla, forse ci urla, Ferro, anche metafora di una natura che nonostante tutto resiste, ci nutre ci respira accanto.. abbiamone cura. Il lavoro performativo di Donatella Ciravegna (cuneese), curato da Marco Filippa, potremmo definirlo fashion introspettivo, come lo fu la pittura per Frida Kahlo. Ogni minuto trentamila cellule muoiono e la nostra epidermide cambia completamente ogni mese: l’abito/pelle/io è la chiave del suo lavoro (complesso vissuto umano), documentato con performance, video e fotografie. Per l’occasione l’artista ci proporrà una performance concepita come una passerella di una sfilata di moda, con una colonna sonora felliniana. Ogni cambio d’abito corrisponde a una rinascita, nelle continue trasformazioni che viviamo, fluttuando tra la veglia e il sonno, tra l’apparente consapevolezza diurna e il sogno. Donatella ci regalerà una serie di performance nelle domeniche, 5 e 12 settembre, dalle ore 18 mentre alcune performance video documenteranno il suo lavoro per tutta la durata dell’esposizione. L’en plein air con questa mostra rinnova al pubblico la sua lunga esperienza, 27 anni, vissuti in armonia con l’arte e la creatività artistica, con una particolare attenzione alla vita nelle sue molteplici sfaccettature.
SPAZIO VUOTO D’ARTE NEL CORTILE DELLE ARTI IN VIA VANCHIGLIA 16
GIOVEDÌ 2 SETTEMBRE nel CORTILE delle ARTI in Via Vanchiglia 16 (dalle 15 alle 21)
il gruppo di artisti tedeschi KUNSTLEERER RAUM – Spazio vuoto d’arte – (composto da: Mechthild Hart, Gabriele Kunkel, Evelin Neukirchen, Georgia Templiner) installerà il suo KUNSTKUBUS nel cortile.
Parteciperanno gli artisti:
Lorenzo AVICO, Piercarlo BORMIDA, Julien CACHKI, Claudio CRAVERO, Alberto DE BRAUD, Ferdi GIARDINI, Roberto GOFFI, Pablo MESA CAPELLA, Mery RIGO
SALUZZO PER SAN CHIAFFREDO: VISITE ESCLUSIVE IN LUOGHI INEDITI E CACCIA AL DETTAGLIO PER I PIÙ PICCOLI
Anche nel mese di Settembre, MuSa – Musei Saluzzo, propone un ricco calendario di eventi e visite per soddisfare il gusto dei diversi target di visitatori, dai più piccoli ai più grandi. Oltre alle visite tematiche di seguito elencate, MuSa ricorda che fino al 31 ottobre, nelle sedi di Castiglia, Casa Cavassa e Monastero della Stella è possibile visitare la mostra “Tesori del Marchesato” con il seguente orario.
Venerdì e sabato: ore 10-13 / 14-18
Domenica: ore 10-13/14-19
Inoltre, ogni venerdì, dal 6 agosto al 29 ottobre, alle ore 15 con ritrovo in Castiglia, MuSa offre la possibilità di fare la visita guidata della mo-stra nelle sue tre sedi, della durata complessiva di circa 2 ore/ 2 ore e mezza, accompagnati da una guida abilitata. Le visite hanno un numero minimo di 4 partecipanti, e la quota a per-sona è di 20 euro, comprensiva di biglietto di ingresso ai tre siti della mostra e visita.
> San Chiaffredo
Valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e religioso
In occasione della Festa patronale di San Chiaffredo, Mu.Sa., musei di Saluzzo, propone due eventi unici per vivere al meglio l’atmosfera fe-stosa. Sabato 4 settembre si propone una visita serale per le vie dell’antico borgo, mentre il giorno successivo, domenica 5 settembre, la visità sarà dedicata ad Hans Clemer. Inoltre, in occasione di San Chiaffredo il sabato saranno aperti anche i fondi storici, dove si potrà partecipare ad una breve visita sulla lettera-tura e linguistica piemontese.
Sabato 4 settembre
> Serata nel borgo
Tour sul calar della sera alla scoperta del centro storico alto, attraverso i monumenti simbolo della Storia del Marchesato. La visita guidata par-te dalla Castiglia e prosegue con una passeggiata nel romantico centro storico cittadino, per terminare con l’accesso straordinario alla terrazza panoramica della Castiglia, da cui si può godere della bellissima vista sul borgo illuminato.
Orario: ore 20.45
Ritrovo e partenza in Castiglia
Costo: 5 euro a persona (gratuito per under 10 anni)
Domenica 5 settembre
> Dalla Picciardie al Marchesato sulle tarcce di Hans Clemer
Da Piazza Risorgimento si percorrerà un itinerarioinedito degli affreschi e tele lasciati dal Clemernell’antico Marchesato. Apertura straordinaria delcortile delle Orsoline con le storie di David e delVescovado con il ce-lebre trittico di Celle Macra. La visita terminerà a Casa Cavassa per ve-dere leultime pale, fra cui la bellissima Madonna del Coniglio.
Orario 16:00
Ritrovo e partenza in Piazza del Risorgimento
Costo: 15 euro a persona (gratuito per under 10)
Musakids
5 settembre
> Aguzza la vista!
Visita animata per i più piccolini
MuSa Kids, Servizi Educativi di Saluzzo, aspetta i più piccini per visitare insieme i musei della città con due appuntamenti che permetteranno di scoprire Casa Cavassa e la Castiglia con il Museo della Civiltà Cavallere-sca. Attraverso una divertente caccia al tesoro, verranno raccontati cu-riosi aneddoti sui proprietari delle antiche dimore e sulle opere esposte nei musei, stimolando i bambini ad osservare i dettagli per divertirsi imparando!
L’attività è consigliata per bambini tra i 3 e i 6 anni
Orario 16
Dove: Castiglia
Durata: 1 ora
Costo: 5.00€ a bambino (per gli accompagnatori sarà possibile usufrui-re di una riduzione sul costo di ingresso)
prenotazioni: musakids@itur.it
MuSa ricorda gli orari
Casa Cavassa: Martedì, giovedì, venerdì, sabato 10-13/14-18 Dome-nica e festivi: 10-13/14-19
Castiglia: Lunedì, giovedì, venerdì, sabato: 10-13 / 14-18, domenica 10-13/14-19
Antico Palazzo comunale con torre civica e Pinacoteca Matteo Olivero: Sabato ore 10-13/ 14-18 e domenica 10- 13/ 14-19
Casa Pellico: 2° e 4° domenica del mese: 14-19
(ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)
La prenotazione è obbligatoria
musa@itur.it / Tel. 0175 240006 – 800 942241
Ricordiamo che a partire dal 6 agosto è obbligatorio essere in possesso del Green Pass per accedere ai musei
MARCO REVELLI E LA RIFLESSIONE SULL’UMANO E IL DISUMANO
Il sociologo e storico con il libro “Umano Inumano Postumano. Le sfide del presente” (Einaudi)
è ospite a CuneiForme di Progetto Cantoregi e Le Terre dei Savoia
in collaborazione con Fiera Piemontese dell’Editoria
Modera: Alberto Gedda
Venerdì 3 settembre ore 21
Cavallermaggiore, Teatro San Giorgio (via Turcotto)
Ingresso libero
www.progettocantoregi.it – www.fierapiemonteseeditoria.it
Il sociologo e storico Marco Revelli con il suo libro “Umano Inumano Postumano. Le sfide del presente” (Einaudi) è ospite alla rassegna CuneiForme di Progetto Cantoregi e Le Terre dei Savoia, in collaborazione con Fiera Piemontese dell’Editoria. Presenterà il libro e dialogherà sui temi di questo suo recente lavoro venerdì 3 settembre alle ore 21 a Cavallermaggiore, al Teatro San Giorgio (via Turcotto), insieme con il giornalista Alberto Gedda. In sintonia con il tema 2021 di CuneiForme, riCostruire, si parlerà di come riappropriarsi e ricreare un senso di umanità che sembra perduto, come ci lasciano pensare non solo i grandi drammi della storia (ad esempio le atrocità di Auschwitz), ma anche le reazioni ai brucianti fatti di cronaca (come i morti affogati nel Mediterraneo, i profughi dai paesi arabi). «Un agile, erudito ed elegante volume di centotrenta pagine che certifica – con una cristallina mestizia che solo nelle pagine finali assume il tenue colore della speranza – il superamento definitivo di una doppia soglia: quella che separa l’umano dall’inumano (appunto, oltrepassata da Auschwitz) e quella che divide l’umano e il postumano, messa in discussione dalle evoluzioni tecnologiche e digitali in corso» [Davide Sisto, doppiozero.com]
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative vigenti sull’emergenza sanitaria Covid-19 e con possesso di Green Pass.
È consigliata la prenotazione: 349.2459042 info@progettocantoregi.it.
ORGANALIA 2021: CONCERTI A IVREA E SAN FRANCESCO AL CAMPO
In questo week end Organalia 2021 sarà presente a Ivrea e a San Francesco al Campo.
IVREA
Il concerto ad Ivrea, si terrà nella centralissima Chiesa di San Salvatore la sera di sabato 4 settembre alle ore 21 con la partecipazione di un ensemble formato dal celebre organista siciliano Diego Cannizzaro affiancato da una squadra di musicisti di prim’ordine quali i violinisti Nicola Marvulli e Rebecca Innocenti con la violoncellista Camilla Patria. Il programma, incentrato sulle Sonate da Chiesa di Mozart, prevede anche l’esecuzione, alla consolle dell’organo costruito da Felice Bossi di Bergamo nel 1846, di musiche di Handel e di Vivaldi. Questo concerto, primo dei tre che saranno realizzati a Ivrea, rientra nel progetto della Città, denominato, emblematicamente, “A riveder le stelle”. È sostenuto dal Comune in collaborazione con la Fondazione Guelpa.
SAN FRANCESCO AL CAMPO
A San Francesco al Campo, nell’ambito delle iniziative concordate con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese, la domenica 5 settembre, alle ore 16, nella chiesa parrocchiale arriverà l’ensemble Trigono Armonico che eseguirà musiche di Tommaso Albinoni nel 350° anniversario della nascita accanto a brani di Vivaldi, Alessandro Marcello e Caldara. Il gruppo strumentale è formato da Maurizio Cadossi e Claudia Monti ai violini, Marco Angilella al violoncello e Valentino Ermacora al cembalo e organo. Compartecipa il Comune di San Francesco al Campo con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese. Si rammenta che Organalia 2021 è sostenuta dalla Fondazione CRT e si avvale dei patrocini della Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Pontificio Consiglio per la Cultura. L’accesso al pubblico avviene sempre trenta minuti prima dell’inizio del concerto, con ingresso a libera offerta e con l’esibizione del green pass, obbligatorio a decorrere dallo scorso 6 agosto (D.L. 23 luglio 2021 n. 105 art. 3 comma b e Nota C.E.I. sui concerti nelle chiese).
M.A.O. DAL 7 SETTEMBRE NUOVA ROTAZIONE DI KESA E PARAVENTI
A partire da martedì 7 settembre il MAO Museo d’Arte Orientale propone una nuova rotazione di kesa e paraventi nella galleria del Giappone, sostituzione che si rende necessaria per consentire alle fibre dei tessuti di distendersi dopo lo stress a cui sono sottoposte nel periodo di esposizione al pubblico e ai manufatti più delicati di non essere sovraesposti alla luce. I kesa, preziosi mantelli rituali indossati dai monaci e composti da fasce verticali di stoffa unite da cuciture sovrapposte, costituiscono un elemento essenziale nella pratica buddhista: donare un tessuto conferisce merito all’offerente e la sua confezione è intesa come un atto di devozione per il monaco. La nuova rotazione prevede l’esposizione di tre mantelli di fattura, epoca e iconografia differente. Il primo è un kesa a motivi floreali, con draghi e fenici multicolori della prima metà del XIX secolo. Sullo sfondo ocra del mantello si alternano fiori di peonia e di pruno alternati a draghi avvolti ad anello tra nuvole e simboli augurali, mentre le fenici in volo riprendono il dinamismo rotatorio dei draghi grazie alle loro lunghe code piumate che ne cingono il corpo. Il secondo tessuto, che risale al XVIII secolo, è impreziosito da minuti motivi floreali: si tratta di una stoffa di colore bruno preziosa e leggera, piuttosto sobria nonostante il largo uso di filati metallici. Il terzo kesa esposto, risalente al XIX secolo, presenta un motivo di draghi allineati e avvolti su loro stessi a formare tanti anelli sormontati da tralci vegetali con peonie in fiore, elementi dal profondo significato beneaugurale, ulteriormente impreziositi da rade foglie di gelso ricamate in oro. Per dimensioni e fattura, possiamo ipotizzare che questo mantello sia stato ricavato da un uchikake, un kimono nuziale femminile. Contestualmente ai kesa, saranno allestiti anche tre piccoli paraventi a due ante. Il primo presenta una decorazione con ritratti di grandi poeti del periodo Fujiwara (898-1185): le immagini del monaco Shun’e, del cortigiano Fujiwara no Kiyosuke, del letterato Fujiwara no Mototoshi e della dama Akazome Emon, applicati sul fondo a foglia d’oro, sono poste accanto ad alcuni dei loro versi più celebri. Gli altri due paraventi formano una coppia e raccontano scene di famosi scontri militari: sul supporto in carta spruzzata di laminette d’oro appaiono alcuni episodi celebri della battaglia di Ichinotani (1184), teatro di uno degli scontri conclusivi della lunga guerra tra i clan dei Taira e dei Minamoto, che si contesero il dominio sul Giappone alla fine dell’epoca Heian.