Il 9-10-11 settembre a Pino gli eventi del festival “Tutto il mondo è paese”, terza edizione
Cinema, musica, arte, fotografia, libri, cucina… Un festival per parlare di diverse culture, un percorso che combatte gli stereotipi e gli affollamenti per favorire l’incontro personale, quasi privato. Una rinascita dello sguardo, del discorso e del sorriso… dal vivo!Il festival è realizzato con il patrocinio ed contributo del Comune di Pino Torinese e della Fondazione della Comunità del Chierese. In collaborazione con Consulta Giovanile Pinese.
9 settembre, dalle h 18.30mostra fotografica TACCIANO LE ARMI di Stefano Stranges e Marioluca Bariona
- Mostra fotografica “TACCIANO LE ARMI”, di Stefano Stranges e Marioluca Bariona
- Presentazione del libro-reportage “TACCIANO LE ARMI” sul Kurdistan iracheno nei giorni della visita di Papa Francesco (Edizioni Eugraphìa 2021)
- Aperitivo a cura di Tutti i Sapori
Saranno presenti gli autori Adriana Fara, Stefano Stranges, Marioluca Bariona.
La mostra è composta da 32 fotografie e due video-proiezioni di Stefano Stranges e Marioluca Bariona. Il lavoro esposto è stato realizzato durante il viaggio dei tre autori nel Kurdistan iracheno a marzo scorso, in occasione della visita di Papa Francesco in quelle terre. “Tacciano le armi” è un libro–reportage sul Kurdistan iracheno: impressioni, interviste, testimonianze e saggi di autori iracheni, curdi e italiani. L’importanza e il significato del viaggio apostolico di Papa Francesco per la popolazione di quella terra, raccontato in un reportage tra i volti delle persone nei campi profughi e rifugiati, nelle vite dei cristiani dimenticati in una Medina e su frontiere sempre più porose e insidiose. Le fotografie in mostra, in tiratura limitata e numerata, potranno essere acquistate e, per l’occasione, parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza alla onlus IL PULMINO VERDE.
Il libro comprende alcune poesie tratte da:Laura Schrader, “Canti d’amore e di libertà del popolo kurdo”, © 2019 END Edizioni; Sherko Bekas, “Scintille di mille canzoni”, © 2017 Scienze e Lettere;Paola Splendore, “Choman Hardi. La crudeltà ci colse di sorpresa”, © 2017 Edizioni dell’Asino. Per l’occasione saranno disponibili alcune copie del libro.
Secondo le attuali disposizioni di legge, l’accesso è consentito solo ai possessori di Green Pass.
10 settembre, dalle h 19.00 proiezione film STAR STUFF di Milad Tangshir
Proiezione del film documentario “Star Stuff” di Milad Tangshir all’interno della sala Planetario. Prima della proiezione del film sarà possibile visitare liberamente il Museo interattivo dell’Astronomia e dello Spazio. La visione del film sarà suddivisa in due gruppi, con ingresso alle 19 ed alle 21.L’evento è gratuito con prenotazione su Eventbrite
Il film è stato presentato per la prima volta al TFF 2019: la sua visione nei principali planetari d’Italia, interrotta dalla pandemia, ricomincia proprio dal luogo che l’ha visto nascere.Ci sono tre osservatori astronomici sparsi per il globo – Cile, Canarie e Sudafrica – al centro della narrazione del documentario di Milad Tangshir, giovane regista iraniano che con Star Stuff è al suo esordio nel lungometraggio. Accanto a questi centri di osservazione ci sono però anche le comunità locali vicine, persone con le loro particolarità di vita, con le loro storie da raccontare e con il loro pezzo di cielo da guardare. Ecco, tra cielo e terra, il documentario di Tangshir prova allora a connettere l’universale con l’intimo, infinito con il circoscritto, il sogno con la realtà, in un equilibrio sensibile e sofisticato che prova a proiettarsi alla ricerca dell’essenza umana.Milad Tangshir (Tehran, Iran, 1983) ha studiato ingegneria mineraria presso l’Islamic Azad University di Teheran e ha fatto parte, per otto anni, nella veste di compositore e tecnico, del gruppo rock iraniano Ahoora, con cui ha realizzato tre album che hanno ricevuto consensi dalla critica internazionale. Dal 2011 vive in Italia, per studiare cinema al Dams dell’Università di Torino. Dal 2012 ha realizzato diversi cortometraggi, sia documentari, sia di finzione, presentati e premiati in diversi festival nazionali e internazionali. Nel 2019 ha diretto VR Free, il suo primo cortometraggio in realtà virtuale, girato nella casa circondariale di Torino, selezionato al Venice Virtual Reality della 76ª Mostra del Cinema di Venezia. Star Stuff è il suo primo lungometraggio documentario, prodotto da Rossofuoco, la società di produzione cinematografica indipendente di Davide Ferrario.Secondo le attuali disposizioni di legge, l’accesso è consentito solo ai possessori di Green Pass.
11 settembre, dalle h 18.00Cena Multietnica+ concerto Addict Ameba
- 18.30: reading a cura del gruppo teatrale giovanile Kilodramma: “11/9/2001-21”, tra ricordo e riflessioneh. 20.00: CENA MULTIETNICA, a cura del gruppo organizzatore del festival, in collaborazione con Plastic Free Onlus.Costo del menu 15.00 EuroQuesto momento, intriso dei sapori del mondo, vuole essere il primo evento di Pino a “Rifiuti Zero”, per contribuire ad alleviare le sofferenze di un mondo che è proprio “casa di tutti”: per questo chi porterà da casa le proprie stoviglie (piatto, bicchiere, forchetta… non “usa e getta”) avrà lo sconto del 20% sul prezzo del menù.La cena sarà comunque servita, anche a chi fosse sprovvisto di proprie stoviglie, senza l’ausilio di stoviglie “usa e getta”.h. 21.00: concerto del gruppo ADDICT AMEBAAddict Ameba è un collettivo musicale con base a Milano, nel quartiere Casoretto. La band di dieci elementi nasce allo storico studio Il Guscio, dove è stato registrato il primo disco, Panamor, uscito a luglio 2020 per Black Sweat Records. L’esordio – che mescola afro, ethio jazz, psych rock e musica latina – è stato apprezzato e salutato con curiosità dalla critica (Musical Box Rai Radio 2 e Battiti Rai Radio 3, BBC Radio 6, Internazionale, Rumore, Zero, RockIt…). Si descrivono così: “Siamo balene che captano suoni dalle radio e dalle bande sulle crociere, per poi mixarli e cantarli a modo nostro. Puntiamo a una Pangea sonora. Mediterranei, combiniamo la musica west africana con quella centro e sudamericana. L’ensemble si colloca quindi nel mezzo dell’Oceano Atlantico e avvicina questi mondi, opponendosi, di fatto, alla deriva dei continenti”.Prenotazione alla serata obbligatoriaSaranno presenti associazioni e ONG, non solo pinesi, che operano nell’accoglienza e cooperazione internazionale.Secondo le attuali disposizioni di legge, l’accesso è consentito solo ai possessori di Green Pass.