Chieri, San Filippo e le sedi delle associazioni. Gli Alpini: “Ecco come potremmo restare (provvisoriamente) qui…”

Mentre si avvicina la scadenza del 30 settembre comunicata dal Comune alle Associazioni che hanno la loro sede a Palazzo San Filippo per lasciare liberi i locali, Vittorio Rusco a nome della sezione chierese dell’Associazione Alpini ha inviato una lettera al sindaco, alla giunta e ai consiglieri comunali in cui avanza, sentito un tecnico della sicurezza, una proposta di soluzione provvisoria. Scrive Rusco: “La sede ANA  da sempre è il luogo in cui si incontrano coloro che hanno appartenuto o appartengono alle truppe  alpine  ,  i    figli  degli  ex  combattenti , i sostenitori    e  tutti  coloro  che  sentono  l’importanza    di mantenere  vive  e  tramandare  le  tradizioni  degli  Alpini,  i  loro  vincoli  di  fratellanza  in  un  codice  di comportamento che da sempre li contraddistingue. La sede ANA non è solamente un locale in cui ci si incontra, è un ambiente unico  in cui coesistono  la storia e la memoria, è un museo attivo in cui ritrovarsi, un caffè letterario in cui immagini, raccolte letterarie a tema,  simboli e cimeli di guerra si ricompongono ridando vita al passato vissuto da ogni Alpino.  La ricca biblioteca,  le  teche    espositive,  l’aggregazione  degli  spazi  ,  gli  stendardi  esposti,  le  bandiere  a  soffitto    e molto altro si fondono in un unico simbolo in cui ogni  Alpino si ritrova e si identifica. E’  impensabile    racchiudere  tutto  questo,  anche  temporaneamente,    in  una  scatola  per  riaprirla  chissà quando, chissà dove e chissà come;  gli Alpini sono legati a filo doppio con passato trascorso e con i loro simboli,  un simile distacco, anche temporaneo,  sarebbe insopportabile. Riteniamo  pertanto  opportuno  proporre  alla  Civica  Amministrazione,  una  soluzione  temporanea  ma risolutiva  delle  incongruenze  rilevate  per  la  presenza  della  nostra  associazione  all’interno  del  Complesso che  ospita  anche  un  istituto  scolastico  ed  uno  spazio  museale.    Riteniamo  che  la  nostra  sede  possa continuare  ad  occupare  gli  spazi  a  suo  tempo  assegnatici,  se  opportunamente  separati  dal  resto  del Complesso,  annullando  percorsi,  accessi  comuni  ed  eventuali  altre  interferenze  dovute  alle  opere  di adeguamento antincendio  e messa in sicurezza, se necessarie. La separazione fisica della sede ANA dal resto del Complesso  consente di mantenere attiva  la sede A.N.A.nelle sue funzioni al servizio degli Alpini,  in attesa di definizione di nuovi locali idonei da parte della Civica Amministrazione.” Rusco passa poi alla proposta. “Si propone di separare fisicamente la sede A.N.A. dal resto del complesso San Filippo. La realizzazione di un muro con caratteristiche REI 120 nel corridoio al piano terreno, a tutt’altezza, oltre la porta che consente l’accesso al cortile, separa la sede A.N.A. dal resto del complesso San Filippo, una compartimentazione a norma di VV.F. che stacca fisicamente  lo spazio assegnato agli Alpini da ogni altra attività svolta al piano terreno. Il nuovo ingresso è previsto in via Vittorio Emanuele 65; percorrendo un passaggio privato ad uso pubblico si  raggiunge  il  cortile  in  fondo,  da  cui  si  accede  al  cortile  interno  in  cui  è  situato  l’ingresso  alternativo  ai locali    del  piano  terreno  che  ospitano  la  sede  A.N.A.    Un  percorso  agevole  che  non  interferisce  in  alcun modo col resto del complesso San Filippo. Nella  nuova  muratura  di  separazione,  realizzata  nel  corridoio,  è  inserita  una  porta  con  le  stesse caratteristiche REI della muratura che la contiene; questo per consentire un comodo accesso  agli impianti situati  in  questa  porzione  di  edificio  da  parte  della  Civica  Amministrazione    e  non  compromettere  la funzionalità  del  Complesso.    Qualora  l’Amministrazione  ritenesse  necessario  mantenere  l’accessibilità all’intero  corridoio,  utilizzando  l’uscita  su  cortile,  la  nuova  porta  REI  ne  consentirebbe  la  fruizione  totale degli spazi. Naturalmente l’accesso alla restante parte del corridoio al piano terreno è interdetta agli Alpini. La  descrizione  delle  opere  da  eseguire  e  la  quantificazione  dei  costi  verrà  indicata  in  seguito,  ad accettazione della presente proposta. Certi  che  la    soluzione  proposta    possa    risolvere  in  forma  temporanea  e/o  definitiva    le  incongruenze rilevate dalla Civica Amministrazione, per la presenza della nostra associazione all’interno del Complesso, in attesa di riscontro,  porgiamo i più Cordiali Saluti.”