Chieri. “Nel complesso San Filippo solo scuola e museo”. La risposta ufficiale del sindaco agli Alpini

Preceduta da un ‘no’ dell’assessore al patrimonio, intervistato in proposito da 100torri.it, arriva adesso anche la risposta ufficiale del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero alla proposta di Vittorio Rusco per il Gruppo Alpini di Chieri per mantenere nel palazzo San Filippo, almeno provvisoriamente, la propria sede associativa. Scrive Sicchiero:

“Abbiamo ricevuto la vostra proposta relativa al compendio San Filippo, finalizzata a mantenere in loco la sede del vostro Gruppo Alpini, proposta che  prevede la “compartimentazione antincendio” dei locali da voi occupati sino ad oggi. Da tempo stiamo ragionando sulle prospettive di questo complesso ed abbiamo capito, col supporto dei Tecnici coinvolti, l’importanza e la rilevanza dei seguenti due temi, alla luce dei quali abbiamo considerato ed esaminato anche  la vostra proposta:

  1. a) la rilevanza storico architettonica del complesso richiede la predisposizione di un progettounitario, che riguardi l’edificio nel suo complesso e che sappia coniugare la funzionalità con leesigenze  della  tutela,  queste ultime  di specifica competenza  dalla  Soprintendenza,  essendol’edificio vincolato in base al Codice dei Beni Culturali: progetto unitario significa, come più voltesottolineato proprio dalla Soprintendenza, prevedere, da un lato, una organizzazione degli spaziche non mortifichi, anzi valorizzi, gli elementi tipologici di pregio (profondità ed altezza dei corridoi,partitura dei serramenti etc…) e, dall’altro, finiture coordinate e di fattura consona, anche sesemplice, allo stile del contesto;
  1. b) l’uso pubblico impone una attenzione particolare sul tema prevenzione incendi, finalizzata agarantire,   innanzitutto   e   soprattutto,   la   sicurezza   dei   fruitori   e,   in   secondo   luogo,   la   tuteladell’immobile.La sicurezza antincendio si traduce, tra le altre,  nella necessità che vi sia un numero limitato diattività   tra  loro   indipendenti,   onde   minimizzare   il   numero   di   compartimenti,     in   quanto   essicomportano la necessita di costruire partiture che, a loro volta,  spezzano e/o interromponol’unitarietà   e   la   ampiezza   di   spazi   (quali,   in   primis,   i   corridoi),   che   sono   proprio   elemento caratterizzante il valore storico architettonico del complesso, valore da tutelare.Per   avere un numero limitato di compartimenti, in un complesso di così grandi dimensioni,tenendo conto di quanto emerso negli incontri tecnici con VVF e Soprintendenza,  abbiamo individuato le destinazioni di carattere culturale che hanno esigenze di  ampi spazi e una pluralitàdi locali, come particolarmente adatte al complesso: destinazione scolastica e per la formazione,da un lato, e destinazione museale, dall’altra (con la possibilità di utilizzare la ex cappella periniziative temporanee sempre di carattere culturale).

Per questo insieme articolato di ragioni, non possiamo accogliere la vostra proposta.”