PIEMONTE ARTE: 6 PITTORI A PAVAROLO, BANDERA DAY, PIOVANO, DISEGNI LEONARDO, CAPPELLARI, NERONE, PISCINA, CHERASCO, CERES, GALLINO, RAFFAELLI, RIPAMONTI, ISAIA…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

AL MUSEO STUDIO FELICE CASORATI DI PAVAROLO, DAL 2 OTTOBRE LA MOSTRA “6 PITTORI”

Francesco Menzio, “Ritratto di Persico”, 1929, olio su tela, 55 x 45 cm. collezione privata

Luca Ceccherini, Sebastiano Impellizzeri, Giuseppe Mulas, Ottavia Plazza, Giulio Saverio Rossi, Alan Stefanato si confrontano con “I Sei di Torino”, Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci Delle Roncole

Il Comune di Pavarolo, in collaborazione con l’Archivio Casorati, il Comitato Scientifico Studio Museo Casorati, presieduto da Francesco Poli, l’Associazione Plug IN, con il coordinamento della Sindaca Laura Martini, promuove e presenta, nella stagione autunnale 2021, la mostra “6 pittori”, che vedrà l’allestimento del progetto espositivo nel Museo Studio Felice Casorati, a Casa Casorati e nelle Project Room, luoghi riconvertiti a spazi espositivi, all’interno del borgo di Pavarolo (TO). La mostra “6 pittori” inaugurerà sabato 2 e domenica 3 ottobre, dalle 14 alle 18 e rimarrà aperta ogni domenica, dal 10 ottobre al 21 novembre, con orario 14-18, sempre a ingresso gratuito. Il nuovo progetto, a cura di Société Interludio, in linea con le mostre realizzate negli ultimi anni, vuole mantenere vivo il dialogo tra la memoria di quei luoghi, dove ha vissuto e lavorato Felice Casorati, e gli artisti invitati ad esporre, che in questo caso sono 12 artisti: 6 pittori contemporanei dell’area piemontese, che hanno scelto di confrontarsi con i 6 pittori storici di Torino, riuniti attorno alla figura di Felice Casorati, tra il finire degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del Novecento. Sarà il Museo Studio Felice Casorati ad ospitare dodici opere dei Sei di Torino provenienti da varie collezioni private e dalla Galleria del Ponte, selezionate dallo storico dell’arte Francesco Poli, in collaborazione con il gallerista Stefano Testa. Si potranno ammirare i seguenti quadri di Jessie Boswell (1881-1956), “Casa Gualino”, 1930, olio su cartone, 59 x 64 cm., e “Sergio con la balia”, olio su cartone, 32,3 x 24,7 cm., Gigi Chessa (1898-1935), “Nudo sulla poltrona”, 1929, olio su tela, 54 x 47,5 cm., e “Paesaggio di Nervi”, 1931. Olio su tavola, 41×38 cm., Nicola Galante (1883-1969), “Paese (San Nicola)”, 1929, olio su tavola, 30 x 28 cm., e “Testa d’uomo”, 1929c., olio su cartone, 30×25 cm., Carlo Levi (1902-1975), “Ritratto di Piero Zanetti, l’esploratore”, 1929, olio su tela, 65 x 80 cm., e “Parigi: Place du Terte”, 1928. Olio su tela, 38×46 cm., Francesco Menzio (1899-1979), “Ritratto di Persico”, 1929, olio su tela, 55 x 45 cm., e “Figura gialla”, 1929. Olio su tela 62×52 cm., Enrico Paulucci Delle Roncole (1901-1999), “Paesaggio a Rapallo”, 1930, olio su tela, 75 x 91 cm., e Senza titolo, 1930, tempera, cm 45×30 cm.

Jessie Boswell, “Casa Gualino”, 1930, olio su cartone, 59 x 64 cm. collezione privata

Come i Sei di Torino – che presentavano differenze tra il loro modo di esprimersi che li portava ad avere la propria personalità e il proprio stile – anche Luca Ceccherini (Arezzo, 1993), Sebastiano Impellizzeri (Catania, 1987), Giuseppe Mulas (Alghero, 1995), Ottavia Plazza (Alessandria, 1992), Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988) ed Alan Stefanato (Trieste, 1992) sono pittori che partono da una ricerca nella figurazione per poi prendere strade diverse, espandendo così questi orizzonti. In questa occasione i pittori si confronteranno non solo con le opere dei Sei di Torino ma anche e soprattutto tra di loro: un progetto dunque che guarda alla storia dell’arte del ‘900 ed un dialogo tra le generazioni sul medium pittorico. Siamo così di fronte non ad una sola ed univoca modalità allineata di fare pittura ma ad una molteplicità di pratiche che guardano al passato, al presente e al futuro. Sarà nella casa di Pavarolo di Felice e Daphne Casorati, in via Maestra a Pavarolo, e nei vari luoghi del borgo riconvertiti a spazi espositivi all’interno del progetto “Emporium Project” che esporranno i 6 artisti contemporanei, selezionati grazie al contributo dei curatori Giuseppe Arnesano, Davide Gambaretto, Federica Maria Giallombardo, Sergey Kantsedal, Matteo Mottin e Simona Squadrito.

Il gruppo dei Sei Pittori si è formato a Torino nel 1929, contribuendo a creare uno dei periodi più vivi e intensi della storia cittadina. Questo progetto vuole non solo rendere presente e visibile questa linea continua che lega quasi cent’anni di pittura, ma anche omaggiare sei pittori che, insieme a Felice Casorati, hanno acceso e mantenuto il focolaio della pittura a Torino per quasi un secolo.

 

MUSEO DEL TESSILE DI CHIERI. SABATO 2 E DOMENICA 3 OTTOBRE BANDERA DAY

Conferenza, esposizione e corso breve di ricamo Bandera. Evento promosso dall’Associazione Amici del Ricamo Bandera di Chieri

Sabato 2 e domenica 3 ottobre, dalle 15 alle 18, la sala della Porta del Tessile del Museo del Tessile di Chieri, in via Santa Chiara 5, ospita il BANDERA DAY, una due giorni dedicata al celebre ricamo chierese. L’evento è realizzato dall’Associazione Amici del Ricamo Bandera di Chieri, presieduta da Anna Ghigo, con il sostegno della Città di Chieri e il patrocinio della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, nella cui sede l’Associazione opera stabilmente da diversi anni. L’evento prevede una conferenza con proiezioni di slides per dare la giusta collocazione storica sia al tessuto sia al ricamo Bandera di tradizione Chierese. Successivamente, le maestre ricamatrici dell’Associazione metteranno la loro esperienza a disposizione di coloro che vorranno cimentarsi nell’apprendimento di questa tecnica di ricamo. Gli interessati riceveranno gratuitamente un kit con tutto l’occorrente per realizzare un piccolo cuscino (tela bandera, lane da ricamo, disegno da ricalcare con carta copiativa, fotocopia a colori, ago e cordone) supportati dalle docenti. Il laboratorio teorico-pratico così configurato si svolgerà contestualmente all’esposizione di alcuni manufatti antichi e contemporanei, che fanno parte della collezione dell’Associazione Amici del Ricamo Bandera.

In ottemperanza alle misure anti-contagio da Covid19, l’accesso è consentito a persone munite di green pass, le quali dovranno indossare la mascherina all’ingresso.

È richiesta la prenotazione telefonando al 339-6346777 o info@ricamobandera.com

 

 

 

CHIERI. MOSTRA DI GIUSEPPE PIOVANO

 

A TU PER TU CON LEONARDO SVELA I DISEGNI DEL GENIO DA VINCI

Dal 25 settembre al 3 ottobre i Musei Reali di Torino aprono le porte della Biblioteca Reale per ammirare un’esposizione straordinaria del Codice sul volo degli uccelli e dei 13 disegni, tra i quali anche il celebre Autoritratto

Architetto, anatomista, pittore, visionario: l’incredibile e poliedrico genio di Leonardo da Vinci torna protagonista ai Musei Reali che dal 25 settembre al 3 ottobre 2021 propongono un’esposizione straordinaria del Codice sul volo degli uccelli e dei 13 disegni, tra i quali anche il celebre Autoritratto. Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio e in occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione della volta affrescata della Biblioteca Reale, realizzata grazie al sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, la mostra A tu per tu con Leonardo racconta un insieme di opere di eccezionale valore, che documenta l’attività del grande maestro del Rinascimento italiano dagli esordi della sua carriera a Firenze fino agli studi milanesi dedicati alle macchine, all’anatomia, alle proporzioni e alle espressioni del volto umano, per arrivare al sogno del volo. Tutti i giorni, dalle 9 alle 20, i visitatori saranno condotti da guide esperte a scoprire da vicino il corpus leonardesco: il lavoro dell’artista e la sua infaticabile ricerca della perfezione affiorano dai tratti vergati con la pietra rossa o nera, a penna o a inchiostro, sfumati con rapidi colpi di pennello o resi voluminosi dai tocchi di biacca. Il disegno, grazie alla sua intrinseca versatilità, che lo rende adattabile sia all’analisi approfondita dei dettagli che a una rapida sintesi formale, è uno dei mezzi espressivi preferiti da Leonardo da Vinci che lo usa per tutto il corso della sua vita. L’esposizione è un’occasione unica per osservare, a distanza di secoli, le tracce del processo creativo che, da un fugace guizzo, concretizza e fissa l’idea sulla carta. L’esperienza sarà preceduta da un’introduzione alla storia della collezione e alle vicende che hanno determinato l’arrivo a Torino dei preziosi disegni e dalla visita al salone aulico della Biblioteca, progettato dall’architetto regio Pelagio Palagi e affrescato dai pittori Angelo Moja e Antonio Trefogli. L’elegante manica ottocentesca, che oggi ospita migliaia di volumi antichi, è stata infatti oggetto di un intervento da parte dei Soci della Consulta che hanno promosso il rinnovamento dei corpi illuminanti, ora più efficienti e dai consumi contenuti, per valorizzare al meglio l’intero ambiente e mettere in risalto le decorazioni della volta. L’evento avvia una rinnovata modalità di esposizione dell’importante nucleo di opere di Leonardo, le cui possibilità di fruizione pubblica sono condizionate dalle particolari caratteristiche delle opere su carta, particolarmente fragili e sensibili alle variazioni di temperatura e umidità e alla luce, che rendono necessari tempi di esposizione brevi, seguiti da adeguati periodi di riposo conservativo. Considerato il grande interesse del pubblico, infatti, i Musei Reali hanno scelto di concedere più frequentemente ai visitatori l’occasione di ammirare questi capolavori. A partire dal prossimo anno la mostra A tu per tu con Leonardo sarà visitabile tutti gli anni nella settimana di Pasqua nelle date 16-24 aprile 2022, 8-16 aprile 2023, 30 marzo-7 aprile 2024 e 19-27 aprile 2025. La storia sabauda della collezione leonardesca ha origine nel 1840 quando il Re Carlo Alberto acquista da Giovanni Volpato, mercante d’arte di origini piemontesi appena rientrato in Piemonte dopo alcuni anni di attività all’estero, 1585 disegni di grandi maestri italiani e stranieri. Fulcro della fortunata acquisizione è la sezione dei tredici disegni autografi di Leonardo da Vinci, fogli eterogenei per soggetto e cronologia, al culmine dei quali si pone l’opera più famosa della raccolta, e uno dei pezzi più noti della sua intera produzione: il Ritratto di vecchio, ritenuto l’Autoritratto del grande maestro. I tredici disegni ripercorrono l’intera carriera artistica del genio da Vinci, dagli esordi intorno al 1480 fino agli ultimi anni di attività, 1515-17 circa, documentando l’intero panorama dei suoi interessi e delle sue sperimentazioni. Alcuni disegni sono in relazione con opere note e celebrate del maestro, dalla Battaglia d’Anghiari alla Vergine delle Rocce; altri ne testimoniano progetti mai realizzati, dai monumenti Sforza e Trivulzio alla statua di Ercole per Piazza della Signoria. Nel 1893 la collezione leonardesca si arricchisce di un altro fondamentale documento, il Codice sul volo degli uccelli, donato ad Umberto I dal collezionista e studioso russo Teodoro Sabachnikoff. Il piccolo quaderno di appunti sul volo, scritto tra il 1505 e il 1506, era stato più volte trafugato e smembrato in seguito alla dispersione dei manoscritti di Leonardo seguita alla morte del loro primo erede e custode, Francesco Melzi, giungendo a Torino a fine Ottocento ancora mutilo di quattro carte. I fogli mancanti sono stati ritrovati sul mercato antiquario nel 1920 dal ginevrino Enrico Fatio, il quale, dopo averli acquistati, li ha donati al Re Vittorio Emanuele III, permettendo così la ricomposizione del prezioso codice. Il manoscritto, oltre a indagare il tema del volo degli uccelli, reca le riflessioni di Leonardo sulla macchina per il volo, sui problemi di meccanica, di idraulica, di architettura, di anatomia, di disegno di figura, intrecciandosi e intersecando questioni cruciali dei suoi studi.

Orari

Da sabato 25 settembre a domenica 3 ottobre 2021, dalle 9 alle 20. La biglietteria è aperta dalle 9 alle 18.

Biglietti Intero: 20 euro Ridotto per gruppi con guida privata: 18 euro + prenotazione (non acquistabile on line) Ridotto per tutti i possessori di Abbonamento Musei, Torino e Piemonte Card, Royal Card: 13 euro

I biglietti possono essere acquistati in biglietteria oppure online su www.museireali.beniculturali.it e www.coopculture.it. Per informazioni: info.torino@coopculture.it.

 

LUCIANO CAPPELLARI E L’EVENTO “IL FERMARSI DEL TEMPO”

Un settembre denso di mostre e incontri dell’artista e architetto Luciano Cappellari, che presenta una serie di iniziative espositive capaci di mettere in evidenza un percorso all’insegna di una continua ricerca tra arte e natura, composizioni pittoriche e installazioni. E così il discorso si sviluppa dalle personali alla Galleria Il Ponte (corso Moncalieri) e Multiplounico (via Bogetto 4/E) alla collettiva “Il tempo dell’acqua” nella Chiesa di Santa Croce di Avigliana, sino all’evento “Il fermarsi del Tempo” realizzato al Lago Grande di Avigliana, con il patrocinio culturale della Città di Avigliana. In particolare, ha ideato quest’ultimo intervento collocando 12 elementi geometrici, a corona galleggiante, sull’acqua creando un determinante rapporto con l’ambiente, perché – afferma Luciano Cappellari – “la natura può convivere armoniosamente con il prodotto dell’uomo”. Si tratta di una ricerca condotta con un lavoro intenso e intensamente volto a richiamare l’attenzione sul paesaggio, il mutare della luce atmosferica e le trasformazioni dell’umana esistenza dovute all’impiego della tecnologia avanzata. Un’opera che permette di cogliere il senso e la profonda indagine su questo tema, mentre sottolinea la vivacità dei colori dipinti su tele/lenzuola. Attraverso una rigorosa progettualità, esprime una riflessione intorno ai materiali utilizzati per “costruire” l’installazione, dall’energia evocativa dei tondi, e “stimola il pensiero per il quale non esistano sogni nei quali non si possa credere”. Un progetto promosso dalle associazioni ALA, Arte in ogni Dove e S.O.M.S.

                                            Angelo Mistrangelo                                  

 

ESTERNO NOTTE. PROIEZIONI DIFFUSE PER LE VIE E I QUARTIERI DI TORINO

Giovedì 30 settembre 2021 dalle 21.00 alle 23.00. Galleria In Arco, Piazza Vittorio Veneto 1/3, Torino

I protagonisti di questa video intervista sono purtroppo scomparsi da poco, lasciando un vuoto notevole nel mondo dell’arte moderna e contemporanea. Alan Jones storico dell’arte contemporanea, si era rivelato al grande pubblico nel 1985 con la pubblicazione di “The Art Dealers”, una raccolta di testimonianze di cinquantacinque mercanti d’arte americani dal dopoguerra in poi – tesa a far luce sulla professione affascinante, ma complessa e difficile del gallerista – a cui ha fatto seguito più recentemente “Leo Castelli. L’italiano che inventò l’arte in America”, un ritratto ampio e acuto sul grande gallerista; poliglotta dalle mille sfaccettature, brillante e raffinato seduttore, Leo Castelli scrisse un fondamentale capitolo della storia dell’arte del Novecento nelle sue gallerie newyorkesi, legando una parte della sua vita ad un altro fondamentale personaggio dell’arte degli ultimi cinquant’anni, Ileana Sonnabend. Arturo Schwarz capì che l’Europa aveva messo in soffitta la grande avanguardia classica, mentre le cose stavano cambiando con la nascita di due nuovi movimenti artistici, il dadaismo e il surrealismo, cercandoli e divulgandoli ovunque fossero emersi. Intellettuale colto e raffinato, gallerista e studioso inesauribile ha scoperto e rilanciato uno straordinario gruppo di artisti tra cui Man Ray, Joan Mirò, Picabia, Hans Richter e André Masson, promulgando la fama di Marcel Duchamp e dei suoi readymade. Libraio e anche editore impegnato, collezionista, poeta e scrittore eclettico, viaggiatore alla ricerca delle radici della Kabbalah e dell’Alchimia, saggista e studioso delle filosofie orientali, Schwarz è il protagonista di questa lunga intervista dove si racconta dai tempi di Alessandria d’Egitto – sua città natale – allo spostamento a Milano, città della madre dove ha iniziato la sua poliedrica attività. Frequenti i suoi viaggi a Parigi per incontrare André Breton, poeta, saggista e suo referente teorico del surrealismo.

 

NERONE. GIOVANNI CECCARELLI SCULTORE

Torino, Archivio di Stato, Piazzetta Mollino 16 settembre – 16 ottobre 2021

“La pittura, alla fine sei su un rettangolo e devi stare dentro questo rettangolo, invece la scultura puoi andare fuori, entrare dentro. … E’ molto più libera.” Nerone ci accoglie con questo incipit e ci accompagna lungo il percorso della sua carriera artistica attraverso le sculture esposte. Lo scorrere del tempo e le sue parole, che possiamo ascoltare dalla viva voce nel documentario che chiude la visita, restituiscono il concept del progetto “Nerone, Giovanni Ceccarelli. Artista per l’integrazione delle arti: scultura, architettura e design”, a cura di Stefania Dassi. La proposta progettuale del Segretariato regionale del MIC per il Piemonte, sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea dello stesso Ministero, si inserisce nell’ambito della ricerca di brani artistici “nascosti” o “dimenticati”, sviluppatisi nella seconda metà del secolo scorso in Italia.

Documentario presente in mostra:

“Nerone. Storia di un artista”, 2021, Italia

Da un’idea di: Stefania Dassi e Saar Ceccarelli

Regia: Simona Carnino

Fotografia. Diego Díaz Morales

Montaggio: Diego Díaz Morales, Simona Carnino

ORARI DI VISITA

Lunedì – Giovedì ore 10,00 / 18,00 Venerdi ore 10,00 / 13,00 Sabato ore 15,00 / 18,00 Ingresso Libero

 

REGGIA DI VENARIA: PROGETTO LABCUBE REALE#GREEN

Labcube Reale#Green, un importante progetto di Confartigianato Torino, Camera di Commercio e Reggia di Venaria che inaugura sabato 2 ottobre alla Reggia di Venaria. Si tratta di 10 prototipi realizzati da 10 gruppi di lavoro formati ciascuno da un artigiano e un design che hanno fornito diverse interpretazioni sul tema green. I prototipi sono stati realizzati grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate.

 

 

 

 

 

 

 

PISCINA. MOSTRA  SEGNI INDELEBILI

Sergio Agosti- Nino Aimone- Luca Bernardelli-Mario Borgna-Renato Brazzani- Romano Campagnoli Antonio Carena- Francesco Casorati – Eugenio Comencini-Nando Eandi- Gino Gorza- Horiki Katsutomi- Carlo Pigrucci-Antonella Piro -Renzo Regosa- Romano Reviglio- Piero Ruggeri-Giacomo Soffiantino- Francesco Tabusso. Testo in catalogo di Massimo Omede’

Sede Museo Piscina Arte Aperta – Piazza Buniva 5 -Piscina-Torino. Inaugurazione   sabato 2 ottobre 2021  ore 16,30

Durata mostra 2 ottobre 2021- 7 novembre 2021. Orari: Apertura al pubblico il fine settimana 2‐3-4; 9‐10; 16‐17 ottobre 5‐7 novembre Sabato15,30‐18 Domenica 10‐12 – 15,30‐18. Saranno possibili aperture straordinarie su richiesta, per le scuole di Piscina o del territorio e per gruppi.

Sono passati trent’anni dalla fondazione di Piscina Arte Aperta, galleria  di arte contemporanea all’aperto che annovera sui muri della cittadina piemontese circa settanta opere, espressione delle diverse  anime della scena artistica piemontese e torinese di fine millennio. A trent’anni dai suoi esordi, per  rilanciare l’iniziativa, l’amministrazione comunale ha voluto costituire il Museo di Arte Contemporanea di Piscina e  ci è sembrato doveroso dedicare una mostra omaggio a tutti quegli artisti che in questi anni purtroppo sono deceduti, ben 19,  e che hanno lasciato il loro SEGNO INDELEBILE, la loro impronta culturale, plastico pittorica, sui muri della cittadina piemontese.

In occasione della mostra sarà inaugurata la sede del Museo di P.A.A. e il restauro conservativo delle opere presenti nel museo di: Antonio Carena- Giacomo Soffiantino- Francesco Tabusso  restauro a cura dell’I.C.R. di Roma – SAFs sedi di Roma e Matera

 

DOMENICA 3 OTTOBRE DEBUTTA “REGIA CAPPELLA” ALLA REGGIA DI VENARIA

L’idea è far vivere le residenze storiche, non solo luoghi di pietra: a Sant’Uberto l’Oratorio Judicium Salomonis e poi la messa con accompagnamento musicale

Debutta domenica 3 ottobre nella Cappella di Sant’Uberto della Reggia di Venaria una nuova iniziativa, pensata per far rivivere quella che doveva essere la vita delle chiese di corte, organizzata dall’Accademia di Sant’Uberto con Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore, e il contributo di Fondazione Crt. La cappella di Sant’Uberto è un luogo unico a livello piemontese, di grande bellezza, che faceva parte della parrocchia di corte,  luogo  dove si eseguiva musica religiosa: oggi torna a esserlo. L’idea alla base dell’iniziativa è che le residenze storiche non sono solo luoghi di pietra. Possono vivere e vibrare grazie alla musica, patrimonio culturale immateriale. Musica che era il sottofondo per le cacce, per le feste, per i momenti che scandivano la vita di corte. Centrale era anche la musica sacra: di qui, l’idea di organizzare questo momento nella Cappella di Sant’Uberto. Si compone di due parti. Domenica 3 alle 17 si aprirà la cappella di sant’Uberto (ingresso libero fino ad esaurimento posti, è necessario il green pass): saranno Giorgio Marinello, vicepresidente dell’Accademia di Sant’Uberto, e don Enrico Griffa, parroco della Chiesa della Natività di Maria Vergine di Venaria Reale, a spiegare il perché di questa nuova iniziativa e a introdurre l’Oratorio che sarà eseguito. Da un lato un breve approfondimento musicale su questo genere dalla forma dialogica inventato da San Filippo Neri, dall’altro la storia che narra, quella di Salomone e il suo valore educativo. Quindi, l’esecuzione, da parte dell’Orchestra Barocca dell’Accademia di Sant’Uberto, dell’Oratorio Judicium Salomonis di Giacomo Carissimi (1605-1674),  per voci soliste e basso continuo. Alle 18, quindi, la messa con accompagnamento musicale (ingresso per la messa ad esaurimento posti. Per la messa non è richiesto il Green Pass).

 

PREMIO INTERNAZIONALE “CHERASCO STORIA”(XX Edizione ) 2021

Venerdì 1 e sabato 2 ottobre 2021, piazza Arco del Belvedere Cherasco

Dopo la pausa dell’anno passato a causa del Covid e della grave situazione di emergenza che ne è derivata, quest’anno torna il Premio «Cherasco Storia» in una due giorni ricca di incontri e di appuntamenti culturali di altissimo livello che si svolgeranno venerdì 1 e sabato 2 ottobre 2021, presso l’area antistante l’Arco del Belvedere, nel bel centro storico di Cherasco. Il Premio Nazionale “Cherasco Storia”, fondato nel 1997, considera e premia, a libera scelta di una selezionata e prestigiosa giuria, presieduta dal Prof. Alberto Melloni, opere dell’ultimo biennio di autori italiani e stranieri (in questo caso tradotte e pubblicate in Italia) che trattino temi storici e mostrino due caratteristiche fondamentali, il rigore scientifico e la qualità della scrittura. Saranno premiati i vincitori di due anni: Martin Goodman, con “Storia dell’ebraismo” (Torino, Einaudi, 2019) e Carmine Pinto, con “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, Borbonici e Briganti (1860-1870)” (Roma-Bari, Laterza, 2019) vincitori del Cherasco Storia 2020; Peter Gatrell, con “L’Inquietudine dell’Europa” (Einaudi, 2020) vincitore in questo 2021. Accanto al Premio Nazionale “Cherasco Storia”, ogni anno la Fondazione De Benedetti Cherasco 1547 assegna un ulteriore riconoscimento per i meriti nella divulgazione storica a una personalità del mondo della cultura, che quest’anno sono: Luciano CANFORA, tra i più noti professori di storia, autore di fondamentali opere di storia antica che si è aggiudicato il Premio alla Carriera in memoria del prof. Gianni Perona, Piotr CYWINSKI, Direttore del memoriale Museo di Auschwitz, che riceverà il premio alla divulgazione storica, Giuseppe Guzzetti già presidente dell’Associazione delle Fondazioni bancarie, quale riconoscimento del sostegno ricevuto dal premio Cherasco Storia proprio dalle fondazioni bancarie. Il Premio Nazionale “Cherasco Storia” si propone infatti di esaltare la storia come disciplina fondamentale di ogni convivenza civile e di favorire nei giovani la passione per la ricerca e l’indagine approfondita del passato, con la consapevolezza di poter comunicare l’amore per la storia solo attraverso un linguaggio limpido e accattivante e una ricerca seria, approfondita e divulgata in modo persuasivo. È infatti stato istituito il “Progetto Scuole”: ogni anno l’opera premiata viene fornita agli studenti dei licei piemontesi partecipanti come base per uno studio che si conclude con una discussione diretta con l’autore stesso nella mattinata che precede la cerimonia ufficiale di consegna del Premio. Una commissione di docenti è inoltre incaricata di premiare gli studenti più meritevoli tra quelli coinvolti nel progetto attraverso l’assegnazione di alcune borse di studio erogate da istituzioni e sponsor che riconoscono l’importanza culturale di questo Premio: quest’anno saranno 35 le borse di studio assegnate. Il programma della XX edizione del Cherasco Storia 2021 prevede: venerdì 1 ottobre e la mattina di sabato 2 ottobre incontri  dedicati alle scuole, alle ore 9.00, nell’ambito degli eventi promossi dall’Unione Industriale della Provincia di Cuneo e di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, gli imprenditori dialogheranno con gli studenti sulle tematiche della scuola, dell’innovazione, delle nuove professioni e del mondo del lavoro. Alle ore 15.00: gli studenti e gli insegnanti incontrano Davide Romanin Jacur “KZ Lager”, Piotr Cywinski “Non c’è una fine” e Martin Goodman “Storia dell’ebraismo”. Sabato, alle ore 9,  i vincitori del Cherasco Storia del 2020 e del 2021 incontreranno gli alunni. La cerimonia ufficiale di premiazione avverrà poi al pomeriggio alle ore 15 alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e delle più importanti autorità politiche, amministrative e civili della Regione.

 

TEATRO COLOSSEO. PROLUNGATA A TUTTO OTTOBRE LA MOSTRA “STREET ART IN BLU3”

Il 9 ottobre Play with Food. Da novembre la nuova stagione – via madama cristina 71 – torino

Nell’aria frizzante di fine settembre si respira la frenesia dei nuovi inizi che caratterizzano questo mese. Hanno riaperto le scuole, riprendono le attività sportive, si torna al lavoro dopo le vacanze estive, i negozi si apprestano ad affrontare la nuova stagione. Anche il Teatro Colosseo, in attesa delle nuove disposizioni sulle capienze e sugli adempimenti che saranno necessari per riaprire in sicurezza i luoghi dello spettacolo dal vivo, sta lavorando sui prossimi mesi. Già lo scorso giugno la sala di via Madama Cristina aveva riaperto le porte dopo molti mesi con la grande mostra Street Art in Blu3 dedicata all’arte contemporanea: in attesa di poter vivere a pieno il teatro la mostra verrà prolungata fino al 31 ottobre. Street Art e teatro, poi, si sono fusi in un unico progetto con lo spettacolo Non piango scritto e diretto da Luciano Melchionna, una pièce originale nata per integrarsi e farsi contaminare dalla più contemporanea e trasversale delle arti visive che dopo il debutto del 17 settembre andrà in scena con le ultime repliche dal 30 settembre al 3 ottobre alle ore 19. Sarà ancora in simbiosi con la grande mostra sulla street art la tappa al Teatro Colosseo della decima edizione di Play with Food – la scena del cibo, il primo e unico festival teatrale interamente dedicato al cibo e alla convivialità con la direzione artistica di Davide Barbato. Sabato 9 ottobre in dialogo con le opere della mostra Street Art in Blu3 il collettivo londinese state of the [art] con la prima assoluta di Piece of Cake. Un gioco di ruolo dal vivo che ricrea una festa di matrimonio usando tutti gli spazi del teatro, dal foyer ai camerini. Gli spettatori, veri e unici protagonisti, potranno essere chef, camerieri, fotografi, ospiti, fino addirittura ad assumere il ruolo della coppia che dirà il fatidico sì. Un’esperienza immersiva per giocare con i confini tra realtà e finzione, e per riabituarsi a dinamiche sociali compromesse dalla pandemia. Ingressi ad orari scaglionati (ore 11, 13 e 16) permetteranno ai partecipanti di scegliere il proprio livello di ingaggio: organizzatori della cerimonia o semplici invitati? Un ricco pranzo completa il gioco.

 

CERES. 75° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA SOCIETÀ STORICA DELLE VALLI DI LANZO

sabato 2 ottobre a Ceres si terrà la commemorazione ufficiale del 75° anniversario di fondazione della Società Storica delle Valli di Lanzo, con inizio alle ore 16,00 nella Sala consigliare del Municipio. Seguirà il Concerto per le Valli di Lanzo del Coro Cai Uget e, alle ore 18,00, la celebrazione della S. Messa per i Soci defunti, presieduta da mons. Pier Giorgio Micchiardi. Al termine verrà offerto un rinfresco. L’evento rappresenta il momento centrale dei festeggiamenti per la nostra ricorrenza, a ricordo del fondatore, Giovanni Donna d’Oldenico e di tutti i soci che, in questi lunghi anni, hanno collaborato con passione, impegno civile e dedizione alla ricerca.

 

 

LA DORA DIVENTA IL FIUME DELLE BIOGRAFIE

Sul lungofiume le storie dei migranti di ieri e delle nuove generazioni di italiani. A Torino la Dora diventa Il fiume delle biografie grazie a un intervento artistico, ideato all’interno del progetto europeo ToNite, per rafforzare il senso di comunità tra chi abita nei quartieri attorno al fiume. Dal 12 settembre un’opera filmica diretta da Stefano Di Polito e montata da Giuseppe Bisceglia accoglierà chi passeggia sul Lungo Dora, dal Ponte Mosca fino a via Cigna, mostrando in dieci video le biografie degli abitanti storici del territorio intrecciate con quelle delle nuove generazioni di origine migratoria. Scaricando la app Tellingstones le storie saranno visibili sullo smartphone, senza bisogno di leggere dei Qrcode, all’altezza dei ponti, proprio per simboleggiare l’intento di unire attraverso la narrazione. Le dieci biografie accomunano il destino di chi è immigrato sessanta anni fa a Torino con i migranti di oggi e le nuove generazioni di italiani, e ci aiutano a riflettere sulla complessità dell’identità, sugli sforzi per migliorare la propria vita, sull’importanza degli incontri e del dialogo e, infine, sul bisogno di realizzazione. La Dora diventa, così, metafora della vita e ogni elemento fisico del fiume ci ricorda le fasi che ogni persona deve attraversare nella propria esistenza e ci spinge a identificarci con gli altri. Le stelle rappresentano il destino sotto cui nasciamo, l’acqua ricorda la trasformazione, il ponte simboleggia gli incontri, la luce raffigura l’identità, mentre l’aurora ci conduce alla rinascita. “Il fiume è vita e in un quartiere vivace come Aurora – dichiara il regista Stefano Di Polito – quest’opera all’aperto è un invito al dialogo e alla solidarietà, suggerisce il bisogno di superare le distanze e di riconoscere negli altri alcuni momenti della nostra vita, di rispecchiarci nelle storie di chi vive accanto a noi per sentirci tutti esseri umani.” La narrazione sul territorio si estenderà nei prossimi mesi ai 19 progetti vincitori del Bando ToNite, mentre i filmati delle 10 biografie daranno vita a un documentario che indaga i sentimenti delle nuove generazioni di italiani con background migratorio. Domenica 12 settembre il regista Stefano Di Polito e i protagonisti delle storie accompagneranno i visitatori alla scoperta del fiume delle biografie attraverso due tour guidati alle 11 e alle 17 con ritrovo sul Ponte Mosca. Per prenotarsi ai tour guidati e per informazioni: tonite@tellingstones.org

 

ACCADEMIA ALBERTINA. PROGETTO “UN ACQUARIO PER LA CITTA’ DI LUISA RAFFAELLI

L’Accademia Albertina di Belle Arti, Biennale Democrazia, l’Associazione per l’arte Febo e Dafne, presentano il progetto “Un Acquario sotto la Città”, una video installazione dell’artista architetto torinese Luisa Raffaelli. Testo critico di Edoardo Di Mauro. Il progetto ha il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Torino, della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Collaborazione alla produzione Fanni&Dada, sound Giorgio Li Calzi. “Un Acquario sotto la Città” mette in scena un immaginario mondo acquatico abitato da una comunità coesa, capace di costruire città rispettose ed armonicamente legate alla natura.

Il lavoro è composto da una serie di videoproiezioni attraverso le quali il visitatore è trasportato in una sorta di mondo subacqueo e parallelo. L’Acquario è costruito come una sequenza di fondali marini attraversati da un sound minimale ed energico. Per i giorni di Biennale Democrazia la videoinstallazione sarà completata da una proiezione che allegoricamente risponderà ad un evento messo in scena nel lavoro: la caduta nell’acqua di una enorme Corona proveniente dal mondo esterno, simbolo di un potere narcisistico, minaccioso ed intrusivo.

VILLA SASSI: LA “CENA ALCHEMICA” CON THEO GALLINO

AOSTA. ANCORA APERTE LE ISCRIZIONI PER IL CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE CULT21

Con il desiderio di far emergere le visioni della società contemporanea di giovani artisti residenti in Italia, la Regione autonoma Valle d’Aosta, nell’ambito della mostra The Families of Man, visitabile al Museo archeologico regionale di Aosta fino al 10 ottobre 2021, lancia il concorso fotografico “CULT21: Fotografare il mondo oggi – The Families of Man”. Proposto dall’Assessorato Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio, il Concorso fotografico è finalizzato a selezionare immagini inedite e a valorizzare nuovi talenti trattando temi di forte attualità, quali “La fine della modernità: la globalizzazione e il ripensamento dell’identità”, “Il mondo connesso: dalla virtualità alla sostenibilità” e “La pandemia: la resilienza e la ripartenza”. Le immagini vincitrici del contest fotografico CULT21 saranno premiate in un evento pubblico e saranno oggetto di una mostra, che sarà realizzata dalla Struttura Attività espositive e promozione identità culturale della Regione autonoma Valle d’Aosta in una delle proprie sedi istituzionali. La mostra sarà corredata da un catalogo che raccoglierà immagini e biografie degli autori. La partecipazione al concorso CULT21 è gratuita. Le immagini inviate devono essere inedite, in bianco e nero o a colori, e saranno valutate da un’apposita Giuria composta da esperti del settore della fotografia e della comunicazione visiva. Il concorso terminerà il giorno venerdì 12 novembre 2021. Le opere dovranno essere inviate tramite la scheda di partecipazione entro e non oltre tale data.

Per approfondimenti www.concorsocult.it e https://mostrathefamiliesofman.it/

 

BARD: NEL SEGNO DI DANTE, TRA ILLUSTRAZIONE E FUMETTO

25 settembre 2021 – 6 gennaio 2022

Nell’ambito delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il Forte di Bard organizza – dal 25 settembre 2021 al 6 gennaio 2022 all’interno dell’Opera Mortai – la mostra Nel segno di Dante tra illustrazione e fumetto. L’esposizione, curata da Paola Persello e Bruno Testa,  presenta  uno  straordinario  viaggio  nel  mondo  di  Dante  e  della  sua  Commedia, attraverso una galleria di importanti illustratori e fumettisti. La capacità di Dante è stata quella di avvicinare la letteratura ad una fruizione più immediata, collettiva. Allo stesso modo, la  capacità  narrativa  dell’illustrazione  è  da  sempre  utilizzata  dall’uomo  come  medium comunicativo democratico, globale, inclusivo. La mostra, attraverso oltre 100 opere, riflette su questi aspetti e rilegge la Divina Commedia in una chiave inedita, tramite spazi personalizzati con tavole originali e immagini di grande formato dedicati a personaggi e storie di autori nazionali e internazionali del fumetto e dell’illustrazione, con interventi e approfondimenti a cura di esperti.  Il nucleo centrale dell’esposizione è costituito dalle opere di Milton Glaser, Moebius e Lorenzo  Mattotti,  che  si  sono  confrontati  con  l’inesauribile  immaginario  dantesco  per estendersi poi a una panoramica di autori italiani e internazionali, da Angelo Bioletto e Silver sino ai mondi del fumetto giapponese e alle sue esplorazioni delle tematiche religiose e demoniache. E ancora, le parodie e storie di Geppo in Inferno 2000, con i disegni originali di Sandro Dossi, le strisce umoristiche di Marcello Toninelli, il Dante visto da Beatrice di Astrid Lucchesi e il Graphic Poem di Emilio Guazzone. Ancora più avvincenti il viaggio all’inferno con Godzilla e il Dante Divin Esule nell’Italia del ‘300. In mostra anche tavole originali della celebre edizione di Topolino all’Inferno pubblicata dall’ottobre 1949 al marzo 1950, prima parodia Disney in Italia. Divina, anzi diabolica, è la Commedia di Cattivik, composta da tre storie intitolate Un’avventura infernale, Cattivik in Purgatorio e Cattivik in Paradiso di Silver, firmate da Moreno Burattini e Giorgio Sommacal, di cui si espongono i disegni originali.  Una sezione ospita Omaggio a Dante, una rassegna di disegni originali commissionati a illustratori  e  fumettisti  della  scuderia  Creative  Comics  e  appositamente  realizzati  in occasione della mostra: Giampiero Casertano, Luca Enoch, Michele Rubini, Fabio D’Agata, Fabrizio De Fabritiis, Giorgio Sommacal, Andrea Modugno, Giuseppe Candita, Alessandro Gottardo, Fabrizio Russo, Luca Raimondo, Daniele Statella, Luigi Antonio Merico. In occasione della mostra verranno presentate al pubblico esclusive novità editoriali: la riedizione integrale della Divina Commedia illustrata da Glaser, Moebius e Mattotti (edizioni Nuages), il graphic novel Divin Esule e La Divina Commedia secondo Cattivik, ristampa integrale delle tre storie a fumetti (con tre nuove cover-strisce, curate appositamente da Moreno Burattini, con disegni di Giorgio Sommacal e introduzione di Silver).

Orari

Martedì-venerdì: 10.00-18.00 Sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00 – Lunedì chius.  Biglietti Tariffa unica: 5,00 euro. Ingresso gratuito per la fascia d’età compresa tra 0 e 25 anni

 

 

CHERASCO. SIMONA RIPAMONTI PRESENTA “DONNA: SOSTANTIVO FEMMINILE”

Mostra di sculture nella Chiesa di San Gregorio dal 2 al 17 ottobre 2021

Apre sabato 2 ottobre 2021 l’ultima mostra in programma nella chiesa di San Gregorio è “Donna: sostantivo femminile” di Simona Ripamonti. «Il vocabolario italiano – spiega il titolo l’artista stessa – definisce donna un sostantivo femminile che identifica l’individuo di sesso femminile della specie umana. Altri sostantivi femminili, quali emozione e vita, sono racchiusi nel termine donna, inteso come simbolo del ciclo della vita, dalla maternità-nascita alla sua maturità, con l’evolversi di emozioni che l’accompagnano». Simona Ripamonti da circa vent’anni si è avvicinata alla scultura su pietra e da allora si dedica a questa passione sperimentando materiali e figure astratte, dove la forma è l’aspetto che più la attrae e che assume caratteristiche diverse a seconda che utilizzi marmo, pietra, alabastro, ceramica, plexiglass, ferro e legno. La coinvolge l’arte moderna in tutte le sue espressioni, da sempre appassionata di design ed arredo di interni per curiosità personale, cerca di dare forma alle emozioni ed ai sentimenti perché le forme occupino poi lo spazio quotidiano. Dal 1999 a oggi numerose sono state le collettive e le personali, soprattutto in Lombardia, dove vive, cui ha preso parte. «L’evoluzione del percorso artistico di Simona Ripamonti  – scrive Antonella Giovenzana – iniziato una quindicina d’anni fa, si legge nelle forme e nei materiali delle sue sculture. Dalle forme piene e tondeggianti delle prime sculture si arriva alle forme vuote e scolpite degli ultimi lavori, quasi che il lavoro di ricerca sui materiali l’abbia portata a lavorare per sottrazione anziché per accumulo. Maturando la sua consapevolezza manuale è andata crescendo di pari passo la ricerca del significato, dove forma e contenuto arrivano a completarsi in una sintesi perfetta».

La mostra di sculture continuerà fino al 17 ottobre, sarà visitabile il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Ingresso libero (nel rispetto delle normative anti-Covid in vigore dal 6 agosto 2021), green pass obbligatorio.

 

“LA LUCE TRA CIELO E TERRA”. IMMAGINI FOTOGRAFICHE DI ENZO ISAIA

Galleria Berman in via Arcivescovado, 9 – Torino. dal 7 ottobre al 22 dicembre 2021. Apertura il 7 ottobre ore 17.30

Prenderà il via il 7 ottobre alle 17.30, presso la Galleria Berman di via Arcivescovado, 9, a Torino, la mostra di Enzo Isaia dal titolo “La luce tra cielo e terra”. L’artista propone una cinquantina di opere, stampate in varie misure, dedicate a Torino, ai paesaggi piemontesi e alle auto stradali Ferrari.La mostra è un vero e proprio viaggio nella natura, nella città, nel design e nell’anima del fotografo. Un monitor con foto aggiuntive sarà visibile presso la Galleria per tutta la durata dell’allestimento. Con le sue inseparabili fotocamere, armato di passione e pazienza, per lunghi anni Isaia ha fatto un percorso in un mondo di scelte di stile, di giochi di luce, contrasti e “ombre di nuvole”. Individuato il luogo da ritrarre, Enzo Isaia lo studia, lo osserva in diverse condizioni meteorologiche e in vari momenti del giorno e della notte, fino a cogliere quello scatto irripetibile in cui la realtà diventa, per pochi secondi, capolavoro. Nascono così immagini surreali di chiese che emergono dalle nebbie autunnali in una rarefatta atmosfera senza tempo. La Mole Antonelliana, sospesa tra cielo e terra, si staglia su un mare di nubi incorniciata dalle montagne sullo sfondo, illuminate dal sole. Fiocchi di neve ammantano un mondo che ci porta in un’altra realtà e il cielo disegna arabeschi delicati là dove l’occhio comune coglie soltanto ombreggiature. Le nuvole, soggetto molto amato dall’artista, catturate dall’acqua, uniscono cielo e terra in un intreccio di luci e forme. I dettagli delle Ferrari con design Pininfarina prendono vita emergendo con eleganza dallo sfondo scuro, quasi fossero dive senza tempo di cui l’artista coglie l’essenza. Riconoscibile senza bisogno di un’immagine intera. L’arte della fotografia Isaia la spiega con una frase semplice, ma importante: “La fotografia ti deve prendere, non devi raccontarla”. Classe 1941, nato a Pordenone e cresciuto a Torino. Isaia è un uomo che ha saputo fare scelte ponderate, ma importanti, mai azzardate, per ottenere e dare il massimo in ogni esperienza lavorativa. Oggi Isaia vive sulle colline, non lontano da Asti. La voglia di scoprire il mondo attraverso l’obiettivo fotografico non si è mai sopita. Ha solo cambiato forma. In questa nuova fase della sua vita, sono i paesaggi che tanto ama ad interessarlo. La natura, un gregge che pascola o una bizzarra nuvola passeggera, diventano l’opportunità per cogliere l’attimo e farlo diventare arte.  Per sempre.  L’amore per la fotografia di Enzo Isaia continua oggi come in passato, promettendo di portarci ancora alla scoperta delle meraviglie del mondo attraverso l’obiettivo della sua Nikon. Catalogo a cura di Angelo Mistrangelo a disposizione sul sito della galleria d’arte Berman

www.galleriaberman.it

Contatti:

Sede espositiva in Via Arcivescovado, 9 a Torino. telefono +39 011 859417  info@galleriaberman.it o arte@galleriaberman.it. Orari dal mercoledì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e dalle ore 16 – 19. Domenica – lunedì e martedì chiuso.

 

ARTE CITTA’ AMICA. MOSTRA AL MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN