ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
Torino- GIOVANE VIOLINISTA AL VERTICE– La violinista Nancy Zhou (foto) apre la serie “Giovani” dell’Associazione Lingotto Musica. Inizia lo studio dello strumento a quattro anni sotto la guida del padre Long Zhou e si è già affermata, da tempo, nel ristretto numero dei violinisti talentosi in ascesa internazionale. Ha fatto man bassa di riconoscimenti e premi in importanti concorsi. Protagonista di recitals in Europa, Asia e Stati Uniti, collabora con la celebre violinista tedesca Anne Sophie Mutter di cui è borsista nella fondazione omonima. Il pianista torinese Stefano Musso, eccellente accompagnatore che non si limita a tale ruolo, ma dialoga alla pari con i partners.
Le tre Sonate op. 30, scritte da Beethoven nel 1802 a Heiligenstadt, nei pressi di Vienna, in un periodo di profonda prostrazione e di repentini sbalzi umorali dovuti alla consapevolezza della malattia e dell’imminente sordità, come è testimoniato dal famoso “testamento di Heiligenstadt”, lettera indirizzata ai fratelli e mai spedita in cui trapela tutta la sua disperazione interiore. Tuttavia nel trittico dell’op. 30 non si riscontra traccia evidente, in particolare nella prima Sonata in la maggiore, eseguita in apertura, soffusa da un delicato e intriso lirismo che in qualche modo richiama atmosfere bucoliche che distinguono tale Sonata per la grande cura del dettaglio più che per un appariscente virtuosismo.
Edvard Grieg, attento conoscitore della letteratura romantica europea, non va collocato nell’ambito dell’imitazione degli stilemi altrui, anzi fu un ottimo melodista profondamente inventivo. La Terza Sonata in do minore op. 45 (1886-87), che concluderà il programma, non si allontana dal sentimentalismo melodico terso e fragrante, tipico del compositore norvegese.
Al centro della serata la Sonata in sol minore di Giuseppe Tartini, nota col titolo de Il trillo del diavolo, secondo un aneddoto del francese Jérome Delalande l’ispirazione che porterò alla nascita della Sonata deriva da un sogno fatto in una notte del 1713. Strutturata in tre movimenti: un Larghetto affettuoso dalla linea semplice, un Allegro, molto più complesso rispetto al precedente movimento, dove il violino si fa carico di parecchi passi vituosistici e, infine, un Andante-Allegro-Andante con alternanza di 2/4 (Allegro) e 4/4 (Andante-Adagio)
Torino, Lingotto, Sala dei Cinquecento, v. Nizza, 280
Martedì 5 ottobre, ore 20,30
Serie “Lingotto Giovani”
NANCY ZHOU (violino), STEFANO MUSSO (pianoforte)
Musiche di Beethoven, Tartini, Grieg
Biglietti info@lingottomusica.it
Torino- GIOVANI TALENTI IN CAMERISTICA– Anche L’Unione Musicale apre con il genere cameristico. Sul palco del Conservatorio agirà un ensemble costituito da giovani musicisti di classe, impegnati nel loro primo tour europeo. Trattasi della violinista Hyeyoon Park (Corea), del violista Thimothy Redout (Gran Bretagna), del violoncellista Kian Soltani (origini persiane) e del pianista Benjamin Grosvensor. Aprirà il concerto il Quartettstaz in la minore, prima opera scritta da un Mahler quando era ancora studente a Vienna. Il lavoro è incompiuto, ne resta il primo tempo e un abbozzo del secondo.
Il Quartetto in mi bemolle maggiore op. 47 (1842), una dei lavori più noti di Schumann dove il pianoforte ha un ruolo da protagonista, esordisce con una Introduzione lenta dove gli archi propongono una cellula melodica a cui il pianoforte replica in modo quasi misterioso, poi un fluido Allegro ma non troppo avvolto in un’atmosfera che ha il sapore della sospensione e con la centro lo sviluppo della frase iniziale. Nello Scherzo si avverte una vaga reminescenza mendelssohniana che palesemente manifesta un certo atteggiamento nervoso, tipico del compositore renano. Poi, è la volta di un Andante cantabile limpido nel suo lirismo e un Finale (Vivace) in stile fugato e,tutto improntato a un rapido gioco sonoro.
Infine , in prima esecuzione per l’Unione Musicale, il Quartetto in do minore op. 13 (1885) dove Richard Strauss (foto) propone un stretto rapporto con Brahms, ma sempre non organico. Dedicato al duca Georg II° di Meiningen alla cui corte Strauss lavorò come Kapellmeiseter per qualche mese. E’ probabile che l’op. 13 sia stata composta in vista di un concorso a Berlino che vinse. In esso tra i maestri “ideali” c’è Brahms (certo), ma anche Schumann dai quali apprese la lezione sull’arte del contrappunto, Il trattamento degli strumenti rivela una certa imperizia, per colui che sarà il maestro dell’orchestrazione: spesso gli archi sono all’unisono o all’ottava favorendo così il pianoforte che diventa il baricentro dello sviluppo tematico.
Torino, Conservatorio, p. Bodoni
Unione Musicale
Mercoledì 6 ottobre, ore 20,30
HYEYOON PARK (violino), TIMOTHY REDOUT (viola), KIN SOLTANI (violoncello), BENJAMIN GROSVENSOR (pianoforte)
Musiche di Mahler, Schumann, R. Strauss
Email l biglietteria@unionemusicale.it. Oppure tel. O11-5669811 orari martedì-venerdì 10.30-14,30 e mercoledì 13.00-17.00