“Cambiano sia disponibile ad accogliere cittadini afghani in fuga dal loro paese”

 ” Da metà settembre abbiamo raccolto firme su una petizione per chiedere al Sindaco di Cambiano, se e quando sarà necessario, di accogliere alcuni profughi e per intraprendere tutte le azioni che la Giunta riterrà necessarie per far fronte, per quanto possibile, alla tragedia umanitaria che sta accadendo in Afghanistan. Siamo coscienti che, a livello locale, opera il Consorzio dei servizi Socioassistenziali del Chierese (CSSAC) e che, in uno specifico incontro svoltosi tra i Sindaci il 2 settembre scorso, si sono condivise le seguenti informazioni: 1. l’accoglienza delle famiglie in fuga dall’Afghanistan è presa in carico, su disposizione del Ministero dell’Interno, dalla Prefettura di Torino ed è inserita nel quadro del sistema di accoglienza diffusa. 2. ln data 11/08/2021 la Prefettura di Torino ha diramato un avviso esplorativo volto all’individuazione di operatori economici a cui affidare il servizio di accoglienza di nuclei familiari provenienti all’Afghanistan. Inoltre, sempre nel corso dell’incontro del 2 settembre scorso tra i Sindaci del CSSAC, è emerso che: • Viene confermata la disponibilità all’accoglienza dei cittadini afghani richiedenti asilo secondo il modello di gestione – già sperimentato – dell’accoglienza diffusa, attraverso le cooperative che in questi anni hanno collaborato con i Comuni ed il Consorzio e sono in possesso dell’esperienza e della professionalità necessarie; • Al fine di attuare quanto sopra, si è stabilito di attendere ulteriori indicazioni operative da parte della Prefettura in merito alle concrete necessità che si determineranno e che coinvolgeranno il nostro territorio; • Sulla base dei bisogni che emergeranno da parte dei cittadini afghani che verranno accolti, sarà necessario che la rete costituita dalle associazioni, dal terzo settore e dalle Istituzioni Locali, si attivi nella ricerca e attuazione, nei tempi più brevi possibili, di sostegni concreti per facilitare i processi di inserimento delle persone accolte, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili. Dopo tutti questi avvenimenti e di fronte al fatto che la tragedia umanitaria dell’Afghanistan è ben lontana da una conclusione: A. riteniamo più che mai opportuno che il comune di Cambiano debba offrire prontamente la propria disponibilità ad accogliere i cittadini Afgani in fuga dal loro Paese; B. Auspichiamo più che mai che l’Unione Europea attivi corridoi umanitari e attui il prima possibile un intervento che noi osiamo definire di “Protezione Civile Internazionale”; C. Ribadiamo il nostro invito, al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale nella sua totalità, a coordinarsi con il Ministero, la Regione e il CSSAC per mettere effettivamente in pratica questi propositi per quanto di loro competenza. Ringraziamo le tante persone che fino ad ora hanno firmato e si sono esposte pubblicamente a sostegno di questa iniziativa. Grazie perché, dopo una iniziale indignazione per i barbari soprusi ed omicidi compiuti dal nuovo governo talebano in Afghanistan, in tante persone subentra una certa indifferenza. Su questa petizione invece non è così. Per quanto possa sembrare lontano, l’Afghanistan è vicino a noi. Ci colpisce il forte senso di solidarietà e di umana partecipazione che hanno espresso le centinaia di persone che si sono avvicinate ai nostri banchetti e che sono andate spontaneamente a firmare grazie alla disponibilità di Pietro Mitrione. 2 Infine, il giorno 9 ottobre scorso, Gian Luca Michellone ha pubblicato un post su Facebook con diverse foto relative al banchetto per la raccolta di firme. Tra di esse è stata aggiunta quella relativa alla panchina color rosso sangue che commemora le donne vittime di violenza e di femminicidio. Tale panchina è stata fortemente voluta da un gruppo di donne e di ragazze di Cambiano. La foto della panchina rossa serve ad esprimere in particolare tutta la nostra solidarietà alle donne e alle ragazze Afghane escluse dalla vita sociale, dalla scuola, dallo sport e da molti altri ambiti. Grazie ancora a chi ha firmato, grazie a chi sosterrà questa petizione in consiglio Comunale o nelle diverse sedi istituzionali. Grazie anche a chi, pur non d’accordo con noi, ce lo ha detto in modo civile e rispettoso delle opinioni altrui. I diritti umani e la Democrazia iniziano anche da queste piccole cose.” Lo scrivono in un comunicato i cambianesi  Pietro Mitrione  e Gian Luca Michellone