CHIERI. ADDIO ANDREA CONDRO’, AMICO DI HAITI

Un brutto male si è portato via, a metà settembre, Andrea Condrò, fondatore dell’associazione Lakay Mwen, che ha dedicato gli ultimi venti anni della sua vita ad aiutare la missione di Maurizio Barcaro ad Haiti.  Questo un tratto del racconto del suo impegno. “Vai a casa Beniamino, è ora di pranzo” “oggi non tocca a me mangiare, tocca a mio fratello”. Questa risposta colpì molto Andrea Condrò e Franco Ratti al punto da catapultarli in un percorso che avrebbe dato buoni e proficui frutti. Era l’anno 2000. I Camilliani di Torino si erano rivoti al’Anse (Associazione Nazionale Seniores  Enel) per individuare elettricisti volontari da mandare ad Haiti a realizzare gli impianti elettrici dell’ospedale in costruzione a Port au Prince. Personalmente individuai un gruppo di ex colleghi dell’Enel di Chieri ai quali aggregai Franco Ratti, volontario della Caritas di Carmagnola. Tra il 2000 e il 2004 i volontari si recarono sei vote ad Haiti. Andrea e Franco strinsero fin da subito una bella amicizia, nel corso dei loro soggiorni incontrarono non solo Beniamino ma anche Maurizio Barcaro, laico lombardo, che intendeva realizzare una struttura per raccogliere le persone anziane dimesse dagli ospedali pubblici e abbandonate nei cortili degli ospedali stessi. Andrea e Franco sposarono immediatamente il progetto di Maurizio suggerendo anche una struttura per bambini . Tornati in Italia i nostri  coinvolsero subito parenti ed amici per raccogliere fondi e materiali per il progetto haitiano. Intanto anche Maurizio aveva contattato altre associazioni italiane di volontariato che accettarono di contribuire al progetto. Con l’idea base di far lavorare mano d’opera locale, e con anche materiali arrivati dall’Italia vennero ben presto realizzate casette per una trentina di anziani per dar loro una possibilità decorosa di ripresa o un fine vita a livello “umano”. Intanto si pensò a istituire una scuola, gratuita, dove gli alunni avessero la possibilità, oltre all’istruzione, di consumare almeno un pasto al giorno. Mentre Franco dovette abbandonare l’impegno attivo per motivi di salute, Andrea andò avanti “come un treno”. Organizzò serate per raccolta fondi, bancarelle ai mercatini, raccolse alimenti e materiali da inviare ad Haiti con i container; macchine da cucire, con le quali la moglie Marina Savio andò sul posto a organizzare un laboratorio di cucito, l’intera attrezzatura per un laboratorio di falegnameria, letti e arredi vari, vestiario, quintali di pasta e alimenti a lunga conservazioni, stoffa per le divise e quant’altro potesse servire alla struttura. Intanto Marina aveva cominciato a gestire le adozioni a distanza  che a oggi conta oltre 270 ragazzini adottati. L’impegno di Andrea non si è mai fermato, nel suo magazzini di via Vittone a Chieri continuano a confluire aiuti che, opportunamente organizzati, prendono la via del mare. Oggi le scuole di Maurizio contano oltre 2mila bambini, in classi di ogni ordine e grado, dalle elementari al liceo,  anche grazie all’impegno di Andrea e Marina, e dei tanti amici coinvolti per fare in modo che i tanti Beniamino possano avere un pasto almeno una volta al giorno.

Maresita Tagini