Al castello di Costigliole “Rosso Barbera” 2021
Al castello di Costigliole venerdi scorso è avvenuta la conferenza stampa di “Rosso Barbera” che si svolge dal 5 all’8 novembre, dopo un anno di sospensione a causa della pandemia. Questa manifestazione è un fiore all’occhiello che rappresenta l’attrazione turistica piu importante. Lo slogan di quest’anno è “Rosso che ci piace” ed è un segno di speranza e di ripartenza. Oltre alla presenza del sindaco Cavallero che ha fatto gli onori di casa, sono intervenuti l’assessore all’Agricoltura Alessandro Borio, l’Assessore alla Cultura Laura Bianco e quasi tutto il consiglio comunale riunito. Il padrone di casa ha ringraziato i vari ospiti: il presidente della Provincia di Asti, il direttore dell’ATL, il Presidente Comunità Collinare, il Presidente della Strada del vino, il Presidente Lions Costigliole, il Presidente “Noi di Costigliole”, il Direttore Codiretti, il Presidente Banca Alba e il rappresentante sommelier AIS . La manifestazione è organizzata dal Comune e dalla Cantina dei Vini di Costigliole e grazie agli sponsor istituzionali: Regione Piemonte, ATL, Fondazione C.R. Asti, Consorzio della Barbera e Vini del Monferrato, Associazione Noi di Costigliole, Banca d’Alba, Compagnia di San Paolo, Comunità Collinare tra Langa e Monferrato, AIS Associazione Sommelier, Coldiretti Asti, Camera di Commercio, Bianco Auto e Floricoltura Casto. Un’edizione importante quella di “Rosso Barbera” che si concentra su obiettivi importanti inequivocabili e di sicuro interesse per tutti gli amanti di questo vino che ha conosciuto nel tempo periodi poco felici e sottovalutato, quasi bistrattato – spiega il sindaco – destinato a fasce deboli ed equilificanti di consumo. Oggi la barbera sta conoscendo periodi felici, è un vino che si pone nell’elite dei vini italiani, grazie alle sue caratteristiche e alla sua versatilità, sempre più presente e richiesto soprattutto dai giovani nei migliori ristoranti e nelle migliori enoteche d’Italia e del mondo. Questo lo si deve alle caratteristiche delle zone di produzione dei viticoltori, alle azioni di tutela e valorizzazione messe in campo dal consorzio, da vari enti, comuni e province. I fondamenti che caratterizzano “Rosso Barbera” sono il territorio, il castello e la storia enologica che è stata scritta proprio a Costigliole. Sono circa 37km quadrati a Costigliole ed è l’unico paese a confinare con tutti e tre i territori riconosciuti dall’Unesco: Langa Roero e Monferrato. Costigliole è il secondo comune piu vitato della Regione Piemonte, dopo S. Stefano Belbo, con oltre mille ettari e si presenta come capitale mondiale della barbera. Il castello è stato in passato abitato da famiglie nobili come gli Asinari di San Marzano e Virginia Verasis Oldoini, meglio conosciuta come la contessa di Castiglione, che è stata un’icona del Risorgimento ed era presente in sala, impersonata da Elena Borra, la “signora della grappa”, rappresentante del gruppo storico Asinari. Nel 1300 Costigliole comincia ad essere riferimento importante per l’enologia, in particolare per la barbera, grazie a Domenico Asinari e poi nel 1767 il suo successore Filippo Asinari, che era un generale diplomatico e grande appasionato di vini, ha incominciato a fare i primi esperimenti di viticultura e ha poi capito che il territorio di Costigliole si prestava per le sue caratteristiche organolettiche dei terreni, alla coltivazione della barbera che esportò in tutto il mondo. Nel 1844 fu costituita la società degli enofili che ebbe come principale merito di fondare la prima enoteca della storia. Ora il castello, già sede dell’enoteca regionale e delle prime storiche edizioni della Douja, si colora di rosso barbera per il secondo anno: il più grande banco d’assaggio del vino barbera del mondo. Quest’anno l’annata è buona e si è arrivati a un numero di 200 produttori e più di 400 etichette di barbera, con 19 tipologie diverse e 5 aree di degustazione, con 200 prenotazioni in meno di un giorno e mezzo. Il banco d’assaggio si aprirà venerdì 5 novembre alle 18, mentre alcuni convegni affronteranno importanti temi nel teatro comunale.
Alessandra Gallo