LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di Edoardo Ferrati
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Arie da Concerto KV 70, KV 294, KV 418, KV 582, KV 369, KV 217, KV 272, KV 583, KV 538
Lisette Oropesa (soprano, foto), Ensemble “Il Pomo d’Oro” diretto da Antonello Manacorda
etichetta Pentatone (Olanda) 5188883
registrazione 2020, pubblicazione ottobre 2021
durata 1h.21’
Mozart scrisse una cinquantina di Arie da Concerto che formano un corpus significativo della sua opera per la quantità di composizioni concepite in un ampio arco di tempo dalle prime esperienze londinesi sino agli ultimi mesi di vita. Un settore del genio salisburghese (grazie ai bicentenari del 1991 e 2006) che interpreti e studiosi hanno iniziato a indagare e in cui si annidano alcuni autentici capolavori. S’inizia con A Berenice
KV 70 (sol maggiore), scritta a tredici anni e definita al genere cosiddetto “di licenza”, un brano che veniva eseguito alla fine di un’opera teatrale, senza legami con la stessa e dedicata al personaggio di più alto rango presente in teatro. In tal caso l’omaggio è rivolto all’arcivescovo Sigismondo di Salisburgo nell’occasione del suo compleanno. Secondo gli ultimi studi l’aria risulta essere stata composta a Milano, durante il primo viaggio in Italia. Non so donde viene KV 294 (mi bemolle maggiore), su testo di Metastasio,, si tratta della prima aria scritta per Aloysa Weber, quale dolce espressione d’amore. Una cosiddetta “aria d’affetti” che suscitò l’ammirazione del severo Gluck, presente alla famosa Accademia dell’11 marzo 1789.
Vorrei spiegarvi, o Dio KV 418 (la maggiore), concepita all’ombra di due capolavori quali la Messa KV 427 e il Quartetto KV 421, è introdotta da un indimenticabile Adagio, pagina tra le più accorate della letteratura musicale mozartiana, che inizia con l’intervento del violino e sostenuta dalle voci dei fiati. La luce e la soavità del brano sono di una perfezione senza eguali. La tenera e cantabile Chi sa, chi sa qual sa KV 582
(do maggiore) fu destinata al soprano Louise Villeneuve, prima interprete del ruolo di Dorabella in Così fan tutte. Qui la semplicità della forma e della strumentazione si richiamano a un clima di carattere sentimentale. Vide la luce a Monaco, alla vigilia della prima di Idomeno. L’aria Misera, dove son! KV 369
(mi bemolle maggiore) presenta un rilevante impegno drammatico. Rientrato a Salisburgo stese l’aria Voi avete un cor fedele KV 217 (sol maggiore) che colpisce per tono drammatico e appassionato, anticipa il Mozart futuro per viva scrittura strumentale e intuizione psicologica. Il brano Ah, lo previdi! KV 272, collocata prima del viaggio a Mannheim e Parigi, destinata a Josepha Hambacher, moglie del pianista Franz Duschek di Praga, è articolata in quattro “momenti” di forte tensione drammatica. Qui si ha una tragedia in riassunto dove Andromeda, pazza d’amore per Perseo, si scaglia contro il padre che ne contrasta l’unione.
L’aria Vado ma dove? Oh Dei KV 583 (mi bemolle maggiore) racchiude uno splendido finale in tempo di Minuetto con le dolci sonorità dei clarinetti. Un esempio di morbida e luminosa felicità melodica.
Infine, Ah, se in ciel benigne stelle KV 538 (fa maggiore), ricca di colorature e impervia nell’articolazione: un’aria di bravura che richiede alle cantante anche risorse di interiorizzazione.
Lisette Oropesa, soprano statunitense di origini cubane, è una voce che conquista per bellezza e gradazioni di lucentezza malinconica. Vince con facilità non solo per lo spettacolare scintillio della coloratura, ma soprattutto per autentica espressività, lontana da manierismi. Un Mozart cantato benissimo e con aderenza alle vicende dei personaggi, ma anche impeccabile per fiati, intonazione, legatura e facile comunicativa emotiva L’ italiano ensemble “Il Pomo d’Oro”, nato nel 2012, si rivela una compagine di grande qualità diretta da Antonello Manacorda, musicista completo, il quale va oltre il burocratico