Le più grandi rimonte della storia bianconera
La sconfitta esterna contro il Verona di qualche giorno fa ha sancito, ulteriormente, una delle peggiori partenze in campionato della storia recente della Juventus. Sì, perché dopo la undicesima giornata di campionato i bianconeri si ritrovano noni, a ben sedici punti di distacco dalla vetta. Una situazione ancor peggiore rispetto allo scorso anno, quando la Juventus di Pirlo si trovava, a parità di partite, quarta e con quattro punti da recuperare dall’allora capolista Milan. Nello sport, così come nella vita, è da sempre fondamentale saper recuperare dalle posizioni di svantaggio. Siamo sicuri che Allegri e il suo staff siano già al lavoro per invertire una tendenza che sta tenendo al momento la Juventus lontanissima dalla lotta per il vertice. Sì perché se in qualsiasi partita può assolutamente capitare di andare in tilt, è fondamentale avere una strategia pronta per ogni evenienza in modo da poter ribaltare la situazione. Nella speranza che possa essere di auspicio per i ragazzi di Allegri, ecco alcune rimonte più incredibili della storia bianconera tra competizioni europee e campionato.
Scudetto 2001-2002
Ok, direte voi, la distanza non è neppur lontanamente paragonabile a quella di questa stagione, ma se c’è una rimonta rimasta particolarmente nel cuore dei tifosi bianconeri, è proprio questa. A sole sei giornate dalla fine, sono cinque i punti che separano la Juventus allenata da Lippi dai rivali storici dell’Inter, allora guidati dal carismatico tecnico argentino Hector Cuper. La sensazione è che dopo un’interminabile attesa ultra-decennale, lo scudetto sia destinato a tornare sul lato nerazzurro del Naviglio. Niente da fare. Vieri e compagni prima perdono in casa con l’Atalanta, poi pareggiano a Verona contro il Chievo e, infine, proprio nell’ormai leggendaria partita del cinque maggio contro la Lazio, verranno sconfitti nuovamente all’Olimpico. Percorso netto invece per la Juve che riesce, a sorpresa, a laurearsi Campione d’Italia ancora una volta.
Atletico Madrid – Champions League
Anche in questo caso, non occorre andare troppo indietro nel tempo per trovare ulteriori conferme che la Juventus sia storicamente davvero una squadra “dura a morire”. Ottavi di finale dell’edizione 2018-2019 della Champions League. Nella partita di andata, i ragazzi di Allegri escono sconfitti per due a zero dal Wanda Metropolitano, un risultato che, vista anche la rinomata solidità difensiva della squadra spagnola, sembra non lasciare appello per il ritorno. Quando la posta in palio è alta però, mai fare i conti senza Cristiano Ronaldo: 3 a 0 a Torino e tripletta del centravanti portoghese destinata a rimanere nella storia della competizione.
Real Madrid – Champions League
È ancora una squadra di Madrid, questa volta la più blasonata, a provocare suo malgrado nel 2003 un’altra delle grandi rimonte della storia della Juve. La partita d’andata della semifinale di Champions League si disputa a Madrid e si conclude con una vittoria dei “blancos” sancita dalle reti di Ronaldo e Roberto Carlos. Il copione non scritto sembra proprio voler consegnare la finale con il Milan (uscito vincitore con un doppio pareggio dall’euro-derby contro l’Inter) al Real dei “galacticos”, fino a quel momento ancora a secco in Europa. Di diverso avviso sono però Trezeguet, Del Piero e Nedved che regalano ai bianconeri la finale di Manchester. Peccato però per un giallo rimediato dal giocatore ceco…
Scudetto 2015-2016
C’è un precedente di non troppi anni fa che può ancora regalare ancora qualche speranza ad Allegri per questa stagione. Stagione 2015-2016 e Juventus allenata, manco a farlo apposta, proprio da Massimiliano Allegri. Dopo una sconfitta a Reggio Emilia contro il Sassuolo alla decima giornata, la Juventus si ritrova dodicesima con 12 punti, a ben 11 punti di distacco dalla Roma capolista con 23 punti. Inutile dire che lo scudetto sarà vinto proprio dalla Juventus, con buona pace di tutte le avversarie che si erano illuse di aver finalmente messo fine al regno bianconero. Una rimonta senza precedenti. Mai nessuno aveva infatti risalito la vetta della classifica con un distacco così massiccio (il record precedente era della Lazio che era riuscita a recuperare da -9) e, con una costanza ai limiti dell’incredibile: la rimonta è avvenuta in sole 15 giornate di campionato.