Chieri. Il censimento delle campane: Duomo, San Giorgio, San Domenico

Nella giornata di sabato 20 novembre l’associazione “CampaneTo”, gruppo di musicisti e studiosi di arte campanaria, ha eseguito la catalogazione dei concerti campanari del Duomo e della chiesa di San Giorgio in Chieri. Il gruppo opera in collaborazione con l’Ufficio beni culturali della Diocesi di Torino e negli ultimi anni sta portando avanti un progetto della CEI riguardante il censimento di tutti i concerti campanari della diocesi annotando per ogni campanile il numero di campane, le iscrizioni, le dediche presenti sui bronzi, le note e le suonate tradizionali del territorio.Per quanto riguarda il Duomo di Chieri in cella campanaria sono presenti quattro bronzi di cui il più grande, nota DO grave, peso 1600 kg, fuso dalla fonderia Vallino di Bra nel 1880, è dedicato alla Madonna della scala, titolare della chiesa. la seconda e la quarta campana, note MI3 e DO4 sono state fuse nel 1989 in ricordo della visita di papa Giovanni Paolo II e dell’ingresso in diocesi di Mons. Giovanni Saldarini. la terza campana è la più antica ed è risalente al 1524 ma venne rifusa dal Capitolo del duomo nel 1758 con dedica a san Giuliano.Invece il complesso campanario di san Giorgio possiede tre campane intonate in FA# di cui la maggiore del peso di 600 kg è dedicata a San Giorgio: venne fusa nel 1913 insieme alla più piccola in occasione del congresso eucaristico. Invece la campana media è dedicata alla Madonna delle Grazie, patrona di Chieri e venne installata nel 1797. Le tre campane sono ancora dotate di corda anche se attualmente vengono suonate solo tramite martello elettrico. In occasione dei sopralluoghi sono state proposte alcune suonate tradizionali per la registrazione dei suoni dei bronzi. In particolare a San Giorgio è stata eseguita una “Tribauda” con il campanone a distesa (cioè in movimento) e le due minori suonate con il metodo delle “cordette” mentre in Duomo stessa melodia seguita dalla distesa completa dei quattro bronzi. Invece lo scorso mese di agosto è stato catalogato il concerto campanario della chiesa di San Domenico. Infatti, in occasione della festa patronale e degli 800 anni della morte del fondatore dei domenicani, è stato proposto un concerto dalla torre del convento che ha permesso di scoprire le dediche presenti sulle tre campane: la maggiore è dedicata a Santa Croce, alla Madonna del Rosario, a San Pietro e a San Giorgio, la media riporta l’iscrizione latina “Laudo Deum verum, plebem voco, congrego clerum, pestem fugo, festa decoro” e risale al 1830 mentre la piccola è coetanea della campana grande (1928) ed è dedicata al Sacro Cuore e all’Immacolata.