PIEMONTE ARTE: CHIERI A FUMETTI, PISANI, VEZZOLANO, FOLON, MESSINA, MALFATTI, TOMAINO, ROTTA LORIA – TORNQUIST, RAPOPORT…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
MAURIZIO SICCHIERO: STORIA DI CHIERI ILLUSTRATA. FATTI, PERSONAGGI, CURIOSITÀ
Presentazione del libro martedì 7 dicembre 2021 ore 17,30. Biblioteca civica Nicolò Francone – Area Tabasso – via Vittorio Emanuele II n° 1
Una nuova pubblicazione sulla storia di Chieri osservata e raccontata nei suoi aspetti meno noti attraverso il linguaggio del fumetto, dell’illustrazione e di tavole incise, realizzata dall’artista Maurizio Sicchiero, sarà presentata al pubblico martedì 7 dicembre alle ore 17,30 presso la sala conferenze della Biblioteca civica Nicolò Francone di Chieri. Originale e curioso, il concetto del libro, tra le cui pagine a condurre il lettore è il personaggio di Marzio Cusio da Chieri, nasce dall’idea dell’autore, stimato incisore, pittore e illustratore, di divulgare, con strumenti semplici e al contempo di immediata comunicazione, la storia millenaria di Chieri con la finalità di raggiungere un pubblico interessato a ritrovare il patrimonio del luogo nel quale vive, o scoprirlo se abita altrove, con la leggerezza del taglio di un “Giornalino”, o libro / opera fumettosa. Al volume di 192 pagine a colori, edito da SGI – Società Generale dell’Immagine, Torino – è abbinata, per le prime 50 copie, un’incisione originale ad acquaforte a scelta fra tre soggetti, (la prima rappresenta una simbolica bicicletta ecologica dallo stravagante titolo scioglilingua Ecobicicleolicagirovagabonda”, la seconda “Borgo medievale” che trovate anche all’interno della pubblicazione, la terza una bella veduta delle nostre montagne “Monviso”) i cui proventi saranno devoluti a favore dell’associazione V.I.T.A ODV. Il libro è il risultato di una lunga ricerca portata avanti dall’artista, che ha raccolto dati e aneddoti consultando fonti storiche, recuperando racconti orali, nonché mettendo a frutto una costante attività di volontariato culturale a Chieri. Tra le vicende dimenticate e poco conosciute, ci sono il Convento di S. Andrea, abbattuto dalle ruspe negli Anni Sessanta, e ricostruito dalla tavolozza dell’autore, oppure la figura del Generale Giuseppe Avezzana che ha conferito i gradi a Giuseppe Garibaldi ma poi finito pressoché nell’oblio, o ancora le donne che, in tempo di guerra, preparavano speciali materiali destinati a scaldare le gavette dei soldati in trincea. “Il libro – sottolinea Maurizio Sicchiero – intende mettere a frutto l’esperienza della pandemia che ci ha costretti a studiare, riflettere, leggere di più. L’idea del libro è nata proprio in questa dimensione più meditativa, ma ha anche lo scopo e il significato di guardare al futuro con speranza”. Presenteranno il libro in Biblioteca Silvana Nota, che ha curato l’introduzione del volume, e Nicola Miraglia editore SGI Torino. Aprirà l’incontro Antonello Peroni, responsabile sezione Storia Locale della Biblioteca Civica di Chieri e l’assessore alla Cultura del comune di Chieri Antonella Giordano.
LE ALGHE DI PISANI A CHIERI: IL COLORE DELLA SPERANZA È IL BLU DEL “M.A.R.E.”
La potenza comunicativa del segno, che ha sempre caratterizzato l’opera artistica di Franca Pisani, questa volta trova la sua soddisfacente espressione in una mostra dove l’idea, il tema portante e perfino la cromìa di base dell’intera esposizione formano un legame stretto e connesso, un circolo virtuoso di rinascita e speranza. Si intitola infatti “Immaginazione blu” la mostra che da sabato 11 fino a sabato 18 dicembre sarà visibile alla Porta del Tessile di Chieri (TO) dove sarà esposta una serie di cappelli-scultura e di tele dipinte che hanno per tema le alghe (e che l’Artista ha intitolato con l’acronimo “M.A.R.E.) realizzati con varie tecniche su tessuti prodotti in diverse nuances di blu da undici manifatture tessili chieresi. Il vernissage della mostra tra l’altro coinciderà con un appuntamento particolare: sempre l’11 dicembre, alle ore 15 nel Museo del Tessile di Chieri (TO), in via Santa Chiara 5, si svolgerà la cerimonia di conferimento del Premio “Navetta” d’oro alla carriera a Franca Pisani con la seguente motivazione: «per la sensibilità con cui ha “tessuto” magistralmente ad arte le trame della poesia, della pittura, della scultura, delle arti applicate e della Fiber Art in una ricerca artistica raffinata e multanime, con cui si è distinta sulla scena contemporanea internazionale»; a seguire sarà inaugurata la mostra. Con questo evento si chiude il ciclo “Ars et Industria”, realizzato grazie al sostegno del Comune di Chieri, in particolare dell’assessorato alla Cultura, e della Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto CivICa – cultura e innovazione civica, con il patrocinio di Torino Città Metropolitana e Regione Piemonte.
La mostra – Da poco premiato “Luogo della Cultura” 2022 dall’Associazione Italiana di Chimica e Coloristica Tessile, il Museo del Tessile di Chieri ospiterà un caleidoscopio di 17 pitture realizzate da Franca Pisani con varie tecniche, anche per sottrazione di colore, su tessuti prodotti in diverse nuances di blu da undici manifatture tessili chieresi che, insieme al Comune di Chieri, alla Città Metropolitana di Torino, alla Associazione Industriali Tessili Cotonieri della Provincia di Torino, alla Associazione Piccole Industrie, ad altre aziende di settore e a privati cittadini, sono Soci Fondatori dell’ente a cui fa capo il Museo. Le tessiture del territorio diffuso che contribuiscono attivamente a questo evento clou del ciclo “Ars et Industria” con stoffe tinte di un colore dalla forte connotazione identitaria per via del gualdo, l’oro blu che si coltivava a Chieri e che ora fiorisce all’Orto botanico del Museo del Tessile, sono: Angelo Vasino Spa, Casalegno tendaggi srl, Fantinex srl, Tessitura Giuseppe Brunetti snc, MIDE-Manifattura Italiana Destefanis, Tessitura Artistica Chierese di Andrea Navone, Tessitura Enzo Stella srl Tessitura Pertile srl, Quagliotti Spa, Vay Spa, e FiDiVi Tessitura Vergnano Spa. Di quest’ultima è il panno “Flamenco” 100% lana usato dall’Artista per i suoi cappelli-scultura. Le pitture di Franca Pisani su fondo blu in questa mostra sono, da un lato, un richiamo al gualdo, erba tintoria con cui sin dal Medioevo si colorava il fustagno, dall’altro un omaggio all’elemento “acqua”: alghe marine si stagliano in bianco sui tessuti chieresi, principalmente in cotone, viscosa e lana, le cui tonalità variano dal ceruleo al blu scuro degli abissi. «Le alghe – sostiene Franca Pisani – sono fluttuanti esseri viventi, la bellezza di una creazione silente, la perfetta imperfezione dell’universo. Penso alle distese di queste specie come a grandi colline delle profondità, ma anche a giardini segreti e dei porti e delle rive dove il passaggio dell’Uomo ha lasciato un segno sulla Natura così come il segno graffia da sempre la mia arte… le alghe, presenza misteriosa, sono speranza di vita per le creature dell’Acqua, dell’Aria e della Terra». Come scritto, la mostra propone anche otto cappelli-scultura realizzati dall’Artista con il panno Flamenco in lana prodotto da FiDiVi Tessitura Vergnano SpA, ciascuno dei quali porta il nome di un vento, dunque evoca l’elemento “ari”. Acqua e aria, infatti, sono due elementi fondamentali nel processo di tintura per ossidazione che dal gualdo fa scaturire il colore blu. «Con questo appuntamento – fa notare Melanie Zefferino, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, nonché curatrice del ciclo di eventi “Ars et Industria” – si chiude un anno di lavoro in cui la Fondazione ha affrontato le difficoltà della pandemia ripensando, riorganizzando e poi riprendendo a svolgere il proprio ruolo di attore culturale sul territorio diffuso, andando ben oltre lo spazio fisico della propria sede museale, aperta nuovamente al pubblico dopo una importante campagna di conservazione e riallestimento. Mediante la fruizione delle collezioni, che si vuole ulteriormente sviluppare, e l’offerta artistico-culturale del ciclo Ars et Industria, abbiamo contribuito a creare attrattività per Chieri e il suo tessuto socio-economico, promuovendo al contempo sia la storia sia la contemporaneità delle arti tessili, di cui il Museo è baluardo. Abbiamo valorizzato risorse e adottato nuove modalità operative per perseguire politiche di partecipazione civica attiva, dialogo intergenerazionale e interculturale, inclusione, sviluppo del talento e promozione della cultura d’impresa così come di un senso di identità e appartenenza a Chieri. Lieti e onorati di accogliere una figura di grande calibro artistico quale è Franca Pisani, che ha dato forma a una ‘Immaginazione blu’ partecipata con manifatture del territorio, ci accingiamo a chiudere un anno importante per la Fondazione augurandoci un prosieguo con altri traguardi e soddisfazioni nel prossimo futuro, pensando anche noi a un possibile equilibrio nell’ecosistema in cui ci ritroviamo ad agire». Non a caso, il finissage della mostra, il 18 dicembre 2021, prevede un incontro con Enrico Vergnano, textile designer e amministratore delegato di Aunde Italia SpA, che nel corso del suo intervento, «Ritessere un mondo green: innovazione, creatività, industria», illustrerà gli sviluppi della sua produzione tessile all’insegna della sostenibilità e dell’impatto positivo sull’ambiente. Per l’occasione sarà realizzato il catalogo della mostra, edito dalla Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, con prefazione di Antonella Giordano, Assessora alla Cultura del Comune di Chieri, e testo della presidente Zefferino.
INFO MOSTRA
Franca Pisani IMMAGINAZIONE BLU – 11.12.2021 – 18.12.2021 – Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile. Museo – esposizione permanente: Via santa Chiara 6, Chieri. Sala della “Porta del Tessile: Via santa Chiara 10/a, 10023 Chieri. Inaugurazione SA 11.12.2021 ore 15
Orari: martedì, 9:30-12:30 e sabato 14-18. Biglietto ridotto: 3 euro (museo + mostra)
Prenotazione obbligatoria: prenotazioni@fmtessilchieri.org
www.fmtessilchieri.org
VEZZOLANO, NATALE AN SORAN
A Vezzolano, Comune di Albugnano (AT), Mercoledì 8 Dicembre 2021, festa dell’Immacolata, torna la celebrazione in presenza di Natale an Soran – a Vezzolano che nel 2020 per motivi sanitari era stata fatta con mezzi telematici. La chiesa sarà aperta dalle 10 alle 17; ore 10,30 Santa Messa; ore 15 in Chiesa: Inaugurazione del → Presepe di Anna Rosa Nicola, che quest’anno verrà allestito nel salone della cosiddetta “foresteria”. In occasione del Presepe sarà data informazione sullo stato dei lavori relativi al restauro delle → tavole di Vezzolano, e sul proseguimento della raccolta fondi per arte da salvare. Nel corso della cerimonia il gruppo musicale BandaSolia eseguirà musiche antiche e canti natalizi del repertorio popolare del Piemonte, Valle d’Aosta e Friuli. In seguito la musica accompagnerà il pubblico alla visita al Presepe.
Il Presepe sarà visitabile: fino a domenica 6 febbraio negli orari di apertura della Chiesa di Vezzolano: il sabato e la domenica dalle 10 alle 17. Sabato 25 dicembre, Natale: apertura 10-12,30 e 15,30-17. Aperto giovedì 6 gennaio, Epifania, dalle 10 alle 17. Possibilità di visite per gruppi (almeno 10 persone) in giorni feriali.
Prenotazioni: info@lacabalesta.it, 349 577 29 32
“LINEE, COLORI, EMOZIONI A PINO TORINESE … PER CASO E SUL SERIO”.
Il Museo delle contadinerie e della cultura materiale organizza una collettiva di pittura presso gli spazi della biblioteca civica “Angelo Caselle” (secondo piano) sita in via Folis 9 a Pino Torinese. La mostra, dal titolo “Linee, colori, emozioni a Pino Torinese … per caso e sul serio” verrà allestita all’interno degli spazi della suddetta biblioteca e sarà visitabile dal 4 al 18 dicembre 2021 ed osserverà i seguenti orari di apertura: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore: 14.00 — 18.30. Giovedì, venerdì e sabato ore: 9.00 — 12.00. Per quanto riguarda le opere, a carattere prevalentemente figurativo, sono stati posti vincoli di formato ma non di tecnica: si spazia infatti daII’olio su tela fino alla china su carta. Diversi sono anche i soggetti ritratti dagli artisti: nature morte, ritratti, animali, paesaggi bucolici e marini. Ad esporre vi saranno cinque artisti locali: Simone Beltramo, Aurora Lumare, Luisella Rolle, Carmelo Rovello e Flavia Vaudano. Simone Beltramo — è un giovane artista chierese laureato in Pittura presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino. Numerose sono le esposizioni cui ha partecipato; fra le più salienti possiamo citare quella tenutasi a Roma presso Palazzo Velli. Fra i premi e i riconoscimenti, Beltramo vince il 1º premio Chieri Arte 2017/18. Successivamente viene selezionato per concorsi a livello internazionale, fra cui il “Premio Internazionale Michelangelo”, il “Premio Vittorio Sgarbi” e la pubblicazione di alcune sue opere all’interno deII’Annuario ART/S7/ 2022, catalogo curato da persone di rilievo del mondo dell’arte fra cui Angelo Crespi, Edoardo Sylos Labini, Luca Beatrice, Sandro Serradifalco e il noto critico Vittorio Sgarbi. Aurora Lumare — è nata a Crotone, ma è vissuta a Torino, dove si è laureata e specializzata in Pediatria, Immunoematologia e Ematologia Clinica. Da sempre pittrice per diletto, ha frequentato vari corsi di pittura, in particolare sotto la guida delle pittrici Elda Mantovani, Maria Saroglia Andruetto e Elda Lazzaretto, con le quali ha partecipato a varie mostre. Tra le varie attività artistiche si è cimentata anche con il collage su foglie e scultura su creta. Una parte delle sue opere artistiche sono visibili sul sito Gigarte. Luisella Rolle — Torinese, laureata in Pedagogia, già docente di area linguistico — espressiva, si è formata artisticamente negli atelier di artisti torinesi, in particolare ha seguito la lezione di Luigi Nervo. Si è dedicata a progetti didattici, collaborando con la GAM e la Galleria Sabauda. Incontra il linguaggio dell’arte tessile e viene selezionata alle ultime tre edizioni chieresi della Biennale Internazionale di Fiber Art “Trame d’autore”. lnsieme allo scultore Luigi Nervo, progetta e conduce il percorso “Rugiada di sole”, pubblicato a cura della Regione Piemonte. Molte sue opere figurano in collezioni sia in ltalia che all’estero. Elo Rovello — ingegnere, è stato preside di Istituti superiori. Ama rappresentare paesaggi marini a olio su tela, legno e cartoncino. Spazia anche nelle tecniche: alcune sue opere sono infatti realizzate con l’uso della china su carta. Il suo modo di fare arte si può descrivere come una pittura studiata, meditata e ragionata. Spesso, nelle sue opere, ama inserire riferimenti filosofici e culturali, con soggetti studiati e mai banali. Flavia Vaudano — è stata giornalista e insegnante di religione. È stata curatrice dalla fondazione del Museo delle contadinerie e della cultura materiale, che ancora oggi si può visitare presso il piazzale Boglione della borgata Valle Ceppi di Pino Torinese. La pittrice ama rappresentare scorci urbani e rurali con l’uso ricorrente delI’arancione, colore che predilige, per la sensazione che il pigmento è in grado di offrire.
IVREA. MOSTRA OLIVETTI E L’ARTE: JEAN MICHEL FOLON
11 dicembre 2021 – 27 marzo 2022 – Museo Civico P. A. Garda
Il prossimo 11 dicembre sarà inaugurata al Museo Garda di Ivrea la seconda delle sei mostre del ciclo “Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile”: OLIVETTI E L’ARTE: JEAN MICHEL FOLON. Questa esposizione rientra nel grande progetto di valorizzazione del patrimonio storico artistico, oggi di proprietà TIM, che Olivetti ha raccolto nell’arco di alcuni decenni, in particolare a partire dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e sino alle soglie del XXI secolo, un patrimonio composto da centinaia di opere d’arte (dipinti, sculture, multipli d’arte, litografie e manifesti a tiratura limitata) di grandi artisti e designer del XIX e XX secolo meglio conosciuto come la “Collezione Olivetti”. Dopo il successo della prima delle mostre in calendario, questa seconda esposizione è dedicata all’esperienza dell’artista belga Folon, caso paradigmatico dei rapporti tra la società Olivetti e gli artisti contemporanei. La mostra ripercorre quasi trent’anni di collaborazione tra l’artista che disegnava con innocenza drammatica il destino dell’uomo a lui contemporaneo e l’azienda che operava su scala planetaria, nel pieno della rivoluzione elettronica e dei sistemi di trattamento dell’informazione. Jean Michel Folon, spesso ricordato come l’ultimo cartellonista del Novecento – si pensi agli spot per la ENI degli anni Novanta, nasce a Uccle in Belgio nel 1934. Studia architettura a Bruxelles, ma nel 1955 abbandona gli studi universitari per dedicarsi al disegno. Si trasferisce a Parigi, dove è influenzato dalla pittura d’avanguardia di Picasso e dei surrealisti. Nei primi anni ’60 i suoi disegni sono accolti da alcune riviste americane, ma il suo stile, decisamente anticonformista e straniante, non si afferma immediatamente. È proprio la Olivetti a segnare una svolta. È l’artista stesso a ricordare, in una sua memoria, l’incontro con Giorgio Soavi, che nell’azienda aveva incarichi di art director nell’ambito della Direzione Pubblicità e Stampa diretta da Renzo Zorzi. “Quando ero povero e sconosciuto [Soavi] ha visto i miei disegni e mi ha affidato un primo lavoro. «Fai qualche cosa con una macchina per scrivere» – ha chiesto – «Non so disegnare una macchina per scrivere» – gli ho risposto – «Puoi inventarla, se preferisci». Ho incominciato il mio disegno. Su ogni tasto di un’immensa macchina per scrivere, qualcuno batteva a macchina. Come se il mondo non fosse stato che una macchina per scrivere. Come se delle persone non avessero altro da fare che battere su una macchina per scrivere. Giorgio ha detto che «era semplicemente geniale»”. Giorgio Soavi, “Adriano Olivetti. Una sorpresa italiana”, Edizioni Rizzoli, Milano 2001. Nasce da questi pensieri il manifesto pubblicitario di Folon per la Olivetti dedicato alla macchina da scrivere portatile Lettera 32. Folon illustrerà per Olivetti la prima agenda da tavolo del 1969, due libri strenna negli anni settanta, un calendario, si esprimerà nel campo della grafica, della comunicazione e del design, realizzerà affiche, oggetti regalo, gadget, spot, filmati, campagne pubblicitarie.
L’inaugurazione della mostra è prevista per sabato 11 dicembre alle ore 16.00 – Museo civico P. A. Garda di Ivrea. Prenotazione obbligatoria scrivendo a musei@comune.ivrea.to.it (fino ad esaurimento posti)
A VERCELLI, LA SCULTURA SENZA TEMPO DI FRANCESCO MESSINA
Tre sedi (ARCA, Palazzo Arcivescovile, ex Chiesa di San Vittore), 120 opere, non poche di dimensioni rilevanti, per celebrare, a 120 anni dalla nascita, Francesco Messina (Linguaglossa, Catania 1900 – Milano 1995), scultore certamente tra i maggiori dell’ultimo secolo. A promuovere questa grandiosa retrospettiva sono il Comune e l’Arcidiocesi di Vercelli con la collaborazione della Fondazione Messina e di Nicola Loi Studio Copernico, Milano. Le tre sedi accolgono grandi marmi, molti bronzi e ritratti di amici e colleghi – memorabili, tra i tanti, quelli di Lucio Fontana, Salvatore Quasimodo, Riccardo Bacchelli (con il monocolo), Alfonso Gatto, Arturo Tosi, Eugenio D’Ors, mentre tra le figure femminili, in particolare danzatrici, il ritratto di Carla Fracci, Luciana Savignano e Aida Accolla. Non mancano opere dipinte di fascino assoluto, Lia Ranza, Isabella Ostini e Vittoria Leone. Tra le opere presenti nell’ARCA una sezione è dedicata ai cavalli, che ci ricordano immediatamente l’immagine del grande cavallo morente modellato nel 1966 per il Palazzo della Rai di Roma. > Nel Palazzo Arcivescovile e nell’ex chiesa di San Vittore trovano naturale collocazione (in ambienti di particolare suggestione, soprattutto la sede del vescovo di Vercelli dove nel salone è esposta la cronotassi dei ritratti di tutti i Vescovi appartenuti alla storia della Diocesi) le opere di carattere religioso, come uno dei bozzetti in bronzo della grande statua di Pio XII (San Pietro in Vaticano) e quello di San Filippo Neri, il Giobbe ignudo e inginocchiato del 1933, con l’umile corda che gli cinge i fianchi, o l’Adamo e Eva del 1956, fragili pur nella maestosa possanza dei corpi, che si stringono l’uno all’altra con lo sguardo interrogativo rivolto nella lontananza. Molte altre sono le opere a carattere religioso, come il cardinale Schuster, la deposizione memore della Pietà Rondanini, le bellissime formelle (bozzetto) in bronzo dorato per la Santa Caterina collocate sugli spalti di Castel Sant’Angelo a Roma. La mostra conferma e svela una volta di più la maestria scultorea di Francesco Messina, non casualmente presente alle Biennali di Venezia del 1922, 1928, 1930, 1932, 1942 (sala personale, vincitore del premio internazionale di scultura), 1956 (sala personale). A Messina sono state dedicate importanti mostre personali (quella di esordio si tiene alla galleria Milano del 1929, presentata da Carlo Carrà) e collettive in tutti i continenti.
L’esposizione è accompagnata da un prestigioso catalogo – monografia in coedizione tra Polistampa Firenze e Studio Copernico Milano.
Vercelli, 18 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022 – ARCA, piazzetta S. Marco 1: orari di visita: giovedì-domenica dalle ore 10.00 alle ore 19. Palazzo Vescovile, piazza Alessandro d’Angennes, 5; orari di visita: giovedì-domenica dalle ore 14.00 alle ore 18. Ex Chiesa di San Vittore, largo d’Azzo: vista dall’esterno. L’ingresso alla mostra è gratuito. Prenotazione obbligatoria, scrivendo una e-mail all’indirizzo di posta elettronica: mostre@gmail.com
COLLEGNO. MOSTRA DI PITTURA DI GABRIELLA MALFATTI
“Segni e segnali… Gabriella Malfatti: dalla paura alla fantasia”, a cura di Valter Giuliano
La mostra si articola in cinque sezioni tematiche: Coronavirus: cinque tele che raccontano le emozioni scatenate dall’arrivo della pandemia, la paura, lo sviluppo, la tragedia, l’evoluzione e la speranza. Questo ciclo aprirà la mostra evidenziando l’impatto della pandemia sugli animi, le ripercussioni del “morbo” sulla personalità di ciascuno di noi. Dalla forza del pensiero alle fragilità di animi, per terminare con un pensiero “redente” di superamento e salvezza. Omaggio a Borges: in onore al grandissimo poeta e scrittore argentino del realismo magico, l’autrice si è calata nell’atmosfera dei suoi racconti rinunciando alla logica naturale della rappresentazione realistica, offrendo nei suoi quadri le suggestioni destate in lei dai racconti di Borges: L’Alpeh – La rosa di Paracelso – Lo Zahir – La Biblioteca di Babele – La casa di Asterione – Il Llibro di Sabbia – La Maschera e lo specchio – Tamerlano. Tavole illustratrici sul “La fine del Mondo” di Remigio Bertolino: frutto di una totale immersione nel poema di Bertolino, nato dal ricordo di una mitica nevicata degli anni Cinquanta nel Monregalese, l’autrice ha ricavato quindici opere lavorando su carta color cuoio per esprimere un’energia di particolare dissolvenza e raffigurare la potenza visionaria del sogno. Opere che attraversano, tra gli altri, i temi della fine del tempo dell’infanzia, dei ricordi e della scomparsa del mondo contadino e che avvicinano al mondo ancestrale proprio di queste terre. Acquerelli terra-mare Zanzibar: venticinque acquerelli ripropongono le immagini di un viaggio in un territorio particolarmente ricco di colore e particolarmente amato, in cui natura e individui dialogano fra terra, vento e mare in rutilanti composizioni. Ricerca pittorica unita alla partecipazione emotiva che restituiscono le memorie di un viaggio, di un’ avventura da sogno. “Straccetti”: con questa inusitata e strana denominazione la pittrice ha definito una serie di nanopaesaggi, attimi di natura colti all’improvviso, come un’istantanea. Opere in piccoli formati, nati per istinto, appunti che arrivano dalle sue passeggiate in natura, capaci di confondere invenzione, improvvisazione e virtuosismo.
Collegno, Sala delle Arti ex Chiesa della Ville – Parco Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa – ingresso in via Torino 9
Dal 19 novembre 2021 al 15 gennaio 2022. Orari: dal Mercoledì al Sabato ore 14:30 – 18:30
CUNEO. SANTO TOMAINO. DE RERUM NATURA
Venerdì 3 dicembre 2020 alle ore 18.00 in Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 24, Cuneo, verrà inaugurata la mostra personale di Santo Tomaino dal titolo “De rerum natura”, organizzata da grandArte e curata da Michele Bramante. Sarà visitabile dal 3 dicembre 2020 al 30 gennaio 2021, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con ingresso libero, nel rispetto della normativa anti Covid. In mostra due recentissimi cicli pittorici di Santo Tomaino: Cartoline e Tornammo a riveder le stelle. Cartoline prende avvio da una serie di riflessioni su di una caratteristica sempre più evidente nella nostra società occidentale: la difficoltà di uscire da un eterno presente e, quindi, la sostanziale incapacità di immaginare e di lottare per un’idea di futuro. Proprio da qui trovano forma i paesaggi utopici delle cartoline, come risposta alla diffusa e allarmante difficoltà di esercitare creatività e immaginazione per il mondo che verrà. Gli stessi titoli degli otto dipinti del ciclo sono ripresi da luoghi di fantasia (come l’abbazia della Rosa presente nel famoso romanzo di Umberto Eco Il nome della Rosa, per fare un esempio). Ogni quadro porta il nome di una località immaginaria creata dalla penna di vari autori, sia del presente che del passato, e viene introdotto indifferentemente da un medesimo incipit “Cartoline da…”. Il ciclo pittorico, Tornammo a riveder le stelle, nasce da un gesto naturale dell’essere umano fin dagli albori della sua storia: portare lo sguardo verso il cielo notturno ed ammirare il firmamento. Un atto, questo, carico di significato; forse, ormai trascurato a causa di un diffuso quanto spiacevole inquinamento luminoso delle nostre città moderne. In questa serie di opere la visione del cielo si moltiplica. Si passa da una visione dal basso verso l’alto, per ridimensionare l’uomo e renderlo nuovamente una parte del Tutto, a una visione opposta, adatta a cogliere un’idea complessiva di ciò che succede sulla superficie; si prendono in considerazione una visione scientifica (espressa dal formato, identico in ogni pezzo, ricavato tramite il calcolo della sezione aurea) e una volontà visionaria, come passaggio tra diversi piani di realtà. Ogni quadro rimanda ad una differente percezione del cielo. Ma, è importante sottolinearlo, non bisogna dimenticare la natura fortemente poetica delle immagini dipinte.
DOMODOSSOLA. SFUMATURE. LA MOSTRA DELL’ARCHITETTO RICCARDO MONTE E DELLA FOTOGRAFA KATIE MAY
Dal 4 dicembre al 9 gennaio
Sfumature di Riccardo Monte e Katie May è la nuova mostra ospitata nelle sale dell’Artoteca Di-Se a Domodossola, aperta dal 4 dicembre al 9 gennaio, inaugurazione venerdì 3 dicembre alle ore 17. Un’esposizione ibrida, un viaggio poetico tra la solidità della materia, il legno, e la leggerezza della sua rappresentazione, la fotografia. Tronchi d’albero cresciuti nelle valli alpine sono forgiati dalle sapienti mani di Monte che dà loro forma senza però mai trasfigurarli e farci dimenticare da dove è partito. Le stesse opere sono catturate nelle fotografie della May, riproduzioni artistiche che raccontano la storia di quegli stessi ciocchi di legno, semplici e autentici, ora oggetti d’arte e di design. Riccardo Monte è un architetto che ama il suo mestiere. Dopo anni di lavoro e studio all’estero, decide di tornare in Italia, a Ornavasso (VB), dove apre il suo studio. La sua idea di design lo porta a creare oggetti elementari ricavati direttamente dall’uso della materia nella sua purezza. Katie May, nata e cresciuta nel Somerset inglese, è fotografa. Da anni segue il lavoro di Monte, ne osserva e cattura il processo creativo e di trasformazione del legno. Il suo è un danzare tra luce naturale e ombre, un giocare con ritmi e movimenti davanti e dietro la macchina fotografica, tra contemplazione e riflessione. A parlare di loro, tra i tanti, anche il volume di Karen Rosenkranz “City Quitters: Creative Pioneers Pursuing Post-Urban Life”, il magazine inglese Country Living – Modern Rustic, Io Donna del Corriere della Sera, il coreano The Neighbor e il tedesco Deco Home. Il lavoro di Monte, che ben emerge nel percorso espositivo proposto da Sfumature, inizia da un’accurata ricerca del legno. Una volta trovato, la metamorfosi avviene studiando le proprietà di ogni singolo pezzo: il suo peso, la sua scala, le sue peculiarità diventano le fondamenta per l’esecuzione di ogni singola opera. Ecco allora che il metodo proposto da Monte è semplice e discreto, fortemente ispirato alla tradizione architettonica delle Alpi e a una genuina ammirazione per la cultura e le tradizioni Walser.
SFUMATURE
Artoteca Di-Se “Il Refettorio”- Collegio Mellerio Rosmini, via Rosmini 22 (entrata laterale lato posteggio), Domodossola (VB) – amossola.it | riccardomonte.com
Dal 4 dicembre al 9 gennaio. Inaugurazione venerdì 3 dicembre ore 17. Ingresso libero – Venerdì 15-18 Sabato e domenica 10-12 | 15-18 Mercoledì 8 dicembre 10-12 | 15-18. Dal 21 al 30 dicembre tutti i giorni 15-18. Chiuso 25-26-27-31 dicembre e 1 gennaio
GALLERIA SABAUDA. ANIMALI DALLA A ALLA Z. UNA MOSTRA DEDICATA AI BAMBINI
La mostra Animali dalla A alla Z , pensata per i più piccoli ma capace di parlare anche agli adulti, pone in primo piano la variegata complessità della vita sulla Terra. Si tratta di un progetto sperimentale in cui tutto è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle modalità di fruizione, dalle soluzioni grafiche al libro illustrato. Tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. Un’evasione giocosa tra opere poco note e creature non facilmente riconoscibili, partecipi di un meraviglioso ecosistema globale che include anche l’homo. Un colorato alfabeto grafico, realizzato da una mano giovane e promettente, arricchisce gli spazi espositivi e la pubblicazione dei Musei Reali rivolta ai bambini. La mostra sarà ospitata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda dal 2 dicembre 2021 al 3 aprile 2022.
CASALE MONFERRATO. ROTTA LORIA – TORNQUIST. LE VIBRAZIONI DEL COLORE
Il 4 dicembre 2021 e fino al 30 gennaio 2022 al Castello di Casale Monferrato (Alessandria) apre al pubblico la mostra Le vibrazioni del colore a cura di Giovanni Granzotto e Anselmo Villalta, doppia personale dedicata agli artisti Claudio Rotta Loria (Torino, 1949) e Jorrit Tornquist (Graz, 1938).
Inaugurazione: sabato 4 dicembre alle 18.00
La mostra è composta da circa cinquanta opere dei due Maestri che, pur lontani per origine e formazione, presentano forti affinità nella ricerca e nei risultati estetici, formali, cromatici, luministici. Per entrambi, la percezione visiva è legata all’emozione che un’epifania cromatica o luministica riesce ad accendere in ogni spettatore.
LA VITA ALLA CORTE DI NAPOLEONE ALLA PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI
Domenica 5 dicembre 2021
Stupinigi con Saint Cloud. L’ultimo appuntamento dell’anno con le rievocazioni storiche alla Palazzina di Caccia di Stupinigi è un viaggio nel periodo napoleonico. Il capolavoro di Filippo Juvarra, voluto dai Savoia, diventa il luogo di svago della corte imperiale e di Paolina Borghese Bonaparte, la bella e irrequieta sorella di Napoleone, venuta a Torino con il marito, il principe Camillo, governatore del Piemonte. “Life, istantanee di vita di corte” metterà in scena uno spaccato della corte nel periodo napoleonico con dame vestite di impalpabili sete, preziosi gioielli e prestanti ufficiali. L’evento è realizzato in collaborazione con i rievocatori de “Le vie del tempo” ed è compreso nel costo del biglietto.
INFO – www.ordinemauriziano.it
Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18). Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 eur. Indispensabile il Green Pass
TOASEAN CULTURE DAYS 2021. IL MAO OSPITA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI EVA RAPOPORT
Credere con il corpo nel Sud-est asiatico. Da 27 novembre 2021 al 1 maggio 2022
Il MAO di Torino, in occasione dei TOASEAN Culture Days 2021, ospita la mostra fotografica di Eva Rapoport Credere con il corpo nel Sud-est asiatico – promossa dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e dal T.wai Torino World Affairs Institute – che racconta, attraverso una serie di 20 immagini, cinque casi di interazioni fisiche con mondi invisibili: la Jathilan, una danza-trance giavanese in cui gli artisti vengono posseduti da spiriti ancestrali che consentono loro di manifestare una sorprendente invulnerabilità fisica, la Puja Pantai, cerimonia annuale tenuta dai Mah Meri, un popolo indigeno della Malesia peninsulare, per placare gli spiriti del mare, il Thaipusam, un festival della comunità Hindu Tamil in Malesia, il Festival Vegetariano di Phuket durante il quale i medium vengono posseduti dagli spiriti e trafiggono i loro volti con vari oggetti, e il Sak Yant Wai Kru, una cerimonia annuale che si tiene nella Thailandia centrale, durante la quale i portatori di tatuaggi sacri si riuniscono per ricaricare il loro potere. La prospettiva di trasformare la religione in un ricordo del passato, tracciata dall’Illuminismo europeo e sostenuta per buona parte del XX secolo, non si è realizzata. Il Sud-est asiatico ce ne offre molte vivide manifestazioni: nei paesi dell’Asia orientale varie forme di credenze popolari e dottrinali, marginali o riconosciute dallo Stato, svolgono infatti un ruolo importante nella politica, nella cultura e nella vita quotidiana. E se la secolarizzazione non si è dimostrata una tendenza duratura, anche la parola scritta, che pure ha giocato un ruolo centrale nella trasmissione del sapere, viene ora messa da parte dalle nuove tecnologie, che hanno riportato in primo piano forme di comunicazione prettamente visive. In questo contesto, dove l’oggetto delle credenze religiose e delle varie forme di misticismo è una forza invisibile, le forme di interazione con queste forze sono invece estremamente tangibili e si rivelano attraverso i corpi dei medium. Lo stato di possessione o trance consente ai medium di spingere sempre più lontano i confini di ciò che un corpo può sopportare: i piercing rituali e l’automutilazione lasciano tracce profonde sui corpi dei fedeli, e al contempo segnano (anche perseguitano) i ricordi di chi assiste a questi fenomeni. I devoti portano i segni della propria fede non solo nel loro cuore, ma anche sui loro corpi: teste rasate, tatuaggi sacri, cicatrici dei piercing rituali.
CHIERI, APPUNTAMENTI IN BIBLIOTECA
Nel mese di dicembre la biblioteca chiuderà alle ore 18 anziché alle 19 per lavori in sede, mentre rimarranno invariati gli orari delle conferenze/incontri già programmati
venerdì 3 e 17 dicembre dalle 16.45 Waiting for Christmas…Letture in lingua inglese. Letture in lingua inglese per i bambini e le loro famiglie, a cura degli studenti e delle insegnanti dell’International School of Turin. E’ un’iniziativa Nati per Leggere SBAM Sud Est, progetto coordinato da Regione Piemonte sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Partecipazione gratuita – posti sono limitati, prenotazioni biblioteca@comune.chieri.to.it 011928400
Sempre venerdì 3 dicembre alle ore 17.30 Sala Conferenze. Serena Zucchi – I nodi del crescere. Quattro fili da non perdere dall’infanzia all’adolescenza per genitori e insegnanti – Effatà editore. Modera l’incontro Sara Bauducco. I 4 fili dell’educazione proposti in queste pagine vogliono aiutare chi sta svolgendo il difficile e meraviglioso compito di essere vicino a bambini e ragazzi in formazione. Sono fili colorati che si attorcigliano…il filo giallo la cura- il filo azzurro l’autonomia – il filo verde la relazione – il filo rosso la comunicazione. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/presentazione-zucchi
martedì 7 dicembre ore 17.30 Momenti d’Autore alla Locale: Maurizio Sicchiero. Storia di Chieri illustrata. Fatti, personaggi, curiosità. Intervengono: Antonella Giordano – assessore alla Cultura Comune di Chieri. Nicola Miraglia – Editore SGI. Silvana Nota – critico d’Arte, curatrice dell’introduzione. Antonello Peroni – bibliotecario. Le prime cinquanta copie del libro saranno abbinate ad una incisione originale eseguita dall’autore in tiratura limitata, i cui proventi saranno devoluti all’Associazione V.I.T.A. ODV di Chieri. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/momenti-locale-sicchiero
giovedì 9 dicembre dalle ore 17 Sala Conferenze. Migrazione e integrazione. Il caso degli albanesi a Venezia. Conferenze promosse dall’Associazione culturale Vatra Arbereshe, seguirà la presentazione del libro sull’eroe nazionale Scanderbeg, a cura di Lucia Nadin. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/migrazione-integrazione-albanesi-italia
venerdì 10 dicembre ore 17-19 su appuntamento. Punto Informa Dislessia. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/punto-dsa-2122
venerdì 10 dicembre ore 17.30 Sala Conferenze. Incontri con gli autori 2021: Roberto Repole presenta Il dono dell’annuncio. Ripensare la Chiesa e la sua missione – edizioni San Paolo. Modera Sara Bauducco. La strada del dono come possibilità per ripensare la missione ecclesiale. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/incontri-repole
sabato 11 dicembre ore 9-12 Sala Studio Roccati. Torneo Dixit. Secondo appuntamento a Chieri del primo primo torneo SBAM di Giochi di Tavolo. Il vincitore della tappa chierese si sfiderà nella Primavera 2022 alla finalissima di Chivasso. Iscrizioni entro il venerdì precedente indicando nome ed età dei partecipanti – 011.9428.400 o mail a biblioteca@comune.chieri.to.it. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/torneo-dixit-novembre
sabato 11 dicembre ore 11 Sala Francone. Tesori della Biblioteca. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/carta-tesori-2021
sabato 11 dicembre ore 16.15 Sala Conferenze. Presentazione dei cinque video racconti nella Lingua dei Segni Italiana. I racconti, pubblicati sui social nella settimana Nati per Leggere, che promuove il diritto alle storie da parte di tutte le bambine e di tutti i bambini, sono frutto della creatività e dell’impegno delle ragazze e dei ragazzi del Comitato Giovani Sordi di Torino, sostenuti nel loro lavoro da IDEAMOLIS e da interpreti sordi professionisti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Cooperativa Segni di Integrazione Piemonte. I video sono disponibili sulle pagine FB Nati per Leggere SBAM Sud Est e Biblioteca & Archivio – Città di Chieri, accesso con green pass fino ad esaurimento posti
mercoledì 15 dicembre ore 21 Incontri di storia pubblica: storia e memoria del ‘900 – Calendario Civile. 12 dicembre 1969: piazza Fontana. Dalla strategia della tensione agli “anni di piombo”. info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/storia-pubblica-piazza-fontana
giovedì 16 dicembre ore 18 e preview in piazza Dante sabato 11 dicembre – INCIPIT OFFRESI. Tappa a Chieri. La Biblioteca ospiterà dal vivo, la settima edizione di Incipit Offresi, il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte. A condurre l’incontro, vero e proprio spettacolo di intrattenimento, gli attori di B-Teatro, con le incursioni musicali del violinista Walter Matacena, primo violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica di Asti. Giocati la possibilità di diventare scrittore! info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/incipit-2021
Tutte le attività sono ad ingresso libero, accesso con green pass sopra i 12 anni
ECCO L’ALMANACCO PIEMONTESE 2022
A cura di Monginevro Cultura, in collaborazione con l’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana di Torino e Piemonte Cultura, è uscito l’Almanacco Piemontese 2022, quest’anno dedicato ai 400 giardini e parchi della città. L’elegante Almanacco bilingue (italiano-piemontese) contiene 365 proverbi, 50 suggestive fotografie di scorci di giardini torinesi grandi e piccoli e lo spartito di una canzone del cantautore Beppe Novajra dedicata a questo tema. L’opera è arricchita dal contributo di scrittori, storici e giornalisti che hanno firmato otto racconti dedicati ai giardini della città, con curiosità, aneddoti e approfondimenti storici sui personaggi famosi che li hanno frequentati. Gli autori degli scritti sono Sergio Donna, Piero Abrate, Francesco Albano, Luigia Casati, Massimo Centini, Stefano Garzaro, Achille Maria Giachino, Milo Julini e Anna Perini. Le fotografie sono di Carla Colombo, Vittorio Greco e Beppe Lachello. L’Armanach Piemontèis 2022, a tiratura limitata, è un’opera molto curata dal punto di vista tipografico ed è una pubblicazione di notevole valore storico-culturale da conservare nel tempo. Il calendario è interamente a colori, in carta patinata, di grande formato (cm 42×30) con una grafica elegante e raffinata, un prezioso e originale regalo per parenti e amici.per informazioni: segreteria@monginevrocultura.net
GALLERIA DI ARTE CITTÀ AMICA: 4 ARTISTI IN MOSTRA
Da sabato 20 al 30 novembre 2021, presso la Galleria di Arte Città Amica di via Rubiana 15 Torino si è svolta la mostra dedicata a quattro artisti, vincitori del concorso internazionale di pittura Disegno, Grafica e Acquerello “Metropoli di Torino:
2° Premio – Sez. Pittura – Giovanna Manila Vitale;3° Premio – Sez. Pittura – Minori Shimizu;2° Premio – Sez. Acquerello – Guido Davico;2° Premio – Sez. Grafica – Patrizia Cavazzuti. I critici d’arte Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo hanno così motivato la loro premiazione: Giovanna Manila Vitale per l’opera “Wedding Flowers – She Sleeps”. Una figura abbandonata e lo spazio appena vivificato dal colore, sono gli elementi che conducono lo sguardo verso il collage, allietato dai molti fiori, che contraddistingue l’opera “Wedding Flowers – She Sleeps”. 2) Minori Shimizu per l’opera “Uno spiraglio di speranza”. Il lavoro “Swan”, poeticamente legato a lontane consuetudini, viene positivamente risolto dall’autore mediante una miriade di fiori, ora disegnati nel cielo, ora riflessi nell’azzurro tenue delle acque. 3) Guido Davico per l’opera “Diario da Serravalle”. Le colline di Langa segnate dalla fatica dell’uomo, l’azzurro intenso del cielo e il profilarsi della realtà castellana di Serralunga, incorniciano un albero in fiore che s’impone nella lieta composizione. 4) Patrizia Cavazzuti per l’opera “Passeggiata Covid”. Il silenzio e la solitudine caratterizzano un dipinto solamente animato per la presenza di un adolescente con il cane tenuto al guinzaglio. In lontananza, il borgo silente attende il ritorno alla vita dopo lunghi mesi di onnipresente pandemia.
SALUZZO. VIVERE E REGALARE I MUSEI NELLE FESTIVITA’: UN NATALE CULTURALE PER GRANDI E PICCINI
Anche nel mese di Dicembre, MuSa – Musei Saluzzo, propone un ricco calendario di eventi e visite per soddisfare il gusto dei diversi target di visitatori, dai più piccoli ai più grandi. Nello specifico, il periodo delle feste offre la possibilità di godersi l’atmosfera natalizia e di partecipare a visite tematiche uniche nel loro genere.
8 DICEMBRE 2021 Apertura della Biblioteca Storica. In occasione della festività dell’Immacolata ci sarà l’apertura straordinaria della Bi-blioteca Storica situata in via Volta n. 8. Il pubblico avrà la possibilità di accedervi e di seguire una visita guidata gratuita. Orario: 14-18. Costo: ingresso e visita gratuiti
8 DICEMBRE 2021 Storia ed iconografia della Vergine Maria Immacolata. In occasione della Festa dell’Immacolata, i Musei di Saluzzo propongono un tour gui-dato sull’iconografia della Vergine e dell’arte sacra nelle chiese e nei palazzi della cit-tà. La partenza sarà dalla Castiglia, e da qui, attraversando le suggestive stradine del centro storico, si entrerà negli edifici più ricchi di simbologie e significati, come il Museo Civico di Casa Cavassa, la chiesa di San Giovanni e il Duomo. La visita avrà luogo con un minimo di 7 partecipanti. Orario: 14.30 dalla biglietteria della Castiglia. Costo: 8€ a persona, under 10 gratuito
11 DICEMBRE 2021 Apertura straordinaria della Castiglia. In occasione della XV Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associa-zione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), la Castiglia, che dal 2009 ospita al suo interno la collezione dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive (IGAV) , sarà eccezio-nalmente aperta nel pomeriggio. Orario: dalle 14 alle 18
11 DICEMBRE 2021 X-Mas Factory. In occasione della Giornata del Contemporaneo, i servizi educativi Musa Kids propon-gono un pomeriggio all’insegna dell’arte e della creatività per produrre biglietti natali-zi artigianali ispirandosi a declinazioni astratte e soluzioni figurative dell’arte contem-poranea. Età: 5-12 anni. Costo: 5 euro a partecipante. Orario: ore 15.30 dalla biglietteria della Castiglia . Info e prenotazioni: musakids@itur.it
19 DICEMBRE 2021 #NataleHandMade. Aspettando il Natale… la Castiglia di Saluzzo si trasforma in un vero e proprio labora-torio artigianale di creazioni natalizie per tutti i gusti e tutte le età. Parola d’ordine: creatività! Età: 5-12 anni. Orario: dalle ore 15 alle 18 dalla biglietteria della Castiglia. Costo: 5 euro a partecipante. Info e prenotazioni: musakids@itur.it
26 DICEMBRE 2021 La magia del Natale. Il 26 dicembre, Santo Stefano, Mu.Sa propone una visita guidata tematica intitolata “La magia del Natale”, con un percorso alla ricerca delle più suggestive rappresenta-zioni della Natività nel centro storico e nei musei. La guida metterà in evidenza i di-pinti e le opere custodite fuori e dentro i musei, e sarà anche un’occasione per poter visitare le chiese saluzzesi, abbellite con suggestive rappresentazioni della nascita di Gesù. Orario: ore 15.00 dalla biglietteria della Castiglia. Costo: 8 euro a persona, gratuito per i ragazzi con meno di 10 anni accompagnati
2 GENNAIO 2021 e 6 GENNAIO 2022. Dolcezze in Castiglia. Domenica 2 e giovedì 6 gennaio le visite guidate alla Castiglia delle 15.30 e delle 16.30 prevedono una dolce conclusione. Dopo aver messo in luce avvenimenti e cu-riosità nella lunga storia della fortezza, edificata nel 1270 e oggetto di trasformazioni e cambiamenti nei secoli a seguire, la guida accompagnerà i partecipanti sui cammi-namenti di ronda, per ammirare il suggestivo paesaggio circostante. La visita si concluderà alla caffetteria-ristorante La Castiglia per gustare il panettone accompagnato dallo zabaione, delizia tipica piemontese, preparato dallo chef Luca Banchio, titolare del ristorante. Orario: ore 15.30 e ore 16.30 dalla biglietteria della Castiglia. Costo: 8 euro a persona, 3 euro per i ragazzi con meno di 10 anni accompagnati
7, 8 e 9 GENNAIO 2022 EPIFANIA AL MUSEO – Aperture Straordinarie. In occasione delle festività, MuSa – Musei di Saluzzo, hanno deciso di organizzare l’apertura straordinaria della Castiglia, di Casa Cavassa e dell’Antico Palazzo Comunale con Pinacoteca Matteo Olivero e Torre Civica. Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. La prenotazione è obbligatoria per le visite guidate e gli eventi: musa@itur.it / Tel. 800 942241 – 0175 240006. Per MuSaKids: musakids@itur.it
GLI ORARI DEI MUSEI DI SALUZZO IN VIGORE FINO AL 6 GENNAIO 2022
Castiglia: domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Casa Cavassa: domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Antico Palazzo Comunale con Pinacoteca Matteo Olivero e Torre Civica: domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Casa Pellico: seconda e quarta domenica del mese e festivi dalle 14.00 alle 18.00. (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. Le visite guidate a partenza fissa sia in Castiglia sia a Casa Cavassa si svolgeranno alle ore 11, alle 15.30 e alle 16.30.
ORO INCENSO MIRRA. PRESEPI NEL MONFERRATO AL VIA LA 6^ EDIZIONE
La tradizionale manifestazione dedicata all’arte presepiale è giunta ormai alla sua sesta edizione. Apparsa in forma forzatamente ridotta lo scorso anno a causa della pandemia, ritorna ora in tutta la sua bellezza per riaccendere i riflettori su alcuni dei borghi più belli del Monferrato. Dall’8 dicembre e fino al 6 gennaio le rappresentazioni della Natività fanno la loro comparsa in nove comuni dell’astigiano: Aramengo, Camerano Casasco, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Cocconato, Grana, Monale, Montegrosso d’Asti e Passerano Marmorito, offrendo al pubblico un coinvolgente viaggio attraverso la magia del Natale e la suggestione del presepe. Ad Aramengo, nella piazza del Municipio, sotto l’albero illuminato, è allestito un presepe con la capanna che ospita i personaggi della Sacra Famiglia intagliati su legno e artisticamente dipinti da Gian Luigi Nicola. A Camerano Casasco, sotto le volte in tufo delle cantine del castello e nei pressi dell’antico forno comunale risalente al 1700, apre al pubblico il grande presepe meccanico degli antichi mestieri dello scultore Gennaro Cosentino, realizzato in 25 anni di lavoro, con 40 statue in legno animate dal meccanismo di decine di motori elettrici progettati e costruiti dallo stesso Cosentino. A Castagnole delle Lanze è possibile ammirare circa 200 presepi esposti lungo le vie del borgo e realizzati con materiali poveri e semplici che rimandano alle tradizioni del territorio. Nel Parco della Rimembranza i visitatori sono invece accolti da un presepe a grandezza naturale. Nelle settecentesche cantine della tenuta La Mercantile di Castagnole Monferrato si possono vedere diversi presepi tra i quali il Presepe del Vino, opera di Marco e Piera Roggero e di Stefano Parodi ispirato alla vendemmia e alla commedia dialettale Gelindo ritorna. Annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, Cocconato offre al visitatore l’opportunità di ammirare, lungo le vie del centro storico, negli angoli caratteristici e i punti panoramici del paese, oltre 100 presepi realizzati dagli abitanti del luogo con i materiali più diversi e illuminati in notturna lungo tutto il percorso. La mostra Presepi d’Artista permette invece di ammirare le opere dei maestri presepisti facenti parte del gruppo “Artigiani del presepe Torino”, il presepe meccanico e il nuovo allestimento del presepe di Adriana Gandini, con le sue quasi 500 figure realizzate all’uncinetto. Sarà esposto anche il presepe di Antonella Armosino che nel 2019 ha partecipato alla mostra tenutasi in Vaticano. Il Presepe animato con i suoi “babacci” a grandezza naturale animano il percorso che dalla piazza Statuto si snoda fino al sagrato della chiesa parrocchiale: l’illuminazione consente inoltre una suggestiva visita serale. A Grana i 380 personaggi, le due sinagoghe, il palazzo di Erode, le abitazioni e il castello del presepe di Nino Di Muzio occupano uno spazio di 100 metri quadrati. Suggestivi giochi di luce scandiscono i momenti dell’alba, del giorno, del tramonto e della notte. Da non perdere, a Monale, il presepe realizzato da Remo Marangon le cui statue, ad altezza naturale, ritraggono alcuni concittadini. Sparsi per le vie del paese sono disposti invece numerosi personaggi realizzati in terracotta dagli abitanti del paese guidati dall’artista Martino Canavese, autore anche di un presepe in legno intagliato che rappresenta la Sacra Famiglia. Montegrosso ospita nell’edificio dello scalo ferroviario adiacente alla stazione il rinnovato e grande presepe meccanico interamente costruito a mano da Maurizio Nanni. I personaggi sono in movimento e la scena è scandita dalle varie fasi del giorno e della notte. Altri presepi sono ambientati in due vagoni storici, mentre nella chiesa di San Rocco se ne possono ammirare altri realizzati da artisti di Castellamonte con la tipica terra rossa. A Passerano Marmorito, da oltre dieci anni la frazione di Schierano espone presepi lungo le strade del paese come messaggio francescano di pace, fede e tradizione. Le opere realizzate dagli abitanti sono esposti davanti alle chiese, sulle finestre, alle porte delle case, nei vicoli e lungo la strada principale che attraversa il caratteristico paese. Un medaglione ricordo in terracotta del diametro di cm. 8 raffigurante i tre re magi e la cometa, simboli della manifestazione, è stato realizzato in tiratura limitata dall’artista Martino Canavese. Si tratta di un oggetto creato artigianalmente: ogni esemplare è diverso dall’altro per piccoli particolari che lo rendono unico ed è dipinto a mano in tre differenti versioni nei colori oro,argento e marrone.