Dodici bambini di Carmagnola e Fata Zucchina creano la favola sull’essere “diversamente felici” per la loro città

La favola è stata stampata in gigantografia “a libro aperto” ed è esposta dal 4 dicembre 2021 presso la Biblioteca Civica “Rayneri-Berti” di Carmagnola

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A fine novembre, Renata Cantamessa – in arte Fata Zucchina – ha condotto un laboratorio di lettura conviviale e narrazione Biblioteca Civica “Rayneri-Berti” di Carmagnola. Partendo dalla lettura del suo ultimo lavoro “Zukki. Diario di una Zucca felice”, Fata Zucchina e i dodici bambini partecipanti hanno aperto una riflessione artistica sul tema della “felicità sociale” promossa proprio da Zukki  (l’eroina vegetale del racconto), cercando di elaborare nuove idee e soluzioni fantasiose per diventare “produttori di felicità” anche in contesti meno favorevoli. Partendo dagli spunti creativi emersi dal laboratorio e dai disegni realizzati dai piccoli artisti, Fata Zucchina – con la sua magia agricola – ha “cucinato” una storia che è stata stampata in una gigantografia a forma di libro e, da sabato scorso, è stata esposta nei locali della biblioteca alla presenza del Sindaco Ivana Gaveglio. “Mai, il mandarino scacciaguai e la felicità” è il titolo di questa “favola terapeutica” che i piccoli cittadini-lettori carmagnolesi hanno voluto dedicare alle persone care e alla loro città come messaggio – e ricetta – per un Natale con radici alternative, aiutando le persone a essere felici, o “diversamente felici”. Il libro “ZUKKI – Diario di una Zucca Felice” di Renata Cantamessa è una pubblicazione a carattere didattico e benefico che vede protagonista la zucca di Rocchetta di Cengio (SV). È nato magicamente dal lavoro di cooperazione didattica tra Fata Zucchina e gli oltre 500 allievi degli Istituti Comprensivi di Millesimo, Cairo Montenotte e Carcare, coordinati dalle insegnanti in collaborazione con la Associazione Produttori e Trasformatori La zucca di Rocchetta e la Condotta Slow Food delle Valli della Bormida. L’autrice ha devoluto interamente gli introiti fin qui raccolti dalle vendite all’ospedale infantile “Gaslini” di Genova per la costruzione del nuovo “Covo degli Orsi”, la struttura che ospiterà i genitori dei giovani pazienti ricoverati per lunghi periodi.