La Peste a Chieri nel 1630. Le regole da seguire per i medici (e le pene per chi non le segue…)
(Quarta Puntata)
Regole Politiche ai tempi del Morbo Contagioso ( estratto da : Editti antichi e nuovi dei Sovrani Prencipi della Real Casa di Savoia , Torino, Libraro di S.A.R. Zappara , 1681)
Disposizioni per i Medici, Cirugici e Barbieri:
– I signori Medici, Cirugici e Barbieri dovranno andare continuamente vestiti di seta, e nessun pelo, con maniche strette e corte, senza cappa o mantello.
– Nell’uscire in visita, si laveranno le mani con l’aceto rosato e durante le visite terranno in bocca “teriaca” o altro antidoto.
– Prima di entrare nella casa degli ammalati , tenendosi a dovuta distanza, dovranno informarsi sui segni e sulle cause dell’infermità e di tutto ciò che deve sapere un medico di media conoscenza; se dalle risposte c’è qualche sospetto del contagio il medico può non entrare in casa ed assentarsi facendone relazione.
– Se dalle risposte che diranno i domestici non risulterà alcun sospetto del mal pestifero e contagioso dell’infermo, faranno profumare quella casa, aprire le porte , scale e finestre di tutte la stanze dove il medico dovrà passare e la stanza in cui giace l’infermo dovrà avere le finestre aperte durante la visita.
– Durante le visite degli infermi verranno messi nella stanza balle profumate come gradite dai medici, oppure una spugna bagnata con l’aceto.
– Entrando nelle case i medici non dovranno toccare nessuno, ne i muri, ne le coperte o i panni dell’infermo; faranno domande in piedi sentendo se necessario il polso dell’ammalato.
– Il compenso che riceveranno” la mercede” dovrà essere inserita nell’acero ( l’acero fin dai celti è simbolo di solidità, di robustezza) per poi vuotarlo in luogo pulito per poterli prendere.
– I Medici, Cirugici e Barbieri dopo la prima visita dovranno fare relazione della stessa ; se dolosamente non la facessero o non comunicassero del contagio , sarebbero condannati alla pena di morte.
Carlo Bagnasacco
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