A Cocconato il presepe dei “babacci” prorogato fino al 9 gennaio
La sesta edizione della manifestazione “Oro Incenso Mirra. Presepi nel Monferrato” che vede coinvolti i paesi di Aramengo, Camerano Casasco, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Cocconato, Grana, Monale, Montegrosso d’Asti e Passerano Marmorito, dall’8 dicembre e fino al 6 gennaio 2022 offre un ricco programma “presepiale” a tutti i visitatori che si recano nei loro territori. Tra le molte proposte che i vari borghi del Monferrato offrono ai turisti, particolare e degna di nota è quella di Cocconato, uno dei Borghi più belli d’Italia, insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Dopo avere seguito il percorso indicato da stelle comete alla scoperta degli oltre 100 presepi realizzati dagli abitanti della contrada, si giunge in piazza Statuto. Qui, proseguendo e percorrendo l’acciottolata via Giuseppe Pomo, presidiata dai soldati di Erode, e inerpicandosi su per l’antica e consunta scalinata in pietra, un tempo unico accesso alla settecentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione edificata sulla sommità della collina, si può invece ammirare un grandioso e spettacolare presepe animato. E’ quello dei “babacci”, che l’illuminazione notturna rende ancora più suggestivo, visitabile fino al 9 gennaio. Circa una cinquantina tra personaggi, ambienti, e animali a grandezza naturale realizzati con le più diverse tecniche e con i più svariati materiali si affollano lungo la strada e la gradinata. Sono rappresentate le attività che all’ epoca di Gesù animavano i villaggi ed i mercati della Palestina: il falegname, l’arrotino, il fabbro, il fornaio, il pescivendolo, il pastore, il vasaio e molti altri ancora, senza dimenticare il mendicante e il lebbroso, tutti vestiti con l’abbigliamento dell’epoca fedelmente ricostruito, frutto di attenti studi e ricerche storiche. Dopo aver superato un arco in pietra sormontato da un angelo, al termine della scalinata si giunge sul prato che fiancheggia la chiesa dove altre maestranze accompagnano il visitatore fino alla capanna dove è avvenuta la nascita del Salvatore e dove il realismo della rappresentazione raggiunge il suo culmine. Il lavoro nel suo insieme, iniziato in estate, è un capolavoro di maestria, pazienza e abilità, opera di validissimi ed esperti “artisti” locali. Tutte queste persone hanno dedicato ogni istante del loro tempo libero per creare le installazioni, alcune delle quali animate da movimenti meccanici, e realizzare una vera e propria opera d’arte che continua a suscitare meraviglia ed ammirazione per la tecnica costruttiva e il realismo veramente eccezionale.