Stagione finita per Chiesa, la Juventus tornerà sul mercato?
La diagnosi è stata impietosa: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’infortunio che Federico Chiesa ha rimediato all’Olimpico, contro la Roma, si è rivelato essere più grave del previsto. L’esterno offensivo della Juve e della Nazionale deve così dire addio a ciò che resta della stagione, si è già operato e sono previsti sei mesi di stop: la corsa dei bianconeri verso la qualificazione alla prossima Champions League si complica ulteriormente, come dimostrano le quote in rialzo elencate sulle app casino e scommesse più famose in Italia, mentre l’Italia di Mancini (attesa a marzo dai playoff Mondiali) è privata di quello che probabilmente oggi è il miglior calciatore in assoluto.
Restando in ambito Juventus, sarà interessante capire come il club intenderà procedere. La situazione finanziaria non consente ovviamente grossi investimenti, vediamo allora quali sono gli scenari possibili nelle prossime settimane.
La soluzione interna
L’importanza di Chiesa va al di là delle cifre, non esaltanti quest’anno (4 gol e 2 assist, l’ultimo fornito proprio a Dybala, contro la Roma): l’ex Fiorentina ha un peso specifico enorme per l’attacco bianconero, già alle prese quest’anno con un’endemica mancanza di concretezza sotto porta.
Come detto, però, la Juventus deve fare di necessità virtù e allora la “soluzione interna” è l’opzione più semplice ed immediata a disposizione di Allegri. Viene bloccata per il momento la cessione di Kulusevski: ad un anno e mezzo dal suo arrivo allo Stadium, lo svedese non ha ancora convinto né dimostrato di meritare l’importante investimento che la società ha fatto su di lui (35 milioni di euro più 9 di bonus per il cartellino). “Kulu”, che ha richieste dalla Premier League (Arsenal e Tottenham) ha ora una seconda chance in bianconero, quasi inaspettata. Sulla carta, va a comporre il tridente titolare con Morata e Dybala.
L’organico della Juventus è comunque abbastanza profondo da offrire anche altre soluzioni alternative: il Bernardeschi di questa prima metà di stagione sembra un calciatore totalmente rigenerato, mentre Cuadrado già in passato ha dimostrato di trovarsi pienamente a suo agio nel ruolo di esterno offensivo. Il tutto senza dimenticare lo statunitense McKennie che, grazie alla sua fisicità e al suo agonismo, può essere adattato nel ruolo di esterno offensivo.
Ma cosa accadrebbe nel caso in cui la Juve dovesse ricevere un’offerta irrinunciabile per Kulusevski?
I nomi che interessano
La lista dei potenziali sostituti di Chiesa si allungherebbe. In giro per l’Europa ci sono diverse occasioni di mercato che potrebbero fare al caso dei bianconeri.
È il caso, ad esempio, di Divock Origi. Del belga, in scadenza di contratto col Liverpool, si era già parlato in ottica “post-Morata”, di fatto però parliamo di un attaccante che dà il meglio di sé sulla fascia. La Juve potrebbe trattare col Liverpool a cifre molto contenute, consapevole che Klopp non ostacolerebbe la cessione dell’attaccante.
Discorso diverso per Anthony Martial: per il francese del Manchester United, chiuso quest’anno dalla grandissima abbondanza in attacco nei “red devils”, ha il contratto in scadenza nel 2024 e un ingaggio che oggi è fuori portata per la Juventus. Insomma, in questo caso l’unica strada percorribile sarebbe quella del prestito ma c’è da capire anche la disponibilità del nuovo tecnico dello United, il tedesco Rangnick.
Ultimo, ma non per valore assoluto, Ousmane Dembelé: l’attaccante del Barcellona è rientrato da poche settimane dopo un lungo periodo d’assenza, è in scadenza col club catalano e la trattativa per il rinnovo è in salita. La Juve potrebbe sfruttare sia la buonissima relazione col Barça sia la situazione finanziaria complicatissima che attraversano al Camp Nou: anche in questo caso si potrebbe imbastire una trattativa sulla base di un prestito ma con diritto di riscatto per i bianconeri. Il tutto, però, senza dimenticare l’ingaggio stellare dell’ex Dortmund.