Nuovo ospedale dell’asl To 5, Salizzoni (PD): “La Regione faccia chiarezza. Dove? E poi, ospedale unico o l’assurdo di quattro ospedali?”
Il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro SALIZZONI: “Bisogna che la Regione chiarisca se vuole realizzare un nuovo ospedale o un nuovo ospedale unico: davvero qualcuno pensa che l’AslTO5 possa avere 4 ospedali?”
“Speriamo che a fine marzo si ponga davvero fine alla telenovela sul nuovo ospedale dell’AslTO5, e che la Regione Piemonte sciolga una volta per tutte il nodo della localizzazione. Dalla perizia del Politecnico di Torino, che confermava l’idoneità dell’area di Vadò, è trascorso più di un anno. Voglio ribadirlo: senza chiarezza sulle localizzazioni e senza progetti, i finanziamenti Inail possono essere solo invocati e non dati per certi. Questo vale per l’AslTO5, come per il nuovo ospedale di Ivrea e per tutti i presidi ospedalieri contemplati nel nuovo piano di investimenti in edilizia sanitaria. Inoltre, il consigliere Davide Nicco ha affermato che “resteranno inoltre attivi i tre ospedali attualmente esistenti (Moncalieri, Carmagnola e Chieri) e ad essi andranno ad aggiungersi anche i servizi sanitari territoriali delle nuove Case di comunità che vedranno la luce grazie ai fondi del Pnrr”. Onestamente non comprendo su cosa si fondi questa convinzione: il nuovo ospedale dell’AslTO5 nasce come “nuovo ospedale unico”, non come il quarto ospedale dell’AslTO5. Se così non fosse, bisognerebbe spiegare ai cittadini come si pensa di far fronte ai costi di gestione di quattro ospedali e con quale personale. La logica del nuovo ospedale unico è quella di avere una struttura che si occupa delle alte complessità, non certo chiudendo gli attuali presidi ospedalieri ma orientandoli sulle basse complessità e soprattutto sulla medicina territoriale. Una volta sciolto il nodo del “dove”, occorre attivare una vera “cabina di regia”, come è stato fatto per il Parco della Salute di Torino, con il coinvolgimento della Città Metropolitana e dei Sindaci interessati. Stesso metodo dovrebbe valere per il futuro ospedale di Ivrea e per quello destinato a sostituire il Maria Vittoria e l’Amedeo di Savoia. Attendiamo fiduciosi che il mese di marzo porti con sé, oltre alla primavera, anche qualche certezza sul nuovo ospedale dell’AslTO5».