PASSIONE FUMETTI: Tex e Martin Mystère alla ricerca delle navi scomparse
Le navi scomparse sono la Erebus e la Terror, partite dall’Inghilterra il 19 maggio 1845 al comando dei Sir John Franklin alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest, ossia di un percorso navigabile tra l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico passando tra il Canada e l’Artico. Le due navi, pur equipaggiate con motori a vapore e rinforzate per poter navigare in condizioni estreme, scomparvero lungo il tragitto insieme ai 129 uomini che ne componevano gli equipaggi. Nonostante le numerose missioni di soccorso inviate negli anni successivi nessun componente della spedizione fu mai ritrovato vivo, mentre le due navi sono state rinvenute sepolte sotto i ghiacci solo 170 anni dopo: la Erebus nel 2014 e la Terror nel 2016. Tuttavia, già a partire dal 1850 si iniziano a rinvenire tracce della spedizione scomparsa, spesso convalidate da testimonianze delle popolazioni locali – gli Inuit – sul passaggio, negli anni precedenti, di uomini bianchi in pessime condizioni, in alcune zone del Canada settentrionale.
La morte degli uomini dell’equipaggio fu ufficialmente dichiarata nel 1854 dalla stessa Gran Bretagna. Le ricerche tuttavia continuarono ancora per qualche anno, trovando altri reperti ma nessun sopravvissuto. La sorte della Erebus e della Terror rimase perciò un enigma per lungo tempo, finché, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, nuovi ritrovamenti e la loro analisi con tecniche moderne hanno iniziato a fare luce sulle concause che hanno portato alla sparizione delle due navi e alla morte degli equipaggi.
La scomparsa della Erebus e della Terror, avvolta nel mistero per tanti anni, è stata fonte di ispirazione per articoli, ballate, saggi e romanzi storici. Tra questi ultimi, The Terror (in Italia La scomparsa dell’Erebus) del celebre scrittore americano di fantascienza e horror Dan Simmons, pubblicato originariamente nel 2007, in cui l’autore ha ricostruito – con tinte horror e mistery – il viaggio delle due navi e la fine dei loro equipaggi. Da questo libro è stata tratta la serie televisiva The Terror (i 10 episodi della prima stagione), prodotta da Ridley Scott e trasmessa in Italia su Amazon Prime a partire dal 2018.
Ed è proprio guardando questa serie televisiva che lo sceneggiatore Sergio Badino ha iniziato a documentarsi e poi a scrivere A Nord da Nord-Ovest, l’avventura di Martin Mystère pubblicata sull’albo 379 dello scorso settembre.
A Nord da Nord-Ovest, Martin e Java sulle tracce della Terror
L’avventura autoconclusiva di Martin Mystère contenuta nelle 78 pagine a fumetti – secondo la nuova formula editoriale della serie – si avvale dei disegni intensi di Carlo Velardi che contribuiscono a conferire realismo ma anche un’atmosfera inquietante e carica di mistero. Velardi, da tempo autore degli elaborati frontespizi della serie, è precisissimo nei dettagli grazie ad un tratto sempre molto definito e dettagliato a cui si aggiunge un uso del nero estremamente efficace.
La storia è molto ben contestualizzata dal racconto/spiegazione del Buon Vecchio Zio Marty, che Sergio Badino riesce a rendere scorrevole e interessante, inframmezzato da flash back storici in cui sono protagonisti alcuni componenti della spedizione di Sir John Franklin. Entrambe le linee narrative sono cariche di tensione: in quella dei giorni nostri dovuta alla “diffidenza verso lo straniero” che può arrivare ad episodi di violenta intolleranza; in quella del 1850 ad una misteriosa e terribile minaccia che incombe sui sopravvissuti.
Ma che significato ha l’inquietante Tupilak? E potrebbe essere il Wendigo la causa della fine della spedizione di Sir John Franklin? Le indagini di Martin Mystère e di Java nei dintorni di Gjoa Haven, sull’isola di Re Guglielmo in Canada, guidati dalla Inuit Marilyn Kunuk, porteranno ad una scoperta sconvolgente.
A Nord da Nord-Ovest è un albo in cui Martin si interroga anche, e soprattutto, sul senso dell’esplorazione, attività che spesso è alla base delle sue avventure, ma che nel corso della storia umana – salvo limitate eccezioni – è stato sinonimo di conquista e sopraffazione. Non faceva peraltro eccezione la spedizione della Erebus e della Terror, i cui due comandanti hanno finito di rappresentare le due anime di chi ambisce a raggiungere il suo obiettivo ad ogni costo, come Sir Franklin, e chi invece fece di tutto per cercare di portare in salvo i suoi uomini, come il comandante della Terror Francis Crozier.
Quella di Sergio Badino è una storia densa di eventi e non facilissima da leggere – attenti alle date nei cambi di scena – che sicuramente merita una seconda lettura. Ma è molto interessante, ottimamente disegnata e avvincente, insomma una storia che lascia soddisfatti.
Inoltre ritengo che sia uno di quegli albi che si possono leggere anche se non si conosce il personaggio, perché è un’avventura molto ben definita in cui, senza essere ripetitivo né pesante, l’autore distribuisce nel corso del racconto molti degli elementi che costituiscono l’essenza del Detective dell’Impossibile.
Completano l’albo le 6 pagine della rubrica dei Misteri, ovviamente legati alla storia raccontata, le 9 pagine del romanzo a puntate Martin Mystère e il potere del Falco, la striscia Bonelli Kids di Tino Adamo e Luca Bertelé e la pagina di Zio Boris di Alfredo Castelli e Massimo Bonfatti.
Tex e Jim Brandon tra i ghiacci del Nord
Anche Tex si è trovato a seguire le tracce delle navi scomparse della spedizione di Sir John Franklin, nella lunga avventura iniziata a ottobre 2021 sull’albo Alla ricerca delle navi perdute e terminata a gennaio 2022 sull’albo I dannati dell’Artico.
Attenzione: non è un team-up con Martin Mystère. Ed è pure una singolare coincidenza che la pubblicazione sia stata quasi contemporanea, tenuto conto che – come dichiarato da Mauro Boselli nel video di presentazione sul sito ufficiale – la lavorazione della storia di Tex è iniziata più di 7 anni fa, quando peraltro la Erebus e la Terror non erano ancora state ritrovate.
Quella di Mauro Boselli e Giovanni Bruzzo è una storia epica, per tanti motivi: è lunga ben 440 pagine, vede i 4 pards al completo compiere una trasferta in luoghi inesplorati, vi compare uno dei comprimari storici, il colonnello delle Giubbe Rosse Jim Brandon, insieme a Kathy Dawn e Dallas (alias Molly Rainey, sorella di Philip Rainey, il Kid Rodelo dei Sette assassini), entrambe già presenti in alcune storie precedenti; inoltre una lunga serie di personaggi fortemente caratterizzati, a comporre un’avventura corale in cui ognuno ha il suo spazio e ruolo, com’è nello stile di Mauro Boselli fin dagli esordi, in particolare per le storie più memorabili (basti citare L’esploratore scomparso per Zagor, Il passato di Carson e I sette assassini per Tex).
Nel primo albo compaiono già tutti i protagonisti della lunga avventura, se pure in gruppi separati, ognuno seguendo una propria linea narrative che, è evidente, li porterà prima o poi ad incontrarsi. Non è invece affatto evidente quali saranno le difficoltà, le insidie e le minacce che si troveranno ad affrontare in un viaggio in territori estremi e scarsamente frequentati dal nostro Ranger e dai suoi pards. A complicare le cose – ma allo stesso tempo a rendere più intrigante il racconto – la passione di Mauro Boselli per le caratterizzazioni ambivalenti, per cui alcuni personaggi non sempre si rivelano per quello che appaiono, per loro natura o perché le circostanze li portano a cambiare.
Rispetto all’avventura di Martin Mistère, in quella di Tex le navi di Sir John Franklin sono scomparse da meno di quarant’anni e le condizioni in cui si muovono i protagonisti della nostra storia non sono nel frattempo sostanzialmente mutate (il passaggio a nord-ovest fu infatti effettuato la prima volta solo nel 1906 dall’esploratore norvegese Roald Amundsen). Se quindi nel primo albo le navi perdute appaiono ancora lontane, man mano che i vari gruppi procedono verso nord, l’atmosfera si carica sempre più di incognite e di mistero, in un crescendo di tensione che non lascerà tregua fino alle ultime pagine.
Mi sento di confermare in pieno l’entusiasmo di tanti lettori per una storia che si preannunciava epica e che, a mio parere, non ha deluso le aspettative. Tanto di cappello a Mauro Boselli, ma altrettanta ammirazione per il poderoso lavoro di Giovanni Bruzzo che ha realizzato 440 pagine con meticolosa precisione, con un tratto moderno che omaggia il grande Giovanni Ticci e le storiche avventure del passato ambientate nel grande Nord. Inoltre Bruzzo rispetta fedelmente la caratterizzazione dei pard e dei personaggi preesistenti, dando vita a quelli nuovi con impressionante varietà e riconoscibilità. Altrettanto si può dire della sua efficacia nella realizzazione degli animali e degli ambienti, sempre credibili e funzionali all’atmosfera degli eventi raccontati. Complimenti ad entrambi per una storia che, immagino, vedremo presto in volume deluxe.
Al momento potete trovare le storie di cui ho parlato nei seguenti albi:
Martin Mystère n. 379 A Nord da Nord-Ovest
96 pagine in b/n a € 4,40 in edicola dal 10/09/2021
Soggetto e sceneggiatura di Sergio Badino
Disegni di Carlo Velardi
Copertina di Giancarlo Alessandrini
TEX n. 732 Alla ricerca delle navi perdute
in edicola dal 07/10/2021
TEX n. 733 I guerrieri della tundra
in edicola dal 06/11/2021
TEX n. 734 La campana nella nebbia
in edicola dal 07/12/2021
TEX n. 735 I dannati dell’artico
in edicola dal 08/01/2022
112 pagine in b/n a € 4,40 cadauno
Soggetto e sceneggiatura di Mauro Boselli
Disegni di Giovanni Bruzzo
Copertine di Claudio Villa
immagini © Sergio Bonelli Editore e AMC/Amazon Prime