Santena. Amadori acquisisce il prosciuttificio Lenti
La società Rugger Spa di Santena, specializzata nella produzione di prosciutti cotti e proprietaria dello storico marchio Lenti, sarà presto ceduta al gruppo romagnolo Amadori. L’accordo è stato concluso nei giorni, ma l’operazione di acquisto sarà definita nei prossimi mesi. L’attività di famiglia risale al 1935 quando Attilio Lenti acquisì un brevetto per aromatizzare i prosciutti cotti e accorciare il processo produttivo. In quello stesso anno Lenti insedia l’attività a Torino e dà vita al primo impianto torinese per la produzione di prosciutti cotti. All’inizio degli anni ’50 subentra il figlio, Giorgio Lenti, che introduce nuovi metodi di lavorazione: realizza il primo stampo in alluminio e qualche anno dopo inizia a confezionare i prosciutti sottovuoto. Nel 1961 avviene il grande passo con l’acquisto del macello di Santena e la sua trasformazione in salumificio. A metà degli anni Ottanta con l’ingresso di Ruggero Lenti, nipote del fondatore, l’azienda cambia volto. Lenti innova i processi e i prodotti, realizzando i primi arrosti di tacchino. All’inizio del nuovo millennio amplia gli impianti produttivi, riorganizza la logistica e crea un magazzino automatizzato.
L’azienda cresce sul piano industriale (12mila cotti la settimana), ma al tempo stesso punta alla qualità e a un ritorno alle origini: nel 2011 lancia sul mercato il prosciutto cotto “Lenti&Lode” con cosce pesanti tradizionalmente destinate al crudo di Parma, lavorate in modo artigianale. Nel frattempo si amplia la gamma dei prodotti: cotti, arrosti, preaffettati e varie specialità a base di carne.
«Con la cessione al Gruppo Amadori, la nostra famiglia dà alla Rugger l’opportunità di accelerare e rafforzare il processo di crescita già avviato» – spiega Ruggero Lenti che da giugno dello scorso anno è anche il nuovo presidente di Assica, l’associazione degli industriali delle carni e dei salumi.
Oggi la Rugger occupa un centinaio di persone: la speranza di tutti è che lo storico prosciuttificio rimanga a Santena.
Luigi Marsero