Chieri e il Giorno del Ricordo. L’assessore Giordano replica a Varaldo: “La cultura e la storia non si annullano”
“La cultura e la storia non si annullano. La richiesta del consigliere Varaldo di annullare l’incontro organizzato a Chieri il 23 febbraio, in collaborazione con Istoreto (Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea), non è accoglibile. Piuttosto, invito il consigliere Varaldo ad intervenire e confrontarsi con i relatori. Scopo del Giorno del Ricordo è quello di far comprendere, di far riflettere, di far capire. Approfondire complesse vicende storiche e discutere. Non giovano provocazioni, strumentalizzazioni, polemiche, e mi spiace che il consigliere Varaldo abbia fatto dichiarazioni di questo tenore. Fare della storia un “uso di parte” non serve alla comprensione di quel tragico passato. Per noi Istoreto è una garanzia di serietà storica e culturale e ricordo che lo scorso anno abbiamo invitato il giornalista Dino Messina, che su questi tragici eventi ha una lettura diversa da quella di Eric Gobetti. Voglio poi ricordare che la cerimonia commemorativa al Parco della Rimembranza è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Veneti Chieresi. Per questa amministrazione il Giorno del Ricordo è una data fondamentale del calendario civile e non potremmo certo commemorarlo senza il coinvolgimento di chi rappresenta gli esuli di quelle terre”. Così Antonella Giordano, assessore alla Cultura di Chieri, replica alla nota del consigliere Tommaso Varaldo, che aveva espresso dissenso sulle modalità con cui il Comune di Chieri ha organizzato l’evento.