COMUNE DI CHIERI: LUCI SPENTE A SAN GIORGIO PER PROTESTARE CONTRO IL “CARO ENERGIA”

Il vice Sindaco Roberto QUATTROCOLO: “L’emergenza mette a rischio spese correnti ed erogazione dei servizi ai cittadini: servono ristori da parte del Governo per salvare i bilanci dei Comuni”

 

Chieri aderisce allo “sciopero delle luci”, l’iniziativa simbolica lanciata dal comune di Cento (Ferrara) e dall’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), non accendendo l’illuminazione della torre campanaria di San Giorgio nella serata di giovedì 10 febbraio.

Spiega il vice Sindaco e assessore al Bilancio Roberto QUATTROCOLO: «Il campanile di San Giorgio resterà buio per una scelta precisa dell’amministrazione  comunale, che ha deciso di sostenere la posizione espressa dal presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, rispetto ai rincari delle bollette energetiche, che si andranno a ripercuotere negativamente sui bilanci degli enti locali. Non è allarmismo affermare che la situazione potrebbe diventare preoccupante, mettendo a rischio anche le spese correnti su diversi comparti del bilancio comunale. L’iniziativa ha lo scopo di sollecitare il Governo ad intervenire per limitare quanto più possibile l’impatto della crisi energetica sui Comuni, sostenendoli anche attraverso opportuni ristori, a compensare i rincari delle utenze energetiche. Dobbiamo essere consapevoli che non si può prescindere dalla salvaguardia degli equilibri di bilancio se non vogliamo mettere in discussione i servizi ai cittadini.  L’Anci stima un aggravio di almeno 550 milioni di euro sui bilanci dei Comuni su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Nel caso del Comune di Chieri, con una spesa energetica di circa 1,5mln di euro, è facile capire l’impatto che il caro bollette verrebbe ad avere sulla spesa corrente e sui servizi pubblici».