ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

 Torino- DUE VOCI PER WAGNER E BRAHMS-

Nato a Budapest nel 1984, inizia gli studi musicali, praticando flauto, violino e composizione,all’Accadmia “Liszt” perfezionandoli  a Vienna. Gergelys Madaras  (foto) sul podio per il cosueto appuntamento settimanale dell’ OSN si sta imponendo come uno dei direttori giovani più promettenti a livello europeo. Attivo, dapprim all’English National Opera, poi primo direttore dell’Orchestra di Digione cui seguirono importati debutti ad Amsterdam, Bergen, Torino (Teatro Regio), Vienna, Bruxelles, Milano (Scala), Tokyo, Montecarlo, Amburgo. Ha vinto il concoroi Junior Followship in Conducting di Manchester. A vent’anni si aggiudica il riconoscimento  Junior Prima, titolo conferito in Ungheria a talentosi giovani artisti. Oggi guida come direttore principale la Savaria Symphony Orchestra nella nativa Ungheria. Nell’odierno programma spiccano due cicli liederistici. I Weendonck Lieder sono una raccolta di cinque brani scritti da Wagner negli anni 1857/58 su poesie di Mathilde Wesendonck, conosciuta a Zurigo dopo la fuga da Dresda in seguito ai moti del maggio 1841. Otto, consorte di Mathilde, appoggiò apertamente Wagner a cui consentì di soggiornare con la moglie in un cottage nei pressi della villa di loro residenza. Circostanza su cui si è molto speculato, ma è impossibile stabilire se tra i due si fosse stabilita una relazione. Con certezza, però, Mathilde svolse il ruolo di musa ispiratrice in un periodo in cui Wagner era intento al primo atto de La Valchiria  e maturare un’opera ispirata alla vicenda medievale di Tristano e Isotta. Gli ultimi due lieder vennero definiti dall’autore Studi per Tristano e Isotta. In origine, concepiti per voce femminile con l’accompagnamento di pianoforte: Wagner ne redasse la versione orchestrale di uno solo intitolato Traume (Sogno), eseguita in occasione del compleanno di Matilde (23 dicembre 1857). L’intero ciclo venne proposto, per la prima volta a Magonza nel 1862. Gli altri quattro brani si avvalgono dell’orchestrazione di Felix Mottl, noto direttore wagneriano. I Vier Gesange Lieder op. 121 (Ultimi quattro canti) di Brahms sono quattro pezzi su testi tratti dall’Antico e Nuovo Testameto che trattano della morte, della caducità della vita e dell’oppressione, mentre l’ulimo è incentrato su fede, speranza e carità.  L’orchestrazione è opera di Detlev Glauert con l’aggiunta di preludi di collegamento. La linea vocale si estende quasi per due ottave, parte di essa è piuttosto scomoda e va gestita con il controllo delle note di testa,. L’altra parte del concerto propone ancora l’accoppiata Wagner-Brahms, L’Idyll Siegfried é il regalo che Wagner fece alla moglie Cosima, figlia di Liszt, il 25 dicembre 1870, giorno del suo compleanno che venne suonato da quindici musicisti nella villa di Tribschen presso Lucerna. Wager prese il primo movimento di un quartetto per archi abbandonato nel 1864 di cui utilizzò due temi. Qui traspare un musicista sereno, intimo deliziosamente poetico, Il lavoro rimase a lungo proprietà della coppia prima che Wagner ne realizzasse una versione per un’orchestra più ampia di 35 elementi con l’obbiettivo di arginare i debiti che lo opprimevano. Oggi è la versione più eseguita del brano. Le Haydn Variationen op. 56a sono basate su un tema che Brahms trase dal cosddetto “Corale di Sant’Antonio di Haydn inserito in un brano per fiati. Studi approfonditi approdarono alla conclusione che il brano non era di Haydn,ma, con ogni probabilità di un autore minore o sconociuto. Voci soliste sono due tra più appprezzati liederisti di oggi: i tedeschi Angela Denoke (soprano) e Matthias Goerne (baritono).

Torino, Aduitorium “Toscanini” RAI, p. Rossaro –

Stagione Sinfonica

Giovedì 17 febbraio ore 20.30 e venerdì 18 febbraio ore 20.00

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE  RAI diretta da GERGELYS MADARAS-

solisti ANGELA DENOKE (soprano), MATTHIAS GOERNE (baritono) Musiche di Wagner, Brahms