Missione piemontese per l’Ucraina: arrivati a Santena i 36 profughi, già presi in carico dagli 8 Comuni
Sono giunti nel tardo pomeriggio di ieri a Santena i 36 profughi ucraini – tutti donne e minori – raccolti a Lublino, Polonia e portati in salvo dalla missione piemontese organizzata e guidata dal consigliere regionale del Piemonte Davide Nicco.
«Durante il viaggio – racconta Nicco – abbiamo potuto ascoltare le loro storie di disperazione, che raccontano di civili presi di mira da cecchini in strada, bambini morti sotto le bombe, case abbandonate e famiglie divise. Molte di queste persone sono salite sul pullman senza nemmeno sapere dove fossero dirette, cosa le avrebbe aspettate e senza avere un parente o conoscente ad attenderle all’arrivo. Per fortuna possiamo contare sulla grande generosità degli italiani, in questo caso i nostri sindaci e le famiglie del territorio che hanno aperto le loro case. Un grazie sentito anche agli sponsor che hanno messo a disposizione mezzi e risorse per coprire i costi dell’operazione». Ad accoglierli all’arrivo sono stati i sindaci degli 8 Comuni della zona sud ed est del Torinese: Giorgio Albertino (Carignano), Ivana Gaveglio (Carmagnola), Silvio Cerutti (Osasio), Luca Pochettino (Pancalieri), Angelita Mollo (Poirino), Ugo Baldi (Santena), Stefano Napoletano (Trofarello) e Francesco Prinicipi (Villastellone). È intervenuto il Console onorario di Ucraina a Torino, Dario Arrigotti che ha dato loro il benvenuto dell’Italia e del Piemonte. È il primo caso in Piemonte di un’iniziativa organizzata con la mobilitazione diretta e coordinata di più amministrazioni comunali. La missione, partita nella serata di venerdì 11 marzo con un viaggio di più di 40 ore di autobus fra andata e ritorno, si è conclusa con la presa in carico dei profughi da parte dei Comuni, che ora provvederanno al disbrigo delle pratiche amministrative e sanitarie sotto il coordinamento della Protezione Civile regionale. Entro 48 ore dalla registrazione presso le Forze dell’ordine, i profughi riceveranno il riconoscimento dello status di rifugiati, che dopo due mesi dal conseguimento darà loro il diritto di trovare regolare lavoro in Italia. I profughi saranno successivamente presi in carico dal sistema di accoglienza della Regione Piemonte, che potrà rendere disponibile anche un piccolo contributo per le famiglie ospitanti.