LA STORIA DI AGLIANO DALLE ORIGINI AD OGGI A CURA DI EDOARDO BERSANO
Domenica 10 aprile, alle 17 al Salone Comunale di Agliano l’associazione “Bianca Lancia 4.0” che si prefigge gli obiettivi di promuovere il territorio di Agliano dal punto di vista culturale e sociale, promuove Il racconto di Edoardo Bersano sulla storia di Agliano, da quando nacque fino ad oggi. Si cercherà di rispondere alle domande più interessanti sul paese, senza tralasciare leggende e scandali, gossip e curiosità. Guerre, amori, distruzioni e ricostruzioni. Si leggeranno insieme fonti edite ed inedite: da Bianca Lancia al modellino del castello, dalle planimetrie militari del 1600 ai progetti settecenteschi per l’uso dell’acqua delle fonti. Sebbene Bianca Lancia non sia solo protagonista della storia del paese, ma anche co-protagonista nella storia dell’intera Europa, di lei ufficialmente non conosciamo nulla se non il fatto che fu madre, con Federico II, di Costanza Hohenstaufen nata nel 1230 e di Manfredi nato nel 1232. Tuttavia, come ci ricorda Bersano, anche se non abbiamo fonti storiche ufficiali, sono molti gli storiografi ad aver narrato la vita di Bianca Lancia dunque, essendo l’ associazione basata ad Agliano. Bianca Lancia nacque ad Agliano o a Paternò (Catania) nel 1200 come sorella oppure come figlia di Manfredi II Lancia o Bonifacio d’Agliano, i quali a loro volta erano sicuramente parenti stretti: forse fratelli. Negli anni ’20 del 1200 probabilmente nel castello di Agliano, Bianca incontrò Federico II di Svevia e Re di Sicilia. In quell’occasione i due immediatamente si innamorarono. Dal loro amore nacquero i figli e dunque eredi di Federico che, all’epoca, era però sposato in terze nozze con Isabella d’Inghilterra: questo spiega il motivo per cui sia per la Chiesa che per la storia, la relazione venne considerata adulterina e i figli illegittimi. In merito alla nascita di Manfredi, c’è una leggenda che vede Bianca addirittura tagliarsi il seno per apporlo su un vassoio insieme al neonato come simbolo di protesta per la reclusione nella torre di un castello Federiciano. Dopo la morte di Isabella, Bianca, sentendosi prossima alla morte, chiese a Federico di sposarla per la salvezza dell’anima e la legittimazione dei figli: Federico accettò. Era il 1250 circa. Dalle fonti di Bersano, dopo l’avvento di Bianca ad Agliano non è accaduto più nulla di eclatante per ben quattro secoli. Sebbene ci sia stata una vera e propria pandemia di peste nella metà del 1300, ad Agliano tutto procedeva talmente liscio da permettere ad un eremita di insediarsi permanentemente su di un colle: accadde prima del 1600 e il colle in questione è quello del Molizzo/Molisso, che per questo ospita un importante santuario dedicato all’Annunciazione costruito nel 1600, ma fortemente rimaneggiato nel 1800. Con molta probabilità, le terre nelle vicinanze di Molisso appartenevano a qualche esponente di una famiglia se non nobile almeno borghese (ovvero ricca ma senza titoli nobiliari) che aveva possedimenti terrieri anche in Molise; dunque dalla parola Molise si è passati probabilmente attraverso “Molisano” per giungere a Molisso/Molizzo. Molti inoltre ricorderanno che percorrendo la strada da Molisso verso Montegrosso si passa per una località chiamata Cuent: il suo nome deriva da un antico convento fatto fondare agli inizi del 1600 dal duca Carlo Emanuele di Savoia che poi fu però distrutto nel 1800 circa a seguito di un ordine di Napoleone (che decise di far sopprimere tutti gli ordini religiosi), oggi ne rimangono alcune testimonianze in una struttura divenuta B&B che, tuttavia, appartiene ai territori di Montegrosso.
Alessandra Gallo