Prorogata fino al 29 maggio la mostra “Fragments of life” al castello di Costigliole

Prorogata fino al 29 maggio la mostra “Fragments of life ”, inaugurata lo scorso 2 aprile. In considerazione del successo e il crescente afflusso dei visitatori nelle sale del Castello di Costigliole, la decisione è stata assunta  dall’ Amministrazione Comunale, con gli organizzatori dell’ Associazione di Torino Fly Art, per dare a tutti la possibilità di visitare la mostra, mantenendo inalterati i giorni e gli orari di apertura. Una bella notizia per tutti gii espositori e per tutti i visitatori che non hanno potuto visitare la mostra in precedenza. La rassegna si snoda  nei suggestivi ambienti del piano nobile del castello dove vengono omaggiate  figure e paesaggi della mostra.  Lo splendido Castello ospita questa grande rassegna d’ Arte internazionale, curata da Roberto Borra e Karina Lukasik,  insieme a “Mipac Museum 20×20 in the Castle ” a cura di Alberto Bongini e Alessandro Merlo che oltre alle sue caratteristiche di itineranza, in ogni occasione espositiva si trasforma camaleonticamente in una nuova imprevedibile forma di installazione artistica assumendo aspetti diversi in relazione alle caratteristiche delle location. La mostra è un’esperienza immersiva che si nutre del flusso di frammenti della vita di altri esseri umani che attraverso l’arte riprendono i fili dispersi delle loro esistenze fatte di emozioni e sensazioni di drammi e di gioie, di istanti comunque indelebili. Vissuti profondi che ci immergono nel flusso vitale del “respiro della vita”.   La mostra  vede protagonisti una cinquantina di grandi artisti selezionati da ogni parte del mondo.  Significativa anche la presenza di alcune fotografie di Anne Conway  ed incisioni di Joan Mirò e di Alberto Giacometti che completano il quadro di un’esposizione incentrata sul tema dell’esistenza umana attraverso le espressioni artistiche più disparate. Cosi l’esposizione si dipana attraverso lontani ed a volte sconnessi frammenti della memoria perduta, passando attraverso volti, ritratti, luoghi e viaggi ancor vividi nella memoria e pulsanti nel cuore fino ad approdare ai più recenti frammenti del presente perturbato da epocali pandemie e da terribili venti di guerra. Inoltre poesie dell’artista e poeta Gian Guido Grassi, che, create appositamente per l’evento, ci accompagnano lungo le sale del Castello a sottolineare un reciproco stimolante dialogo creativo tra le arti. Una mostra all’insegna della totale libertà espressiva e del confronto tra le più lontane culture e generazioni unite nell’incanto di un castello dalla storia secolare, nel nome dell’arte e nel segno della vita che si propone come un  recupero di frammenti gioiosi o dolorosi nei quali riconoscersi e riconoscere, intrecciati alle parabole di altre mille esistenze, da qualunque parte del mondo esse provengano.

Alessandra Gallo