Comprare una casa di proprietà… e poi? Quali e quante sono le spese per mantenerla
Comprare una casa è uno dei passi più importanti nella vita di una persona, anche e soprattutto dal punto di vista economico. L’esborso non si ferma solo all’atto di acquisto, ma si estende ad altre spese che possono essere quantificate mensilmente e vanno soppesate con intelligenza.
Quali sono le spese
È sempre più probabile che l’acquirente debba ricorrere a un mutuo, finanziabile per l’80% del totale e con la possibilità di detrarre fiscalmente fino al 19% della rata. Fare una stima generale della spesa non è semplice e dipende da tanti fattori, come il capitale iniziale erogato, il tasso d’interesse e la durata del finanziamento. Secondo il Codacons, la rata media pagata dagli italiani per il proprio mutuo è di circa 545 euro al mese. Da tenere in considerazione anche spese accessorie quali l’Imposta sostitutiva (0.25% sulla prima casa, 2% sulla seconda), la perizia e l’istruttoria, che insieme possono costare fino a 600 euro.
Le bollette, poi, sono una spesa fissa e costante che bisogna calcolare in anticipo. Luce, gas e acqua, anche visti gli ultimi rincari, sono elementi che andranno tenuti in considerazione dal punto di vista dei consumi: è ovvio sottolineare come l’importo da spendere mensilmente varierà a seconda del tipo di abitazione, dal numero degli abitanti, dall’utilizzo degli elettrodomestici e dal tempo passato in casa. Per farsi un’idea più chiara, si possono utilizzare gli strumenti online per il calcolo della bolletta della luce, il modo migliore per approcciarsi all’acquisto di una casa con consapevolezza senza farsi trovare impreparati.
In caso di appartamento in un condominio, poi, bisogna tener conto delle spese condominiali, che ogni mese torneranno a farsi sentire. Queste spese si dividono in ordinarie e straordinarie: le prime comprendono la pulizia del palazzo e degli spazi comuni, dei giardini e delle scale, ma anche la manutenzione. Le spese straordinarie, invece, riguardano eventi non prevedibili e andranno sempre discusse e approvate in sede di assemblea. Tra queste, possono trovarsi anche cifre ingenti da destinare a interventi di vario tipo, come il rifacimento della facciata del palazzo, per i quali il governo ha però messo a disposizione diversi bonus. Ogni appartamento avrà la propria quota di spese da pagare, in base a un conto millesimale proporzionale al valore della proprietà posseduta.
Le tasse e le imposte sono oneri da aggiungere nel computo delle spese di gestione della casa, soprattutto Imu e Tari, che gravano in maniera significativa sul bilancio familiare, sia sulla prima che sulla seconda casa. Entrambe le tasse, però, possono avere un trattamento agevolato se si parla di seconda casa con particolari condizioni. Si può accedere alle agevolazioni fiscali solo nel caso in cui la seconda casa risulti inagibile e inutilizzabile, condizione grazie alla quale si otterrà una riduzione del 50% dell’Imu e la totale esenzione dal pagamento della tassa sui rifiuti.