PIEMONTE ARTE: CHIERI ARTE TESSILE, VIGLIONE, IADEMA, GRANDARTE, PANINO, RODELLO, M.A.O., BOLLEY, GIORDANO…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
CHIERI. TRA SEGNO E INGEGNO: CAMBIAR TESSENDO
Disegni e studi tessili del Novecento – dal Fondo “Serra & Carli” dell’Archivio storico della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile in mostra alla Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” di Chieri. 9 – 18 giugno 2022. Comitato scientifico: Silvia Basso, Vincenzo Tedesco, Melanie Zefferino, Laura Davin
Nell’ambito dell’edizione 2022 di “Archivissima”, intitolata “#Change”, quindici disegni a tempera su carta e due campioni tessili in seta realizzati fra gli anni Quaranta e Ottanta dallo Studio Serra & Carli di Chieri e conservati nell’Archivio Storico della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, saranno esposte, con ingresso gratuito, alla Biblioteca Civica di Chieri, dal 9 al 18 giugno 2022. Dando seguito agli intendimenti sanciti nel Protocollo d’Intesa siglato dalla Fondazione con il Comune di Chieri nel 2021, questa iniziativa congiunta segna l’inizio di una sinergia tra la Fondazione e la Biblioteca Civica di Chieri, e ubicata nell’ex-Cotonificio Tabasso. In questa sede, nella saletta di accoglienza al piano primo, quattro bacheche fanno da scrigno a tavole magistralmente eseguite, che messe a confronto mostrano come palmette monocrome ispirate all’architetto Pelagio Palagi possano fare idealmente da contrappunto a motivi vegetali policromi in stile persiano e indiano. In un caleidoscopio immaginario, l’astrazione trasforma le palmette in mongolfiere stilizzate, mentre fiocchi di neve si trasformano in stelle di Natale o girasoli dai colori vivaci. Eppure, queste tempere su carta di 33 x 50 cm, non testimoniano soltanto l’estro creativo degli stilisti al seguito di Vittorio Carli, disegnatore e docente che formò centinaia di studenti dell’Istituto tecnico industriale di stato per per l’Industria Tessile e per l’Industria Tintoria “Giorgio Guarrella” di Torino. Esse svelano il processo creativo che, muovendo dall’idea originale tradotta in segno, si perfeziona mediante varianti studiate per far fronte a esigenze tanto estetiche quanto tecniche e infine, attraverso la trasformazione, dà forma, colore e texture all’immaginario. Nell’annotazione manoscritta a corredo di un raffinatissimo campione di tessuto operato in seta rosa antico, connotato come “n. 36” e realizzato dall’identificativo “27” dei disegnatori, si legge: “Iniettare nelle linee di demarcazione del flotté puro e in abbondanza”. In un altro campione di tessuto in seta rosa cipria con motivo floreale, connotato come “n. 39” e realizzato dall’identificativo “29” dei disegnatori, si legge: “fondo troppo scoperto: iniettare del flotté puro”. Si comprende allora come tra il disegno originale e il tessuto finito in cui confluisce, vi sia da sempre il cambiamento inteso come sviluppo. #Change, il tema di “Archivissima” 2022 in cui si inserisce questo evento, è dunque interpretato a Chieri come studio, pensiero critico, applicazione e sperimentazione per assecondare l’anelito alla perfezione nell’arte tessile, l’arte con cui da secoli proteggiamo e abbelliamo noi stessi e l’ambiente che ci circonda.
“TRA SEGNO E INGEGNO: CAMBIAR TESSENDO
Evento inserito all’interno del calendario ufficiale di “Archivissima” 2022, #Change. SEDE: Biblioteca Civica di Chieri, Via Vittorio Emanuele II 1, 10023 Chieri (TO). Sito web: http://www.comune.chieri.to.it/biblioteca. PERIODO: 9-18 giugno 2022. INGRESSO: gratuito. INFORMAZIONI: segreteria@fmtessilchieri.org
Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile: http://www.fmtessilchieri.org
I PAESAGGI E LA TORINO DI RAUL VIGLIONE
Pittore di paesaggio e di una Torino storica Raul Viglione è scomparso in questi ultimi giorni di maggio. Nato a Torino il 19 gennaio 1937, ha dipinto con profondo amore e interesse la sua città con uno stile che ricorda le immagini di un tempo passato segnato dai tram lungo le strade del centro, dalle impressioni di una natura ripresa con continuità e da atmosfere dalle delicate e sensibili vedute. La mostra personale allestita nel Loggiato antistante la Sala Marmi di Palazzo Civico e quella alla Biblioteca Nazionale Universitaria, esprimono il suo lungo impegno artistico legato inoltre alla assidua frequentazione del Circolo degli Artisti, della Promotrice delle Belle Arti al Valentino e il Piemonte Artistico e Culturale. I viali coperti da uno strato di neve fresca e le strutture architettoniche di Torino, rappresentano una ulteriore testimonianza di un percorso che gli appartiene indissolubilmente: “Amo profondamente la natura, la sento vivere e vorrei in qualche modo difenderla attraverso le mie tele, espressione del grande amore che coltivo per la mia cara Torino”. Le fontane gelate d’inverno, i parchi e le acque dei fiumi, il “verde smeraldino” dei prati, come scriveva Guido Gozzano, ritornano alla mente insieme alle macchie di colori autunnali e i ponti sul Po, il Monte dei Cappuccini e la Gran Madre dinanzi alla metafisica Piazza Vittorio. E le piacevoli figure femminili, con i loro abiti d’epoca, arricchiscono la narrazione di Viglione che sempre parlava con entusiasmo di questo suo mondo ripreso, di volta in volta, con una visione rasserenante accompagnata dall’attenzione critica di Gian Giorgio Massara o di Marco Albera, già presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Pittura e memoria del tempo per un ricordo che fa parte delle vicende e dei momenti storici torinesi.
Angelo Mistrangelo
L’ARTE CHE CELEBRA L’IMPERFEZIONE – IADEMA A RECONTEMPORARY
Sabato 28 maggio presso il club Recontemporary in via Gaudenzio Ferrari 12 a Torino ha avuto luogo la performance dal titolo Aphàiresis di Gianluca Iadema. Compositore, performer sonoro e artista multimediale, Iadema analizza il concetto di imperfezione analogica e indaga il rapporto tra materialità e immaterialità. Mettendo in dialogo l’elemento visivo con quello sonoro e mescolando techno, glitch e musica pop, l’artista utilizza lo sfondo come soggetto esplorandone il suo carattere enigmatico. L’idea di rendere lo sfondo protagonista si ispira al teorico musicale americano John Cage che nel 1952 compose l’opera 4′33″. La composizione consiste in 4 minuti e 33 secondi di silenzio accompagnati da tre movimenti. Il silenzio, che nell’immaginario collettivo è uno sfondo inerme e passivo, con Cage diventa pienezza e luogo di eventi acustici.
“Sono laureato in Computer Music e sto studiando con il compositore danese Simon Steen-Andersen” – afferma Iadema – “ho già organizzato dei concerti ma questa è la mia prima esperienza che faccio in ambito galleristico. In questo lavoro audiovisivo, che ho realizzato tra il 2017 e il 2019, ho cercato di creare un’interazione tra i vari media piuttosto che una semplice sincronizzazione”.
L’opera Aphàiresis (dal greco αφαίρεσις, “astrazione”), oltre a voler restituire allo sfondo la sua importanza, ha l’obiettivo di rendere l’imperfezione origine del pensiero e della produzione artistica. L’imperfezione, spesso vista nella nostra quotidianità in modo negativo (quasi come un errore irrimediabile), trova nel digitale una connotazione positiva come ad esempio nel suono, che se distorto (e quindi imperfetto) da origine a un altro suono.
Luigi Marsero
CUNEO. GRANDARTE. MOSTRE “MECCANICHE DELL’ESISTENZA”
Hanno aperto con l’inaugurazione del grande Parco Parri il 28 maggio e dureranno fino al 25 settembre le mostre dal titolo “Meccaniche dell’esistenza”. Si tratta in realtà di una mostra unica in due sedi: una monumentale nel Parco Parri e una nel Palazzo dell’F5. Espongono Carlo D’Oria, Gabriele Garbolino Rù ed Elio Garis. D’Oria esplora in tutta la sua produzione il tema della fragile e precaria condizione umana che affronta nella polarità tra individualità e moltitudine. Il suo universo è popolato di figure stilizzate ed essenziali, di corpi condotti alla loro estrema e rarefatta geometria, che concorrono a dare vita a un universo popolato di tracce della presenza umana. Il disegno, anch’esso asciugato fino a diventare una linea, fa da contrappunto alla pesantezza della materia. I Titani rappresentano le forze primordiali e danno vita alla natura stessa. Sono metafora della forza che offre il senso di appartenenza a una comunità e si collocano in contatto con il mondo circostante attraverso il linguaggio del loro corpo. Tutta la scultura di Gabriele Garbolino Rù si gioca su equilibri interni, interiori, intimi, mostrandosi in una continua metamorfosi di volti e di corpi che parlano. La sua opera esplora i legami che intercorrono tra uomo, natura e cultura, richiamandoci alla responsabilità delle nostre azioni nei confronti dell’ambiente in cui viviamo, ed è incentrata, come ha scritto Alfonso Panzetta, sulla “singolare ricerca sul volto e sulla figura, tendenzialmente frammentate o ingigantite in scala monumentale, realizzate in marmo, bronzo, ma sempre più spesso in algido alluminio, in ghisa pesante o in ferro acidato”, tendendo “a trasfigurare i soggetti in una dimensione “altra”, parallela e simbolica, fortemente suggestiva, ma allo stesso tempo elegantemente destabilizzante”. Elio Garis dal 1989 ha realizzato numerose opere pubbliche usando materiali diversi: bronzo, marmo, cemento, acciaio inox, acciaio corten, ghisa e legno, molte di grandi dimensioni, alternando forme dall’inconfondibile segno aereo ad altre di impianto più figurativo. A Cuneo, presenterà due opere realizzate in vetroresina: Cresta dell’onda ed Elissoide 2 , di grande impatto visivo, che segnano du importanti momenti della sua straordinaria capacità creativa, in cui si coglie un costante intento di sondare le potenzialità infinite dei materiali, ricercando i rapporti di connessione o di contrapposizione fra opposte realtà fisiche, cioè tra lucentezza e opacità, tra pesantezza e leggerezza e tra terra e cielo. In Garis, le forme plastiche svelano tensioni dinamiche interne e sviluppano impulsi vitali, assumendo l’aspetto di corpi d’aria materializzata, plasmati come da onde fluide di un vento vivificatore.
“IL LIBRO DEL MERCOLEDÌ” DI CARMAGNOLA INIZIA CON VERONICA PIVETTI E MARGHERITA OGGERO
1° giugno 2022 – ore 21:00 – Cortile del Castello Comunale, via Silvio Pellico 5, CARMAGNOLA. Veronica Pivetti presenta il libro “Tequila bang bang” in dialogo con Margherita Oggero
Ingresso gratuito – www.comune.carmagnola.to.it
Il Mese della Cultura edizione 2022, rassegna culturale organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola, offre anche quest’anno un calendario di eventi di qualità che, grazie alla partecipazione di diverse associazioni cittadine, sarà in grado di toccare molti aspetti della cultura e dell’arte: pittura, fotografia, letteratura, musica, teatro, storia e attualità. Dopo il grande successo di pubblico degli incontri dello scorso anno, torna l’appuntamento con IL LIBRO DEL MERCOLEDÌ che avrà luogo nuovamente nel cortile del castello comunale, in Via Silvio Pellico 5, nei giorni 1, 15, 22 e 29 giugno alle ore 21:00 e ad ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili. Ad aprire la rassegna la sempre ironica e irriverente Veronica Pivetti con la partecipazione straordinaria della scrittrice torinese Margherita Oggero che interverrà nell’inedito ruolo di intervistatrice. Durante la serata verranno anche svelate le ultime novità riguardo al Festival Letti di Notte che avrà luogo dal 7 all’11 giugno al Parco Cascina Vigna con ospiti Piero Chiambretti, Alessandro Fullin, Antonio Caprarica, Beppe Severgnini ed Enrica Bonaccorti.
IVREA. OPERE DEL MUSEO CIVICO GARDA IN ESPOSIZIONE AL MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA (MART) DI TRENTO E ROVERETO
Il Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea ha concesso il prestito di alcune opere al prestigioso Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (Mart), in occasione della mostra “La forza del vero. I pittori moderni della realtà”. La mostra, recentemente inaugurata e visitabile sino al 18 settembre 2022, racconta al pubblico l’avventura dei “pittori moderni della realtà”, che tra il 1947 e il 1949 si scagliarono contro gli esiti del modernismo e gli “abbagli” dell’École de Paris, in difesa della grande tradizione pittorica. Il gruppo di artisti era costituito da Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Antonio e Xavier Bueno, al quale si aggiunsero successivamente Giovanni Acci, Carlo Guarienti e Alfredo Serri. A settant’anni dalla conclusione di questa breve e controversa esperienza, il Mart ricostruisce una vicenda artistica che rappresenta un proseguimento ideale del clima di Valori Plastici e quello del Realismo magico, con una mostra a cura di Beatrice Avanzi, Daniela Ferrari e Stefano Sbarbaro. L’Assessore alla Cultura di Ivrea Costanza Casali sottolinea l’importanza del prestito: “Sono sette le opere di proprietà del Museo e della Città di Ivrea concesse in prestito al Mart di Rovereto. Si tratta di dipinti firmati da Xavier e Antonio Bueno, Alfredo Serri e Pietro Annigoni. I quadri fanno parte della collezione Guelpa e costituiscono un nucleo importante per fornire una visione completa del movimento artistico dei pittori moderni della realtà. Il museo non è nuovo a questo genere di operazione, che conferma non solo il pregio e il valore delle opere custodite ed esposte, ma anche una precisa volontà di promuovere una visione del Museo e della Città attraverso iniziative, azioni e collaborazioni di grande respiro – come la nomina a Città Capitale italiana del Libro e il ciclo di mostre dedicate al patrimonio della Collezione Olivetti che pongono all’attenzione nazionale e internazionale il patrimonio e la cultura della nostra città”. La mostra “La forza del vero” sottolinea la comunanza d’intenti che unì i sette artisti. Attraverso percorsi indubbiamente personali, Acci, Annigoni, Antonio Bueno, Xavier, Bueno, Guarienti, Sciltian e Serri si riappropriarono, come spiega Stefano Sbarbaro nel suo saggio in catalogo, dei modelli pittorici offerti dagli antichi maestri e trovarono “un punto di convergenza nella formulazione di una pittura colta e raffinata, ricca di rimandi e di citazioni non soltanto di carattere formale”. Seppur apprezzati dal pubblico, dai collezionisti e da diversi artisti, furono disapprovati dai critici che, fraintendendo le loro intenzioni come spiega ancora il curatore Sbarbaro, li accusarono di “passatismo, oleografia fotografica e di un vuoto virtuosismo seicentista lontano dalla poetica del realismo”. Le loro posizioni ideologiche furono decisamente eterogenee ma li accomunò il desiderio di una rinascita della pittura che corrispondeva a una parallela rinascita dell’umanità dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del conflitto mondiale. Nel manifesto siglato nel 1947 Sciltian, Annigoni e i fratelli Bueno si schierarono contro gli esiti del modernismo e gli “abbagli” dell’École de Paris, condannarono le avanguardie e il nascente astrattismo a cui preferivano la grande tradizione pittorica italiana. Determinante nella formulazione di tale sfida artistica e culturale, fu l’apporto di Giorgio de Chirico che ebbe consolidati rapporti di stima con tutti e quattro gli artisti. Le opere concesse in prestito dal Museo Garda sono visibili attualmente grazie all’archivio digitale del museo (https://museogardaivrea.promemoriagroup.com/) in quanto l’esposizione permanente delle stesse ha lasciato spazio al ricco programma di mostre previste sino al 2023 e dedicate alle opere della Collezione Olivetti.
NUOVI APPUNTAMENTI PER IL FINE SETTIMANA A NòVA
Stilnòva_ mostra fotografica di Emanuele Meschini | venerdi 3 giugno ore 20.00
Stilnòva è il viaggio compiuto da Emanuele Meschini che, attraverso i suoi scatti combina forma e sostanza, musica e danza, racconto e poesia. La performance artistica che si crea e si compie in un luogo che racchiude in sé la concretezza terrena di un’ex caserma e l’incanto etereo delle arti performative. La poetica di suoni e movimenti che si fondono con i colori e gli elementi della cornice per un linguaggio nuovo e suggestivo: questo è STILNÒVA, il racconto per immagini di performance che hanno riempito gli spazi di Nòva.Ogni fotografia è la tappa di un viaggio che si snoda su palcoscenici alternativi e inediti, in cui l’interiorità e l’estetica degli artisti si mescolano in un dialogo esclusivo con lo spazio circostante. A seguire il concerto di Lisen Rylander Löve, Mirko Pedrotti e Bienoise è il frutto di una settimana di residenza artistica a NovaraJazz.
INO KOLLEKTIV | sabato 4 giugno alle ore 18.30
Spettacolo di circo contemporaneo per tutti i tipi di pubblico. Uno spettacolo fuori dall’ordinario, prima tappa italiana del colletivo. Ino Kollektiv sono sette donne di sei diverse nazionalità, che parlano sei lingue diverse e ognuna di esse ha il proprio universo personale. L’unione di queste differenze crea una visione del mondo complessa e stratificata, che è matrice ed elemento propulsore delle creazioni artistiche della compagnia. La performance INO, infatti, nasce dalla riflessione sul peso “percepito” delle donne e dalle donne nella società in confronto al peso “reale” dei corpi delle stesse. Sette donne non pesano poi tanto, ma si sono chieste: «Cosa succederebbe se… salissimo una sull’altra?» A partire da questa provocazione lo spettacolo porta in scena metaforicamente il genere femminile nella sua pluralità e complessità. INO sono le donne, rivestite da strati di convenzioni sociali che ingombrano e impediscono il movimento. Allora si afferrano per i vestiti, si tirano, si svestono. E si rendono così conto, ben presto, che sono più pesanti le convenzioni sociali che portare il peso l’uno dell’altra. La CieL è una giovane compagnia francese con sede nella regione Sud (PACA) che attualmente offre sostegno a tre progetti artistici: La Marelle, uno spettacolo di circo-letteratura, Catch you later, spettacolo di hula hoop e verticali del duo Hopscotch-Circus Company e Ino Kollektiv. Ino Kolletiv nasce nel settembre 2018 quando le ragazze si sono riunite con l’obbiettivo di creare il loro primo spettacolo. Dopo 9 mesi di gestazione hanno dato alla luce una prima versione di “INO” al Festival CIRCADA di Seviglia a Giugno 2019. Il collettivo ha avuto modo successivamente di farsi conoscere in Francia, Belgio, Spagna, Italia, Germania e Costa d’Avorio.
A nòva è presente lo stand di Croce di Malto, con una selezione di birre e bevande per il ristoro.
Info e prenotazioni www.casermapassalacqua.it
Nòva_ Caserma Passalacqua viale Ferrucci 2, Novara
RODELLO ARTE 2022 – VI EDIZIONE
Sabato 4 giugno apre la mostra “IL SACRO E LA FRAGILITA’”
Il progetto Rodello Arte, a cura della Fondazione Museo Diocesano con l’associazione Colline e Culture, la Fondazione Santi Lorenzo e Teobaldo ed il Comune di Rodello, giunto alla sua sesta edizione, intende riflettere in modo concreto e dialogico sul concetto di arte sacra, sulla sua produzione e sul rapporto tra artisti e committenza. L’iniziativa, nata nel 2017, ha sinora raccolto intorno a sé sessanta artisti provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa, afferenti a discipline artistiche differenti. Nelle prime edizioni le opere prodotte hanno rappresentato il rapporto tra il sacro e la terra e tra il sacro e il viaggio. I temi ispiratori del terzo biennio sono il Sacro e la Fragilità. Ogni anno il progetto seleziona, attraverso una call, artisti che vengono ospitati per due giorni nelle Langhe per vivere un’esperienza di residenzialità con incontri formativi condotti da specialisti. Il progetto del 2022 si è svolto con un workshop on line nel mese di marzo ed un workshop residenziale di due giornate nel mese di aprile che attraverso testimonianze, esperienze e laboratori, ha promosso il confronto sui temi ispiratori della call. Sabato 4 giugno verrà inaugurata la mostra che ospiterà le opere prodotte dagli artisti coinvolti nella VI edizione del progetto “Rodello Arte”. La sede sarà il “Museo di arte sacra contemporanea” di Rodello, aperta per l’occasione dalle ore 11 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 18. Le aperture della mostra proseguiranno fino a domenica 16 ottobre 2022. In collaborazione con l’Associazione Volontari per l’Arte, gli operatori museali del Museo Diocesano di Alba e con l’Amministrazione Comunale di Rodello sarà possibile visitare la mostra temporanea “Il sacro e la fragilità”.
Le opere pittoriche, le sculture e le installazioni sono state realizzate dagli artisti: Alice Gallouin, Chantal Garolini, Ciro Amos Ferrero, Fortuna De Nardo, Lorenzo Peluffo, Francesco Zavattaro, Liang Yue, Giancarlo Mariani, Rita Barbero, Serena Rossi e Viola Barovero.
Il progetto del 2022 è realizzato con il sostegno del Comune di Rodello, della Fondazione Santi Lorenzo e Teobaldo e di Fondazione CRC.
CHERASCO. ANTONIO PANINO PRESENTA “L’INFINITA STORIA DELLA PITTURA”
Mostra nella Chiesa di San Gregorio. Dal 4 al 26 giugno 2022
Dal 4 al 26 giugno 2022 nella chiesa di San Gregorio esporrà le sue opere Antonio Panino in una mostra intitolata “L’infinita storia della pittura”. A presentarlo è Paola Malato, artista e storica dell’arte: «Ormai da alcuni anni seguo il percorso artistico di Antonio Panino: ne conosco la modestia con cui si è sempre applicato allo studio, ne conosco l’autenticità del pensiero e l’impegno creativo costante e fertile fin dall’età giovanile, e devo dire che questo artista continua ogni volta a sorprendermi per quella sua incontenibile disposizione a sperimentare nella pittura sempre nuovi strumenti tecnici e linguistici. Infatti lavora da anni con lo stesso slancio incessante, direi quasi ansioso, avido di raggiungere risultati che immediatamente già subito dopo vuole superare. E così va sempre oltre, mai stanco di inda gare, di ricercare, di verificare. La sua produzione è vastissima: è difficile mettere ordine tra queste tele e carte numerose, non datate, qua e là strapazzate, cancella te, incollate, corrette». Antonio Panino mostra una spiccata attitudine per il disegno e per la pittura fin dall’infanzia e, nonostante sia costretto ad occuparsi d’altro nella vita, si dedica insistentemente all’analisi e all’approfondimento delle tecniche e dei contenuti dell’arte contemporanea: segue corsi di grafica, pittura e storia dell’arte; visita mostre e musei per apprendere e formarsi un’esperienza critica; incontra e si confronta con altri artisti e soprattutto lavora moltissimo, sperimentando quotidianamente, con una perseveranza instancabile e una grande passione. La vera svolta avviene dopo l’incontro e lo studio al fianco di Francesco Preverino: si apre per lui il mondo dell’“astrazione”, del “gesto”, del “segno”. E da qui incomincia una nuova strada che sta ancora attualmente percorrendo. Esegue soprattutto opere su tela, su carta, incisioni calcografiche e libri d’artista. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, ha progettato installazioni ed è stato anche un animatore culturale; nel 1991 a Piscina (TO) con la collaborazione di un gruppo d’amici, e l’appoggio del Comune e dell’allora consigliere Ghirardi Arch. Manuela, dà vita alla manifestazione d’arte contemporanea “Piscina Arte Aperta”. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private; attualmente vive e lavora a Piscina (To), antoniopanino@libero.it .
La mostra di Panino nella Chiesa di San Gregorio sarà inaugurata sabato 4 giugno alle ore 17.30. Sarà quindi aperta e visitabile, fino al 26 giugno, il sabato dalle ore 14 alle 18.30 e la domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30.
Ingresso libero.
M.A.O. : LA STAGIONE DELLE GRU
Rotazione nella galleria giapponese. Dal 7 giugno 2022
La gru è un uccello dalla forte valenza simbolica in Asia orientale e, per la sua bellezza e le sue movenze aggraziate, è considerato un generico emblema di buon augurio. Per la sua capacità di compiere lunghe migrazioni, che creano l’illusione di un perpetuo ritorno da luoghi lontani, in Cina le gru sono anche state associate agli immortali taoisti, per i quali, secondo l’iconografia tradizionale, costituiscono spesso il mezzo di trasporto prediletto. Queste messaggere delle divinità sono quindi, prima di tutto, una metafora di longevità. In occasione di una delle periodiche rotazioni a scopo conservativo che interessano la galleria giapponese, viene esposta la raffinata coppia di paraventi “Gru (tsuru)” del XVII secolo: quindici gru di varie specie sono raffigurate in un ambiente palustre, avvolto in una nebbia dorata. Il baluginio e la luminosità dei paraventi, che quasi rischiarano la sala, sono dovute al prezioso sfondo in foglia d’oro (kinpaku), riportato al suo antico splendore grazie a un restauro finanziato nel 2011 dall’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei. Lo stile naturalistico è caratterizzato dalla pienezza dei colori, da un’attenta ricerca di pose differenziate ed eleganti e dall’armonia dell’insieme. Nella stessa sala sarà collocata un’altra coppia di paraventi a sei ante risalenti al XVII secolo che raffigura una ricca composizione di crisantemi in fiore. Il soggetto è di origine cinese, richiama la stagione autunnale ed è simbolo della vita appartata del letterato lontano dagli incarichi ufficiali. In Giappone conobbe un grandissimo successo, tanto da essere adottato anche come stemma dalla famiglia imperiale: una corolla di crisantemo dorata a 16 petali, che evoca lo splendore del sole. La rotazione conservativa prosegue al secondo piano della galleria giapponese con l’esposizione di otto kakemono, i delicati dipinti su rotolo verticale, e una selezione di lacche, tra cui emerge una scatola per la cerimonia del tè (chabako) con fondo rosso e fini tralci vegetali decorati con foglie e fiori in rilievo in ceramiche di vari colori, metalli dorati e madreperla. Lo stile evocato è chiamato “Haritsu”, dal nome del poliedrico artista Ogawa Haritsu (1663-1747), apprezzato decoratore di lacche polimateriche, pittore e poeta di haiku.
TORINO. MOSTRA “EUGENIO BOLLEY. IL PAESE DELLE MERAVIGLIE”
Fino al 10 luglio presso l’International Training Centre of the International Labour Organization (ITCILO) in Viale Maestri del Lavoro, 10, Padiglione America 1
Venerdì 27 maggio si è inaugurata a Torino la mostra “Eugenio Bolley. Il Paese delle Meraviglie”, a cura di Daniela Magnetti, presso l’International Training Centre of the International Labour Organization (ITCILO). Promossa dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, in collaborazione con ITCILO, il gruppo Sella e la Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C., la mostra intende essere un racconto a colori, dedicato ai bambini e agli adolescenti, in occasione della ricorrenza della ratifica italiana della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La Convenzione rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e a oggi 193 Stati ne fanno parte. Approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 a New York ed entrata in vigore il 2 settembre 1990, in Italia è stata ratificata il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176. Il ruolo sociale dell’arte contemporanea, leitmotiv di molti progetti sostenuti dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C., trova qui una nuova declinazione: le opere pittoriche di Bolley, rese disponibili dalla Fondazione AIEF, vengono esposte non in un museo, ma in un centro internazionale di formazione nel quale trovano posto professionisti ed eccellenze da tutto il mondo. La mostra, con la sua capacità di parlare mille lingue attraverso l’arte e il colore, si inserisce a pieno nei progetti sviluppati dall’ITCILO, volti a promuovere una crescita inclusiva sostenuta e sostenibile: così come i formatori del centro «guidano i partecipanti in un viaggio di apprendimento, con workshop, visite di studio e le ultime tecnologie pedagogiche», allo stesso modo questo percorso espositivo si propone come stimolo narrante per attività da condurre insieme ai bambini e ai ragazzi. La mostra, seguendo una modalità inusuale, ha aperto le sue porte al pubblico prima dell’inaugurazione: dal 10 maggio, infatti, oltre 350 giornalisti provenienti da tutto il mondo, ospiti presso le strutture dell’ITCILO in occasione dell’Eurovision Song Contest (Torino, 10 – 14 maggio 2022), hanno avuto modo di vedere le opere del Maestro. Nella selezione di dipinti esposti, che spaziano attraverso tutta la produzione pittorica dell’artista, i visitatori possono ammirare mille cromie accostate con emozionante equilibrio lirico, lettere dell’alfabeto che raccontano del primo linguaggio, segni che hanno il fascino delle scritture sconosciute. Nel proporre la pittura di Bolley, che è esercizio ludico, sereno e libero, questa esposizione vuol essere un passe-partout per grandi e piccini verso quel Paese delle Meraviglie che ogni bambino dovrebbe avere il diritto di conoscere.
RACCONIGI. GIANCARLO GIORDANO. MOSTRA PERSONALE
A cura di Anna Cavallera. Pinacoteca Civica Levis Sismonda Racconigi – Piazza Vittorio Emanuele II. Inaugurazione: domenica 5 giugno ore 18
5 giugno – 11 settembre 2023
Domenica 5 giugno 2022 alle ore 18, negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano. La rassegna, promossa dalla Città di Racconigi, è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, con il contributo di Fondazione CRT e la collaborazione di Progetto Cantoregi e SOMS. Curata da Anna Cavallera, l’esposizione presenta una trentina di opere scelte, sia pittoriche che plastiche, le quali intendono ripercorrere visivamente la lunga carriera dell’artista racconigese, a partire dai disegni degli anni Settanta, sino alle ultime tele del 2022. Giordano torna a scuotere il pubblico e le coscienze con il suo universo fatto di storie, volti ed espressioni definite a spatolate dai toni biaccosi, grigi ed azzurri, colori spenti che traducono il magma fluido di un malessere serpeggiante, quello che l’artista ha raccolto svolgendo per ventitré anni l’attività di infermiere presso il manicomio cittadino. Accanto al ciclo pittorico dedicato ai pazienti dell’ex ospedale psichiatrico, si potranno ammirare i suoi fiori, le nature morte, i lirici paesaggi e alcune significative testimonianze scultoree: dalle figure femminili in bronzo e cemento armato alla raccolta di piccole figure in terracotta smaltata, un popolo sempre più vicino ai suoi fantasmi, le cui parvenze si confondono con quelle socialmente accettate. «Con grande soddisfazione la Città di Racconigi è lieta di inaugurare la mostra dedicata all’opera di Giancarlo Giordano, uno dei suoi artisti maggiormente rappresentativi ed amati. Oltre a veicolare da sempre l’immagine della città sia in Italia che all’estero attraverso la sua incessante attività espositiva, Giordano ha saputo testimoniare e cristallizzare su tela le pagine più tristi e autentiche della nostra storia, quelle legate alle vicende dell’ex ospedale psichiatrico cittadino. La sua mostra personale, allestita nella Pinacoteca civica Levis Sismonda, il nuovo scrigno racconigese riservato alla valorizzazione dell’arte e della cultura del nostro territorio, rappresenta un evento atteso da tempo da parte della cittadinanza e mi auguro che possa costituire un’occasione, soprattutto per i giovani, per scoprire le proprie radici artistiche, sociali e culturali»- commenta Valerio Oderda, sindaco di Racconigi. «A distanza di cinquant’anni Giancarlo Giordano torna con una mostra personale nella sua città. La sua opera, pittorica e plastica, mette in crisi la percezione naturale della realtà con la deformazione, un’emersione di sentimenti che fotografa l’apice degli abissi dell’abbandono e, contemporaneamente, la più alta capacità dell’artista di piegarsi ad accogliere il dolore ed il vuoto nel cuore dell’uomo. Involucri, non più persone, rese pittoricamente con tratti di matrice espressionista, disegnati di getto, senza velleità estetiche. Mani nodose, corpi magri, spettri decomposti e ricostruiti con un impasto di colori biaccosi e linee graffianti. Come fu per Bacon e Nolde, le tele di Giordano sfiorano l’animo attraverso un’interpretazione del reale mediata da un sentire viscerale che si concretizza mediante colori scuri e bituminosi, dal segno ben definito: emergono espressioni attonite, perdute in universi spaventosi dove regna il male, dove le luci improvvise generate dai forti contrasti cromatici sono lampi artificiali gettati impietosamente sulle membra di un’umanità reclusa, logorata e abbandonata all’oblio» – dichiara Anna Cavallera, curatrice della mostra e direttrice della Pinacoteca civica Levis Sismonda. In occasione dell’inaugurazione si svolgerà una performance musicale di Simona Colonna, nota musicista, cantante e docente, diplomata in flauto traverso e violoncello nei Conservatori di Cuneo e Torino. La Colonna spazia dalla musica classica al jazz al cantautorato in lingua piemontese e da sempre collega la sua anima artistica con la professione sonora; oltre ad aver collaborato in Italia e all’estero con grandi autori contemporanei, come Rava, Bollani, Rea, Laverock e Miles Blak, è stata ospite pluripremiata al Premio Tenco ed ha inciso, tra gli altri: “Viaggiare Piano”, Canada, 2005, ed. Scarlakt; “Angelo 10e lode”, Alba, 2010; “Folli e Folletti”, 2018, ed. Maremmano – la cui copertina è stata realizzata dall’artista Giancarlo Giordano-; “Curima Curima”, 2020, ed. Sonirik. L’allestimento vanta la collaborazione dell’architetto e designer Paolo Cravero, al quale si deve la realizzazione di installazioni e quinte site specific e la consulenza dell’artista Marina Pepino.
A CASTELLAMONTE LA MOSTRA-CONCORSO “CERAMICHE SONORE”
Curata da Giuseppe Bertero, la mostra dei fischietti in terracotta del Primo Concorso Internazionale “Ceramiche Sonore” è ospitata e si può visitare al Centro Congressi Piero Martinetti, in via Educ 49 a Castellamonte, sino al 15 giugno. All’iniziativa hanno partecipato 41 artisti provenienti da tutta l’Italia, Francia e Austria. Tra gli 80 fischietti pervenuti, una trentina sono stati donati alla Collezione Clizia, che così si arricchisce di nuove e originali ceramiche. La giuria, composta da Mara De Fanti, Antonio Balestra, Giovanni Francesco Cordero, Miro Gianola, Armando Scuto e Angelo Mistrangelo, ha assegnato i seguenti riconoscimenti:
Primo Premio: Diego Poloniato per “Don Chisciotte su Ariete”
Secondo Premio: Sandra Baruzzi per “Sound house on the cloud”
Terzo Premio: Giuseppe Maria Grassi per “Fischia la pace”
Primo Segnalato: Lucia Ruellan per “Appeau à Bébé, pour les endormir pas les attrapper”.
Secondo Segnalato: Francesca Corsi per “Ri-generazioni”.
Terzo Segnalato: Maurizio Grandinetti per “Civetta”.
Quarto Segnalato: Mirko Marcolin per “Topolino”.
Al termine dell’esposizione, tutte le opere saranno trasferite e custodite al piano superiore del Centro Congressi Martinetti, tanto che il pubblico potrà scoprire il loro fascino all’interno delle nuove vetrine museali della prestigiosa Collezione Clizia.
RACCONIGI. UNA TAVOLA DA RE. PRESENTAZIONE DEL RESTAURO
Si è concluso al Castello di Racconigi, tra i complessi museali gestiti dalla Direzione regionale Musei Piemonte del Ministero della cultura, il cantiere didattico Una tavola da Re dedicato al restauro del monumentale tavolo realizzato nel 1837 da Henry Thomas Peters, su disegno di Pelagio Palagi, per la Sala da pranzo della residenza sabauda. L’intervento è stato effettuato in collaborazione con la Scuola per Artigiani Restauratori Maria Luisa Rossi. Impegnati solitamente negli spazi attrezzati della Scuola, gli allievi si sono trovati così a operare all’interno del Castello per un protagonista d’eccezione: il tavolo di Peters non solo tocca dimensioni notevoli (cm 280 x cm 230 x cm 78), ma è anche allungabile fino a cinquanta coperti per un’estensione complessiva di oltre 8 metri di lunghezza. Gli esiti delle attività eseguite sono al centro di una presentazione aperta al pubblico che si svolge sabato 4 giugno 2022 alle ore 10.30 nella Sala conferenze del Castello di Racconigi, con la partecipazione degli esperti di restauro che hanno diretto i lavori, nonché di studiosi di committenza sabauda, ebanisteria ottocentesca e, ovviamente, dell’eccezionale figura che fu Henry Thomas Peters.
COSTIGLIOLE D’ASTI. FANS OUT 2022. FAI UN SALTO NELLA SELVA OSCURA
FESTIVAL MUSICALE. ANFITEATRO SAN MICHELE – COSTIGLIOLE D’ASTI (AT). Orari 18.00 – 00.30
Quinta edizione per FANS OUT, il festival musicale nato nelle colline del Monferrato, in questa quinta edizione cambia location e si sposta nello splendido Anfiteatro San Michele a Costigliole D’asti (AT). FANS OUT significa ” fai un salto ” nella lingua del nostro territorio. FANS OUT è un festival musicale che vuole recuperare il senso del vivere insieme un’ esperienza unica e genuina, l’idea che sta dietro al tutto è quella di sviluppare un evento che diventi il centro focale della scena musicale in un territorio arido di un vero movimento musicale locale
LINE UP
PIERPAOLO CAPOVILLA E I CATTIVI MAESTRI
Il ritorno di Pierpaolo Capovilla che dopo aver scosso la scena alternative rock italiana con One Dimensional Man e Il Teatro degli Orrori torna più incazzato che mai con un nuova formazione I Cattivi Maestri, formazione che al rocker di stanza a Venezia affianca Egle Sommacal (Massimo Volume), Fabrizio Baioni (LEDA) e Federico Aggio (Lucertulas). Album in uscita il 27 di Maggio e un live urgente che si preannuncia di scuotere le colline del Monferrato.
FINE BEFORE YOU CAME
Jacopo, Marco, Filippo, Mauro, Marco arrivano a FANS OUT per presentare ” Forme Complesse “, ultimo lavoro uscito nel 2021. Conosciuti per i loro live leggendari, che hanno spezzato la scena musicale italiana degli ultimi 20 anni, fatto sudare e urlare migliaia di giovani, al grido di ” Sfortuna”
PETROLIO
Petrolio è scuro, visionario, denso ed elettronico.
Nel 2022 porterà dal vivo un album che non esiste, ma respira e vedrà la luce nei prossimi mesi.
Non sarà un album solitario..in autunno l’etichetta Shyrec produrrà “La disobbedienza” e la statunitense Erototox Decodings “Estadio Nacional” composto a quattro mani con Arbeit degli Einsturzende Neubauten e Automat.
Partecipa al Fans Out saturo dell’esperienza al belga Dunk! fest e prossimo al Hradby Samoty, festival di elettronica che si svolge in un castello in Slovacchia; in mezzo tante belle esperienze tra Italia ed Europa
BRUCHERO’ NEI PASCOLI
Davide e Stefano sono i Brucherò nei pascoli. Attitudine irriverente e punk, escono dal rap ma gli piace contaminare ogni genere musicale: dal rock al jazz fino all’ItPop. Le loro canzoni sono la rivincita delle cause perse. Suoneranno al Mi ami festival 2022 e poi a Fans out.
LURIDI TOPI DI FOGNA
I Luridi vengono dal paese del vitello tonnato. Che paese è? Non lo saprete.
E’ un paese qualunque forse il vostro. Un paese in smobilitazione permanente, dove l’iniziativa è bandita, ostacolata e sabotata. Dove il nuovo ha accezione negativa. E noi che puntiamo tutto sull’obsoleto…….cazzo se siamo nuovi! Questo vi basti.
I MALATI IMMAGINARI
I malati immaginari nascono a Vasto (Chieti ) da due anime ipocondriache durante il periodo del lockdown. Dopo i primi singoli partono per un tour che li porterà in giro su e giù per la penisola condividendo palchi con artisti quali : Omar Pedrini , Meganoidi, Lorenzo Kruger…….
BIGLIETTI
Biglietto unico – 11 € + diritti di prevendita.
PARTNER
GROUCHO – EDIZIONI MUSICALI
COME ARRIVARE
IN AUTO
Da Genova: Prendere l’autostrada A26 in direzione Alessandria, uscire ad Alessandria SUD seguire le indicazioni per Acqui Terme/Canelli/Costigliole D’asti
Da Torino / Asti: Prendere l’autostrada A6 in direzione Piacenza / Genova, prendere l’uscita Asti EST, seguire le indicazioni Alba/Cuneo sulla SS231 prendere l’uscita SP 456 verso Costigliole D’Asti
Da Milano / Alessandria: Prendere l’autostrada A7 in direzione Genova, prendere l’uscita A21 verso Torino/Gravellona Toce, prendere l’uscita Alessandria SUD/Genova seguire le indicazioni per Acqui Terme/Canelli/Nizza Monferrato ed proseguire fino a Costigliole D’Asti
Da Alba: Prendere l’autostrada A33 in direzione Asti/Alessandria/Torino, prendere l’uscita Costigliole D’asti
PARCHEGGIO
Il punto più comodo per parcheggiare è presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, da li partirà la navetta che porterà all’Anfiteatro San Michele
CONTATTI e SOCIAL
Facebook: https://www.facebook.com/fansoutfestival
Instagram:instagram.com/fansoutfestival/
PIERO SIMONDO IN MOSTRA AD ALBISSOLA
Laboratorio Situazione Esperimento – a cura di Luca Bochicchio e Daniele Panucci
La mostra di Piero Sismondo Laboratorio Situazione Esperimento, dopo Alba e Torino, inaugurerà il prossimo sabato 4 giugno presso il MuDA, Centro Esposizioni e Casa Museo Jorn, ad Albissola Marina. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Albissola, con il contributo della Fondazione De Mari
IL PROGRAMMA DI “BIELLA ESTATE 2022” PRESENTATO IN COMUNE
Una panoramica di eventi in grado di soddisfare tutti i gusti
In diciotto pagine formato A4 è racchiuso il corposo programma di Biella Estate 2022, un calendario dedicato al Dr. Mauro Donini, che aveva impostato il lavoro e che è ancora ‘work in progress’ in quanto subirà delle benvenute integrazioni. Un programma ricco di eventi culturali, enogastronomici, religiosi e sportivi che partirà il prossimo weekend con l’iniziativa ‘Cento voci per cento anni’: la sfilata di cori in città che raggiungerà piazza Duomo per celebrare i cento anni della sezione A.N.A. biellese. Una rassegna caratterizzata da un evento secolare come quello della Passione di Sordevolo che a causa emergenza pandemica ha dovuto essere rinviata di due anni e che dal 18 giugno, per tutta l’estate, proporrà 35 spettacoli fino al 25 settembre. Il calendario prosegue con eventi che sono ormai gradite conferme della nostra estate: i concerti del Reload Sound Festival, l’edizione 2022 di Bolle di Malto, la rassegna del Festival Letterario della città di Biella Fuoriluogo, gli eventi organizzati dall’Opificiodellarte, lo Street Art Riva Festival, le iniziative curate dall’associazione “Noi del Piazzo”, l’ottava edizione di Microsolchi, San Quirico e la musica in piazza con le bande musicali del territorio. Il programma si completa con mostre, spettacoli teatrali, concerti musicali, mercatini, eventi culturali. Fra le mostre ricordiamo la personale dell’artista Daniele Basso ‘Le Pieghe dell’anima’ che verrà inaugurata il 2 luglio al Santuario d’Oropa. Non mancheranno eventi sportivi come le consuete gare podistiche, le competizioni di atletica, motoraduni, in particolare il 35° rally della Lana, il 21° Motoraduno Moto d’Epoca ‘Città di Biella, la 15° edizione Due Santuari Running e il Campionato di Spada Giovani, Cadetti ed Esordienti e ancora eventi calcistici e di pallavolo.