PIEMONTE ARTE: RESTART A CHIERI, CORDERO, BAM, KOUNELLIS, DIVINI SENSI A CANALE, SLOWMOMENT, ROTTA LORIA, I GIARDINI DI AURORA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

CHIERI. RESTART! – “LA BELLEZZA RITROVATA”

15 giugno 2022 – 15 settembre 2022 – Imbiancheria del Vajro – Chieri

Dalle Soft Sculpture ai Libri Tessili d’Artista: linguaggi universali che uniscono il pianeta. Oltre l’usa e getta: 47 opere della Collezione Civica “Trame d’Autore” raccontano lo spirito pionieristico e originale del processo di riuso nella Fiber Art

Inaugura mercoledì 15 giugno 2022, all’Imbiancheria del Vajro, in via Imbiancheria 12, a CHIERI, la mostra «La Bellezza Ritrovata», quarto appuntamento del progetto «RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro», il cui obiettivo è raccontare, attraverso cinque mostre nell’arco di due anni, la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri, “Trame d’Autore”, che con oltre 300 opere realizzate da artisti di tutto il mondo costituisce un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale. Dopo le mostre «I introduce myself» (giugno 2021) e «Un grande Abbraccio al Mondo» (marzo 2022) e la quarta edizione di «Tramanda» (settembre 2021), ora «La bellezza ritrovata» propone fino al 15 settembre 2022 una selezione di 47 opere di 35 artisti, che evidenziano lo spirito pionieristico e originale del processo di riuso nella Fiber Art. Alle ore 17,30, inaugurazione della mostra «La Bellezza Ritrovata», con la partecipazione di Alessandro Sicchiero, Sindaco della Città di Chieri, Antonella Giordano, Assessore alla Cultura della Città di Chieri, Silvana Nota, direttrice artistica, e Massimo Tiberio, exhibit designer, che ha curato l’allestimento del percorso espositivo. Seguirà la performance “Pozzanghera” dell’artista Raffaella Brusaglino e la  visita guidata alla mostra. Spiega Silvana NOTA, critica d’arte e direttrice artistica del progetto RestART!: «Precorrendo i tempi gli artisti, nella loro visione aperta e in anticipo sulla propria epoca, hanno da sempre espresso attenzione agli oggetti abbandonati, dimenticati o spesso considerati insignificanti. Ma è con il nascere delle avanguardie storiche del primo Novecento che questo interesse diventa un contenuto forte, declinato nei più eterogenei linguaggi e significati, rielaborati e trasformati in oltre 120 anni di storia dell’arte. Per la Fiber Art, in modo particolare, la sensibilità verso il recupero di materiali dismessi si presenta come un elemento connaturato, estrinsecato in un’infinita gamma di variabili e variazioni che riassumono, e al contempo travalicano, i concetti divenuti ormai classici e noti anche al grande pubblico: gli Object trouvé, oggetti trovati per caso e utilizzati come materiale espressivo, altri invece ascrivibili al ready made, elementi destinati ad usi diversi, mutuati, decontestualizzati e assurti a opera tout court, o ancora pezzi di uso quotidiano trasformati in assemblages. I fiber artist, utilizzando il telaio con un concetto non convenzionale, oppure sperimentando senza limiti l’off loom e il mixed media, hanno apportato dalle origini degli Anni Sessanta ad oggi una visione ancora maggiormente estesa, che sembra fluire da un atteggiamento di abituale sensibilità all’osservazione di ciò che ci circonda attraverso uno sguardo attento alle sfumature, ai dettagli, alle piccole e grandi cose abbandonate al loro destino, e invece utili ad una particolare poetica basata su una comunicazione visiva libera da regole e da medium espressivi omologati. La mostra, attraverso una selezione di opere della collezione Trame d’Autore, intende evidenziare lo spirito pionieristico e originale del processo di riuso nella Fiber Art, che si apre su innumerevoli strade di lettura e fruizione. Un solo filo conduttore e tanti temi, attraverso un multiforme susseguirsi di visioni: dalla Recycling Art, ai Combines di materiali apparentemente incompatibili tra loro, dalle morbidezze dei fogli per imballaggio alle lamiere intrecciate a fili colorati, dai detriti lasciati dal mare ricomposti in magnifiche sculture aeree per arrivare a soluzioni quasi impensabili di Soft Sculpture che si abbarbicano duttili sulle superfici nelle quali vengono appoggiate. Nel percorso proposto in sintonia con la mission del Museo Relazionale, si incontrano dialoghi che si interfacciano con la pittura, la SprayArt, le voci narranti, l’Arte Partecipata e  l’Installazione Collettiva Aperta “L’arte moltiplica l’arte”, un concatenarsi di artisti che si collegano allo spirito di un piccolo seme d’acero e il suo viaggio nel vento che lo porterà nel mondo. L’itinerario propone, inoltre, tre focus site specific, cioè spazi appositamente pensati da altrettante artiste per questa esposizione all’Imbiancheria-Museo Relazionale, e una sezione tematica di Libri Tessili d’Artista. Ancora una volta la Fiber Art riesce a sorprendere, incuriosire e a colmare quel vuoto muto dell’usa e getta sostituito da gesti che rivalorizzano, impreziosiscono, riportano a nuova luce e vita donando bellezza». «Questa mostra è la quarta tappa di un progetto che vuole far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio di Fiber Art che Chieri custodisce, un patrimonio importante dal punto di vista non solo storico e culturale ma anche estetico-dichiara l’assessore alla Cultura Antonella GIORDANO-Grazie a RestArt! abbiamo recuperato gli splendidi spazi dell’Imbiancheria del Vajro, e dato vita ad un museo “relazionale” e non “statico” dove il visitatore non è un fruitore passivo ma parte attiva. Ad ottobre il percorso di RestArt! si concluderà con un’ultima mostra, dove le opere della Collezione Civica saranno selezionate da cittadini comuni che indosseranno per l’occasione i panni del “curatore” dando vita ad un’esposizione “condivisa”. Inoltre, stiamo lavorando al progetto di una mostra a Palazzo Barolo, a Torino, così da poter far conoscere le opere della nostra prestigiosa Collezione civica anche al di fuori di Chieri, dimostrando che il nostro patrimonio tessile non è un qualcosa di polveroso che appartiene al passato, ma continua a caratterizzare l’identità del nostro territorio, in dialogo con l’arte, il design, la moda».

 

RICCARDO CORDERO, SCULTURA E MOSTRA A RITTANA

Sabato 18 giugno 2022 presso il Santuario di San Mauro di Rittana Inaugurazione della scultura GHENESIS un’opera d’arte come simbolo del percorso di rinascita di un paese

Programma

ore 11.00 Inaugurazione della scultura GHENESIS di Riccardo Cordero

ore 13.00 Buffet con i prodotti Montagnam della Valle Stura

ore 14.30 Inaugurazione della mostra personale di Riccardo Cordero e dialogo tra l’artista e il

curatore Angelo Mistrangelo. Moderano Enrico Perotto e Ermanno Tedeschi

Ghenesis è una grande scultura in acciaio corten, dalla composizione caratterizzata da elementi verticali che proiettano verso l’alto un intreccio complesso di forme circolari. Un insieme molto armonico che esprime tensione e dinamismo, quello spirito di rinascita e nuova vita che intende simbolicamente rappresentare. Non casuale è anche stata la scelta della collocazione a fianco del Santuario di San Mauro, luogo emblematico dove si incontrano e sostano i residenti, dove da sempre si discutono le sorti comuni e dove si incrociano e fondono i valori civili e religiosi della comunità, che ha proprio in San Mauro il suo Patrono. L’intervento è stato voluto dalla Amministrazione Comunale assieme a MUDRI (Museo Diffuso di Rittana) e alle associazioni l’era granda e grandArte, nasce come residenza artistica all’interno della rassegna Borghi in Festival, ed è il risultato, andato ben oltre le attese, dell’incontro tra un paese e un artista che è entrato in profonda sintonia non solo con quella che è la realtà locale ma soprattutto con ciò che essa vuole essere e vuole diventare: una comunità che non si vuole arrendere a un declino che sembrerebbe irreversibile, che crede nella propria identità e in un futuro possibile, che si vuol porre come laboratorio, luogo di riflessione e sperimentazione e modello di un nuovo tipo di sviluppo. In contemporanea con l’inaugurazione di Ghenesis, Rittana ospita una mostra dedicata a Riccardo Cordero nel proprio Centro Incontri. Una selezione di sculture in bronzo, acciaio inox e opere su carta che consentono al pubblico di conoscere a fondo il linguaggio e la ricerca all’interno della quale l’artista si muove. La mostra fa parte della rassegna provinciale grandArte 2022 – help – humanity, ecology, liberty, politics,. Un grande impegno collettivo che chiama l’arte a riflettere sulle pressanti problematiche che il mondo contemporaneo deve affrontare: il cambiamento climatico e lo sfruttamento dell’ambiente; i conflitti, la violenza umana e le migrazioni; la fame, la povertà e la distribuzione delle risorse; le pandemie e i diritti umani. I temi proposti da Rittana sono quelli legati alla trasformazione del vasto territorio alpino che continua a registrare un tragico declino del proprio tessuto sociale, culturale ed economico, con conseguenti pesanti ripercussioni sull’equilibrio dell’intero Paese, ma la visuale con cui li si vuole osservare è tuttavia quella della positività e della fiducia, sulla traccia di ormai tante esperienze che scommettono sulle possibilità di reali inversioni di tendenza

La mostra sarà visitabile dal 18 giugno al 25 settembre 2022, il sabato e la domenica dalle ore 16.00 alle 19 oppure su appuntamento 0171-72991 | rittana@vallestura.cn.it  con ingresso libero, nel rispetto della normativa anti Covid.

 

BAM BIENNALE D ‘ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DEL PIEMONTE

Edizione On Tour 2022 . Sculptura 2 – Parco di Palazzo Piozzo di Rosignano

 18 giugno – 17 luglio 2022

Dopo “Proposte artistiche in Piemonte 1996/2004” della sperimentale edizione del 2004, e “Arte in Piemonte 1975/1995” tema del 2006 e prima fase di reale consolidamento dell’iniziativa, ed il significativo intermezzo della “BAM on Tour 2007”, nel 2008 abbiamo approntato una manifestazione intitolata “Art Design”, che ha conosciuto un significativo corollario nell’estate 2009 con uno spettacolare allestimento presso il Castello di Racconigi che, unitamente alla presenza ad Artissima, ha sancito il lancio definitivo di una manifestazione nata per pura scommessa intellettuale e tramutatasi in un appuntamento importante nel folto panorama di iniziative artistiche che caratterizza Torino ed il Piemonte. Nel 2010 con “BAM Piemonte Project Grafik” , bissata con “BAM on Tour 2011” per la prima volta a Torino, abbiamo, con successo, privilegiato il rapporto tra l’arte e la grafica pubblicitaria ed industriale, ma anche il fumetto ed il neo pop. La quinta edizione della BAM si è svolta, dopo Verbania per le prime tre edizioni e Carmagnola per la quarta, a Chieri, in sedi prestigiose quali la Biblioteca e l’Imbiancheria del Vajro, ed anche nelle vetrine del centro cittadino, con il titolo “Contemporary Photobox 2012”, con l’ obiettivo di cogliere l’evoluzione di una linea stilistica legata all’uso delle tecnologie quindi fotografia, video ed immagine digitale. La “BAM on Tour 2013”, dedicata alla giovane fotografia piemontese, si è svolta presso l’NH Lingotto Tech. Con la sesta edizione, anticipata rispetto al consueto nel febbraio 2014 sempre presso l’Imbiancheria del Vajro, “BAM Piamonte Project 6 80”, dedicata a quel stimolante e controverso decennio, ed un allestimento coronato da un autentico e pieno successo, riteniamo che la BAM sia entrata definitivamente nell’eccellenza delle rassegne artistiche della nostra regione. Fatto certamente confermato dalla “BAM on Tour 2015”, che, in sintonia con le celebrazioni religiose svoltesi nel 2015 nella nostra regione, ha allestito una mostra in tema presso il Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri, dal titolo “Il cuore sacro dell’arte. La dimensione spirituale nell’arte piemontese contemporanea”. L’edizione 2016, svoltasi nel Foyer delle Fonderie Teatrali Limone. a Moncalieri, ha affrontato un tema affascinante ma non facile per chi è costretto, come noi, a rapportarsi con budget ristretti, il rapporto tra arte e moda. La manifestazione, dal titolo “MODO. La moda dell’arte, l’arte nella moda”, ha avuto un esito assolutamente positivo. L’edizione 2017 della BAM on Tour, si è inoltrata, aggiornandolo nei contenuti,  in un tema già sviluppato con successo nel biennio 2008/2009, quello del legame tra arte e design, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Titolo “Contemporary Artdesign”. Luoghi divisi tra Moncalieri, Fonderie Teatrali Limone, e  Torino, con due importanti spazi privati come la galleria Panta Rei, e Interni Bonetti. L’ottava edizione della Biennale, per la prima volta nell’area metropolitana nord di Torino, presso gli ampi e bene attrezzati locali espositivi della Casa del Conte Verde in via Fratelli Piol 8 a Rivoli, ha affrontato un periodo controverso come gli anni Novanta con il titolo “Anni Novanta : il decennio delle illusioni”.

La BAM On Tour 2019 è tornata presso le Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri sviluppando un tema estremamente attuale con una mostra dal titolo “Today Arte ed Ambiente”

Per la nona edizione della Biennale, con la Casa del Conte Verde nuovamente scenario ideale, siamo andati a verificare quanto accaduto nel primo decennio del nuovo millennio, gli Anni Zero, con una riuscita rassegna dal titolo “Anni Zero : il decennio liquido”. Per la prima volta nel 2021, nella ormai lunga storia della Biennale del Piemonte, che vanta una edizione sperimentale, nove ufficiali e nove, con questa, On Tour, si è analizzato un linguaggio centrale alla storia dell’arte come la Scultura. Il successo riscontrato, favorito dalla suggestione di Palazzo Piozzo di Rosignano, e dal ricco programma di eventi collaterali, ci ha indotto a bissare l’iniziativa, con il titolo “Sculptura 2” ed un doveroso omaggio alla creatività femminile, colonna portante ed a lungo sottovalutata dell’avanguardia artistica. Negli ultimi anni, in Italia, si è assistito ad una forte incentivazione nei confronti dell’annosa questione dell’arte pubblica, fondamentale viatico didattico e divulgativo per avvicinare il pubblico dei non addetti ai lavori alla fruizione del contemporaneo, nel tentativo di colmare il gap che ci separa, da questo punto di vista, dalla maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale e dagli Stati Uniti, tramite la realizzazione di numerosi musei d’arte contemporanea all’aperto e parchi dedicati alla scultura, nella quasi totalità dei casi in affascinanti centri della cosiddetta “provincia”, più raramente all’interno di grandi centri metropolitani. In questa mostra sono presenti artiste della generazione post poverista ed altre “mid career” come Sarah Bowyer, Tegi Canfari, Matilde Domestico, Mavi Ferrando, Paola Malato, Marina Sasso, Marcella Tisi, Luisa Valentini e la giovane studentessa dell’Accademia Albertina Xie Xintong. L’ iniziativa sarà presentata a Rivoli presso il Parco di Palazzo Piozzo di Rosignano area espositiva del Comune di Rivoli nel periodo previsto 18 giugno – 17 luglio 2022.

A cura di Riccardo Ghirardini e Edoardo Di Mauro

Programma dell’iniziativa

Artiste invitate per la mostra di scultura: Sarah Bowyer, Tegi Canfari, Matilde Domestico, Mavi Ferrando, Paola Malato, Marina Sasso, Marcella Tisi, Luisa Valentini, Xie Xintong.

Artiste invitate per la Performance: Marcella Tisi e Chen Li.

Artiste invitate per il Fashion Shooting tra le sculture: Schè di Chiara Schembari, Malaika di Barbara Ebbli, Olesea Suharenco e l’artista Ucraina Ivanna Shumska.

Inaugurazione: sabato 18 giugno 2022 ore 16.00-19.00 Parco di Palazzo Piozzo di Rosignano via Capello 3 Rivoli

Performance: sabato 25 Giugno ore 17.00

Fashion Shooting: sabato 2 luglio ore 15.00-19.00

Orari di apertura:

Da mercoledì a venerdì 16.00-19.00

Sabato e domenica 10.00-13.00, 16.00-19.00

Ingresso libero

 

GAM. JANNIS KOUNELLIS

22 giugno – 13 novembre 2022

a cura di Elena Volpato

Prosegue il ciclo di esposizioni dedicate alla storia del video d’artista italiano tra anni Sessanta e Settanta. La mostra, sesto e ultimo appuntamento della collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, si compone di tre diverse manifestazioni dell’immagine di Apollo che Kounellis mise in opera, tra il 1972 e il 1973, nascondendo il proprio volto dietro una maschera di gesso recante le fattezze del dio. La prima, del 1972, ebbe luogo all’Attico di Roma. Ad essa, in quanto immagine di una soglia, è affidato l’inizio del percorso: in uno scatto di Claudio Abate, Kounellis appare a cavallo, all’interno di una sala. La testa dell’animale avanza verso l’osservatore, oltre la porta. È un’immagine attraversata da inquietudine e tensione per i molti tratti di ambiguità che ne emergono: un cavallo all’interno della sala di un palazzo, la classicità della maschera unita alla contemporaneità degli abiti del cavaliere, l’aprirsi della visione e il sovrapporsi della porta all’imponente presenza che inibisce il passaggio. Tuttavia, il più rimarcabile segno di contraddizione è dato dalla dimensione temporale dell’apparizione: da un lato c’è la vita animale, il respiro del cavallo, il calore e l’odore del suo corpo, la sua incapacità a restare immobile; dall’altro c’è il bianco assoluto del gesso, la fissità imperturbabile della maschera, la terribilità di uno sguardo vuoto, il silenzio solenne. L’animale vive nell’ora, il dio si mostra nella continuità del suo essere. L’opera abita uno spazio indecidibile tra le due temporalità. Ricongiunge il divenire all’immutabile, il presente all’eterno e sovrappone la sua contemporaneità al passato dell’arte. La seconda, del 1973, è una diversa fotografia scattata in occasione della performance di Kounellis presso la galleria La Salita di Roma. L’artista siede al centro dell’inquadratura con la maschera di Apollo sul volto. Davanti a lui, su un tavolo, sono disposti i frammenti di una scultura classica che appare come il corpo smembrato del dio. Sopra il torso sta appollaiato un corvo impagliato. Alla sinistra di Kounellis un suonatore di flauto esegue musiche di Mozart e alla sua destra c’è una finestra aperta. Anche in questa apparizione la tensione è creata dall’intreccio di opposti. La ieratica presenza del volto di Apollo si confronta con l’immagine di morte della scultura disgregata e del corvo il cui corpo imita la vita ma ne è privo, al contempo, però, si unisce al corpo vivo di Kounellis che perpetua la divinità assumendone le fattezze. Questo ciclo di morte e di rinascita trova un contrappunto, ai due lati, dalla presenza del flautista e della finestra, forse immagini di due diversi soffi vitali e di due diversi spazi che vanno mescolandosi: quello interno, abitato dall’arte e dal dio, risuonante di musica, e quello all’esterno, oltre il recinto sacro, immerso nella quotidianità. La terza e ultima opera è un video, No title del 1973, proveniente dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia, l’unica opera video che Kounellis abbia mai realizzato. La sua visione, nel piccolo percorso di mostra, avviene oltre una tenda nera, in una stanzetta ricavata all’interno dello spazio espositivo perché i visitatori entrino uno alla volta. È da soli che ci si reca a interrogare l’oracolo. Da un monitor, posto più in alto dell’usuale, la maschera di Apollo appare nella sua inscalfibile immobilità. Kounellis la regge con la mano destra, mentre nella sinistra tiene una lampada a petrolio accesa. Esiste il tempo misurabile del video, i 25 minuti della sua durata fisica; esiste il tempo storico in cui l’artista si offrì all’inquadratura fissa della telecamera, il tempo narrato dalla foggia della camicia che indossa; esiste infine il tempo perenne, il ciclo incorrotto della divinità antica che da sempre presiede alla manifestazione della luce e dell’arte e di cui l’opera di Kounellis non è che una delle infinite epifanie.

GAM

via Magenta 31, Torino

Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.

La biglietteria chiude un’ora prima. VideotecaGAM – ingresso libero www.gamtorino.it

 

CANALE D’ALBA. DIVINI SENSI A VILLA CORNAREA

L’ anima di Chiara Zunino a Villa Cornarea, delizioso resort di Canale d’Alba, ci regala il 18 Giugno alle ore 18.30, un’ esperienza unica e irripetibile.  All’eccellente degustazione dei vini, unita all’esposizione permanente degli artisti: Graziano Rey, Pier Tancredi De Coll’, Vincenzo Mascia e Paola Bona, si uniranno le note e le calde voci dei Borgatta’s Factory. Novità assoluta le etichette da collezione, una diversa dall’altra, dipinte a mano e autografate dall’ artista chierese Pier Tancredi De Coll’. A rendere luminoso l’evento della serata, il transito di una folgorante cometa: quattro sculture di celebri artisti del ‘900: Giacomo Manzù, Francesco Messina e Aligi Sassu, eccezionalmente concesse dallo Studio Copernico di Milano. Saremo quindi avvolti, grazie alla densità di profumi, forme e colori, in un percorso sinestetico, dove arte e vino si fonderanno in un originale connubio ,per un’esperienza sensoriale fortemente estetica.

A cura di Luigi Mazzardo, Maria Libera Amato

Villa Cornarea, Via Valentino 150, Canale d’Alba

eventi@villacornarea.com 348765141( anche su whatsapp) – artvelesp@gmail.com 3357059069

 

INTESA SANPAOLO: ALLE GALLERIE D’ITALIA – TORINO ARRIVA IL NUOVO PALINSESTO DI EVENTI #INSIDE

Andrea Cappello – Fotografo

A giugno incontri a ingresso libero con scrittori, musicisti, divulgatori sui temi della mostra inaugurale di Paolo Pellegrin “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia”. Intesa Sanpaolo presenta #INSIDE, il nuovo palinsesto di incontri realizzato alle Gallerie d’Italia – Torino che avrà come protagonisti artisti, giornalisti, scrittori, musicisti, divulgatori scientifici, neurobiologi impegnati ad approfondire e sviluppare i temi del contemporaneo e del cambiamento climatico collegati alla mostra fotografica inaugurale di Paolo Pellegrin “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia”. Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Torino si propongono infatti come un laboratorio permanente dove la fotografia e le arti visive esplorano la complessità odierna con sguardi multidisciplinari, focalizzandosi in particolare sull’evoluzione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che interpretano l’impegno della Banca in ambito ESG (Environment, Social e Governance), in linea con i 17 SDGs dell’Agenda 2030. Il palinsesto #INSIDE è un invito a entrare nelle Gallerie per scoprire quanto di nuovo c’è in città. Un modello di public program fisico e digitale dedicato alla scoperta di un luogo e di un concetto: l’immagine e la sostenibilità ambientale e sociale.

Il calendario dei prossimi appuntamenti di #INSIDE:

Mercoledì 15 giugno 2022, ore 18.30

BOOSTA + Daniel ŽEŽELJ + Alessio TOMMASETTI

Modera Petunia Ollister, Cultural Content Creator

#INSIDE. La sostenibilità del Cambiamento

L’uomo al centro di questa trasformazione e il paradosso della conservazione della memoria: una società in cerca di sostenibilità che ha bisogno di materiali non degradabili per conservare la propria storia. Ecco MUSIC IS ART: un NFT che suona all’infinito. Un’opera unica digitale firmata da Davide Di Leo/ BOOSTA, autore, compositore, tastierista dei Subsonica, insieme all’illustratore Alessio Tommasetti e all’artista e illustratore Daniel Zezelj, amato da Fellini che lo considerava un visionario dal tratto inconfondibile e poetico.

Mercoledì 22 giugno 2022, ore 18.30

Alex BELLINI

#INSIDE. La sostenibilità dell’Azione

Un incontro con l’esploratore, mental coach e divulgatore tra i più rappresentativi legati all’ambiente e alle tematiche sostenibili, per ragionare sulla forza del carisma personale, sulla memoria delle azioni e sull’efficacia dei messaggi. Alex Bellini è autore e protagonista di numerose imprese estreme dedicate alla salvaguardia del Pianeta. Tra queste 10 RIVERS, 1 OCEAN che lo ha portato a navigare sui dieci fiumi più inquinati di plastica al mondo con zattere costruite con materiali di recupero per documentare il lungo viaggio che compiono tonnellate di rifiuti che ogni anno si accumulano negli oceani.

Mercoledì 29 giugno 2022, ore 18.30

Hervé BARMASSE

Modera Mario Calabresi

#INSIDE. Incontro con Hervé Barmasse

Hervé Barmasse vive fin da bambino in armonia, quasi in simbiosi, con la natura e la montagna. È una guida alpina del Cervino, come tradizione della sua famiglia da quattro generazioni. Le sue ascensioni dalle Alpi all’Himalaya fino alla Patagonia, gli hanno permesso di maturare una forte consapevolezza del cambiamento climatico, dallo scioglimento dei ghiacciai, alla scarsità della neve, alle carenze d’acqua.

Per tutti gli incontri prenotazione consigliata alla casella mail torino@gallerieditalia.com, ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili.

 

SLOWMOMENT. ITINERARI D’ARTE E GENTILEZZA A CHERASCO

Domenica 19 giugno alle ore 15.30 si terrà il secondo appuntamento della prima edizione del tour guidato “SLOWMOMENT. Itinerari d’arte e gentilezza a Cherasco”. La visita offre l’inedita opportunità di scoprire la rete storica dei “Luoghi della Carità” di Cherasco e di apprezzarne non solo il pregio artistico ma anche il connotato sociale e di sussidiarietà che ha molto caratterizzato la storia della cittadina. Il percorso consentirà di visitare la maestosa chiesa barocca di Sant’Agostino, sede dei Battuti Bianchi, la chiesa di Sant’Iffredo, sede dei Battuti Neri ed oggi sede distaccata del Museo Diocesano di Alba, l’Ospedale di Carità e l’Istituto Beato Amedeo di Savoia (attuale scuola media) e il Palazzo del Monte di Pietà. L’itinerario a piedi per le vie di Cherasco permetterà inoltre di scoprire dall’esterno altri luoghi che connotano questa ricca rete della carità. La visita sarà condotta da una storica dell’arte e guida turistica. L’evento è promosso dall’Associazione Cherasco Cultura, in collaborazione con il Museo Diocesano di Alba e l’Associazione Colline e Culture. Il progetto è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Il ritrovo è di fronte all’Ufficio Turistico di Cherasco (Palazzo Comunale) alle ore 15.15. Partenza ore 15.30 per una durata di circa 2 ore. L’attività è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione.

Info & Prenotazioni 339.1014635 oppure associazionecollineculture@gmail.com

 

BRA. CLAUDIO ROTTA LORIA. MATERIALI PER UN REGESTO

Superfici a interferenza luminosa e Promenades chromatiques circulaires.

A cura di Giorgio Bonomi

Lo scorso 12 giugno si è conclusa la mostra personale di Claudio Rotta Loria a Il Fondaco. La mostra allestita nei due piani della galleria era composta da una trentina di lavori e da una installazione site specific. Al piano terra ha accolto il visitatore l’opera Promenade chromatique circulaire 13, ottenuta dalla disposizione circolare sul pavimento di carte su cui piccoli parallelepipedi colorati disposti in successione disegnano una circonferenza in dialogo con la linea dell’Equatore e i suoi meridiani. Per la sua particolare disposizione, l’opera induce lo spettatore a percorso intorno ad essa, coinvolgendo la sua percezione in un mutamento continuo del punto di vista, metafora comportamentale del viaggio micro e macro, dallo spazio di galleria al giro del mondo. Al piano superiore, una ragionata selezione di trenta opere tra lavori di grandi dimensioni, sculture, opere a motore e progetti permette di cogliere l’ampiezza e gli sviluppi della ricerca che l’artista conduce dal 1968 intorno alle Superfici a interferenza luminosa. I risultati di questa sperimentazione sulla superficie, intesa come estensione di elementi modulari con orientamento e inclinazione determinati in aggetto sul piano dell’opera, sorprendono per la qualità, l’efficacia e la varietà degli esiti raggiunti in questi lavori, che mantengono sempre una loro costante identità. La mostra è l’occasione per una verifica e un confronto tra i suddetti due gruppi di opere. Costituisce il proseguimento di una riflessione più generale sui diversi cicli fra loro collegati a cui Rotta Loria lavora, e di cui si intende mostrare il fil rouge che li lega: il “pensiero nascosto” alla base del suo metodo di lavoro. “Materiali per un regesto” evidenzia, fin nel titolo dell’esposizione, la finalità di studio e riflessione sull’insieme delle pratiche concettuali e operative che sono alla base del lavoro di questo artista. Anticipato dalla mostra curata da Giorgio Bonomi alla Rocca di Umbertide nel dicembre scorso (dove erano state messe in dialogo le opere appartenenti ai cicli di lavori delle Superfici a interferenza luminosa e delle Spazializzazione di forme elementari) l’esposizione a Il Fondaco prosegue questo lavoro di analisi e rimanda a fine anno la pubblicazione del catalogo.

 

DOMODOSSOLA. TORNA IL GRANDE FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE DI-SE

Da sabato 18 giugno a domenica 3 luglio.

Sono sei gli illustratori in arrivo. Sei creativi che presentano, in un’edizione che si riconferma unica nel suo genere, la propria personale visione sul mondo. Ale Puro, Alena Tkach, Davide Bonazzi, Elisa Vendramin, Ilaria Urbinati, Matteo Ufo5 Capobianco sono i sei artisti che animeranno la seconda edizione del Festival, quest’anno dedicata al tema Passare le Alpi.

 

 

 

 

 

 

WEEK END DI STREET ART “I GIARDINI DI AURORA”

Street art tour e workshop di disegno e pittura urbana

17, 18 e 19 giugno 2022 | Dalle ore 15 alle 19  Giardino della Magnolia di via Cottolengo 24, Torino | Distretto Sociale Barolo

Una tre giorni all’insegna della street art con il noto urban artist Mrfijodor, della partecipazione attiva e della rigenerazione urbana con il coinvolgimento dei cittadini per la trasformazione culturale e urbana della città all’insegna della natura con l’abbellimento e la rigenerazione di via Cottolengo, della musica dal vivo e della rivitalizzazione del quartiere Aurora, a cura del Social Community Theatre Centre / Teatro Popolare Europeo, centro di innovazione e ricerca sul Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino. Per il rinnovamento di via Cottolengo i torinesi, in particolare i giovani, sono invitati venerdì 17 giugno dalle 15 alle 19 a partecipare a un street art tour in compagnia di Mrfijodor, pseudonimo di Fijodor Benzo. Nel corso della camminata che partirà dal Giardino della Magnolia di via Cottolengo 24 fino a raggiungere il Parco Dora, l’artista racconterà come è nata la street art, quali sono le tecniche utilizzate, come gli street artists si approcciano al lavoro. Insieme a Mrfijodor si scopriranno anche le opere a tema ambientale realizzate dall’artista sulle facciate di molti palazzi dei quartieri multietnici di Torino. Sabato 18 e domenica 19, sempre dalle 15 alle 19 al Giardino della Magnolia di via Cottolengo 24, Mrfijodor tiene un workshop, in collaborazione con gli architetti di FW Studio, pensato per ideare disegni di fiori coloratissimi e rigogliose piante e foglie da dipingere sui paletti del tratto di via Cottolengo, oggi grigio e fatiscente, che porta al giardino dell’Ufficio per la Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dell’associazione Camminare insieme all’interno del complesso Opera Barolo, e che presto verrà aperto al pubblico con un’inaugurazione ufficiale e una grande parata nelle vie del quartiere. Mrfijodor, noto per avere realizzato diversi murales, fra i quali la balena di corso Regina Margherita a Porta Palazzo, opera realizzata nell’ambito del progetto Toward di Lavazza, accompagnerà i cittadini nella realizzazione di un “giardino urbano” e al termine del workshop saranno proprio i partecipanti a decorare i paletti verdi della trafficata via sul confine con Porta Palazzo. Via Cottolengo sarà così trasformata in un percorso colorato che segna idealmente l’accesso al Giardino della Magnolia. Domenica 19 “Week end Street Art” si conclude sempre al Giardino della Magnolia con una grande festa e aperitivo sulle note del musicista ivoriano Doumbia Saka e del suo gruppo di percussioni, ultimo appuntamento dei quattro “Aperitivi con artista” curati da SCT Centre. Doumbia Saka, insieme a Cyrille Oulane e Pele Lamousa, ci porteranno in Costa d’Avorio con il suono della Kora ed i canti africani.  Dopo l’aperitivo ci si potrà scatenare sui ritmi delle percussioni. Doumbia Saka è un mediatore interculturale. Nato in Costa d’Avorio, ha viaggiato attraverso l’Africa e il Mediterraneo, fino ad arrivare in Italia. Grazie alla sua decennale esperienza in ambito teatrale e musicale, propone un percorso attraverso le storie, i suoni e la cultura africana. Di recente ha preso parte a Tone, progetto Erasmus+ di cui è partner SCT, rivolto a persone con background migratorio ed esperienze artistiche con l’obiettivo di promuovere l’accesso al mondo del lavoro. SCT Centre, che ha sede nel Distretto Barolo, con l’evento “Week end di street art”, realizzato nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana “I Giardini di Aurora” e vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – 3 edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, si propone, coinvolgendo la cittadinanza in azioni ed eventi artistici e creativi, non solo di contribuire alla riqualificazione del quartiere torinese Aurora ma anche di rinnovare il senso di comunità e lo spirito partecipativo, soprattutto dopo gli anni difficili di pandemia in cui le distanze sociali si sono acuite. SCT Centre, all’interno di Distretto Barolo, gestisce anche Spazio BAC, primo centro di prossimità dedicato al welfare culturale in Italia, che offre ai cittadini di Aurora e della città, in particolare svantaggiati e/o fragili, attività e spazi di partecipazione culturali gratuiti per la salute, la coesione sociale e la formazione (life skills), con la volontà di integrarsi in modo coordinato e specifico con le risposte dei servizi pubblici e del terzo settore ai bisogni del quartiere. Tutti gli appuntamenti si tengono al Giardino della Magnolia in via Cottolengo 24 all’interno del Distretto Sociale Barolo – quartiere Aurora di Torino. La partecipazione è gratuita e si può partecipare anche solo ad una giornata.

 SALUZZO. EVENTI MUSEI

Anche nel mese di giugno, con la chiusura delle scuole e l’arrivo dell’estate, i musei di Saluzzo propongono numerose visite guidate e attività, per permettere a residenti e turisti di vivere al meglio e in maniera innovativa i luoghi della cultura di Saluzzo.

SABATO 18 GIUGNO

Musakids – Rivoluzioni di luce in Castiglia

Inedito e rivoluzionario laboratorio, per grandi e piccoli, che prevede la realizzazione di un’antotipia, un arcaico processo di stampa basato sulla capacità di reazione alla luce di alcuni succhi di piante. Durante l’attività sarà possibile imparare alcune curiosità sulle tecniche di stampa e realizzare gli inchiostri naturali a base di vegetali fotosensibili, per creare la propria opera d’arte.

Orario e ritrovo: 15.30 presso la biglietteria della Castiglia in Piazza Castello 1

Costo: 7€ a bambino, ingresso ridotto ai musei della Castiglia per gli accompagnatori

A chi è rivolto? Ai bambini dai 5 ai 12 anni

Info e prenotazioni a musakids@itur.it o rivolgendosi al 800942241