Passione Fumetti: il giornalismo indipendente de La Revue Dessinée Italia
Il giornalismo indipendente e libero. I reportage che non ti aspetti, ma che vorresti leggere, approfonditi e allo stesso tempo scorrevoli. Le rubriche curiose, che sono anche interessanti nei contenuti. Sembra impossibile, eppure tutto questo ora esiste. È quello della neonata La Revue Dessinée Italia, rivista di giornalismo indipendente a fumetti. Indipendente perché non dipende da gruppi editoriali, da altre società, enti, partiti o lobbie di interesse, né in quanto soci, né per la pubblicità. La Revue Dessinée Italia propone infatti un rapporto diretto con i lettori da parte dei giornalisti, degli autori e dei disegnatori di fumetti che la realizzano.
La Revue Dessinée
La Revue Dessinée Italia riprende il format de La Revue Dessinée, pubblicata in Francia da circa 10 anni: una rivista trimestrale di circa 230 pagine, senza pubblicità, contenente inchieste giornalistiche a fumetti, intervallate da rubriche, anch’esse a fumetti. Le storie sono scritte da giornalisti indipendenti in collaborazione con fumettisti selezionati dalla redazione. In Francia La Revue Dessinée è giunta al 36° numero, è nata una versione dedicata ai più giovani e vengono pubblicati volumi monografici dedicati a specifici argomenti.
Il progetto italiano è nato per iniziativa di Massimo Colella, responsabile dell’agenzia francese La Bande Destinée, che nel 2021 ha realizzato un crowdfunding riunendo 500 contributori ed ha creato una filiale in Italia, la società LRDI S.r.l. con sede a Chieri (TO), insieme ad altri 3 soci: Andrea Coccia, giornalista e co-fondatore di Slow News, Lorenzo Palloni e Alessio Ravazzani, entrambi membri del collettivo Mammaiuto.
La Revue Dessinée Italia al Salone del Libro di Torino
Il primo numero de La Revue Dessinée Italia è stato presentato al Salone del Libro di Torino, anche con uno stand – condiviso con la Comicout di Laura Scarpa – che ha raccolto tantissimo interesse. Alla conferenza ha partecipato Baptiste Bouthier, caporedattore aggiunto de La Revue Dessinée francese, insieme ai giornalisti Andrea Coccia e Sergio Rossi e ai fumettisti Massimo Colella e Lorena Canottiere. Baptiste Bouthier e Andrea Coccia hanno evidenziato lo spirito e la scrupolosità che sta dietro alla realizzazione dei reportage, i cui autori sono sempre giornalisti indipendenti, selezionati dalla redazione in base alle proposte effettuate e al loro curriculum. La stessa cosa vale per i disegnatori coinvolti, sempre mantenendo la separazione dei ruoli, per cui i testi sono sempre di un giornalista (ad eccezione di alcune rubriche). I temi dei reportage vengono scelti in base ad una serie di domande critiche per garantire che l’argomento sia di interesse e che le notizie siano fondate e verificate. Si tratta di un processo lungo, derivante dal tempo che richiede la ricerca delle informazioni, la realizzazione delle inchieste e poi il disegno delle stesse. Un giornalismo che, oltre ad essere indipendente, è anche lento e meditato, così come si presta ad essere letto con calma. Non per forza di denuncia, ma anche positivo.
Molto interessanti gli spunti dati da Lorenzo Palloni durante un incontro di presentazione al TOFU di Torino, in particolare sulle modalità dei reportage, per cui a differenza di molte opere di graphic journalism (ad esempio i libri di Joe Sacco o Kobane Calling di Zerocalcare), gli autori non devono mai essere parte del racconto, per garantire oggettività e neutralità. Tuttavia le inchieste de La Revue Dessinée Italia sono molto più raccontate rispetto ad un articolo di giornale, per cui spesso c’è la necessità di un personaggio narrante. Molti disegnatori sono stati scelti per prossimità territoriale per poter descrivere meglio luoghi e atmosfere dei reportage. Così è stato per il disegnatore Emanuele Racca, che per realizzare Fiori sull’osso si è recato alcuni giorni ad Ostana, incontrando le persone e visitando i luoghi che poi ha disegnato.
È il caso anche della torinese Lorena Canottiere – autrice di numerosi graphic novel, tra cui Oche, Verdad, Salvo imprevisti e Bartali – che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, mettendo le sue capacità espressive al servizio del linguaggio giornalistico, un’esperienza nuova rispetto a quanto realizzato interamente da sé o su sceneggiature di altri autori. Fare giornalismo a fumetti impone infatti di ripensare il modo di raccontare le notizie, utilizzando al meglio le possibilità che il disegno consente, come ha ben espresso Emanuele Racca nei due incontri di presentazione al TOFU e alla Feltrinelli di Torino. La stessa copertina del primo numero della rivista – realizzata dal bravissimo Andrea Serio – è una notizia, come viene poi spiegato nell’editoriale.
La Revue Dessinée Italia n. 1
Veniamo ora al contenuto del primo numero de La Revue Dessinée Italia, che potete già trovare in libreria, oppure abbonandovi sul sito ufficiale (non è invece disponibile su Amazon, per precisa scelta editoriale). Le inchieste presenti nella rivista sono sei (ognuna corredata da alcune note di approfondimento), intervallate da cinque rubriche, a cui di aggiungono due episodi di Dove saremo nel 2030, i ritratti di Lorenzo Palloni e gli Scarabocchi di Maicol & Mirco.
I reportage sono stati realizzati da giornalisti e autori italiani, ad eccezione di quello sul narcoterrorismo (da La Revue Dessinée n. 32 del 2021) e di quello sulla TAV, realizzato a quattro mani da autori italiani e francesi e pubblicato in contemporanea anche sul n. 36 francese.
Fiori sull’osso di Ferdinando Cotugno e Emanuele Racca racconta della rinascita di un paesino di montagna: Ostana, nel cuneese. Con questo reportage La Revue Dessinée Italia apre con un messaggio di speranza, un esempio positivo che gli autori descrivono con realismo e poesia.
A fare da contraltare arriva però subito un’altra storia di montagna: Tra treni e monti di Alberto Puliafito, Lorena Canottiere, Eliane Patriarca e Grégory Mardon. La storia della TAV Torino-Lione, vista dai due versanti, e come non l’aveva ancora raccontata nessuno.
Quindi lo sapevano di Sergio Rossi e Giorgio Pandiani è un’indagine sull’emergenza climatica e sulle tante informazioni rimaste nascoste per anni.
Arriva da La Revue Dessinée francese (n. 32 nel 2021) Il nervo della guerra di HéLèNE Constanty e Pierre-Henry Gomont, un reportage sul narcoterrorismo che purtroppo parla anche di Italia.
Era solo un gioco di Paolo Valsecchi, Stefano Scaccabarozzi e Lorenzo Bonini, per i bei disegni di Lorenza Natarella, è un’inchiesta sulle nuove forme di pornografia online, sviluppatesi anche nel contesto della pandemia.
Chiude il primo numero un reportage sulle realtà dei quartieri periferici delle grandi città italiane, con un importante messaggio di speranza. Il campo dei miracoli di Francesca Mannocchi e Paolo Castaldi parla del calcio sociale, un progetto nato a Roma nel 2005 su iniziativa di Massimo Vallati, per coinvolgere e dare una speranza ai giovani che vivono in contesti difficili.
Altrettanto apprezzabili le interessanti Rubriche:
Ennio Morricone di Arnaud Le Gouëfflec e Nicolas Moog (da La Revue Dessinée n. 31 del 2021) mi ha fatto rivivere le emozioni del bellissimo film di Giuseppe Tornatore.
Ed è stato così anche per Daunbailò di Jérémy Capanna (da La Revue Dessinée n. 27 del 2020) per il film di Jim Jarmusch.
Delizioso e molto interessante Patate su Marte di Alessio Ravazzani, come anche Viaggi nel tempo del vulcanico Hurricane, mentre Cécile Cazenave e Fanny Michaëlis ci svelano la storia del caffè in Effetto domino (da La Revue Dessinée n. 23 del 2019).
Il prossimo numero
Lorenzo Palloni, durante la conferenza al TOFU, ha raccontato che la redazione e gli autori de La Revue Dessinée Italia stanno lavorando ai prossimi 4/5 numeri. Intanto è già disponibile il sommario del secondo numero che ospiterà un reportage sulla ‘ndrangheta di Hélène Constanty e Lelio Bonaccorso (già disegnatore dei libri reportage Salvezza e …A casa nostra – cronache da Riace, entrambi con Marco Rizzo). Inoltre Le radici dell’Hatha Yoga di James Mallinson e Piero Macola, Violenza ostetrica di Irene Caselli e Rita Petruccioli, I guardiani del web di Lidia Baratta e Eleonora Antonioni e Una terra di caporali di Gabriele Cruciata e Marino Neri.
Per maggiori informazioni potete visitare la pagina facebook e il sito de La Revue Dessinée Italia.
Immagini @ La Revue Dessinée Italia e autori