NEL POLIAMBULATORIO DI COSTIGLIOLE DA AGOSTO CI SARANNO QUATTRO MEDICI
Il sindaco Enrico Cavallero e anche responsabile territoriale della sanità pubblica, unitamente con il coordinatore della medicina di gruppo dr. Pier Luigi Stella e l’Asl, comunica che con un ottimo lavoro di squadra, nel poliambulatorio di medicina generale di Costigliole già dai primi di agosto, ci sarà la presenza di un altro medico, in aggiunta ai tre già presenti. Si tratta della dr.ssa Luisa Paruzzo, medico di Continuità assistenziale in ASL AT dal 2019 di grande professionalità, che nella sua carriera ha lavorato in medicina generale con esperienze lavorative importanti, in casa di reclusione di Alba, docente di primo soccorso aziendale, direttore sanitario nel Cottolengo di Alba e di Bra e dell’RSA “Ravone” di Santo Stefano Belbo, medico di RAF di tipo B (strutture per ragazzi disabili), medico del centro di fisioterapia “cento torri” di Vezza d’Alba, medico dei codici bianchi presso il pronto soccorso dell’ospedale Cardinal Massaia. Cavallero afferma che: “Costigliole ha quasi 6000 abitanti e il rapporto ideale è un medico ogni 1500 abitanti, cosicché si è ristabilito il giusto equilibrio per questo motivo Si tratta di un grossissimo risultato per il presente e anche per il futuro, considerando la mancanza ormai cronica di medici a livello territoriale . Si eviterà così a molti concittadini di doversi spostare verso Castagnole o Calosso o altri paesi per farsi visitare dal proprio medico di famiglia e che ora troveranno in Costigliole un invito a tornare a casa”. Ci sarà la presenza anche di un infermiere che potrà cosi garantire un’ ulteriore funzione sanitaria altamente qualificata ai cittadini costigliolesi. Con soddisfazione la dr.ssa Paruzzo che vive a Castagnole con il marito e le sue due bambine commenta che ”in tutti questi anni il dr. Stella mi ha fatto da mentore e il dr. Mirra e il dr. Marchisio sono due ottimi colleghi di medicina generale, sono onorata di poter lavorare a Costigliole nella loro medicina di gruppo e di seguire una popolazione di cui mi sento parte integrante”.
Alessandra Gallo