PIEMONTE x CURIOSI – Torino, le leggende oscure di Piazza Statuto: la Porta dell’Inferno

Le oscure leggende di Piazza Statuto, uno dei luoghi più intriganti e misteriosi della città di Torino

Torino, la città magica per eccellenza, custodisce numerose leggende legate all’occulto. Com’è noto a molti, il capoluogo piemontese è sia vertice del triangolo della magia bianca (assieme a Lione e Praga), sia della magia nera (con Londra e San Francisco). Il luogo più “oscuro” di Torino è senza dubbio piazza Statuto.

Entrando nel dettaglio, gli appassionati di esoterismo credono che il punto di massima negatività della città sabauda si trovi proprio al centro della piazza, presso il Monumento al Traforo del Frejus. L’opera venne realizzata dal conte Marcello Panissera di Veglio inaugurato nel 1879 alla presenza di Umberto I. Presenta una struttura a piramide composta da massi del monte Frejus e da rappresentazioni marmoree di Titani, sormontata da un Genio alato che ha in mano una piuma rappresentante il sapere, mentre con l’altra mani cerca quasi di fermare i Titani che tentano di raggiungerlo. L’opera ha un doppio significato: un’allegoria del trionfo della Ragione sulla forza bruta e una commemorazione per i caduti periti durante i lavori di scavo.

Simboli “negativi”

Sulla cima del Genio, vi è una stella a cinque punte, atta a rappresentare gli elementi metafisici, anche se la stessa è molto nota per simboleggiare l’Anticristo. In alcuni testi si legge che l’essere alato in questione potrebbe essere in realtà la rappresentazione di Lucifero.

Sull’onda di queste credenze, nel febbraio del 1983, il Comune decise di organizzare un evento a tema: il carnevale diabolico. Il giorno seguente, il 13 febbraio, scoppiò un incendio nel cinema Statuto che provocò decine di vittime. La tragedia alimentò ulteriori dicerie tra gli appassionati di esoterismo, a causa di una serie di coincidenze.

Il film in programmazione quel giorno si chiama “La capra”, sinonimo di sfortuna in francese, ma anche considerato il simbolo del Diavolo. Inoltre, nel libro “Il mistero di Torino”, l’autore Vittorio Messori ha sottolineato come il numero delle vittime fu stranamente simmetrico: 31 uomini, 31 donne, 1 bambino e 1 bambina. Un totale di 64 vittime, come le caselle della scacchiera del Diavolo. Inoltre, il numero del giorno, 13, corrisponde alla carta della Morte sui Tarocchi.

La Porta dell’Inferno

La peculiarità più oscura di Piazza Statuto a Torino è sicuramente la Porta dell’Inferno. Secondo le credenze popolari, sembra che questo misterioso portale si trovi nei pressi di un piccolo obelisco situato nell’aiuola di fronte alla fontana del Frejus. La struttura è conosciuta come “guglia Beccaria“, dal nome del suo creatore, Giovanni Battista Beccaria, celebre geofisico matematico piemontese. La cosiddetta “Porta dell’Inferno” dovrebbe trovarsi in un tombino nei pressi della sua base.

L’obelisco venne eretto nel 1808 su un punto geodetico. Si tratta di una realizzazione in memoria di un calcolo trigonometrico del 1760 sulla lunghezza di una porzione di meridiano terrestre effettuato insieme ad altri punti geografici di Rivoli (dove si trova anche un obelisco gemello), di Andrate e di Mondovì.

 Marco Sergio Melano